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Sviluppo e dimensioni del progetto di economia di comunione




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SVILUPPO E DIMENSIONI DEL PROGETTO DI ECONOMIA DI COMUNIONE



INTRODUZIONE


Dopo aver descritto gli aspetti caratterizzanti l'impresa di E.d.C., presento in questo capitolo alcuni dati quantitativi che riguardano la diffusione del progetto a livello mondiale e alcune esperienze di imprese che vi aderiscono.

Ritengo opportuno fare alcune premesse.

Il progetto di E.d.C. è nato in seno al Movimento dei Focolari: fino ad oggi la maggior parte degli imprenditori coinvolti nel progetto sono inseriti o sono molto vicini al Movimento.

Nuove adesioni o affiliazioni all'E.d.C. si verificano attraverso meccanismi interni: reti di conoscenze personali e attività promosse dal Movimento, quali incontri di formazione, convegni, ecc.

Fra gli obiettivi principali dell'E.d.C. vi sono: orientare le imprese a condividere gli utili prodotti con la loro attività economica (secondo la tripartizione già descritta) e attivare accanto ad esse, là dove è possibile, anche un polo industriale.

I dati disponibili sulle imprese sono raccolti attraverso materiale fornito dal Movimento dei Focolari, da altri studenti che hanno già svolto lavori su questo tema, da vari articoli sulla rivista 'Città Nuova' e dal notiziario 'Economia di Comunione - una cultura nuova' (entrambi editi in diverse parti del mondo). Non esiste, allo stato attuale, una banca dati mondiale consultabile.



Par. 1. ASPETTI E DIFFUSIONE


L'adesione delle imprese al progetto di E.d.C. è avvenuta sulla scia della proposta del 1991. Da quel momento, in tutto il mondo il numero delle imprese è cresciuto sensibilmente e, nonostante vi siano stati (o vi siano tuttora) dei periodi di recessione, molte di esse devolvono regolarmente una parte dei loro utili, così come previsto dalla formulazione originaria del progetto.

Tra le imprese è possibile distinguere tre categorie:

Aziende che già esistevano ed operavano prima che venisse lanciato il progetto (quindi fondate prima del 1991). I loro proprietari hanno voluto modificare la gestione delle imprese per aderire al progetto. Si sono verificati grossi cambiamenti, oltre che dispendio di risorse ed energie, soprattutto in riferimento ai rapporti con i dipendenti, concorrenti, fornitori e clienti, e all'attenzione verso l'ambiente esterno, la qualità dei prodotti, ecc.

Aziende costituite appositamente per aderire al progetto (ciò testimonia l'entusiasmo con cui è stata accolta la proposta dell'E.d.C.).

In molti casi, particolarmente nei Paesi non molto sviluppati economicamente, come l'America Latina, si tratta di aziende di piccole dimensioni che svolgono la loro attività principale a livello locale.

Iniziative e attività professionali, non considerate vere e proprie aziende, che consentono comunque di ottenere ricavi da mettere in comune secondi gli scopi di E.d.C.

Relativamente alla distribuzione geografica nel mondo, si nota una progressiva diffusione in tutti i continenti e contemporaneamente una diversa attitudine all'accettazione dell'E.d.C.

La maggior parte delle aziende sono localizzate in Europa Occidentale e in America Latina, dove l'E.d.C. costituisce una valida risposta alla disoccupazione e al degrado morale.

Le imprese di E.d.C. operano in vari campi di attività, dal commercio alla produzione di beni e servizi.














Tabella 1. Settori ed attività dell'E.d.C


SETTORI



ATTIVITA'




Commercio

Abbigliamento

Alimentazione

Arredamento

Auto

Libri

Materiale sanitario

Materiale informatico

Vario





Produzione

Abbigliamento

Agricola

Alimentari

Arredamento

Articoli vari

Costruzioni edili

Grafica

Ind. Meccanica

Ind. Medica

Plastica

Video

Vari





Servizi

Consulenze

Contabile

Informatica

Legali

Manutenzione

Medici

Progettazione

Ristorazione

Scolastici

Turistici

Vari


Questo elenco illustra come l'E.d.C. ricomprende attività proprie del mercato e rappresenta un tentativo di riequilibrare l'istituzione del mercato, al fine di non escludere chi vi lavora dal poter contribuire allo sviluppo del benessere sociale, locale ed internazionale.

Risulta, quindi, importante non tanto il contesto in cui l'impresa è inserita, ma la visione dell'uomo nel suo agire economico, fino a fare del mercato un luogo d'incontro, e non di scontro.




Par. 2. RESOCONTI ANNUALI


In questo paragrafo intendo analizzare i dati quantitativi relativi al progetto di E.d.C., classificandoli per anno e mettendo in risalto diversi aspetti.



Lo sviluppo di E.d.C. nel 1993


Le prime adesioni si sono registrate fin dal 1991, anno in cui è stato

lanciato il progetto, mentre i primi dati ufficiali risalgono al 1993.


Consistenza numerica nel 1992 le imprese aderenti sono 230, mentre alla fine del 1993 il numero sale a 328 (43% in più rispetto all'anno precedente).


Distribuzione geografica le imprese sono diffuse in 38 Paesi diversi del mondo: il 49% in Europa, il 37% in America Latina, il 7% in America del Nord, il 7% in Asia e Oceania e lo 0% in Africa.




Tabella 2.   Localizzazione delle imprese


PAESI



N° IMPRESE

AFRICA

CAMERUN


AMERICA DEL NORD

USA E CANADA


AMERICA DEL SUD

BRASILE, ARGENTINA, VENEZUELA


ASIA (FILIPPINE) E AUSTRALIA


EUROPA ORIENTALE


EUROPA OCCIDENTALE

(ITALIA ESCLUSA)


ITALIA


TOTALE



Settori di attività il 35% delle imprese produce beni, il restante 65% produce servizi.




Tabella 3. Statistiche delle imprese distinte per settori


SETTORI



ATTIVITA'


N°IMPRESE


Produzione di beni





Produzione di servizi


Aziende commerciali




Scuole



Studi legali



Studi medici



Studi di progettazione



Uffici di consulenza contabile, informatica e manageriale



Totale





Profilo economico la tabella 4. mostra il fatturato delle imprese.


Tabella 4. Fatturato delle imprese

FATTURATO ANNUO

N°IMPRESE

Sotto $ 1000


Tra $ 1000 e $ 600.000


Tra $ 600.000 e $ 6 ml


Oltre $ 6 ml



Una ricerca[288] condotta nel 1993 su un campione di 47 imprese operanti in varie parti del mondo, ha fatto emergere la loro forma giuridica:

Associazione                                               1 impresa

Cooperativa di lavoratori              3 imprese

Impresa individuale   5 imprese

Organizzazioni 'di fatto'                              6 imprese

Organizzazioni non a scopo di lucro           5 imprese

Società civile                          1 impresa

Società di capitali    22 imprese

Società di persone    4 imprese




Occupazione nel 1993 risultano 2.505 dipendenti e 1.363 soci.


Nel 1993, le imprese nate sullo slancio dell'E.d.C. sono in buona parte in fase di avvio. Non tutte riusciranno a consolidarsi, sia per minori informazioni disponibili sia per inesperienza: nel 1993 si calcola un instabilità aziendale[289] pari al 21%.

Tutti gli imprenditori che aderiscono all'E.d.C. scelgono di comportarsi controcorrente, evitando ogni evasione fiscale e contributiva, ogni pagamento di tangenti, ogni conflitto senza regole con la concorrenza, anche se ciò significa dover passare per la porta stretta.

In molte parti del mondo un tale comportamento è considerato impraticabile; le prime esperienze dimostrano invece che ciò è possibile, a patto che gli imprenditori condividano incertezze e speranze con i loro collaboratori e con gli esperti messi a disposizione da E.d.C. tramite le commissioni zonali, dando spazio alla creatività di tutti.

Nel 1993, inoltre, le aziende di E.d.C. hanno creato un considerevole numero posti di lavoro e hanno globalmente messo a disposizione utili, anche tramite servizi o macchinari donati.

In Brasile e in Argentina sono nate, per iniziativa locale e con il contributo minoritario di azionisti esteri, le società per azioni ESPRI ed UNIDESA, che si sono assunte il compito di creare le infrastrutture dei poli industriali delle cittadelle Araceli e Mariapoli Andrea.

In seguito all'incontro internazionale tenuto nel dicembre '93 a Castelgandolfo, con la partecipazione del Bureau Internazionale di Economia e Lavoro e di 200 tra imprenditori e studenti universitari che hanno scelto tesi di laurea sull'E.d.C., alcuni imprenditori italiani hanno deciso di collegarsi dando vita all'associazione Crescere Insieme, con il compito di gestire per i suoi associati una banca dati con informazioni che i soci vorranno condividere sulle proprie capacità produttive, sulle particolari tecnologie, professionalità, attrezzature e possibilità di commercializzazione; gli associati potranno quindi valutare nuove opportunità di sviluppo produttivo e commerciale.




I progressi di E.d.C. nel 1994



Consistenza numerica le imprese segnalate sono 403 (23% in più rispetto all'anno precedente, nonostante 45 imprese considerate nel 93' non siano state confermate - portando l'instabilità aziendale al 14%, rispetto al 21% del '93 ).


Distribuzione geografica le imprese sono dislocate in 46 Paesi e precisamente: il 52% in Europa, il 34% in America Latina, il 7% in Asia e Oceania, il 7% in America del Nord e del Centro, lo 0% in Africa.





Tabella 5. Localizzazione delle imprese



PAESI



N° IMPRESE

AFRICA

CAMERUN


AMERICA DEL NORD e DEL CENTRO

USA , CANADA, MESSICO


AMERICA LATINA


ASIA E OCEANIA


EUROPA ORIENTALE


EUROPA OCCIDENTALE

(ITALIA ESCLUSA)


ITALIA


TOTALE




Profilo economico


Tabella   Fatturato delle imprese

FATTURATO ANNUO

N°IMPRESE

Sotto $ 600.000


Tra $ 600.000 e $ 6 ml


Tra $ 6 ml e $ 24 ml


Oltre $ 24 ml




Occupazione i dipendenti salgono a 5.532 (con un incremento del 120% rispetto al '93), i soci sono 3.303 (142% in più dell'anno precedente).


Nel 1994 vedono la luce delle agenzie di sviluppo, create da un gruppo di imprenditori di Solingen e di Heidelberg (Germania) con lo scopo di promuovere l'E.d.C. Essi hanno pensato di promuovere nei settori di loro esperienza la nascita di nuove imprese, soprattutto in zone dell'Est europeo e del Terzo Mondo, con la collaborazione e l'impegno di imprenditori locali, destinati a diventarne proprietari. Il tutto, operando in modo tra di loro coordinato ed offrendo alle aziende in nascita le tecnologie e le capacità professionali in loro possesso ed anche in parte dei finanziamenti necessari al loro decollo. In pratica vogliono far nascere agenzie di sviluppo di un tipo nuovo. Di solito tali agenzie sono attivate dai governi che mettono a disposizione ingenti finanziamenti per far sviluppare nuove attività produttive, preoccupati dalla crescente disoccupazione. Spesso senza molto successo, forse proprio perché tali agenzie vengono gestite con scarsa motivazione imprenditoriale. In questo caso invece sono gli imprenditori, per non perdere la sfida di questa nuova economia, ad essere disponibili addirittura a creare, anche se in altre nazioni, attività nello stesso settore.

Malgrado la recessione economica ed anche gli eventi naturali avversi, sia in Brasile che in Argentina prosegue la realizzazione dei poli industriali accanto alle cittadelle. In Brasile opera nel polo la TUNICA, società del settore dell'abbigliamento, mentre l'ESPRI conta ormai 1800 soci. Tra questi moltissimi piccoli azionisti, tra cui anche persone abitanti le favelas brasiliane che, magari inventandosi piccoli commerci hanno raggranellato i cinque dollari necessari a sottoscrivere una azione della ESPRI.


I numeri di E.d.C. del 1995


Consistenza numerica le imprese di E.d.C. sono cresciute a 551 (incremento del 37% rispetto all'anno precedente).

Distribuzione geografica: il 60% (330 imprese) in Europa, il 26% (144) in America Latina, il 7% (38) in America del Nord e del Centro, il 5% (28) in Asia e Oceania, il 2% (8) in Africa.


Tabella 7. Localizzazione delle imprese



PAESI



N° IMPRESE

AFRICA


AMERICA DEL NORD e DEL CENTRO

USA , CANADA, MESSICO


AMERICA LATINA:

ARGENTINA

BRASILE

CILE, COLOMBIA, URUGUAY, VENEZUELA





ASIA


OCEANIA


EUROPA ORIENTALE


EUROPA OCCIDENTALE SETTENTRIONALE


EUROPA MEDITERRANEA ( ESCLUSA ITALIA)


ITALIA


TOTALE





Tabella 8. Diffusione in Italia



REGIONI



N° IMPRESE

PIEMONTE


LIGURIA


LOMBARDIA

28

VENETO


EMILIA-ROMAGNA


TOSCANA


LAZIO


ITALIA MERIDIONALE


ALTRE


TOTALE




Non sono disponibili dati sul fatturato, sul numero dei soci e dei dipendenti.

In alcune parti del mondo le aziende hanno sentito la necessità e hanno trovato il modo per collegarsi tra di loro in associazioni che hanno provveduto a pubblicare una presentazione comune dell'attività e dei prodotti, contenente anche il recapito di ciascuna azienda, in vista del potersi collegare oltre che tra di loro anche con le aziende delle varie aprti del mondo.

Tra queste iniziative, va ricordata l'Associazione per una Economia di Comunione delle aziende della Lombardia, che ha pubblicato una brochure che elenca e descrive i settori di produzione ed i recapiti delle aziende associate. In Brasile viene pubblicata una simile brochure dalla ESPRI S.p.A., che viene aggiornata semestralmente.

Dalla Germania, invece, oltre alla Solidar Invest a cui aderiscono tutte le aziende dell'area di Solingen, sono giunte pubblicità già stampate in varie lingue della Pro-Part Klein S.r.l. (Progetto Partecipazione) di Saarbruken, un'azienda nata quale punto di incontro tra aziende ed i loro potenziali clienti soprattutto in Germania.

La rivista italiana Città Nuova, quale suo contributo alla crescita di E.d.C. - avendo sperimentato il notevole successo ottenuto presso i suoi lettori in occasione di precedenti pubblicità in favore di aziende di E.d.C. - ha deciso di mettere in modo sistematico a disposizione di tali aziende spazi pubblicitari che offre a prezzo scontato perché ha deciso di effettuare questa operazione quale suo contributo allo sviluppo di questa nuova economia.



L'evoluzione di E.d.C. nel 1996


Consistenza numerica le imprese salgono a 711 (incremento del 29% rispetto al '95), di cui 511 aziende e circa 200 attività.[290]

I dati che seguono si riferiscono alle sole aziende, mancando informazioni precise sulle attività.

Distribuzione geografica il 56% (285 aziende) in Europa, il 29% (148) in America Latina, l'8% (41) in Asia e Oceania, il 7% (37) in America del Nord e del Centro, lo 0% (4) in Africa.





Tabella 9. Localizzazione delle aziende in Europa



STATI



N° AZIENDE

AUSTRIA


BELGIO


EX JUGOSLAVIA

17

FRANCIA


GERMANIA


GRAN BRETAGNA


IRLANDA


ITALIA


OLANDA


POLONIA


PORTOGALLO


REPUBBLICA CECA


SPAGNA


SVIZZERA


UNGHERIA


TOTALE




Accorpando la varie regioni, si nota che nel nord è presente il 57% (69) delle aziende italiane, nel centro (escluso il Lazio) il 21,5% (26) e al sud il 21,5% (26).


Delle 39 aziende aderenti al progetto di E.d.C. in Lombardia, 21 (54%) si dedicano alla produzione di beni in vari settori (tessile, editoriale, alimentare, stampi termoplastici, rubinetterie, legno, ecc.), 11 (28%) producono servizi (socio-assistenziali, educativi, di consulenza aziendale, tecnica ed informatica), 7 (18%) sono imprese commerciali.


Nella zona di Milano, il 44% delle aziende sono nate in seguito al progetto di E.d.C., il restante 56% sono preesistenti ad esso.



Tabella 10. Diffusione delle aziende in America Latina


STATO


N° AZIENDE

ARGENTINA


BRASILE


CILE


COLOMBIA


VENEZUELA


TOTALE




Come si nota dalla tabella, lo Stato in cui è più elevata la densità di aziende presenti, è proprio il Brasile, dove è stato lanciato il progetto.




Tabella 11. Localizzazione delle aziende

nell'America centro-nord



STATO


N° AZIENDE

CANADA


USA


MESSICO


TOTALE



Tabella 12. Distribuzione delle aziende in Asia



STATO


N° AZIENDE

CINA


COREA


FILIPPINE


LIBANO


THAILANDIA


ALTRI


TOTALE



La casella denominata 'altri' fa riferimento alle aziende presenti a Cebu (dove se ne conta 1) e a Tagaytay (dove ve ne sono 12), che non possono essere classificate come Stati, essendo due cittadelle.

In Oceania sono presenti 7 aziende localizzate tutte in Australia.

Al momento non si dispongono dati riferiti al fatturato delle aziende, al numero dei dipendenti e dei soci.


L'espansione dell'E.d.C. nel 1997


Consistenza numerica il numero delle aziende e delle attività sale a 747 (5% in più del '96), di cui 622 (83%) aziende e 125 attività (17%).

Distribuzione geografica il 60% (448) delle imprese è diffuso in Europa, il 25% (186) in America Latina, il 8% (58) in America del nord e del centro, il 6% (46) in Asia e Oceania, l'1% (9) in Africa.


Tabella 13. Localizzazione delle imprese in Europa



ZONE



N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

AUSTRIA




BELGIO




SUD EST EUROPEO




FRANCIA




G-HEIDELBERG




G-LIPSIA




G-MONACO




G-OTTMARING




G-SOLINGEN




GRAN BRETAGNA




IRLANDA




ITALIA




OLANDA




POLONIA




PORTOGALLO




REPUBBLICA CECA




SPAGNA-BARCELLONA




SPAGNA-MADRID




SLOVACCHIA




SVIZZERA




UNGHERIA




TOTALE AZIENDE E ATTIVITA'






La figura 4.2. visualizza la distribuzione delle aziende in Italia. I nomi di alcune città italiane corrispondono alle zone in cui è stato idealmente diviso il territorio nazionale (coincidono grosso modo alle regioni o ai capoluoghi di provincia) per poter gestire e far circolare più velocemente le informazioni. Ciò consente, inoltre, di reperire più agevolmente i dati a consuntivo o preventivo sull'attività delle aziende di ciascuna zona e di mantenerle collegate fra loro, così come previsto dal Bureau a proposito dei rapporti tra azienda e ambiente esterno.





Tabella 14. Distribuzione delle imprese in Brasile


ZONE


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

MAR.ARACELI




BELEM




P. ALEGRE




RECIFE




S. PAOLO




TOTALE









Tabella 15. Diffusione delle imprese in Argentina



ZONE


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

MAR.ANDREA




B. AIRES




CORDOBA




PATAGONIA




ROSARIO




TOTALE





Tabella 1 Diffusione delle imprese in America Latina

(esclusi Brasile e Argentina).



STATI


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

CILE




COLOMBIA




PERU'




URUGUAY




VENEZUELA




TOTALE





Nell'America centro-nord sono presenti 58 imprese, di cui il 69% (40) negli Stati Uniti, il 22% (13)in Canada e il 9% (5) in Messico.

Tabella 17. Localizzazione delle imprese

nell'America centro-nord.



ZONE


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

CANADA




MESSICO




USA-CHICAGO




USA-LOS ANGELES




USA-LUMINOSA




USA-NEW YORK




USA-S.ANTONIO




TOTALE





La tabella che segue illustra l'E.d.C. in Asia e Oceania.



Tabella 18. Diffusione in Asia e Oceania



ZONE


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

AUSTRALIA




ISRAELE




LIBANO




CEBU




COREA




MANILA




GIAPPONE




HONG KONG




INDIA




TAGAYTAY




THAILANDIA




TOTALE







In Africa le imprese sono così distribuite: 1 attività in Congo, 2 attività a Douala, 4 aziende a Fontem, 2 attività in Madagascar.



Profilo economico il fatturato annuo di 424 aziende segnalate è stato per il 1997 di 293.084.016 $. La tabella seguente ne illustra la distribuzione.


Tabella 19. Fatturato di 424 aziende.

FATTURATO ANNUO

N°IMPRESE

Sotto $ 100.000


Tra $ 100.000 e $ 500.000


Tra $ 500.000 e $ 1 ml


Tra $ 1 ml e $ 2 ml


Tra $ 2 ml e $ 3 ml


Tra $ 3 ml e $ 5 ml


Tra $ 5 ml e $ 10 ml


Tra $ 10 ml e $ 20 ml


Tra $ 20 ml e $ 50 ml


Oltre $ 50 ml





Settori di attività 160 (21%) imprese operano nel commercio, 200 (27%) nella produzione, 300 (40%) nei servizi, 27 (4%) imprese svolgono attività non precisate, mentre di 60 (8%) non sono pervenuti dati.



Tabella 20. Statistiche delle imprese distinte per settori

SETTORI

ATTIVITA'

N°IMPRESE


Commercio

Abbigliamento




Alimentazione




Arredamento




Auto




Libri




Materiale sanitario




Materiale informatico




Vario



Totale commercio








Produzione

Abbigliamento




Agricola




Alimentari




Arredamento




Articoli vari




Costruzioni edili




Grafica




Ind. Meccanica




Ind. Medica




Plastica




Video




Vari



Totale produzione








Servizi

Consulenze




Contabili




Informatica




Legali




Manutenzione




Medici




Progettazione




Ristorazione




Scolastici




Turistici




Vari



Totale servizi








Attività non precisate




Dati non pervenuti




TOTALE   AZIENDE E

ATTIVITA'




Occupazione 331 aziende e attività occupano 4.658 dipendenti, mentre i soci di 439 imprese sono 1512.




L'E.d.C. nel 1998


I dati globali sulla diffusione dell'E.d.C. risultano aggiornati solo fino ad ottobre '98: vediamoli nei vari aspetti.


Consistenza numerica il numero delle aziende e delle attività è pari a 754, di cui 595 (79%) aziende e 159 attività (21%).


Distribuzione geografica il 63% (477) delle imprese è diffuso in Europa, il 21% (160) in America Latina, il 8% (60) in America del nord e del centro, il 6% (44) in Asia e Oceania, l'2% (13) in Africa.






















Tabella 21. Localizzazione delle imprese in Europa





ZONE



N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

AUSTRIA




BELGIO




SUD EST EUROPEO




FRANCIA




G-HEIDELBERG




G-LIPSIA




G-MONACO




G-OTTMARING




G-SOLINGEN




GRAN BRETAGNA




IRLANDA




ITALIA




OLANDA




POLONIA




PORTOGALLO




REPUBBLICA CECA




SPAGNA-BARCELLONA




SPAGNA-MADRID




SLOVACCHIA




SVIZZERA




UNGHERIA




TOTALE AZIENDE E ATTIVITA'








Tabella 22. Distribuzione delle imprese in Brasile


ZONE


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

MAR.ARACELI




BELEM




P. ALEGRE




RECIFE




S. PAOLO




TOTALE








Tabella 23. Diffusione delle imprese in Argentina



ZONE


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

MAR.ANDREA




B. AIRES




CORDOBA




BAHIA BLANCA




ROSARIO




TOTALE






Tabella 24. Diffusione delle imprese in America Latina

(esclusi Brasile e Argentina).



STATI


N° AZIENDE


N° ATTIVITA'


TOTALE

CILE




COLOMBIA




PERU'




URUGUAY




VENEZUELA




TOTALE






Nell'America centro-nord sono presenti 60 imprese, di cui il 67% (40) negli Stati Uniti, il 22% (13) in Canada e il 12% (7) in Messico.


Tabella 25. Localizzazione delle imprese

nell'America centro-nord.


ZONE

N° AZIENDE

N° ATTIVITA'

TOTALE

CANADA




MESSICO




USA-CHICAGO




USA-LOS ANGELES




USA-LUMINOSA




USA-NEW YORK




USA-S.ANTONIO




TOTALE






La tabella che segue illustra l'E.d.C. in Asia e Oceania.



Tabella 2 Diffusione in Asia e Oceania


ZONE

N° AZIENDE

N° ATTIVITA'

TOTALE

AUSTRALIA




EGITTO




LIBANO




COREA




FIL-MANILA




GIAPPONE




HONG KONG




FIL-TAGAYTAY




THAILANDIA




TOTALE





In Africa le imprese sono così distribuite: 2 attività in Kenya, 9 imprese in Camerun (4 aziende e 1 attività a Douala, 4 aziende a Fontem) e 2 attività in Madagascar.

Settori di attività i dati si riferiscono a 745 imprese su 754: 164 (22%) imprese operano nel commercio, 189 (26%) nella produzione, 301 (40%) nei servizi, 24 (3%) imprese svolgono attività non precisate, mentre di 67 (9%) non sono pervenuti dati.

Tabella 27. Statistiche delle imprese distinte per settori

SETTORI

ATTIVITA'

N°IMPRESE


Commercio

Abbigliamento



Alimentazione



Arredamento



Auto



Libri



Materiale fotografico



Materiale sanitario



Materiale informatico



Vario



Totale commercio




Produzione

Abbigliamento



Agricola



Alimentari



Arredamento



Articoli vari



Costruzioni edili



Grafica



Ind. Meccanica



Ind. Medica



Plastica



Video



Vari



Totale produzione




Servizi

Consulenze



Contabili



Fotografici



Informatica



Legali



Manutenzione



Medici



Progettazione



Ristorazione



Scolastici



Turistici



Vari



Totale servizi




Attività non precisate




Dati non pervenuti




TOTALE   AZIENDE E

ATTIVITA'



Occupazione i dati finora pervenuti segnalano 4.356 dipendenti occupati.


Confronti


Dopo aver analizzato la diffusione del progetto di E.d.C. per anno, è utile vedere come è progredito negli anni in alcuni continenti e Paesi ( non ho volutamente inserito i dati riferiti al 1998, in quanto incompleti).

La figura che segue illustra il trend riguardante i dati complessivi delle imprese di E.d.C., dal 1992 al 1998.




E' possibile notare la sorprendente risposta al lancio del progetto: dopo un anno operavano già 230 imprese, Negli anni seguenti la crescita è sempre stata positiva, anche se nel 1997 più contenuta. Uno dei motivi che sicuramente ha influito è il periodo di persistente crisi economica che alcuni Paesi stanno attraversando e questo si riflette anche sulle imprese di E.d.C.


Ritengo interessante, ora, vedere come il progetto si è evoluto nei singoli continenti e in Italia. Le figure che seguono non contengono i dati relativi al 1996, in quanto per tale anno è stato possibile ottenere dati significativi solo per le aziende, e non per le attività. Pertanto non si possono confrontare con quelli degli anni precedenti.







Cfr. tesi di Chiara Sguilla, dal titolo Problemi e prospettive di sviluppo dei paesi economicamente arretrati. Un progetto particolare: l'E.d.C., Facoltà di Economia e Commercio - Perugia, anno 93/94.


Espressione che ricomprende le aziende che aderiscono all'E.d.C., ma che non riconfermano l'impegno nei periodi successivi.

Per attività si intendono i liberi professionisti, le piccole imprese, i negozi e tutte quelle iniziative sorte dall'esigenza di contribuire al sostegno del progetto di E.d.C, non finalizzate alla produzione di beni e servizi e non durature, che non possono essere comprese nelle aziende.

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