Le trasformazioni dell'economia rurale: dai «campi aperti»
alle recinzioni
I grandi centri industriali trassero la
manodopera perlopiù dalle campagne. Per lunga tradizione le campagne inglesi
non erano recintate ma lasciate indivise, secondo il sistema degli
«openfields», o campi aperti, lavorate come un tutto indivisibile: l'aratura,
la semina, la concimazione avvenivano da parte di ogni coltivatore, fosse
proprietario o fittavolo, secondo regole comuni. Non si trattava però di un
sistema comunistico, tanto è vero che al momento della mietitura, il prodotto
di ogni appezzamento andava a ciascun proprietario. Era comunque un'agricoltura
di pura sussistenza.
Fin dalla prima metà del XVI secolo si era
avviata una profonda trasformazione, che aveva portato al lento spopolamento
delle campagne. Il fenomeno assunse un ritmo più intenso nel XVIII secolo
quando si moltiplicarono le recinzioni dei campi, o «enclosures». I maggiori
proprietari terrieri chiesero ed ottennero dal Parlamento di recintare i propri
campi, dove introdussero nuovi e più redditizi sistemi di produzione. Le terre
comunali furono anch'esse divise e privatizzate, il che provocò lo
scardinamento dei tradizionali sistemi di conduzione agricola e la rovina
dell'antica economia comunitaria.
Privati del pascolo comune ed incapaci di
resistere alla concorrenza dei grandi proprietari, i piccoli possessori di
terra furono costretti a cedere i propri campi ai grandi proprietari, scadendo
così al rango di salariati agricoli, oppure si riversarono nelle città in cerca
di lavoro. Fu questa una RIVOLUZIONE AGRICOLA che favorì la RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE perché fornì agli imprenditori capitalisti un'abbondante
manodopera, o forza-lavoro, a buon mercato.
Nacque così l'altro elemento che rese
possibile lo sviluppo del capitalismo industriale: il PROLETARIATO. Esso, a
detta di Marx, si forma attraverso un secolare processo di espropriazione da
parte delle classi abbienti, effettuato a danno delle moltitudini rurali :
usurpazione di terre, recinzioni di pascoli e campi demaniali, assorbimento di
piccole e medie proprietà. Così le classi egemoni indeboliscono le strutture
feudali che legavano il lavoratore alla terra, lo spogliano di ogni suo avere e
lo separano dai mezzi di produzione (ACCUMULAZIONE ORIGINARIA), lasciandolo
padrone soltanto delle proprie braccia, costringendolo perciò a vendere il
proprio lavoro per sopravvivere.
Altro elemento decisivo che rese possibile il
decollo industriale fu l'incremento della popolazione, dovuta ad un'accresciuta
produzione agricola, al miglioramento dell'alimentazione, ai progressi della
medicina e dell'assistenza sanitaria, alla scomparsa di malattie endemiche,
come la peste; tale aumento permise l'impiego massiccio di forza-lavoro nelle
nuove fabbriche, che si rivolsero anche alla popolazione infantile e femminile.