Epilogo: l'eredità del Bauhaus
Concludendo, avendo ora
analizzato a fondo alcuni degli aspetti salienti che caratterizzarono questo
istituto, è bene riflettere su ciò che il Bauhaus ha lasciato nelle culture
successive e, in particolare, come si svilupparono alcune nuove forme d'arte pratica,
come il design, nate proprio grazie a quest'istituzione.
Ebbene, l'espressione
"stile Bauhaus" ricorreva sui quotidiani e sulla stampa specialistica già
diversi anni prima che la scuola chiudesse, realizzando così ciò che Gropius
stesso si era prefissato: arrivare alla gente comune. Di fatto dal Bauhaus
uscirono molti oggetti d'arredamento e di design che sono entrati di diritto a
far parte del gusto contemporaneo, tanto da essere ancora oggi in produzione.
Un chiaro esempio è la
celebre Poltrona Barcellona di Ludwig Mies van der Rohe che, nonostante i
settant'anni d'età, sembra essere destinata a non invecchiare mai: realizzata
in occasione dell'Esposizione Internazionale di Barcellona del 1929, ha una
forma disegnata esclusivamente dalla funzione, quindi non è legata al gusto e
alla moda di una determinata epoca storica.
Ludwig Mies van der Rohe, Barcellona Chair
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Alcune moderne ambientazioni della Barcellona Chair
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Allo stesso modo Marcel
Breuer è l'artefice della progettazione di molte sedie e poltrone in tubolare
metallico, ancora oggi imitatissime nella linea, tra cui la più famosa è la
Poltrona Wassily: la seduta, i braccioli e lo schienali sonno dati da sette
fasce di stoffa cucita direttamente sul tubolare, dando quindi come risultato
un oggetto di design elevato, ma a un prezzo contenuto, accessibile a tutti.
Marcel Breuer, Poltrona Wassily
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Alcune moderne ambientazioni della Poltrona Wassily
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Ma l'eredità del Bauhaus non si ferma alla mera produzione di mobili:
il carattere deciso e nettamente contrastante di alcuni volantini, tra cui
ricordiamo il manifesto realizzato da Joost Schmidt In occasione della mostra
di Weimar del 1923, rientra in pieno nello "stile Bauhaus" che renderà la
scuola famosa a livello europeo: caratteristici sono infatti l'uso non
descrittivo del segno grafico, l'uso di più caratteri di scrittura e
l'indipendenza tra testo e immagine.