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Cézanne, forme geometriche come sintesi della natura
Cèzanne (Aix en Provence1839-ivi1906), come molti impressionisti appartenne a una famiglia benestante. Fu compagno di studi di Emile Zola. In gioventù ebbe grande ammirazione per l'opera di Delacroix, di Courbet. L'incantevole bellezza dei luoghi della sua terra natia contribuisce alla maturazione delle sue idee artistiche, in un paesaggio dominato dalla montagna di Sainte-Victoire, che diverrà soggetto di molte sue tele. E' in questo periodo che il pittore matura la sua idea di una pittura che va al di là della sola impressione ottica e comincia a concepirla come autentica costruzione.
Paul Cézanne, al pari di Degas reagì con vigore contro l'impressionismo, pur apprezzando molti di loro. Entrambi erano vivamente interessati ai nuovi concetti di spazio. Cézanne si concentra nella ricerca di ricreare sulla tela la semplicità della natura. L'impressionismo di Monet e di altri continuava ad essere una formula di rappresentazione collegata con la visione, presupponeva un occhio fisso e un punto di fuga stabile. Per Cèzanne l'occhio non può stare immobile; in uno stesso quadro possono apparire varie prospettive.
Di fronte all'opera di Monet, volle realizzare un'arte meditata, soggetta all'intelligenza creatrice. Preoccupato, dunque, dell'ordine costruttivo, dell'articolazione dei piani e dei volumi, dal modulo cromatico e dall'esigenza compositiva, arriva ad un concetto analitico della pittura in termini di "moduli", che lo porterà a stilizzare le forme naturali in cilindri, coni e sfere.
In pitture come "Montagne Sainte-Victoire, il processo di sintesi è evidente, e così nei "Giocatori di carte", dove riesce ad esteriorizzare la sua passione per i volumi.
Appartengono all'ultimo periodo opere come "I giocatori di carte" e la serie d'interpretazioni della"Montagna Sainte-Victoire". Questo periodo viene chiamato da alcuni critici "sintetico".
Il tema dei giocatori di carte è più volte affrontato dal pittore, quasi a sembrare un'indagine sociale, ma come avviene per tutti gli impressionisti, il tema non è altro che pretesto. I due giocatori ,seduti ai lati di un tavolino,sono coordinati l'uno all'altro mediante la convergenza delle mani verso il centro, indicato dalla bottiglia di vino, in un rapporto reciproco di forme;quello di sinistra,comodamente appoggiato allo schienale della sedia,in attesa del gioco del collega,è più geometrizzato:busto,braccia,cappello,sono volumi;più mosso l'altro ,nell'atteggiamento,nella camicia ,nel vestito,nel capello,perché colto nella tensione che precede la decisione della scelta della carta. Ambedue sono costruiti con solidità, come il tavolo, come la stoffa che lo ricopre, come gli altri elementi scenici, mediante le larghe zone di colore.
Ma il tema trattato da Cèzanne negli ultimi anni è la "Sainte-Victoire", la montagna di Aix-en-Provence,così a lui familiare fin dall'infanzia,eppure vista con occhi diversi ogni volta ,come sempre accade con ciò che si ama profondamente. La piana, popolata di case, di alberi, di campi, si distende ampiamente, preparando lo sguardo alla salita verso l'alta cima del monte.
Lo spazio è realizzato mediante le pezzature dei colori, più caldi i vicini, più freddi i lontani, fino a terminare nella differente scalatura degli azzurri, lungo i ripidi fianchi della montagna. Altro importante tema da non dimenticare è quello delle "Grandi bagnanti"tela del 1906 rappresenta la sintesi delle lunghe ricerche stilistiche ed estetiche di Cèzanne. In esse l'artista identifica il suo desiderio di un ritorno alla purezza originaria,in cui l'umanità viveva felice e spensierata in comunione totale con la natura. Le sue donne non conoscono m malizia né peccato e la loro nudità è del tutto serena e spontanea. Inoltre la composizione degli alberi, delle figure è creata da una serie di triangoli. Il gruppo a sinistra dello spettatore forma un triangolo che trova il suo vertice nella donna in piedi; anche il gruppo di donne sulla destra forma un triangolo con vertice la donna vista frontalmente appoggiata all'albero; un grande triangolo è formato dalle curvature dei tronchi verso il centro della tela e uno più piccolo con il vertice rovesciato nasce dalle diagonali delle braccia delle donne verso il centro.
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