|
Appunti universita |
|
Visite: 1572 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Anticolinesterasicidi: Marco Napoli Anticolinesterasici Cardiologia pediatricaCARDIOLOGIA PEDIATRICA Cardiopatie congenite Dati epidemiologici: Le cardiopatie Disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolareDisfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare Con il termine di disfunzione |
Esistono circa 7 tipi di Toxoplasma, di cui solo T. Gondii è patogeno per l'uomo. È un parassita endocellulare. Esistono tre tipi di infezione; la prima, quella acquisita mediante le oocisti eliminate dal gatto infetto, decorre per la maggior parte delle volte in maniera asintomatica, o con una linfadenite febbriele similmononucleosica; l'altra, definita connatale, legata al passaggio transplacentare di tachizoiti (pseudocisti), è molto destruente e legata alla tetrade di Sabin: calcificazioni endocraniche, idrocefalo, corioretinite e convulsioni; in condizione di immunodeficienza si sviluppa la forma opportunistica, molto grave.
Epidemiologia
Data la vastità delle sorgenti animali, una larga parte della popolazione va incontro all'infezione e dal 30% al 90% degli adulti presenta anticorpi specifici (75% in Italia). L'infezione può avvenire per via oro-fecale, per via parenterale e per trasmissione verticale.
Eziologia e patogenesi
Il Toxoplasma Gondii è classificato nella sottoclasse Coccidia, classe Sprozoa e presenta varianti biologiche dotate di differente virulenza. I felini, spt il gatto, rappresentano l'ospite definitivo, dove si svolge la fase sessuata del ciclo, definita sporogonia. L'uomo rappresenta, invece, l'ospite intermedio, così come altri animali, dove si svolge la fase asessuata, definita schizogonia, che può determinare la malattia.
Il gatto ingerisce oocisti infette che si dividono in numerosi trofozoiti che nell'intestino si trasformano in schizonti, merozoiti e quindi micro e macro-gametociti; questi si fondono formando lo zigote che va a costituire l'oocisti e ricomincia il ciclo (1).
L'oocisti può essere espulsa con le feci ed essere trasmessa all'uomo mediante il gatto, con autoinuculazione, per esempio, o mediante la carne bovina o suina; questi animali, infatti, possono mangiare l'erba ove il gatto ha depositato le feci (2).
L'uomo ingerisce l'oocisti infettante e nello stomaco l'acidità elimina l'involucro protettivo, con liberazione degli sporozoiti che penetrano nelle cellule epiteliali dell'intestino dando luogo ai merozoiti (3).
Questi passano per via linfatica ed ematica determinando la prima parassitemia (4).
Raggiungono, così, il sistema RE ed in particolare i linfonodi, dove si verifica iperplasia follicolare con istiociti epitelioidi ai margini (5).
I merozoiti parassitano i macrofagi all'interno dei quali si trasformano in tachizoiti che rappresentano la forma proliferativa responsabile della distruzione tessutale.
I tachizoiti hanno forma semilunare ed una lunghezza di 6-8 mm, con un apparato apicale elettrondenso cui è legata la virulenza.
Risposta dell'organismo
La risposta immune dell'organismo cellulo-mediata è di poco conto. La risposta umorale è fondamentale per arrestare la malattia. Questa blocca la replicazione dei parassiti trasformandoli in bradizoiti che permangono, però, nel muscolo striato, nell'occhio e nel SNC in fase di latenza sottoforma di cisti. Nei pazienti immunodepressi si può avere riattivazione dell'infezione. Svolgono un ruolo importante nella difesa:
CD4+ perché secernono IL-2 che aumenta il killing macrofagico.
NK e LAK.
Circa il 90% dei casi evolve in modo asintomatico verso la guarigione, mentre nel 10% dei casi si ha un quadro clinico simil-mononucleosico.
L'incubazione è di 1-2 settimane.
La manifestazione principale è la linfoghiandolare, definita adenite di Piringer-Kuchinka:
Macro
Linfonodi testa-collo, ma
anche pluridistrettuale, con un diametro medio di 1-
Sono duro-elastici, mobili e poco dolenti.
Isto
Nidi di cellule epitelioidee nella paracorticale.
Senoistiocitosi: presenza di un gran numero di macrofagi nei seni linfatici.
Follicoli iperplastici.
Linfociti, plasmacellule e macrofagi Starry Sky.
Raramente cisti parassitarie e merozoiti.
Alla linfadenopatia è associata febbre ed astenia.
Rara è la corioretinite e la guarigione avviene in circa 10 giorni in assenza di terapia.
Test per IgG anti TOXO: se assenti è da ripetere dopo 3 mesi; se presenti, avanti:
Ricerca per IgM anti-TOXO: assenti = stato immune; presenti = infezione negli ultimi 12 mesi o FP, quindi avanti:
Ricerca per IgG avidity: alta avidità = stato immune (FP di prima); bassa avidità = possibile infezione recente.
Nel 95% dei casi si ha riacutizzazione di una forma cronica latente, fenomeno legato all'immunodeficienza. Si possono avere diversi quadri clinici:
Toxo cerebrale: meningite, meningoencefalite ed encefalomielite; le lesioni sono multiple e a localizzazione è alla giungione cortico-midollare, ben visibile alla TC.
Toxo polmonare: indistinguibile da Pneumocystis Carinii; è una polmonite interstiziale a decorso subacuto, con febbricola, sudorazione e tosse non produttiva. Il polmone è così pieno di essudato che si ha una crisi asfittica, cianosi e morte. RX a vetro smerigliato.
Toxo oculare.
L'infezione acuta in gravidanza è importante per il rischio di trasmissione al feto. Questa può avvenire per via transplacentare, verificandosi solo se l'infezione avviene durante la gestazione. Il rischio di trasmissione è:
25% 1°t: aborto e malformazioni congenite.
40% 2°t: morte intrauterina e forme connatali.
60% 3°t: neonato infetto apparentemente sano.
Le manifestazioni cliniche della toxoplasmosi si distinguono in:
fetopatia: tetrade si Sabin (idrocefalo, corioretinite, calcificazioni cerebrali e ritardo); forma generalizzata con ittero, epatosplenomegalia, rash cutanei e disordini ematologici.
Minore ad esordio precoce: forme oculari isolate, forme itteriche e neurologiche, sordità.
Minori ad esordio tardivo: ritardo psicomotorio e corioretiniti.
+ = infezione pregressa o prima infezione in atto. - = sempre non immune. In caso + o - con sieroconversione documentata, si ha la possibilità di una infezione in atto:
fetoscopia per IgM fetali (dalla 5° settimana in poi). + = valutazione danno; se - si fa coltura del sangue fetale e del liquido amniotico:
coltura sangue fetale o liquido amniotico + si fa valutazione del danno.
Esame microscopico nel materiale patologico (liquor, encefalo e muscolo): è di solito inutile.
Immunofluorescenza diretta o esami di genetica molecolare (sonde di DNA).
Prova biologica: in cavia indenne dopo 7 giorni si svilupperanno cisti cerebrali; in cavia sensibile si svilupperà imponente ascite con Toxoplasmi.
Ricerca di anticorpi anti-Toxoplasma.
In gravidanza: ricerca IgM nel sangue funicolare prelevato tramite funicolocentesi ecoguidata.
Profilassi
Nelle gestanti stare lontano dai gatti. Per gli altri, pulire bene le lettiere con guanti e lavarsi sempre bene dopo aver toccato il gatto.
Terapia
Nulla nel pz immunocompetente.
Pirimetanina con un sulfamidico: pirimetamina 200 mg + sulfadiazina 4-
Nella gestante spiramicina 2g /die cpr fino a fine gravidanza.
Spiramicina nelle forme connatali.
Appunti su: Toxoplasmosi appunti, |
|
Appunti Nutrizione | |
Tesine Bellezza | |
Lezioni Bambini | |