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KANT
Il pensiero di Kant è detto criticismo in quanto si forma sulla critica intesa come giudizio e valutazione. Kant si interroga circa il fondamento dell'esperienza umana stabilendone i limiti, le possibilità e la validità. La sua è detta anche filosofia del limite in quanto Kant si propone di trovare il limite in ogni scienza in modo tale da garantirne la validità. Il Kantismo si pone perfettamente tra la crisi della metafisica e la rivoluzione scientifica. Ha affinità con l'illuminismo e l'empirismo. Per quanto riguarda il suo rapporto con l'empirismo analizza con esso il sapere, la morale ed il giudizio ma è più profondo e pone dei limiti di validità. A differenza dell'illuminismo che ha posto l'uomo davanti al tribunale della ragione Kant vi pone la ragione stessa ma come l'illuminismo condanna tutto ciò che la ostacola.
1. La critica della ragion pura
il quesito centrale della critica della ragion pura, che analizza il fondamento della ragione è 'come si può conoscere l'oggetto?'
Kant opera valutando la validità della scienza e della metafisica, mettendole a confronto.
La metafisica era un sapere in crisi intendeva andare oltre l'esperienza veniva considerata la regina delle scienze e si fondava su alcuni solidi principi.
Ciò nonostante era sterile e non progrediva la scienza era un sapere già affermato ma che non veniva considerato superiore agli altri nonostante fosse in continuo progresso.
Kant apre l'opera affermando che benché la nostra conoscenza parte dall'esperienza essa non si basa unicamente su di essa.
L'uomo partecipa attivamente alla conoscenza grazie alla ragione ed ad alcune forme pure a priori.
Lo studio di Kant si concretizza in 4 quesiti:
- Com'è possibile la matematica pura?
- Com'è possibile la fisica pura?
- é possibile la metafisica in quanto scienza?
- é possibile la metafisica in quanto predisposizione naturale?
Kant afferma che una scienza può essere ritenuta tale solo quando essa è in continuo progresso. Dunque la metafisica non è possibile come scienza, in quanto le domande che ci poniamo nell'ambito di essa di essa non hanno alcuna risposta legata al fenomeno (=ciò che appare ai miei occhi). Al contrario la fisica e la matematica progrediscono i continuazione e possono essere valutare come scienze. A differenza delle altre materie che si basano su giudizi analitici a priori e giudizi sintetici a posteriori, esse si basano su giudizi sintetici a priori.
Giudizi analitici a priori: giudizi che si basano sul principio di non-contraddizione, essi sono universali e necessari, ma il predicato non aggiunge nulla al soggetto. "Tutti i corpi sono estesi". Il termine 'estesi' non aggiunge nessuna informazione all'oggetto 'corpi'
Giudizi sintetici a posteriori: giudizi che si basano sull'esperienza, essi sono necessari nel particolare caso.
Giudizi sintetici a priori: giudizi universali e necessari, aggiungono informazioni all'oggetto. Essi sono alla base della scienza, ma non sono la scienza stessa.
Per
Kant la materia della conoscenza è la molteplicità delle impressioni sensibili che
provengono dall'esperienza. La forma è l'insieme delle modalità fisse per cui
la mente umana ordina tali impressioni. La mente filtra in maniera attiva i
dati empirici attraverso forme che le sono innate e che risultano comuni ad
ogni soggetto pensante. Tali forme a priori e necessarie spiegano la
formulazione di giudizi sintetici a priori che non possono essere smentiti
dall'esperienza. In questo modo Kant ribalta i posti tra oggetto e soggetto,
dicendo che è il primo ad adeguarsi alle categorie conoscitive del secondo. Vi
è anche la distinzione tra fenomeno e cosa in se. Il primo è la realtà filtrata
attraverso le forme a priori, dunque come appare a noi. La seconda è la realtà
considerata indipendentemente da noi. Secondo Kant la conoscenza si divide in tre
facoltà: la sensibilità, la capacità con cui gli oggetti ci sono dati
attraverso i sensi; l'intelletto, che opera secondo le forme pure a priori; la
ragione, che non è altro che l'abuso dell'intelletto che vuole superare se
stesso. Sulla base di questa tripartizione Kant struttura la sua opera
dividendola in Estetica trascendentale, che studia la sensibilità, l'Analitica
trascendentale, che studia l'intelletto, e
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