L'oligopolio
L'oligopolio è una
struttura di mercato in cui sono presenti poche imprese che offrono un
prodotto, omogeneo o leggermente differenziato. Quando il prodotto è omogeneo,
il mercato è un oligopolio puro. Quando il prodotto offerto dalle imprese è
differenziato, il mercato è un oligopolio differenziato. Poiché il numero delle
imprese è limitato, il comportamento di ciascuna impresa ha un'influenza sul
comportamento delle rimanenti imprese. La gestione di una impresa che opera in
un mercato oligopolistico è allora estremamente complesso. La decisione circa
l'attribuzione del prezzo al prodotto, la quantità da produrre, l'investimento
in pubblicità, e le decisioni di investimento nella creazione di nuove
strutture produttive impongono ai manager delle importanti considerazioni di
carattere strategico. In alcuni oligopoli tutte o alcune delle imprese
realizzano consistenti profitti nel lungo periodo poiché esistono delle
barriere all'ingresso che rendono difficile o oneroso a nuove imprese entrare
nel mercato. Le cause di queste barriere possono essere diverse: la presenza di
economie di scala di produzione, il possesso di brevetti o tecnologie
proprietarie specifiche da parte di poche imprese, la necessità di investire
una quantità notevole di denaro all'atto dell'ingresso per creare un'immagine
di marca. Il rapporto di concentrazione del mercato, la percentuale delle
vendite totali delle più grandi 4, 8 o 20 imprese di un'industria
oligopolistica, consente di valutare fino a che punto un mercato è
effettivamente dominato da poche imprese oligopoliste. Se il grado di
concentrazione delle vendite delle prime quattro imprese è superiore al 60%
l'industria assume una connotazione che molto verosimilmente si avvicina a
quella di un oligopolio. La
caratteristica peculiare di un mercato oligopolistico è proprio questa stretta
interdipendenza tra le azioni delle imprese. Pertanto, non è possibile
costruire la curva di domanda del mercato per una particolare impresa di una
industria oligopolistica, a meno che non si facciano delle ipotesi piuttosto
specifiche circa quelle che saranno le reazioni delle altre imprese alle azioni
dell'impresa che viene presa in considerazione. La soluzione resta di
conseguenza indeterminata e si ottengono soluzioni differenti in funzione delle
ipotesi di comportamento delle imprese che vengono fatte. Gli economisti non
sono stati in grado di sviluppare così una teoria generale dell'oligopolio.
Esistono diversi modelli, ciascuno dei quali riesce a spiegare alcuni degli
aspetti che caratterizzano questa interessante forma di mercato (il
comportamento delle imprese, come viene fissato il prezzo, ecc.). Alcuni
modelli (Cournot, Sweezy) ipotizzano che le imprese non possano colludere.
Altri modelli (impresa dominante), sottolineando l'interdipendenza tra le azioni
delle imprese, partono dal presupposto che vi sia una forte tendenza da parte
delle imprese a promuovere la collusione. Generalmente i modelli considerano
situazioni di breve periodo.