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FUNZIONI CONVESSE E CONCAVE. PUNTI DI FLESSO
Abbiamo visto che la nozione di estremo relativo è molto importante per lo studio del diagramma di una funzione. Vogliamo ora occuparci di altre due considerazioni del diagramma che non sono meno importante.
Definizione 1
Sia f(x) una funzione derivabile in un
intervallo, in tale ipotesi il diagramma di f è dotato di retta
tangente in ogni punto di
.
Si ha che f è convessa inquando in ogni punto
accade che il diagramma di f è al di sopra della retta
tangente nel punto di ascissa
.
Analogamente si dice che f è concava
in se in ogni punto
accade che il diagramma di f è al di sotto della tangente nel
punto di ascissa
.
Osservazione notevole
Ricordando che l'equazione della retta
tangente al diagramma di f nel punto è
Possiamo affermare che:
Definizione 2
Sia f(x)
una funzione derivabile nell'intervalloe
un punto interno ad
cioè
. Si dice che
è un punto di flesso per la funzione f o anche che il punto
è un punto di flesso per il diagramma di f quando accade che
f(x) è concava in
e convessa in
o viceversa.
Osservazione
Si noti che se è un punto di flesso per f allora esistono punti di
diversi da
in cui il diagramma di
f sta al di sopra della tangente in
e punti di
diversi da
in cui il diagramma di
f sta al di sotto della tangente in
. Conseguentemente la tangente di flesso attraversa il
diagramma.
Osservazione
Nelle applicazioni può capitare che il
diagramma di f abbia l'andamento in figura e cioè sia convesso in e concavo in
e la tangente di
sia verticale, evidentemente in tal caso risulta
e si dice che la
funzione f ha in
un flesso a tangente verticale e la retta di equazione
si chiama retta tangente di flesso. Naturalmente tutto ciò
vale anche quando viceversa, in
f è concava e in
f è convessa.
CRITERIO DI CONVESSITA' (senza dimostrazione)
Sia f(x) una funzione derivabile una volta
nell'intervalloe due volte in
. V.s.i.
Da questo teorema si deduce immediatamente il seguente risultato.
TEOREMA (condizione necessario di flesso)
Sia f(x) una funzione derivabile una volta
nell'intervalloe due volte nel punto
. V.s.i.
Dim
Se è un punto di flesso,
per il criterio di convessità e per il criterio di monotonia la derivata
risulta crescente in
e decrescente in
o viceversa. Conseguentemente
è un punto di estremo assoluto e quindi anche di estremo
relativo per
. Dal teorema di Fermat applicato alla funzione f' segue la
tesi.
Osservazione
L'implicazione incontrata in questo teorema
non si inverte. Ad esempio la funzione è convessa in tutto R perché risulta
. Tuttavia risulta
; la derivata seconda si annulla nel punto zero che non è di
flesso.
Osservazione
Dalle considerazioni svolte in questo
paragrafo si deduce che lo studio del segno della derivata seconda di una
funzione f consente di determinare la concavità, la convessità e i punti di
flesso del diagramma. I punti di flesso a tangente non verticale sono da
ricercare tra i punti interni all'intervallo di definizione di f nei quali la
derivata seconda si annulla. Se in un punto risulta
e inoltre la derivata seconda è minore di zero a sinistra di
e maggiore di zero a destra allora
è un punto di flesso per f. naturalmente si giunge alla
stessa conclusione se a sinistra di
e a destra
.
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