Cormorano Un grande pescatore: è
questo il complimento migliore per il cormorano comune, il grande uccello nero
parente del pelicano diffuso lungo i fiumi, i laghi e le aree costiere di buona
parte del mondo. E' facile vederlo mentre si riposa sul ramo di un albero o in
cima a un palo isolato in mezzo all'acqua. Il cormorano si tuffa nell'acqua per
catturarvi pesci, granchi e cefalopodi fino agli 8-10 metri di profondità,
inseguendoli e afferrandoli con il becco robusto e seghettato. Un'apposita
membrana nittitante permette loro di vedere anche sott'acqua, dove possono
restare per un minuto circa. A volte gruppi di cormorani possono collaborare
all'accerchiamento dei pesci. Una volta catturata la preda, il cormorano se la
porta in superficie, la lancia in aria e la inghiotte intera. In una giornata,
può arrivare a mangiare oltre mezzo chilo di pesce. Dopo, apre le ali e lascia
che il sole gli asciughi il piumaggio. Al contrario degli altri uccelli
acquatici, infatti, le penne del cormorano non sono impermeabili. In realtà non
si tratta di uno svantaggio, come potrebbe a prima vista sembrare, perchè
l'aria, sfuggendo tra le penne, non risospinge l'uccello verso la superficie
durante la pesca. Una curiosa abitudine dei cormorano è quella di riunirsi alla
sera in colonie in luoghi lontani anche diverse decine di chilmetri dalle aree
di pesca. Una vera e propria forma di pendolarismo, quindi, che costringe
questi uccelli a lunghi spostamenti quotidiani. La ragione di questo
comportamento, così dispendioso, non è ancora del tutto chiara. Sembra però che
in questi rifugi serali cormorani che pescano in zone diverse si scambino
informazioni sui luoghi più ricchi, in modo tale da concentrarsi lì il giorno
successivo.