Cenni di geometria
frattale
La geometria frattale è forse la più astratta
delle branche della geometria trattate in questo sito, perciò sarò costretto a
dedicargli solo poche righe, anche perché, sinceramente, io stesso non ne so
quasi nulla.
La geometria frattale è la geometria, come
dice il nome, che studia i frattali. I frattali sono delle entità geometriche
che hanno un'importanza molto grande nella matematica moderna, anche se sono
stati scoperti abbastanza recentemente. Queste entità geometriche sono infinitamente
complesse, ma sopratutto esse sono autosomiglianti, cioè se noi prendiamo un
frattale e lo guardiamo senza ingrandimento, e lo guardiamo dopo averlo
ingrandito un certo numero di volte, esso ci appare identico nei due casi, da
qui nasce che chiaramente il frattale non è disegnabile completamente, si
capisce anche la loro infinità complessità, infatti se dopo averlo ingrandito
un certo numero di volte è identico a esso stesso senza ingrandimento, si
capisce che ingrandendolo ancora lo stesso numero di volte si presenterà ancora
identico, e così via all'infinito.
La cosa più sorprendente di questa geometria è
che le normali dimensioni, in qualunque numero si presentino, non bastano a
spiegarli, per comprenderli completamente bisogna accettare che le dimensioni
possano assumere valore frazionario, questo sembra una cosa del tutto assurda,
più di qualunque altra scritta qui, ma è davvero così, inoltre si è scoperto
che anche i frattali hanno delle applicazioni pratiche, nella grafica per
computer e nella teoria del caos, quella teoria matematica che studia fenomeni
caotici, cioè enormemente complessi senza analizzare tutte le variabili del
caso.
I frattali sono entità particolarissime, né la
geometria differenziale, né la geometria infinitesimale sono in grado di
studiarli, per questo è nata la geometria frattale, una teoria a sé stante.
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Il fiocco di neve di Koch,
uno dei frattali più semplici e conosciuti, si elabora a partire da un
triangolo equilatero, suddividendo ogni suo lato in tre parti uguali e
costruendo un triangolo equilatero su ciascun segmento mediano. Ripetendo più
volte l'operazione per tutti i triangoli così ottenuti si produce una figura
sempre più complessa, che in ogni dettaglio assomiglia alla struttura
macroscopica di partenza, come è proprio di tutti i frattali.