Acropoli, cittadella fortificata o roccaforte
dell'antica Grecia. I greci costruivano le loro città vicino o intorno a un
massiccio roccioso, facilmente difendibile in caso di pericolo: il termine
greco akrópolis, dunque, indica sia la collina sia le sue costruzioni.Spesso
costituiva anche il centro religioso e politico della città, e a volte vi era
situata la dimora del signore o tiranno.[1]L'acropoli più famosa
dell'antichità, capolavoro dell'arte greca, è quella di Atene; formazione
rocciosa naturale alta circa 150
m, essa fu costantemente abitata a partire dal Neolitico
e durante la tarda età del Bronzo fu, come tutte le altre cittadelle della
civiltà micenea, coronata da imponenti edifici fortificati. Agli inizi del VI
secolo a.C. fu posta la prima pietra del tempio di Atena, la dea protettrice
della città Il Partenone
Il Partenone, edificio
principale dell'acropoli e maggior tempio di Atena del mondo greco, fu iniziato
nel 447 a.C.
e terminato nel 438.Fu interamente costruito con il marmo delle celebri cave
del monte Pentelico dagli architetti Callicrate e Ictino. Lungo circa 70 m e largo circa 31 è uno
dei più ampli, nonché splendidi esempi di tempio dorico. Il colonnato (o
peristilio) si distingue in una sezione frontale, composta da otto colonne, e
una laterale, composta da diciassette.Il santuario interno era suddiviso in due
settori, ognuno preceduto da un portico poco profondo. Il soffitto della sala
più ampia, a est (la cella o camera orientale), che conteneva la grande statua
crisoelefantina (in oro e avorio) di Atena, protettrice della città, poggiava
su un colonnato dorico a due ordini su tre lati. Quello della stanza più
piccola, a ovest (la camera del tesoro o camera occidentale), era invece
sorretto da quattro alte colonne ioniche.Le decorazioni scultoree del Partenone
furono progettate e disegnate da Fidia e, probabilmente, eseguite dai suoi
allievi,. Il fregio, lungo 160
m, conteneva la raffigurazione di una processione che
iniziava all'estremità occidentale del tempio e continuava, su entrambi i lati,
verso est. I Propilei
All'acropoli si accedeva
attraverso i Propilei ('cancelli principali'), un monumentale
ingresso a più livelli interamente realizzato in marmo bianco su progetto di
Mnesicle. I lavori cominciarono nel 437 a.C., ma l'opera rimase incompiuta,
probabilmente a causa dell'inizio della guerra peloponnesica. Con la struttura
di un vestibolo, il lato anteriore si compone di due serie di sei colonne
doriche (rivolte verso l'interno e verso l'esterno) disposte ad angolo retto,
quello posteriore di due file di tre colonne doriche. Furono progettati,
inoltre, altri quattro edifici, due da affiancare al lato settentrionale, due a
quello meridionale, ma ne fu eretto solo uno, a nord, adibito a pinacoteca.
Il tempio di Atena Nike
Dopo il Partenone fu
costruito il tempio di Atena Nike ('portatrice di vittoria'), su cui
Callicrate lavorò dal 427 al 423
a.C. È situato su un bastione che domina dall'alto
l'accesso ai Propilei ed è il primo edificio che si scorge salendo
all'acropoli. Il tempio possiede due serie di colonne ioniche, disposte una sul
lato anteriore e l'altra su quello posteriore. Il fregio che sormonta
l'architrave (la fascia continua che corre al di sopra delle colonne) ritrae
diverse divinità e scene di guerra
L'Eretteo
La costruzione
dell'Eretteo, situato sul lato settentrionale dell'acropoli, iniziò nel 421 a.C.e fu ultimata nel
407. Il tempio, uno degli edifici più elaborati dell'acropoli, prende il nome
da Eretteo, uno dei mitici re di Atene. Si hanno testimonianze che la sua
realizzazione sia stata molto costosa. La pianta è irregolare, a causa dello
spazio limitato e della necessità di salvaguardare, all'interno dell'area di
costruzione, edifici sacri più antichi; nello stesso sito sorgevano, infatti,
alcune vestigia appartenenti al passato mitico di Atene, come l'albero di ulivo
che, si narrava, Atena aveva donato alla città.