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I Terremoti
Il terremoto e' un fenomeno tettonico cioe' provocato dallo spostamento di grandi masse rocciose che si muovono sotto la spinta di determinate forze che agiscono all'interno della terra.
Non sempre pero' ad ogni movimento della terra si ha un terremoto. Infatti le rocce hanno un'elasticita' e grazie ad essa assorbono l'energia prodotta dalle spinte e solo quando ormai la soglia massima di elasticita' e' raggiunta la roccia si spezza liberando tutta l'energia che ha accumulato. Avvengono così i terremoti.
L'energia dei terremoti si scarica sotto forma di onde sismiche. Esse sono di tre tipi: onde P,
onde S e onde L. Le onde P e le onde S si originano nel punto in cui e' avvenuta la frattura nelle rocce, l'ipocentro, e passano sotto la superficie terrestre.
Le onde S si originano e viaggiano nella superficie terrestre nel punto posto sulla verticale dell'ipocentro detto epicentro. Sono dette anche onde superficiali.
Le onde P sono onde di compressione, le onde S sono onde trasversali. Le onde P riescono ad attraversare i fluidi mentre le onde S no. Le onde L sono le piu' lente ed hanno velocita' costante, sono le ultime ad arrivare e fanno compiere alle rocce movimenti sia orizzontali che verticali e sono la causa maggiore dei danni prodotti sulla superficie terrestre.
I terremoti non sono tutti uguali, se ne registrano alcuni deboli e altri molto potenti.
Per valutare la potenza di un terremoto esistono oggi due tipi di scale molto utilizzate: la scala Mercalli e la scala Richter. La scala Mercalli valuta i terremoti in base alla loro intensita' e ai danni che essi provocano sulla superficie terrestre. Va dal I al XII grado in ordine crescente in base ai danni provocati sulla superficie terrestre. Un terremoto di primo grado per esempio e' un sisma non percepito dall'uomo ma registrato solo dai sismografi mentre quello di dodicesimo grado e' il piu' disastroso: distrugge ogni opera umana, sposta grandi masse rocciose, provoca frane e crepacci nel terreno, lancia oggetti in aria e puo' causare migliaia di vittime. Un terremoto per essere percepito da piu' persone deve essere almeno del III grado della scala Mercalli.
La Scala Richter invece valuta i terremoti in base alla magnitudo che sarebbe la forza sprigionata da un terremoto all'altezza dell'ipocentro.
Va da 2.5 gradi a oltre 8 gradi in base alla magnitudo di un terremoto. 2.5 gradi della scala Richter corrispondono a circa i primi 3 gradi della Scala Mercalli, mentre il grado 8 e oltre corrisponde a un terremoto dell'undicesimo/dodicesimo grado della scala Mercalli.
Nel corso degli anni, dalla nascita della terra si sono verificati tantissimi terremoti e parecchi sono stati molto potenti. Basti pensare ai terremoti che hanno portato all'assestamento dei continenti come li vediamo ai giorni nostri, infatti la terra non e' sempre stata cosi'.
Una volta era formata da un unico supercontinente chiamato Pangea e in seguito ai movimenti della Terra i continenti si sono distaccati e piano piano hanno preso la forma che hanno nei giorni nostri.
In Italia il rischio sismico e' molto alto in quanto la zolla africana spinge su quella italiana e quindi piu' il tempo passa e piu' i rischi di terremoti aumentano.
Le zone italiane a piu' alto rischio sismico sono Calabria, Sicilia, Centro Italia e nord-est italiano.
Negli ultimi 200 anni i terremoti piu' disastrosi sono avvenuti in Calabria nel 1783 con 50000 morti, arrivando nel 1900 i piu' disastrosi sono stati quello di Messina nel 1903 con 123000 morti, ad Avezzano nel 1915 con 9.978 morti e in Irpinia nel 1980 con 4000 morti. Meno disastrosi sono quello avvenuto in Friuli nel 1976 e in Sicilia nel 1968. Altri invece di intensita' media che hanno provocato pochi morti sono nelle Marche e in Umbria nel 1997, in Tuscania nel 1971, ad Ancona nel '72 e nel '74 e a Messina nel '78.
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