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Sigmund Freud - Vita
Sigismund Schlomo Freud nacque a Freiberg in Moravia il 6 Maggio 1856.
Nel 1877 abbreviò il suo nome in Sigmund Freud (Schlomo in ebraico significa 'il saggio').
Sigmund era figlio di Jacob Freud e della sua terza moglie Amalie Nathanson, Jacob, ebreo proveniente dalla Galizia e commerciante di lana, si trasferì a Vienna nel , a causa di sconvolgimenti politico-economici. Dal padre non ricevette un'educazione tradizionalista, eppure già in giovanissima età si appassionò alla cultura e alle scritture ebraiche, in particolare allo studio della Bibbia.
Fu inscritto in una scuola privata, e gia all'età di nove anni frequentò con grande profitto per otto anni l'Istituto Superiore 'Sperl Gimnasyum'. Sino alla maturità, conseguita a diciassette anni, dimostrò grandi capacità intellettuali tanto da ricevere una menzione d'onore.
Durante il corso di laurea maturò una crescente avversione per gli insegnanti che considerava non all'altezza; l'insoddisfazione lo spinse a sviluppare un senso critico che, di fatto, ritardò l'ottenimento della sua laurea in medicina ( ).
Dopo la laurea si recò in Inghilterra e, successivamente, lavorò in un laboratorio di zoologia a Vienna. Fu qui che prese contatto con il darwinismo.
Il lavoro di ricerca però, non lo soddisfò e dopo due anni cambiò lavoro e conobbe Ernst Wilhelm von Brücke, nell'Istituto di Fisiologia, dove condusse importanti ricerche nel campo della neurologia.
L'aspirazione all'indipendenza economica lo spinse a dedicarsi alla pratica clinica, lavorando per tre anni presso l'Ospedale Generale di Vienna con pazienti affetti da turbe neurologiche.
Nel 1884,
Freud cominciò gli studi sulla cocaina, sostanza allora sconosciuta e la utilizzò in
alternativa alla morfina
per curare un suo amico che soffriva di una infezione,
ma la conseguente instaurazione della dipendenza da essa (più pericolosa
rispetto a quella da morfina), fece scoppiare un caso che costituì una macchia
nella sua carriera.
L'unico risultato fu che ne divenne, notoriamente, assiduo consumatore e
dipendente.
Nel 1885 ottenne la libera docenza e ciò gli assicurò facilitazioni nell'esercizio della professione medica. La stima dei colleghi gli permise una facile carriera accademica, sino ad ottenere la cattedra di professore ordinario.
Nel biennio 1885/ iniziò anche gli studi sull'isteria (attacchi nevrotici molto intensi, di cui erano generalmente vittime soggetti femminili) e con una borsa di studio si recò a Parigi, dove lavorò con neurologo francese. Le modalità di cura dell'isteria attraverso l'ipnosi, furono applicate da Freud dopo il suo rientro a Vienna, ma i risultati furono deludenti, tanto da attirarsi addosso le critiche di numerosi colleghi.
Nel Maggio 1886, si sposò, e inziò sempre nello stesso anno l'attività privata aprendo uno studio a Vienna; utilizzò le tecniche allora in uso, quali l'elettroterapia e l'idroterapia, ma non rilevò risultati apprezzabili. Utilizzò allora la tecnica dell'ipnosi e per migliorarla compì un altro viaggio in Francia, a Nancy, ma non ottenne i risultati che si aspettava.
Nel 1887 nacque la sua prima figlia, Mathilde seguita da altri cinque figli di cui l'ultima, Anna, diventò un'importante psicoanalista.
Nel ci fu il Congresso di Norimberga ( e 31 marzo) organizzato da Jung (che veniva visto come il successore di Freud alla guida del movimento psicoanalitico) dove Freud istituì un'organizzazione internazionale per coordinare tutte quelle associazioni psicoanalitiche nazionali già presenti o di nuova creazione.
Di quello stesso anno fu un'altra novità: 'Un ricordo infantile di Leonardo da Vinci' che costituisce il primo tentativo di biografia psicoanalitica scritto dallo stesso Freud. In seguito, a proposito di questo testo del confessò: 'è stata la sola cosa piacevole che io abbia mai scritto'.
Nel 1930, Le origini ebree
di Freud iniziano a costituire un serio problema, il suo nome entra nella lista
nera degli autori di opere che devono essere mandate al rogo.
Freud si prepara così a lasciare Vienna: pochi giorni dopo, accompagnato da
Martha e da Anna, Freud parte per Londra.
La sua casa a Londra è situata in un famoso quartiere residenziale, non lontano
dal centro di psicoanalisi,dove lavorerà, anni dopo, la stessa figlia Anna.
A Londra incontrò Salvador Dalì, uno dei più importanti esponenti dell'avanguardia artistica storica surrealista. il loro incontro avvenne in un caffè, dove Dalí, sopra ad un tovagliolo, fece rapidamente uno splendido ritratto di Freud, che ne rimase stupito.
Mori alle porte della seconda guerra mondiale, il 23 settembre .
Quest'opera fu scritta da Freud nel 1900, perchè nel Luglio del 1895 Freud fece un sogno, conosciuto come 'Il sogno dell'iniezione a Irma', che stimolò il suo interesse per quest'aspetto della vita psichica e che diede inizio alla sua autoanalisi.
Egli comprese che nessuno si spinge al di là di quanto gli consentano i propri complessi e le proprie resistenze interiori; di conseguenza dichiarò che ogni psicoanalista avrebbe dovuto iniziare un'auto-analisi e approfondirla sempre più soprattutto quando ha in osservazione dei pazienti.
I sogni, proposti come 'la via maestra che conduce all'inconscio', sono gli indizi migliori per la comprensione della nostra vita inconscia e nel libro "L'interpretazione dei sogni" Freud sviluppa l'argomento dell'esistenza dell'inconscio e descrive una tecnica per accedervi.
Freud apre questo libro dicendo:"Fornirò la prova dell'esistenza di una tecnica psicologica che permette di interpretare i sogni e dimostrerò che utilizzando questo metodo ogni sogno si rivela essere una formazione psichica dotata di senso che può essere inserita in un luogo ben preciso dell'attività psichica della veglia
Gli antichi non consideravano il sogno come un prodotto della psiche, bensì come una manifestazione della divinità. Essi suddividevano i sogni in due fondamentali categorie:
Freud comprende che l'origine dell'attività onirica è puramente psichica ed influenzata da una molteplicità di fattori.
Seguendo il suo pensiero, "interpretare un sogno" significa individuarne il significato cogliere il simbolismo che li caratterizza e sostituirlo con un elemento inseribile nella concatenazione degli atti psichici. Per interpretare i sogni ci sono due metodi fondamentali:
Si deve considerare che il sogno non ha alcun mezzo per raffigurare le relazioni logiche esistenti tra i pensieri onirici. Perlopiù, esso ignora queste preposizioni e si occupa solo di elaborare il contenuto oggettivo dei pensieri onirici.
All'interpretazione del sogno spetta di ristabilire il collegamento distrutto dal lavoro onirico.
Molti studiosi si sono occupati di rispondere alla problematica del sogno e del rapporto che esso ha con la veglia : Freud ha scoperto che il sogno è la continuazione della vita vigile, che si riallaccia sempre alle rappresentazioni presenti nella coscienza. Il contenuto dei sogni è sempre determinato dalla personalità individuale, dall'età, dal sesso, dalla posizione sociale e dagli avvenimenti ed esperienze che hanno interessato tutta la vita dell'individuo. E' infatti una verità indiscussa che tutto il materiale che forma il contenuto del sogno viene dall'esperienza vissuta, ricordata e riprodotta nel sogno.
Può però accadere che nel contenuto del sogno vi sia del materiale che alla veglia non si riconosce come appartenente alle proprie conoscenze; la spiegazione è che molti elementi sono stati rimossi inconsapevolmente dall'individuo; spesso la scoperta dei singoli elementi dei sogni è legato al caso.
La più strana ed incomprensibile caratteristica dei sogni, sta nella scelta del materiale onirico riprodotto: a essere ricordati, spesso non sono gli avvenimenti che durante la veglia si ritengono importanti, ma spesso sono ritagli secondari e accessori, indifferenti ed irrilevanti, appartenenti ad un passato più o meno remoto.
Inoltre nel sogno non vi sono ripetizioni di avvenimenti; vengono accennate, ma l'anello successivo può comparire mutato o del tutto estraneo. I sogni sono provocati da 4 stimoli:
Stimoli sensoriali esterni Gli stimoli sensoriali che ci raggiungono durante il sonno, come la luce intensa che colpisce gli occhi, il rumore che riesce a farsi udire, una sostanza odorosa che stimola la mucosa nasale, possono facilmente diventare fonti del sogno
La tesi fondata sulla similarità tra stimolo e contenuto del sogno viene rafforzata quando si riesce a produrre in una persona addormentata sogni coerenti con lo stimolo, mediante l'applicazione controllata di stimoli sensoriali. La psiche nel sogno il più delle volte disconosce la natura dello stimolo oggettivo, in quanto si trova in condizioni tali da formare illusioni. Un'impressione sensoriale viene da noi riconosciuta e correttamente interpretata solo se l'impressione è sufficientemente forte, chiara e durevole e se abbiamo abbastanza tempo per catalogarla.
Stimoli sensoriali interni - Se gli stimoli esterni durante il sogno sono insufficienti a spiegare tutte le immagini oniriche, si dovranno prendere in considerazione gli stimoli interni agli organi di senso, (soggettivi). Tra le illusioni oniriche assumono un ruolo essenziale quelle sensazioni, visive ed uditive, che nello stato di veglia conosciamo, e in modo particolare le eccitazioni soggettive della retina.
La prova fondamentale della loro influenza sul sogno è costituita dalle cosiddette allucinazioni ipnagogiche, che si presentano come immagini molto vivaci al momento di addormentarsi, e possono permanere per qualche istante anche dopo aver riaperto gli occhi. Perché queste immagini appaiano è necessaria una certa passività psichica. Nel periodo ipnagogico possono anche comparire allucinazioni uditive di parole e nomi che poi si ripetono in sogno.
Stimoli corporei interni - Tutti gli organi del nostro corpo diventano, in condizione di eccitazione o di malattia, una fonte di sensazioni per lo più dolorose, perfettamente equiparate alla fonte esterna. Nel sonno la psiche raggiunge una consapevolezza delle sensazioni corporee molto più profonda e ampia di quella della veglia ed è costretta ad accogliere e a subire cambiamenti somatici. Vediamo ad esempio che sono molto frequenti nei malati di cuore o di polmoni sogni d'angoscia, molto brevi, che terminano con un risveglio brusco, quasi sempre nel panico: nel loro contenuto è spesso contemplata una situazione di morte in circostanze orrende; Freud scriverà: Il sogno è un fenomeno che si verifica nelle persone sane, forse in tutte e forse ogni notte
Durante il giorno, tutti gli stimoli provenienti dal sistema nervoso, creano un comportamento inconscio sul nostro umore, e di notte, quando si affievolisce l'effetto di tutte le impressioni diurne, quelle che premono dall'interno dell'organismo riescono a imporsi alla nostra attenzione. L'intelletto reagisce a questi stimoli convertendoli in forme collocate nello spazio e nel tempo, che agiscono in un contesto casuale. E' così che nasce il sogno.
Vi è una relativa concordanza sull'interpretazione di alcuni sogni definiti tipici in quanto ritornano in moltissime persone con contenuti molto simili:
Il cadere da un'altura : la sensibilità cutanea viene stimolata ad esempio quando un braccio si scosta dal corpo o quando un ginocchio ritratto viene bruscamente disteso;
Il volo : immagine adeguata dalla psiche per indicare l'eccitamento prodotto dal movimento respiratorio, quando la sensibilità cutanea del torace è scesa al di sotto del livello consapevole;
Il disagio : per la propria nudità: se la sensibilità cutanea viene eccitata per esempio dallo spostamento o dalla caduta della coperta.
Lo stimolo organico - Ha una grande influenza sulla produzione onirica: La posizione di un arto corrisponde nel sogno a quella reale.
In un sogno è anche possibile attribuire la posizione di un proprio arto ad un'altra persona.
Si può sognare viceversa, che quel movimento sia impedito.
Nel sogno l'arto in una certa posizione può comparire sotto forma per esempio di animale.
Fonti psichiche - Gli uomini sognano ciò che fanno durante il giorno, e ciò che li interessa da svegli, ma gli interessi della veglia, uniti agli stimoli interni ed esterni del sonno, non sono soddisfacenti a spiegare l'origine del sogno.
I sogni vengono suddivisi in due categorie principali:
I sogni determinati da uno stimolo nervoso.
I sogni associativi, che devono la loro fonte esclusivamente alla riproduzione.
In questo tipo di sogni la maggior parte delle rappresentazioni oniriche sono illusioni, prodotte dall'impressione sensoriale che non cessa mai la sua attività durante il sogno. Pertanto non esistono mai sogni di origine esclusivamente psichica, e i pensieri dei nostri sogni provengono dall'esterno.
La rimozione del sogno - Quando si esce dal sonno spesso il ricordo che abbiamo del sogno si dissolve; molto spesso ci sembra di ricordarlo solo in parte, e sentiamo che il suo sviluppo era molto più ricco.
L'uomo è talmente abituato all'esperienza onirica che non ritiene assurda la possibilità che abbia sognato.
Al contrario può accadere che alcuni sogni persistano nella memoria con straordinaria durevolezza anche nel corso degli anni. Durante la veglia dimentichiamo immediatamente una gran quantità di sensazioni e percezioni, o perché troppo deboli, o perché il grado di stimolazione psichica, da esso suscitato, è troppo basso.
Affinché sensazioni, rappresentazioni, pensieri e simili arrivino ad essere ricordati, è necessario che non restino isolati, ma che formino tra loro legami ed associazioni di tipo logico. Generalmente ciò che è contraddittorio è ricordato raramente e con difficoltà. Al sogno mancano sia coerenza sia ordine.
Con il risveglio, il mondo sensoriale che preme da tutti i lati cattura l'attenzione, tanto che pochissime immagini oniriche sono in grado di resistere alla sua potenza. Freud esprime questo concetto con un paragone:"le immagini oniriche si ritraggono alle impressioni del giorno come il riflesso delle stelle alla luce del sole". Per capire la rimozione del sogno bisogna partire dal presupposto che la maggior parte degli uomini nutre un scarsissimo interesse per essi, o che al risvegli è troppo impegnato per ricordare cosa si è sognato di notte. Può capitare però che un sogno di cui non si ha nessun ricordo al mattino, può comparire in un qualunque momento durante la giornata. La ricostruzione dei sogni non è però sempre attendibile, in quanto spesso inavvertitamente, quando richiamiamo alla memoria un sogno, colmiamo e integriamo le sue lacune. I sogni infatti non sono quasi mai così coerenti come noi li rammentiamo.
Rappresentazione simbolica - La difficoltà dell'interpretazione dei sogni deriva dalle incomplete conoscenze dei simboli onirici. Questi sono spesso ambigui in modo che solo il contesto rende possibile ogni volta una corretta interpretazione.
Alcune rappresentazioni simboliche che possono essere generalizzate, in quanto meno ambivalenti di altre e dal significato più evidente possono essere:
le armi lunghe e affilate: (coltelli, spade, lance), rappresenterebbero il membro maschile.
Il sogno è l'appagamento di un desiderio - Spesso i sogni rivelano il loro carattere di appagamento di un desiderio; ad esempio se la sera prima il sognatore in questione mangia cibi molto salati, durante la notte, preso da sete, si sveglia. Ma il risveglio è preceduto da un sogno che ha sempre lo stesso contenuto: bere acqua. La causa di questo semplice sogno è la sete.
Si tratta dunque di sogni molto brevi e semplici, che si discostano dalle composizioni oniriche fitte e confuse che si presentano normalmente. In particolare nei bambini molto piccoli troviamo sogni di questo genere, al contrario di quelli degli adulti.
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