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I NEWS MEDIA E L'INFORMAZIONE POLITICA ED ELETTORALE
La copertura giornalistica degli eventi è strettamente collegata alla comunicazione elettorale. I "news media" hanno un ruolo di informazione piuttosto che di persuasione nei confronti del pubblico degli elettori. Comunicazione propagandistica e informazione sono due facce della stessa medaglia ovvero la campagna elettorale. Le notizie politiche non sfuggono all'azione dei news media che possono a seconda delle circostanze potenziarne o attenuarne l'impatto con la semplice operazione di copertura. Analogamente i news media dipendono fortemente dagli avvenimenti e dai personaggi politici della campagna per svolgere la loro funzione naturale. Si tratta di una relazione di INTERDIPENDENZA.
MEDIA CAMPAIGN: una campagna condotta dai politici sotto i riflettori dei media e raccontata da quest'ultimi. Non sono comunque i media a fare la campagna ma certamente la influenzano. Il concetto di media campaign definisce l'interdipendenza del sistema media-politica nelle campagne. Il termine è sinonimo di potere dei media, un potere di framing e di costruzione della realtà politica. Un potere già registrabile nella seconda fase della comunicazione politica. La media camapaign è conseguente dell'instauramento di logiche di mercato, le conseguenze sono:
la copertura giornalistica viene posta sotto osservazione dalle istituzioni mediali che sollecitano i media a rispondere a logiche commerciali e interesse aziendali
l'approccio sacerdotale viene considerato non più adatto per proporre informazione a masse eterogenee di ascoltatori
l'approccio di infotainment risulta quello vincente nel campo degli avvenimenti della politica
la copertura si muove verso aspetti sensazionalistici e scandalistici delle vicende politiche ed elettorali.
NEWS MANAGEMENT: il potere mediatico di strutturare il clima di opinione porta gli attori politici a considerare i news media come un "elettorato alternativo" o un "collegio atipico". Come i candidati cercano di interpretare e conoscere le domande degli elettori così tentano di anticipare l'atteggiamento dei mezzi di informazione e di influire su di essi con strategie di "news management" per assicurarsi una copertura informativa favorevole (vedi cap.3).
REALTÀ POLITICA: esistono 3 tipi di realtà che si intrecciano e sono copresenti nello stesso momento:
realtà OGGETTIVA: i fatti come avvengono in quanto tali, non corrisponde quasi mai alla percezione che noi abbiamo di essa
realtà SOGGETTIVA: la stessa realtà però percepita da attori e spettatori
realtà COSTRUITA: gli eventi che diventano visibili e assumono senso solo in quanto coperti dai mass media. Alcuni la ritengono più reale di quella oggettiva e soggettiva.
La notizia dei media serve a REIFICARE (processo mentale mediante il quale si dà concretezza all'oggetto di un'esperienza astratta). La reificazione mediatica avviene attraverso i meccanismi di:
"framing": la campagna elettorale viene incorniciata in un determinato quadro interpretativo dai media che li colloca in una certa luce
"agenda building": tematizzazione delle issues importanti intorno alle quali gli attori politici sono obbligati a dibattere e a prendere posizioni
visibilità:conferita a personaggi che li trasforma in celebrità politiche
PROBLEMA DELLA DISTORSIONE DELLA REALTÀ (BIAS): la distorsione della realtà è implicita e inevitabile nel processo di creazione della realtà, compresa quella politica: creazione è uguale a distorsione. Esistono 3 tipologie di distorsione:
distorsione involontaria: legata a caratteri connaturati al mezzo di comunicazione e investe tutto quello che passa per quel determinato canale comunicativo
distorsione volontaria: dipende dal grado di impegno politico del media
distorsione produttiva: la tendenziosità dell'informazione può avvenire anche quando non c'è orientamento ideologico o manipolatorio, la notizia viene raccontata secondo angolazioni spettacolarizzanti che finiscono per sostenere alcune posizioni invece di altre. Questa è indotta dagli imperativi di mercato, dalla necessità di attirare il pubblico.
LOGICA DEI MEDIA: "l'insieme di formati espositivi e narrativi attraverso i quali gli eventi sono presi in considerazione, trattati e dotati di senso per giungere a un tipo di presentazione compatibile con le finalità prefissate". Si può dire che mediatizzazione della politica è sinonimo dell'influenza della logica dei media sul comportamento comunicativo dei soggetti politici. Un esempio ne sono i cosiddetti "sound bites" che sono battute e dichiarazioni brevi che posso essere più attraenti per una testata sotto pressione rispetto ad una lunga dichiarazione. I media sempre più adottano strategie narrative commerciali. Un esempio di modalità di framing commerciale corrisponde alla cosiddetta horse race. Questa tipologia di cornice prevede di far apparire i protagonisti politici e i loro messaggi sotto il profilo agonistico che soddisfa più di ogni altro le esigenze di drammatizzazione giornalistica. Si descrive lo schieramento delle forze in campo, le fasi dello scontro e infine si stilano vere e proprie classifiche (ricorrendo ai sondaggi) per identificare il piazzamento di determinati partiti o candidati. La logica della horse race prevede i fenomeni della: PERSONALIZZAZIONE (attenzione dei media alle persone dei candidati piuttosto che all'apparato partitico che li sostiene) e della FRAMMENTAZIONE DEL DISCORSO POLITICO (fenomeno dei sound bites).
I GENERI DELL'INFORMAZIONE ELETTORALE:
STAMPA:
CRONACASEMPLICE: avvenimenti del dibattito tra i contendenti
INTERVISTA
INCHIESTA: su determinati problemi di carattere politico o di interesse particolare per l'opinione pubblica
CRONACA DI COLORE O SATIRICA: descrizione e interpretazione degli aspetti più singolari o sensazionalistici
INFORMAZIONE DI SERVIZIO: calendario delle manifestazioni dei candidati
EDITORIALE: attraverso i quali si manifesta la linea e la posizione del giornale riguardo alle issues del dibattito elettorale.
TELEVISIONE:
TELEGIORNALI: sono la sede naturale dell'informazione quotidiana e dunque anche di quella elettorale di tutte le campagne. Le notizie sono compresse e questo da origine ai sound bites. La selezione e il trattamento delle notizie è motivo spesso di aspre polemiche tra i politici e i canali televisivi quando i telegiornali sono sospettati di parteggiare per questo o quel candidato.
INTERVISTE: non serve solo a scopi informativi ma svolge la funzione di cogliere in tempo reale il senso di molti cambiamenti in ambito elettorale o a rilanciare la figura di personaggi tenuti ai margini. Essa può presentare un rischio per i politici che vi si espongono.
CONFERENZE STAMPA: possiede un potenziale di spettacolarità poiché a rispondere al fuoco di fila delle domande dei giornalisti è un unico leader o personaggio politico di primo piano. È un genere misto tra pubblicitario e informativo e sono gli stessi politici a convocarla.
DIBATTITI: nei dibattiti di formula americana il risultato è dato da una serie di negziazione e trattative tutte tese ad evitare la minima situazione sfavorevole o le trappole di giornalisti. Tanto da trasformarli a volte in super conferenze stampa dato che non c'è uno scontro reale tra i due contendenti. In questo modo i giornalisti rappresentano il vero centro dell'evento conducendo il gioco e atteggiandosi a portavoce del pubblico. Il dibattito tra due esponenti politici però non è molto comune in altri paesi dove non vi sia l'elezione diretta del presidente o del premier.
TALK SHOW: il suo successo e l'origine della sua ampia diffusione stanno nella natura della formula che accoppia l'informazione e l'intrattenimento, rientra per questo nel genere dell'infotainment. Questo genere ha dimostrato che è possibile fare informazione politica ed elettorale anche su temi difficili senza alienare l'attenzione del grande pubblico.
ISSUES: questioni e temi attorno ai quali si sviluppa il dibattito politico. Esse tendono ad assumere sempre più la natura di entità mediatiche. Esse sono risorse politiche e oggetto di lotta tra i competitori politici, sono anche oggetto di scambio tra media e attori politici per il controllo dell'agenda. La tematizzazione delle issues è il risultato della negoziazione tra attore politico e mediale. Tipologia di issues in base all'origine o alla titolarità:
ISSUES PURE: temi legati ad eventi spontanei (non prodotti dai politici ne dai media)
ISSUES RIFLESSE DAI MEDIA: sono quelle che partiti e candidati creano e verso cui cercano di convogliare l'attenzione dei media
ISSUES INDOTTE DAI MEDIA: sono i temi che gli attori dell'informazione individuano, selezionano e pongono al centro del dibattito pubblico
Tipologia di issues in base al significato che hanno nel dibattito politico elettorale:
POLITICAL ISSUES: sono temi attinenti le visioni ideologiche, le logiche di schieramento, le differenziazioni nominalistiche
POLICY ISSUES: questioni relative alle politiche governative, amministrative e legislative e i problemi concreti che toccano da vicino la vita dei cittadinI.
PERSONALI ISSUES: riguardano la vita e l'attività degli esponenti leader sotto il profilo privato e non solo professionale.
CAMPAIGN ISSES: si tratta di elementi che i media coprono automaticamente se hanno dignità di notizia e riguardano la dimensione strategica ed organizzativa della campagna elettorale.
I SONDAGGI PREELETTORALI: negli ultimi anni si sono sviluppati intensi rapporti di collaborazione tra media e sondaggi durante le campagne elettorali. I news medi tendono a trattare il sondaggio come un evento notizia, è l'esempio perfetto di uno pseudo-evento per colorare l'informazione. Permette inoltre alla testata giornalistica di differenziare il prodotto informativo rispetto alla concorrenza. La fortuna dei sondaggi preelettorali è spiegata da fattori come la loro natura semplificatrice che rispecchia l'esigenza dei media, la loro capacità di fornire classifiche e graduatorie e la predisposizione ad essere usati come strumento di monitoraggio continuo sulle issues, sui partiti, sui candidati.
EFFETTO BAND WAGON: la pubblicazione di sondaggi da parte dei media è temuta dagli attori politici impegnati nella contesa elettorale perchè è diffusa la convinzione che possano creare effetti band wagon ovvero uno spostamento di voti degli elettori verso il candidato che appare vincente (salire sul carro del vincitore).
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