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Termini:
bacino scolante: porzione della Pianura Veneta solcata da corsi d'acqua dolce.
barena: accumuli di sedimenti di argilla e sabbia portati dai fiumi e dal mare.
velme: bassi fondali fangosi che emergono durante la bassa marea e separano le barene.
chiari: specchi d'acqua limpida che si aprono tra le barene.
tombolo: sottile striscia sabbiosa che delimita la laguna dal mare.
bocche: zone aperte del tombolo dalle quali entra l'acqua (Bocche di Lido, Malamocco, Chioggia).
Venia è sorta nel VI sec. quando le popolazioni della Pianura Veneta si rifugiarono sulle Isole Rialtine per sfuggire alle incursioni dei Longobardi. Il primo insediamento è avvenuto nell'Isola di Torcello perché più vicina ala riva e quindi più facile da raggiungere.
Governava la Repubblica con un gruppo di consiglieri. Venezia deve a Costantinopoli il suo prestigio, poiché Venezia era diventa un crocevia tra l'Orienti bizantino e l'Europa. Dopo il 1000 divenne una nazione marinara. L'indipendenza fu ottenuta in quegl'anni quando Bisanzio chiese aiuto a Venezia per combattere i Normanni e l'Islam ed, in cambio, Venezia ottenne privilegi commerciali nell'Oriente e l'indipendenza.
Gli uomini, per abitare nella laguna, hanno dovuto innalzare la terra ferma con sassi e legname. Per consolidare il suolo fangoso, utilizzarono la tecnica dei palafitticoli (piantavano dei pali con chiodi e in logo privo d'aria diventavano duri come il cemento). È avvenuta una specie di urbanizzazione.
Molti luoghi sono stati abbelliti e decorati con dipinti (Basilica di S: Marco, Palazzo Ducale, ecc.).
I truccioli e i detriti delle lavorazioni rischiavano di colmare il canale e di impedire la navigazione. Fu così che si trasferirono in altre zone e così il Canal Grande poté sopportare navi da 200 tonnellate.
Tutte le città medievali era suddivise in quattro parti dette quartieri. Venezia era invece suddivisa in sei parti dette sestieri. Ogni parte aveva i suoi centri secondari (chiese, spazi aperti detti campi, ecc.). C'erano quindi strade pedonali, ma il traffico mercantile avveniva lungo i canali.
La Chiesa tollerava la schiavitù dei pagani e degli infedeli solo perché potevano essere convertiti e le loro anime salvate. Dal 1366 le vendite degli schiavi furono abolite, ma continuarono le trattative private. I rifornimenti di schiavi venivano dai Balcani e dall'Europa centrale. Venezia forniva soprattutto i mussulmani e per un certo periodo si specializzò nella vendita di eunuchi per gli harem arabi (ghe taiava la fameia).
I boschi del Veneto
Altro fattore di ricchezza per i veneziani fu il legname. Era molto ricercato dai Saraceni che ne avevano scarse riserve nel loro ambiente. Era usato come mezzo di scambio per avere oro, argento e beni di lusso.
Le navi lunghe e le navi tonde
Le prime erano navi spinte sia dai remi sia dalle vele. Avevano lo scafo lungo e sottile per far spazio a più rematori e remi.
Le navi tonde, invece, avevano una funzione mercantile. Erano tondeggianti ed avevano una stiva ampia e capace.
Entrambe le navi si usarono per la guerra, ma prevalse l'uso delle navi tonde poiché potevano ospitare un maggior numero di armamenti.
L'arsenale
Era il cuore della Repubblica ed era sistemata verso l'interno della laguna. L'arsenale vecchio fu costruito nel 1104 e aveva 24 scali di costrizione. Alla fine del '400, nell'Arsenale lavoravano 15000 uomini detti marangoni e la capacità produttiva diventò molto elevata. Lo stesso Galileo andava ad ammirare il lavoro di questi "artefici".
Edifici e funzioni
Nell'Arsenale c'erano lavoratori specializzati nella costrizione di remi, vele, corde, nell'assemblaggio delle tavole, ecc. Vicino all'Arsenale c'erano Magazzini per i cereali, forni che producevano gallette, alimento simile al pan che era destinato all'uso sulle navi.
La rivalità con Genova
Inizio '200, fine '300, Venezia entra in conflitto con Genova per impadronirsi delle ricchezze dell'Oriente. Nel 1348 Genova conquistò Chioggia e si fece più minacciosa. Venezia riuscì in ogni modo a riconquistare Chioggia e a respingere la flotta genovese; la pace trattata fu favorevole a Genova. Venezia si espanse comunque e conquistò l'isola di Corfù che le permise di controllare il canale di Otranto.
La serrata del Maggior Consiglio
La struttura governativa della repubblica veneziana era a piramide; alla base c'era l'Assemblea popolare, sopra il Maggior Consiglio e in cima il Doge. Nel 1297 l'ordinamento fu trasformato con La serrata del Maggior consiglio, la quale limitava il numero delle famiglie i cui membri avevano diritto di farne parte.
L'assemblea popolare fu eclissata e sostituita dal Maggior Consiglio. Il potere era nelle mani dei patrizi, formati da banchieri e mercanti più ricchi che tenevano le redini dei commerci e dei movimenti finanziari. A garantire che i patrizi agissero in modo imparziale, era proprio il loro numero elevato ed una seri di complicati sistemi che permettevano di eleggere il Consiglio dogale e il doge.
Venia raggiunse l'apogeo nel XV secolo quando si rivolse alla conquista della terraferma e all'inizio del secolare scontro marittimo con l'Impero Turco.
Sulla terraferma, Venezia teme i visconti che hanno accresciuto la loro influenza sul nord Italia. Dal 1404 al 1425, Venezia conquista Padova, Vicenza, ecc., fino a giungere a confine col Ducato di Milano.
Sul mare, dopo la conquista di Corfù, Venezia si interessa delle coste albanesi e della Dalmazia e, successivamente, sottomette anche Cipro.
Nell'amministrazione della repubblica, Venezia adotta il sistema di comandare con un Senato da terra e un Senatore da mar. Il primo ha il compito di conservare la potenza della flotta; l'altro di proteggere i beni e le ricchezze che le grandi famiglie veneziane hanno investito per le campagne di "conquista".
L'insabbiamento dei fondali
Nel XVI secolo, l'ingresso delle barche nella laguna era molto difficile a causa dei continui spostamenti dei banchi sabbiosi.
La repubblica organizzò quindi un servizio di piloti che dovevano portare a destinazione la nave senza che questa si incagliasse. Nonostante l'abilità dei piloti, Venezia iniziò una battaglia contro gli interramenti.
Nella laguna vi riversano le proprie acque e quindi i detriti, i fiumi del Trevigiano e del Padovano.
Nel 1330 venne deviata la foce del fiume Brenta (interrava la bocca di Malamocco) in modo tale che questo andasse a riversare le proprie acque vicino la foce dell'Adige (Taglio Novissimo del Brenta).
L'assetto dell'ambiente lagunare divenne una delle preoccupazioni principali della Serenissima che istituì nel 1501 dei Magistrati alle acque che, aiutato da tre Provveditori dei Beni Inculti, doveva preservare e sottoporre a controllo la laguna. A questi interventi si accompagnavano continue attività di drenaggio.
La conterminazione lagunare
Gli idraulici della Repubblica non potevano però, trascurare l'azione delle maree. perciò non bisognava sottrarre terra ala laguna, e quindi i proprietari terrieri non potevano "trasformare" le barene in terre coltivabili. Fu così istituita la conterminazione lagunare, cioè il perimetro entro il quale non si potevano portare modificazioni (era delimitato da 99 cippi, sparsi per 157 Km).
Iniziata nel 1610, la conterminazione lagunare fu ultimata nel 1792 con la costruzione dei murazzi, grande opera difensiva in pietra d'Istria.
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