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TITOLO: un dimanche après-midi à l'ìle de la Grande Jatte
AUTORE: Georges Seurat
PERIODO ARTISTICO: postimpressionismo, 1883-1885
MATERIALE E DIMENSIONI: olio su tela, 207.6 x 308 cm
LUOGO: Chicago, Art Institute, Helen Birch Bartlett Memorial Collection
La scena rappresenta una folla di gitanti domenicali che si diverte su un'isola della Senna. Uomini e donne passeggiano o sono distesi all'ombra, altri pescano, sono affaccendati nelle più curiose attività, vogano in canoa o veleggiano, mentre dei bambini corrono o camminano all'ombra protettrice degli adulti.
Il messaggio che l'autore ci vuole trasmettere è quello della correlazione tra la staticità delle forme rappresentate e la staticità che caratterizza la borghesia. Inoltre vuole trasmettere un senso di calma, di immobilità e di equilibrio in un pomeriggio di domenica.
LINEA: la linea di contorno nasce dagli accostamenti di colore, la linea viene inserita utilizzando la tecnica elaborata dallo scienziato Henry in base alla quale le linee ascendenti da destra verso sinistra provocherebbero gioia e piacere. C'è una prospettiva aerea.
SUPERFICIE: il dipinto è rettangolare ad andamento orizzontale. È realizzato con l'utilizzo della tecnica divisionista secondo cui i colori accostati sulla tela verrebbero fusi sulla retina dell'occhio degli osservatori senza venire mescolati. Quest'opera a causa delle imponenti dimensioni non venne più realizzata all'aria aperta come si usava fare per le precedenti opere del movimento impressionista.
FORMA: gli elementi hanno forme prevalentemente chiuse e contorni curvi. La grandezza degli elementi è regolata da evidenti rapporti proporzionali.
SPAZIO: la disposizione delle persone e degli animali è geometrica e scenografica. La profondità dello spazio è resa mediante la prospettiva aerea (sovrapposizione di figure, studi di schizzi prospettici).
COLORE: i puntini di colore sono pressoché infiniti, ognuno è stato posto vicino all'altro tenendo conto del cerchio cromatico e del contrasto simultaneo per ottenere la massima luminosità. Seurat seguì inoltre la teoria dello scienziato Henry secondo il quale i colori caldi, quali il giallo o il rosso, esprimerebbero dinamismo; al contrario quelli freddi, come il blu o il verde, inezia.
LUCE: la luce, proveniente da fonti interne alla scena, illumina gran parte del paesaggio rappresentato. Essa viene resa grazie alla tecnica del contrasto simultaneo secondo cui se si accostano due colori puri le qualità di luminosità di ognuno vengono esaltate.
MOVIMENTO: la scena appare piuttosto statica e calma.
COMPOSIZIONE: la tranquillità dell'opera viene resa in particolare dalla disposizione scenografica e geometrica delle figure. I soggetti sono disposti in modo prestabilito.
Il dipinto, contrariamente alla tecnica veloce degli Impressionisti, richiese quasi due anni di lavoro. L'artista mette la realtà sulla tela partendo da ricerche scientifiche fatte sul colore e disponendo le cose in modo molto razionale. Seurat pare aver dipinto un qualcosa di inanimato pronto a sparire da un momento all'altro.
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