I
SINTETIZZATORI: GLI STRUMENTI MUSICALI DEL PRODUCER
Nel 1955 la Radio
Corporation of America (RCA) presentò a New York un apparecchio
automatizzato per la produzione sintetica della musica.
L'electronic music synthesizer o Mark
I fu realizzato nel laboratorio sperimentale delle RCA di Princetown, New
Jersey da Harry F. Olson e Herbert Belar.
Questi concepirono dopo anni di esperimenti una macchina musicale in cui
l'utilizzatore programmava la composizione tramite una tastiera simile a quella
di una telescrivente che perforava un nastro di carta costituente il sistema di
controllo dell'intera apparecchiatura.
La tastiera era dotata di trentasei tasti divisi in due gruppi colorati a
secondo delle funzioni svolte.
Il suono era generato da dodici oscillatori sinusoidali che riproducevano le
frequenze della scala cromatica trasportabili fino a otto ottave (novantasei
note), la forma d'onda veniva trasformata in dente di sega, e successivamente
elaborata con fitri attivi e passivi.
Il synthesizer possedeva anche un generatore d'inviluppo a quattro sub eventi (adsr),
un generatore di rumore bianco, il portamento (per ottenere glissati), e un
oscillatore in subaudio (lfo) per avere modulazioni (vibrato,tremolo) fino a 7
hertz.
La macchina funzionava
tramite degli alberi a relais che effettuavano le varie regolazioni lette in
codice binario sul nastro perforato da una serie di spazzole metalliche che
chiudevano i vari circuiti in relazione ai fori del nastro stesso.
Il risultato giungeva infine tramite registrazione su disco a 33 giri.
Nel 1957 la RCA costruì un
secondo modello perfezionato di synthesizer (Mark II) in cui era
possibile ascoltare i suoni prima di fissarli su disco, che fu installato al
'Columbia-Princetown music center' dove Milton Babbit compose
i suoi 'Ensemle for synthesizer'.
L' importanza dello
strumento della RCA deriva dal fatto che esso fu il primo sistema completo di
produzione di suono elettronico che automatizzava gli oscillatori e i moduli ad
esso collegati, ma si dovrà aspettare il 1964 per avere un sintetizzatore che
risponda alle necessità dei musicisti.