Cenni di geometria differenziale
Parente stretta della geometria infinitesimale
la geometria differenziale è davvero interessantissima, purtroppo anche
tracciare a grandi linee i suoi concetti è molto difficile, perché risulta
essere un tipo di geometria complessa e abbastanza lontana dall'intuizione,
vedremo dunque solo di cosa si occupa questa geometria.
Normalmente in geometria le figure vengono
considerate nella loro struttura complessiva. La geometria differenziale
rappresenta un metodo di ricerca fondamentalmente diverso. Per prima cosa essa
si occupa delle curve e delle superfici solo nell'intorno, cioè nelle
'immediate vicinanze' di un punto qualunque della curva, per fare ciò
solitamente si confronta quest'intorno con un ente geometrico il più semplice
possibile, una retta o una circonferenza o magari un piano o una sfera nelle
tre dimensioni, in questo modo si ottiene, per esempio il noto concetto di
tangente. Questa parte della geometria differenziale è chiamato geometria
differenziale 'in piccolo', ed è completata da un principio a cui la
geometria 'in piccolo' si rifà, l'area della geometria differenziale
che si occupa di questo principio è detta 'geometria differenziale in
grande'. Se sappiamo che una figura geometrica continua (il termine ha
quasi lo stesso significato che ci indica l'intuizione, quindi non lo
specifichiamo) ha una determinata proprietà geometrico - differenziale
nell'intorno di ognuno dei suoi punti allora possiamo dedurre delle proprietà
essenziali riguardanti la struttura complessiva della figura. Le geometria
differenziale studia anche altri problemi, legati a enti molteplici, come
schiere di rette.
Finalmente la geometria differenziale ci
conduce al seguente problema, che Gauss e Riemman studiarono per primi: la
costruzione della geometria come un tutto, con l'aiuto di concetti e assiomi
(vedi logica) che si riferiscono soltanto all'intorno immediato di ogni punto.
Così ebbe origine un gran numero di possibili geometrie generali, non ancora
del tutto esaminate, di cui le geometrie non euclidee non sono che un esempio,
importante, ma molto particolare.
Abbiamo visto che la geometria differenziale,
come la geometria infinitesimale, fa uso di segmenti infinitamente piccoli,
questo fatto di per sé la allontana dalla nostra intuizione, ma essa è ancora
più astratta e complessa, per cui non andiamo oltre nello studio di questa
particolare disciplina, basiti pensare che qui il numero delle dimensioni può
essere tranquillamente infinito.