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Possiamo definire come età barocca l'epoca che va dalla pace di Cateau-Cambresis (1559), che chiude il conflitto fra Francia e Spagna, e la morte di Luigi XIV di Francia (1715). Quest'epoca è caratterizzata da grandi cambiamenti sia politici che culturali.
Tra i fenomeni di maggiore rilievo dell'epoca va rivelata, in alcune zone dell'Europa centro-settentrionale, la spinta verso l'aquisizione di un ruolo politico da parte della borghesia mercatile e finanziaria, spinta che trovò un importante impulso supporto ideologico nell'etica della riforma protestante. I paesi bassi e l'Inghilterra sono gli stati nei quali il fenomeno risultò più evidente.
Nella seconda metà del Cinquecento la Francia affronta una lunga crisi interna dovuta a tre motivi principali:
questa crisi favorì e sfociò nella instaurazione della monarchia assoluta.
La Spagna nell'età Barocca fu la roccaforte della contro riforma. Essa perse la sua forza, la sua gloria e la sua ricchezza poiché investì le ricchezze provenienti dalle colonie americane nelle guerre di Carlo V e in quelle di Filippo, rinvigorendo le prerogative vessatorie e parassitarie della Nobiltà terriera e all'aumento della pressione fiscale.
L'Italia rimase ai margini dei giochi politici europei. Dopo essere stata, per più di cinquanta anni, oggetto di contesa tra la Francia e gli Asburgo con la pace di Cateau-Cambresis si trovò gran parte sottoposta al dominio spagnolo esercitato direttamente sull'Italia meridionale sul ducato di Milano, sulla Sardegna, indirettamente su granducato di Toscana e su Genova. A questa egemonia si sottraevano soltanto lo stato pontificio, il ducato di Savoia e la Repubblica di Venezia.
Le crescenti difficoltà della Spagna ebbero profondi riflessi sui domini italiani. Il dato più negativo fu che il forte potere locale dei Baroni impedì qualunque tentativo di ammodernamento del sistema politico economico.
Una certa vivacità dimostrò il ducato di Savoia, il quale nel corso del Seicento estese i suoi confini, costituendo insieme a Venezia l'unica realtà politica e militare. La Repubblica di Venezia era retta da un solido patriziato mercantile fortemente legato ai principi del lavoro e della imprenditorialità e mantenne sostanzialmente la propria potenza anche se dovette spendere molte risorse nella guerra contro i turchi. Tuttavia l'irreversibile declino del mediterraneo, in seguito alla apertura alle rotte atlantiche e alla concorrenza commerciale sempre più agguerrita di Inghilterra e Olanda, fu uno dei fattori che, minò la forza dello stato di Venezia.
Possiamo distinguere tre principali aree geografiche: la prima comprendente l'Olanda e L'Inghilterra conosce una fase di straordinaria crescita; la seconda area, di più moderata dinamica economica include la Francia, la Baviera, la Russia e la Sassonia; la terza zona, di vero regresso è localizzata in Spagna e in Italia.
Per quanto riguarda il commercio, non solo gli stati italiani si trovano inevitabilmente esclusi dal crescente interscambio con l'America, ma avvengono anche sempre più emarginati dal commercio con l'Oriente, dei quali Venezia aveva tenuto il monopolio per tutto il medioevo,scalzati da Francesi, Inglesi e Olandesi. Il settore agricolo non si avvantaggia del generale fenomeno di ritorno alla terra, che si traduce anzi in un diffuso processo di rifeudalizzazione caratterizzato da una gestione del patrimonio terriero poco attenta alla produttività e alle condizioni dei contadini.
La gravità del quadro complessivo non cancella la vitalità di alcuni centri minori o la vivacità del settore edilizio, che accompagnano il ritorno del Barocco a Torino, Napoli, Lecce e Roma, opere di bonifica in Piemonte, Veneto e Lombardia. Il processo di rifeudalizzazione da un lato, l'esosità fiscale e la pressione della Chiesa dall'altro provocarono un generale degrado delle condizioni di vita della popolazione, specialmente nelle campagne, si diffusero fenomeni di mendicità,banditismo, prostituzione, che fu accentuato dalla carestie e delle epidemie.
Nell'età Barocca mutate le condizioni storiche rispetto al rinascimento, si attenua nelle corti l'interesse per il mecenatismo. A parte il caso della Roma Barocca, che in particolare con papa Urbano VIII volle magnificare la grandezza della Chiesa attraverso lo splendore delle arti in muto accordo fra signori e uomini di cultura si altera e si trasforma. Del resto, a sostentamento del letterato è ancora indispensabile la protezione di un principe e la corte, essa rimane sempre un centro di ricchezza dal quale vengono benefici
Sulla scia di una tendenza già cinquecentesca sorgono in Italia numerosissime accademie (accademia della Crusca di Firenze) e accademie scientifiche dei lincei (Roma) alcune di esse come la Crusca assolsero impegni culturali di grande rilievo che ebbero comunque la conseguenza di attrarre nuove fasce di pubblico diverse dalle corti.
L'accademia della Crusca fondata nel 1583 da Leonardo Salviati che ricava il nome dalla operazione fatta sul grano che divide la parte buona dalla parte cattiva del grano chiamato Crusca. Infatti gli accademici della Crusca vollero togliere alcune impurezze dall'italiano creando un vocabolario dove ci siano le parole prese dal fiorentino trecentesco, finalmente allo scadere del seicento l'accademia riuscì a costituire un vocabolario che non aveva pari nell'Europa.
LA STAMPA
La stampa era diventata il maggiore strumento di produzione, se nell'Europa del Nord si stampavano i nuovi libri sulla nuova interpretazione religiosa, nell'Europa del Sud invece la Chiesa evitava qualunque diffusione di libri sulla nuova interpretazione religiosa, furono soprattutto pubblicati i nuovi grandi classici(Ariosto, Petrarca e Boccaccio).
I nuovi testi richiesti dal pubblico sono la raccolta di rime e soprattutto il romanzo che rispondeva alle preferenze di un pubblico molto ampio di dilettanti di letteratura di origine nobiliare ma soprattutto borghesi
BAROCCO
Con il termine barocco si indica la cultura e l'arte del 17 secolo, c'e stato nel passato una lunga controversia sull'origine della parola e nel giudizio estetico dell'epoca.
Il barocco fu in un primo momento considerato come una arte negativa , considerata tale da alcuni studiosi alla fine del seicento che se ne servono per bollare tutte quelle espressioni artistiche in cui si manifesta il decadimento del gusto e dell'ideale classico e dell'armonia compositiva.
BAROCCO E MANIERISMO
Il barocco si contrappone alla cultura rinascimentale , il momento di passaggio fra il barocco e il rinascimento è chiamata manierismo termine che deriva dalla parola maniera e che indica il gruppo dei pittori che imitava lo stile di Michelangelo e Raffaello ma ne rovesciavano completamente la composizione armonica.
Il più grande autore del manierismo e sicuramente Torquato Tasso.
TEMI E STILI DEL BAROCCO
L'arte manierista è lo sviluppo dell'arte rinascimentale infatti i manieristi rifiutano la composta e misurata imitazione della natura e ricercano più una eleganza formale pur possedendo dei artificiosi. I manieristi non sono persone vuote ma anzi la loro ricerca è caratterizzata da una ricerca interiore profonda e in alcuni casi da una profonda religiosità e anche dal tormento creativo; ed è proprio per questo che il manierismo avrà il compito di delineare gli aspetti tipici del barocco con la trasgressione alle regole compositive, la sperimentazione e la ricerca
LA POESIA CONCETTISTA
Tale sperimentazione e tale ricerca trovano la massima espressione nel cosiddetto concettismo.
Il concetto cessa , in un certo senso , di essere una semplice e fedele immagine migliore del mondo esterno per farsi portatore dell'originalità e dell'ingegno e del poeta che lo ha inventato.
I GENERI DEL BAROCCO
I generi letterari più frequentati e richiesti del seicento sono: la novellistica , il teatro e il romanzo, quest'ultimo è un genere nuovo che godrà di una fortuna nelle diverse letterature europee. In poesia si ricorre sia nell'ambito delle scelte lessicali e sia in quello dei schemi metrici al madrigale componimento che è caratterizzato dalla mancanza di uno schema fisso e dall'uso di versi di differente lunghezza (endecasillabi e i settenari). Marino e i suoi seguaci sperimentato nuove soluzioni, sia formali che contenutistiche, questa poesia ha un aspetto giocoso che gli autori usano per nascondere i loro problemi e le loro inquietudini .
LA CENTRALITA DELLA METAFORA
Nell'ambito della poesia concettista troviamo un ruolo centrale alle figure retoriche, molto usata tra loro la metafora che con i suoi rapporti di somiglianza e analogia con gli oggetti rendendo la lettura sfaccettata e inconsueta della realtà simile a un gioca fantastico e illusorio, essa ha un ruolo centrale soprattutto nell'ambito nella lirica amorosa che sconfina spesso in un vero e proprio rovesciamento dei canoni della bellezza femminile non trovandola più negli occhi della donna ma nel suo piu piccolo particolare..
SCIENZA
LA NASCITA DELLA SCIENZA MODERNA
Nel corso del seicento il pensiero scientifico sviluppa nuove caratteristiche: il rigore delle indagini, la formulazione di ipotesi a partire dall'osservazione della realtà, la selezione dei fenomeni osservati, la verifica sperimentale delle ipotesi formulate.
Si può dire che il 17 secolo abbia sancito la nascita della scienza moderna, con l'avvento dell'umanesimo erano già caduti dei principi Aristotelici che erano stati accettati come verità indiscutibili .
Già tra il quattrocento e il cinquecento il mondo era considerato indagabile attraverso i suoi principi interni e non su ragionamenti metafisici.
Ma la svolta si è avuta con Niccolò Copernico(astronomo) che aveva concepito la teoria eliocentrica (sole al centro e terra che gira intorno) in contrasto con quella geocentrica sostenuta dalla chiesa .
Un altro avvenimento scientifico che caratterizzo 17° secolo: l'opera del tedesco Keplero (che enuncia delle leggi che si occupano delle orbite dei pianeti ).
Ma il contributo più significativo fu dato da Galileo che inventò il metodo sperimentale.
All'affermazione della scienza moderna contribuirono anche Catesio e in Italia Torricelli .
La chiesa continuò la persecuzione verso gli scienziati moderni che sostenevano la completa distinzione tra il campo scientifico e quello teologico che aveva dominato la scena attuale sociale, nonostante la cautela nell'espressione dei concetti da parte degli scienziati vennero costretti a rivedere la loro posizione .
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