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CARATTERISTICHE GENERALI DELLA CATTEDRALE DI AMIENS
L'idea della costruzione della cattedrale di Notre-Dame di Amiens inizia nell'anno 1218, quando, dopo l'incendio dell'antica chiesa di Saint Firmin ad Amiens, il vescovo Evrard de Fouilloy e il professore dell'Università di Parigi Jean d'Abberville, decidono la costruzione di una nuova chiesa tracciandone insieme il programma iconografico.
Il progetto, affidato all'architetto Robert de Luzarches (che è obbligato ad iniziare la costruzione dalla facciata occidentale anziché dal coro per difficoltà insorte nella demolizione dell'antica Saint Firmin), prende spunto dalla cattedrale di Chartres e dalla cattedrale di Soissons. In diciassette anni, dal 1220 al 1236, si costruisono alacremente la navata centrale, il transetto e la fronte fino al rosone; dal 1236, data della morte di Geoffroy d'Eu, successore di Evrard de Fouilloy, fino al 1247, si dà opera alle cappelle radiali; il coro è terminato nel 1269.
Il più netto individuarsi del transetto, lo sviluppo dato al coro, il moltiplicarsi delle cappelle raggianti (ben sette, contro le cinque di Chartres e Reims) sono tutti elementi che si legano per contrasto fra loro rispetto al valore sintetico dello spazio. Il tema della continuità della struttura, dal pavimento alle coperture, ha una compiuta soluzione: nel riprendere il modello di Chartres, infatti, l'architetto porta all'estremo il principio del pilastro composito, liberando completamente la colonna su cui si imposta l'arco nervato di separazione fra le crociere e differenziandone altamente l'innesto nel nodo costruito dai capitelli alla base degli archi di passaggio alle navate secondarie. Così lo sfaccettarsi dei capitelli delle colonne di base, a causa della riduzione dimensionale di quelli relativi agli archi della navata, e la loro successiva interruzione dovuta al sovrapporsi ad essi delle colonne continue, creano una dialettica figurale accentuata dagli elementi portanti le nervature di crociera.
Una delle più geniali innovazioni di Robert de Luzarches sono i nodi complessi dei capitelli, che entrano in risonanza con la fascia continua posta a cingere l'intero perimetro parietale al di sotto del triforio, con il suo eccezionale trattamente naturalistico a fogliami, vera e propria cesura narrativa in un contesto altamente antirappresentativo.
Il transetto costituisce una chave di lettura fondamentale: al ritmo continuo della campata della navata si sostituisce qui un'insaziabilità spaziale che funge da centro di un molteplice moto centrifugo verso i due bracci del transetto a campate progressivamente digradanti. Un'altra innovazione è costituita dall'uso delle nervature supplementari nella crociera centrale. Infine, il coro è organicamente saldato all'irraggiarsi delle sette cappelle finali su direttrice circolare.
La facciata esterna, terminata nel XVI sec., è stata spesso criticata rispetto a quella di Notre Dame di Parigi. In particolari ci si è lamentati dell'allentarsi della solidità dell'impiano geometrico-paratattico di Parigi. L'eccezionale altezza della navata di Amiens obbliga la posizione del rosone ad un livello che impedisce la classica tripartizione della superficie (portali-triforio-rosone), difficoltà risolta dall'architetto mediante un impanto figurativo a cinque zone sulla verticale e, in coerenza con l'interno, mediante una scalarità inversa dei valori atmosferico-luministici: dal massimo cromatismo volumetrico dei tre portali fortemente strombati, al frantumersi del cromatismo stesso riportato al piano nel triforio, all'ulteriore infrangersi del contrasto luce-ombra nella galleria del Re suuperiore, fino al recupero della purezza del rapporto luce-tettonica nelle bifore delle due torri laterali e al valore centrifugo del rosone centrale.
Notizie generali:
Amiens: Francia nord-occidentale. Sede universitaria. 132.000 abitanti.
Robert de Luzarches.
Sorge sulle ceneri di Saint Firmin.
1220-1236: navata centrale, transetto, facciata fino a rosone; 1236-1247: cappelle radiali; 1247-1269: coro.
Esterno:
Archi a sesto acuto (intersezione di due archi di cerchio con centro diverso e raggio uguale) che scarica le forze sui lati più rapidamente maggiore elevazione. Guglie.
Archi rampanti che si appoggiano ai contrafforti e sostengono la spinta laterale delle navate.
Facciata:
Tre fasce verticali o quattro orizzontali.
Asimmetria delle torri (una terminata nel XIV sec. e l'altra nel XV).
Prima fascia: tre portali molto strombati. Bordi percorsi da archetti a tutto sesto. Sculture con scene religiose. Archi a sesto acuto. Statue-colonne (.cariatidi).
Seconda fascia: quattro bifore. Archi a sesto acuto. Guglie. Serie di imperatori romani. Archetti trilobati. Motivi floreali/vegetali.
Terza fascia: due bifore laterali grandi a strombo. Grande rosone che riprende un motivo floreale con l'intrecciarsi di linee molto mosse movimento. Sormontati da foglie d'acanto.
Quarta fascia: archi a sesto acuto con dentro archi trilobati, e sopra archetti trilobati sormontati da archi a sesto acuto più piccoli e appuntiti. Torre sx: bifora strombata con punte arrotondate, con sotto figure religiose e anche ai lati. Torre dx: bifore strombata più piccola. Figure religiose solo ai lati.
Particolari dai portali:
Figure religiose.
Motivi floreali/vegetali. Ricorrenti gli elementi lobati.
Transetto:
Rosone.
Alte guglie. Struttura triangolare. Portale strombato.
Abside:
Mosso ma linee rigide. Alte bifore sormontate da arco a sesto acuto e figure lobate.
Pianta della chiesa:
Croce latina (transetto).
Tre navate. Navata centrale più larga accentuazione altezza.
Transetto: campate più larghe ai bordi. Volta a tiercerons=costoloni aggiuntivi
Coro saldato all'irraggiarsi delle sette cappelle finali su direttrice circolare.
Interno:
Tanti pilastri compositi verticalismo accentuazione altezza.
Volte ogivali. Trifore con figura trilobata. Bifore da cui entra luce, anche dal rosone sopra.
Alcuni archi arabi influenze culturali.
Transetto (17): colorato. Archi a sesto acuto con motivi trilobati. Sotto: composizione di archi a sesto acuto e motivi trilobati.
Pavimento: motivi geometrici bicolori quadrati.
Cappella (23): angeli&putti. Color oro.
Coro: anche i particolari sono molto curati. Legno molto ben lavorato, rappresenta scene di vita quotidiana e motivi floreali
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