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Algoritmo di minimizzazione
Introduzione
Il riferimento [4] propone due tipi di compensazione dell'emissione fuori banda, uno introducendo le Cancellation Carriers (CCs) che, opportunamente dimensionate, dovrebbero limitare le code dello spettro del segnale originario e l'altro tramite una finestratura temporale del segnale.
Il letteratura sono stati presentati dei lavori riguardanti gli effetti della finestratura, usando un intervallo di guardia esteso. In particolare Pauli si è occupato della riduzione delle emissioni fuori banda con compensazione del PAPR- verificata con un sistema in cui era presente anche la non linearità. I risultati sono interessanti e si vede che diminuendo il valor medio della potenza si hanno effettivamente dei benefici. Sempre Pauli cerca di migliorare le emissioni fuori banda con l'intervallo di guardia, ne prova l'efficacia, ma in un sistema lineare.
Jayalath nel 2001 pubblica un articolo in cui analizza l' OBR con 3 tipi di non linearità e verifica che la riduzione tramite introduzione dell'intervallo di guardia congiuntamente alla finestratura c'e' ma solo se si lavora già con alti valori di IBO.
Di conseguenza è stato scelto di implementare soltanto l'algoritmo ai minimi quadrati proposto da Cosovic per l'OBR.
La minimizzazione riguarda le code laterali dello spettro che, utilizzando opportune portanti pesate (CCs), dovrebbero diminuire. Il vincolo consiste sia nel numero di Cancellation Carriers (CCs) che andiamo ad utilizzare, sia nella potenza che vogliamo spendere su queste portanti.
L'algoritmo che è stato deciso di implementare è il seguente:
Dove s
è il vettore contenente i campioni dello spettro del segnale dati, è il vettore incognito
contenente i pesi della Cancellation Carriers, C è la matrice contenente
lo spettro delle CCs con pesi pari ad 1 ed
è il valore massimo di
potenza da spendere sulle CCs.
Affrontando genericamente il problema di minimizzazione si applica la seguente soluzione:
con il vincolo
(1)
con .
(2)
La (1) si trasforma in
con il vincolo
Con .
La formula da minimizzare diventa semplicemente
(3)
E la formula del vincolo diventa
. (4)
Scrivendo le equazioni in questo modo si semplifica il problema LSQI.
Si assume r = rank(B) ed assumiamo
Il problema ha soluzione se e solo se
Se abbiamo l'uguaglianza di questa espressione, in considerazione della (3) e (4) il vettore seguente risulta essere la soluzione del problema
(5)
Altrimenti se si verifica solo la condizione di disuguaglianza
Abbiamo più alternative da cercare.
Adesso il vettore
soluzione di risulta
definito come
i = 1:n
Se infine assumiamo che
(6)
La soluzione del problema LSQI cade proprio sul limite concesso, quindi non rimane che risolvere il seguente problema:
con il vincolo
Per risolvere questo problema si utilizza il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Definiamo
(7)
Vediamo che
l'equazione porta al sistema
lineare
(8)
Assumendo che la
matrice dei coefficienti sia non singolare, il sistema ha soluzione con
(9)
Per determinare il parametro di Lagrange definiamo
(10)
E quindi cerchiamo
una soluzione a .
Equazioni di questo
tipo sono le secular equation (vedi paragrafo 8.6 di [1] ) . Dalla (6) vediamo che
.
è una funzione
monotona decrescente per
, e quindi la (6) implica che la soluzione
che soddisfi
deve essere unica e
positiva. Tale soluzione può essere trovata tramite metodi standard per il
calcolo delle radici dei polinomi tra cui il Metodo di Newton. La soluzione del
problema LSQI risulta quindi
.
Minimizzazione su una sfera
Se il problema LSQI precedentemente analizzato venisse ridotto nella forma
min subject to
(11)
Dove .
Ed ulteriormente si
assumesse () ci riduciamo ad un problema di minimizzazione su una sfera. Questo tipo di problema può essere
risolto ancora più semplicemente del precedente usando una decomposizione SVD
anziché una GSVD.
Possiamo quindi trattare il problema nel modo seguente.
Dati:
con
L'algoritmo calcola
il vettore tale che
sia minimo, vincolato dalla disuguaglianza
.
Si calcola la decomposizione SVD della matrice A e si salva
If (12)
Find tale che
(13)
Else
End
Con il metodo di
Newton trovo
(15)
Stabiliamo lo step
size ed il numero di ricorsioni.
Implementazione dell'Algoritmo
L'algoritmo di risoluzione del problema LSQI suppone che le matrici con cui si lavora siano Reali. Nel caso specifico di modulazione OFDM, dobbiamo prima specificare cosa sono gli elementi dell'algoritmo.
L'algoritmo da implementare risulta:
Dove s è il segnale trasmesso nel range di ottimizzazione ad è la sovrapposizione degli spettri di tutte le sottoportanti usate per la trasmissione dati.
rappresenta lo spettro
della m-esima sottoportante pesata
(CC- Cancellation Carrier, le M CCs sono numerate da sinistra destra) con peso 1 nel range di
ottimizzazione, ciò significa che lo spettro delle CCs viene inizialmente
calcolato come se i simboli sulle CCs fossero tutti 1+j0. Per ogni sottoportante
viene calcolato un fattore peso complesso
, tale da minimizzare le code dello spettro totale nel range
di ottimizzazione. Lo spettro totale è lo spettro del segnale trasmesso senza CCs
sommato allo spettro delle CCs con i pesi
. Il vincolo serve per tenere sotto controllo la potenza
spesa sulle portanti pesate.
Per quanto detto è evidente che l'algoritmo in questione lavora con delle quantità complesse, quindi invece di usare semplicemente degli elevamenti al quadrato, l'algoritmo implementato nel nostro simulatore userà dei moduli quadrati.
4.1Concetto di Cancellation Carriers (CCs)
Consideriamo un
sistema OFDM con sottoprtanti. N
sottoportanti sono usate per la trasmissione dati e sono modulate dai simboli
complessi
appartenenti ad una costellazione PSK o QAM. Le rimanenti
sottoportanti sono
escluse dalla trasmissione dati e servono per rispettare le specifiche in
termini di emissione fuori banda. Invece di lasciare le sottoportanti laterali
non modulate inseriamo M CCs sul lato destro e sinistro dello spettro
OFDM come mostrato in figura:
Fig.1[3]
Queste sottoportanti
non sono modulate con dati, ma con fattori peso complessi ottimizzati in modo tale da cancellare i lobi laterali del
segnale originale nel range di ottimizzazione. Il vettore dei simboli x è composto dai simboli dati e dai
fattori peso:
.
Il fattore di
normalizzazione è introdotto per
tenere costante la potenza del segnale prima e dopo l'inserzione delle CCs,
cioè
ed è data da:
.
Questo valore si ottiene considerando la seguente disuguaglianza tra potenze:
H sta ad indicare il
complesso coniugato e con il vincolo si ha
.
4.2Ottimizzazione
Dobbiamo determinare i fattori peso in modo tale da soddisfare l'ottimizzazione.
Per fare ciò dobbiamo
calcolare lo spettro del segnale originale e di quello costituito dalle CCs.
Per calcolare lo spettro assumiamo implicitamente che il segnale trasmesso è
moltiplicato per una finestra rettangolare nel tempo di durata , di conseguenza la
forma dello spettro di ogni sottoportante è ottenuta dalla trasformata di
Fourier di una finestra rettangolare e quindi pari ad una sinc(
) con
che rappresenta la
frequenza normalizzata.
Per calcolare lo
spettro totale, lo spettro di ogni sottoportante viene shiftato sulla
rispettiva frequenza della sottoportante e dopo sommati. Considerando il
segnale dopo
indica la frequenza
frequenza portante
dell'
-esima sottoportante
rappresenta la durata
del simbolo OFDM
Per fare in modo che
le sottoportanti siano ortogonali, la spaziatura tra due sottoportanti deve
essere pari a , come già visto nel cap.I ,
cosi il massimo di una sottoportante cade sopra uno zero della sottoportante
adiacente.
Volendo una rappresentazione più realistica, se nel dominio del tempo aggiungiamo il prefisso ciclico, la durata del simbolo OFDM viene allungata della durata del prefisso ciclico, quindi
In questo caso la
spaziatura tra le sottoportanti continua ad essere , ma la larghezza del lobo principale è più stretta del caso
precedente e quindi minore della distanza tra due zeri, prima era
ed ora
. Quindi viene meno l'ortogonalità tra le sottoportanti.
Questo effetto viene mostrato nella figura seguente, ma è da notare che in
ricezione non si risente dell'effetto del prefisso ciclico, perché quest'ultimo
viene rimosso e quindi viene ripristinata l'ortogonalità.
Fig.2
5 I temini dell'Algoritmo
Per implementare correttamente l'algoritmo dobbiamo chiarire quali sono i vettori e della matrice che devono essere elaborati dall'algoritmo di minimizzazione.
Lo spettro di ogni sottoportante equivale ad una sinc:
Dove rappresenta la frequenza f shiftata sulla frequenza centrale
e normalizzata alla
frequenza di campionamento
. Con
si indica la durata
del simbolo OFDM, escludendo l'intervallo di guardia la frequenza normalizzata
risulta
.
In accordo con quanto
detto è definita come la
frequenza centrale normalizzata dell'n-esima
sottoportante, con
che rappresenta la
frequenza su cui è traslata ogni sottoportante.
Lo spettro del segnale OFDM è la sovrapposizione degli spettri di tutte le sottoportanti:
.
La potenza dei lobi
laterali di questo segnale decade come e quindi si hanno lobi
laterali elevati.
Per sopprimere questi
lobi inseriamo ed
CCs, rispettivamente a destra e sinistra dello spettro. La
banda del segnale OFDM risulta incrementata di
sottoportanti. Dato
che le CCs non sono usate per la trasmissione dati, lo spettro dell'm-esima CCs non viene moltiplicata da
simboli complessi (come era per lo spettro del segnale che veniva moltiplicato
per i
), ma viene pesato con degli 1:
.
La frequenza centrale
normalizzata delle M CCs che stanno sulla destra e sulla
sinistra dello spettro utilizzato per la trasmissione dati risultano:
Per trovare i fattori
peso dobbiamo scegliere un
range frequenziale sul quale andare a minimizzare i lobi laterali.
Assumiamo di prendere
e
campioni,
rispettivamente a sinistra e destra, come range di ottimizzazione, quindi il
numero totale di campioni da ottimizzare risulta
. I campioni dello spettro del segnale originale (senza CCs)
è rappresentato da
alla frequenza
e sono salvati
nel vettore
.
In accordo
Contiene K campioni dello spettro dell'm-esima sottoportante. Quindi C risulta essere la matrice che deve essere elaborata dall'algoritmo di minimizzazione.
La descrizione matematica del segnale OFDM con e senza le CCs viene mostrata di seguito
Fig.3
Per ridurre l'onere computazionale in [3] viene suggerito di prendere un campione per lobo laterale.
Una volta che si ha
il vettore s e la matrice C non ci
resta che trovare i pesi che ci permettono di
ridurre l'ampiezza delle code laterali del nostro spettro.
Fig.4 [3]
Come si vede in figura, lo spettro del segnale di partenza risulta essere quello azzurro. Lo scopo è di ridurre i lobi evidenziati in rosso, tramite le CCs. Il risultato è evidenziato nella figura successiva:
Fig.5 [3]
Come si vede in figura il segnale risultante ha dei lobi praticamente nulli nel range di ottimizzazione stabilito.
Commenti sulla efficienza dell'algoritmo
L'algoritmo
implementato è soggetto ad un vincolo di disuguaglianza sulla potenza. Ciò
significa che la potenza deve essere di un certo valore.
I parametri passati
all'algoritmo sono la matrice C, il
vettore s, ed il vettore delle
incognite g. L'algoritmo si basa
sulla decomposizione SVD della matrice C. Stabilito il range di ottimizzazione
la matrice è composta dagli stessi elementi al variare del vincolo della
potenza, quindi che sono gli elementi
della matrice singolare, ed U non cambiano.
L'algoritmo riportato nel cap.III2 (vedi la (12)) calcola il vettore incognito in due condizioni.
Riportiamo di seguito l'algoritmo:
if
Find tale che
else
end
Se il valore della
potenza è tale da non soddisfare mai la condizione il valore del vettore
incognita risulterà sempre
. In caso contrario si entra nel ciclo in cui si usa il
metodo dei moltiplicatori di Lagrange e per ogni valore di
il valore dell'incognita calcolata sarà diverso. Quindi ci
sarà un limite di potenza oltre il quale il vettore delle incognite risulterà
invariato.
Questa osservazione puramente analitica verrà confermata sperimentalmente nel prossimo capitolo (IV.3).
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