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I governi




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I governi



Il problema

E' sempre una minoranza organizzata che governa: il problema democratico è impedire alla minoranza di formare un'oligarchia e promuovere una alternanza.


Che cosa è governo

Il termine governo viene dal greco timone, dall'idea che  esso guidi la nave del sistema politico.

La tradizione continentale europea è diversa dalla anglosassone.

Negli USA non si usa il termine 'government' ma administration, che indica la presidenza (ruolo+apparato) e la burocrazia federale alle dipendenze dell'esecutivo.

In GB il termine government ha più versioni: Her Mayesty's, cabinet, shadow, party.

Il governo cmq definito è il detentore del potere esecutivo,il cui significato e contenuto è però cambiato nel tempo.

All'inizio il potere era monastico; gradualmente il conflitto fra nobili e monarca portò alla suddivisione dei poteri, a favore del parlamento, in cui il re per poter governare doveva essere presente.

Il parlamento ottenne il compito di fare le leggi congiuntamente al sovrano, il quale con la sua burocrazia doveva trasformarle in atti. Nel corso del tempo il potere esecutivo prese il sopravvento rispetto al potere legislativo. Le differenze dell'esecutivo fra sistemi politici dipende 1) da variabili istituzionali (forma di governo); 2) da variabili congiunturali (elementi politico-partitici).



La formazione degli esecutivi


Le forme di governo si distinguono in

FdG presidenziale elezione diretta popolare del capo dell'esecutivo;

FdG parlamentare elezione dai partiti e parlamento, indiretta dal popolo;

FdG semipresidenziale duale con presidente eletto direttamente e primo ministro indirettamente.


L'elezione popolare diretta del capo dell'esecutivo comporta la formazione immediata dell'esecutivo.

Nel caso del capo USA: la selezione del candidato alla presidenza avviene attraverso elezioni primarie. In USA si accede alla candidatura con la raccolta di un certo N di firme. Il presidente eletto gode di ampia discrezionalità nella scelta dei ministri, ma deve sempre considerare eventuali riserve e opposizioni del Congresso.

Altri casi: le candidature vengono lanciate direttamente nell'arena elettorale.

Entrambi i modi necessitano di sostegni partitici e di molteplici risorse per acquisire visibilità elettorale.

Qualche volta i candidati con cospicue risorse possono  superare le soglie x la candidatura senza aiuti partitici.

In generale più il sistema partitico è strutturato, più i candidati saranno espressione di partiti singoli.

Nelle coalizioni la scelta cade su un candidato condiviso; se c'è il sistema elettorale a doppio turno con ballottaggio, la selezione e le modalità di esercizio del potere verranno influenzate.


La selezione del capo dell'esecutivo nei regimi parlamentari si differenzia fra sistemi bipartitici e sistemi multipartitici.

Sistemi bipartitici: la selezione del candidato è interna ai partiti; il leader è automaticamente candidato;

Sistemi multipartitici: il collegamento leadership del partito - capo dell'esecutivo avviene solo quando un partito ottiene da solo la maggioranza dei seggi, o una maggioranza relativa che consenta di governare.

Con coalizione è necessaria la ricerca del punto di equilibrio politico (rappresentanza e rapporti di forza).

La logica premia il leader del partito maggiore della coalizione.

In altri casi dipende da

dall'unitarietà del partito maggiore e dalla sua capacità di cambiare alleati o metterli gli uni contro gli altri;

dal potere di interdizione degli alleati minori, dalla loro indispensabilità e capacità di azione coordinata.

Perciò diventa capo del governo un rappresentante gradito agli alleati o il leader di un partito minore, ma essenziale nella coalizione.

Può accadere che la funzionalità della coalizione sia ridotta dalla scelta di un leader poco autorevole perché non sufficientemente rappresentativo del partito maggiore.

Spesso è un esito voluto dai patner alleati che mirano alla crescita elettorale a spese del partito di maggioranza relativa.


La teoria delle coalizioni

1) i partiti cercano di massimizzare il loro potere che si traduce nel governo in cariche ministeriali: i partiti si comporteranno da office seekers e faranno parte della coalizione più piccola possibile coalizione minima vincente = A - minore N di partiti con B -minor N di seggi, ma maggioranza assoluta.

2) la distanza ideologica impedisce la coalizione fra partiti troppo lontani per timore che l'elettore non gradisca e voti altro.

3) siccome l'incarico di formare il governo è dato al capo del partito con più seggi, è possibile che il partito non voglia coalizzarsi con l'altro che ha più seggi;

4) un partito di estrema con più seggi senza maggioranza assoluta, non riuscirà a coalizzarsi e dovrà cedere l'incarico al secondo partito con più seggi coalizzato.

5) i partiti di estrema sono policy-seekers piuttosto che office-seekers.

6) coalizioni oversized: A- contengono più partiti di quelli necessari a dar vita ad una coalizione minima vincente; B - contiene più seggi che le altre possibili coalizioni.

7) Nel multipartitismo moderato la competizione è moderata. Nel multipartitismo estremo le coalizioni sono imperniate al centro se è impossibile la coalizione con partiti estremi ed antisistema, proprio per difendere il regime.

8) il passato influenza: se certe coalizioni si sono già formate in passato, è possibile che continuino a riformarsi, perché dirigenti e partiti si conoscono e si risparmia tempo decisionale. Il guadagno o la perdita di seggi nel tempo, aiutano a capire la disponibilità/stato d'animo dei negoziatori.

9) alcuni partiti decidono di stare fuori dal governo per non assumersi responsabilità davanti all'elettorato.

10) governi di minoranza


I governi di minoranza

Nascono quando un partito con il maggiore numero di seggi, ma senza maggioranza assoluta, forma il governo da solo.

Ciò avviene quando

A - l'opposizione non riesce/vuole formare una coalizione;

B - i potenziali alleati non vogliono far parte del governo x vari motivi, come l'opinione dell'elettorato.

L'alternativa è il ritorno alle urne che può rafforzare il partito maggiore: gli altri partiti accettano il governo di minoranza puntando sugli errori e i malumori prodotti dal governo x erodere il suo elettorato.

Un partito governa da solo perché

1) vuole le cariche

2) vuole attuare politiche

3) ha fiducia nelle proprie capacità

Gli altri partiti accettano per

I - stato di necessità: sanno che il governo durerà poco e aspettano che si creino le condizioni giuste x formare coalizioni più stabili;

II - per impreparazione: i potenziali alleati non sfideranno l'esistenza del governo finché

- non sono disponibili ad entrare nella coalizione successiva e ad assumere le responsabilità governative;

- non precisano le loro richieste in cariche e risorse politiche.

I governi di minoranza non sono più instabili delle coalizioni minime vincenti e oversized:

1) durano tanto quanto le altre;

2) non hanno conflitti interni e non devono conciliare interessi diversificati;

3) sono maggiormente operativi, perché la loro durata dipende dalla loro efficacia.

Il governo di minoranza può servire da veicolo di alternanza nei sistemi bipartitici o bipolari imperfetti, sia quando l'opposizione è leale o antisistemica: l'opposizione leale sarà obbligata a diventare limpidamente propositiva; con l'antisistemica il governo di minoranza attirerà su di sé le altre forze pro-sistema per isolare il pericolo.


I governi di partito

Le modalità di formazione delle coalizioni di governo influenzano le politiche governative.I governi sono con rarissime eccezioni governi di partito, a prescindere dall'assetto istituzionale. L'unica eccezione parziale sono gli USA.

La partiticità è definibile in base a 5 requisiti individuati da Katz:

le decisioni sono prese da personale di partito eletto;

le politiche pubbliche sono decise all'interno dei partiti che

agiscono in maniera coesa per attuarle;

i detentori delle cariche sono reclutati e

mantenuti responsabili attraverso il partito.

Il partito agisce

mostrando comportamenti di squadra;

nel tentativo di acquisire il controllo su tutto il potere politico;

fondando le sue pretese sulla legittimità derivante dal successo elettorale.

Il governo di partito può estendere il proprio ambito anche nel sociale e nell'economico, penetrando settori non propriamente politici.

Le differenze fra governi di partito sono date da

N di partiti che formano la coalizione partitica;

La natura dei singoli attori partitici, cioé quanto sono uniti e disciplinati;

L'eventuale "particizzazione della società" = org di partito nel sistema sociale ed economico che hanno il fine di mantenere controllo e consenso;

Lottizzazione = distribuzione delle cariche

Gli studiosi vedono la lottizzazione come legittima e funzionante nell'attività di governo, ma non la estensione del party government nei settori sociali ed economici, poiché non è né democratico, né efficiente.

La colonizzazione causa immobilismo, ovvero rapporti che finiscono per produrre una difesa delle posizioni acquisite dai partiti.


La crescita del governo

I compiti del governo sono cambiati nel tempo, influenzati dal rapporto governo-società.

All'inizio il compito era

la creazione e il mantenimento della legge e dell'ordine pubblico all'interno dello Stato,

la protezione dei cittadini contro le interferenze dall'esterno small/limited government

Per svolgere tali compiti ha bisogno della polizia + esercito (sicurezza interna ed eterna) , magistratura (giustizia), burocrazia fiscale (raccolta tasse).

Per vari motivi lo Stato contemporaneo ha ampliato la sua sfera d'intervento nella società e nell'economia: ciò apparve minaccioso negli anni '70 quando la capacità di gestione del governo sembrava diminuire e si parlava di crisi di governabilità, da risolvere A) con riduzione dei compiti (conservatori) o B) aumento delle strutture partecipative (progressisti).

Rose sottopose l'asserzione a verifica generale e

a)     le leggi approvate dai parlamenti non erano aumentate

b)     l'aumento del drenaggio fiscale era causato dall'inflazione e non dall'espansione della quota del prodotto nazionale destinata al settore pubblico;

c)     i burocrati non erano irragiungibili,ma fornivano servizi in modo diretto ai nuclei familiari;

d)     il N di istituzioni e org, non si era moltiplicato, ma diminuito;

e)     i programmi pubblici si erano espansi a politiche pubbliche ben consolidate e accettate, non a nuove e controverse.

La richiesta del ridimensionamento del governo si spiega con il successo dello stato e dei governi: alcuni settori sono convinti di potere fare meglio da soli.

Quanto e quale governo? Dibattito aperto:è pericoloso x la democrazia che certi settori diventino autonomi, perché la partecipazione potrebbe scivolare in mano a pochi.


Le forme di governo

presidenziali

semipresidenziali

parlamentari

direttoriali con esecutivo collegiale (Svizzera)


Presidenziale: esecutivo eletto direttamente con legittimazione autonoma da quella del parlamento (congresso).

Il presidente non ha il potere di sciogliere il congresso e il congresso non può sfiduciare il presidente, ma può solo metterlo in stato d'accusa per attentato alla Costituzione (impeachement).

Presidente e congresso sono istituzioni separate, ma condividono il potere (es.legislativo). Se il presidente introduce disegni di legge non graditi al congresso, esso può cambiarli o respingerli; se il congresso approva leggi sgradite al presidente, il presidente può ricorrere al potere di veto: il congresso può sormontarlo con maggioranza qualificata dei 2/3.

Problema del presidenzialismo nasce

con presidente in carica del partito opposto alla maggioranza del congresso governo diviso;

presidente con maggioranza solida che schiaccia l'opposizione: rafforzata se i rappresentanti seguono una rigida disciplina di partito.

Il presidente supera la crisi del governo diviso

A - con clientelismo, scambiando risorse per voti;

B - con retorica, convincendo gli elettori a fare pressioni sui rappresentanti affinché lo sostengano;

C - con modi autoritari, usando minacce e facendo pressioni sugli organismi di sicurezza e militari.

Il governo diviso non funziona o funziona a livelli bassi se i rappresentanti sono autonomi.

Persiste perché

le istituzioni in tal modo evitano la concentrazione di potere in una sola istituzione;

ascolta le preferenze degli elettori: essi possono spezzare il voto.

La critica più forte al governo diviso è l'incapacità dell'elettore di individuare il responsabile del buon/malgoverno.


Semipresidenziale: non è presidenzialismo temperato né parlamentarismo potenziato; FdG costruita per ottenere pregi del presidenzialismo ed evitare dei difetti del parlamentarismo.

Il PdR non può essere rovesciato o sostituito dal parlamento, perché è eletto direttamente dai cittadini, tranne se messo in stato d'accusa. Condivide il potere esecutivo con il primo ministro.

I Primo Ministro è nominato dal PdR, ma non deve essere sfiduciato dal parlamento; ha doppia responsabilità nei confronti del PdR e del parlamento. Può chiedere lo scioglimento del parlamento al PdR. Se il PdR rifiuta deve sostituirlo con un nuovo ministro. Se il nuovo ministro non ottiene la fiducia parlamentare e d'obbligo lo scioglimento.

Il fenomeno detto coabitazione avviene quando il PdR ha in parlamento una maggioranza d'opposizione; ciò può succedere a causa delle elezioni disgiunte.

2 fattori temperano le tensioni

1 - personale l'ambizione del PdR e del primo ministro, che vogliono (ri)candidarsi alla presidenza; il PdR non si scontrerà con il primo ministro per rispettare la decisione dell'elettorato e viceversa.

2 - politico-partitico il primo ministro ha l'appoggio della maggioranza in parlamento e quindi può scavalcare il PdR: ciò evita la paralisi decisionale tipica del governo diviso.


Parlamentari: hanno il problema della stabilità e dell'efficacia decisionale, che si misurano dalla durata dei governi, più precisamente dalla durata della carica del primo ministro. Si ha instabilità governativa ogni volta che si dissolve il governo x formarne uno nuovo.

Le FdG parlamentari sono più esposte all'instabilità governativa a causa dei loro pregi (più rappresentative e più flessibili), e hanno bisogno di meccanismi di stabilizzazione:

un sistema partitico moderato + una competizione bipolare centripeta, che si può introdurre con apposite leggi elettorali;

il voto di sfiducia costruttivo, applicato in Germania e Spagna la sfiducia al capo dell'esecutivo deve essere votata palesemente con maggioranza assoluta e deve conferire la carica ad un'altra persona, pena lo scioglimento del parlamento o una fase transitoria in cui il capo dell'esecutivo ottiene poteri eccezionali. Ciò è un efficace deterrente contro i partiti che producevano crisi di governo x ottenere vantaggi particolaristici.

Le FdG parlamentari possono degenerare in

A - eccesso decisionistico esagerato controllo del governo sulla maggioranza parlamentare;

B - governo x decreto i governi parlamentari deboli sono costretti a decretare per tenere insieme la propria maggioranza e obbligarla ad essere disciplinata.


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