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RISPOSTE IMMUNITARIE CELLULO-MEDIATE
L'avvio della risposta T richiede che almeno 2 TCR e 2 costimolatori interagiscano con i ligandi espressi dalle APC:
Le molecole diverse dal TCR coinvolte nella risposta T sono chiamate molecole accessorie e sono uguali in tutti i linfociti T.
MOLECOLE DI ADESIONE
Riconoscono ligandi espressi dalle APC e stabilizzano l'interazione tra i due tipi cellulari poiché il TCR interagisce con i complessi MHC-peptide con un'affinità bassa(per sua stessa natura).
Le integrine sono la famiglia di molecole di adesione,presenti sui linf T,più importanti di cui la principale è LFA-1.Il suo ligando è ICAM-1 sulle APC.
LFA-1 è espressa in uno stato di bassa affinità sui linfT vergini,ma se questi vengono esposti a chemochine prodotte dai macrofagi della risposta innata verso un microbo,l'affinità delle LFA-1 aumenta.L'affinità dell'LFA-1 aumenta anche in seguito al riconoscimento antigenico secondo un meccanismo a feedback positivo.
RUOLO DEI COSTIMOLATORI
Hanno ruolo di secondi segnali.
I costimolatori meglio caratterizzati sono due proteine espresse dalle APC:
La loro espressione viene potenziata dall'incontro della APC con agenti microbici in modo che ci sia garanzia che i linfT siano attivati pienamente solo dai microbi.
Esse hanno come ligando il recettore CD28 espresso sui linfT
RISPOSTE DEI LINFOCITI T IN RISPOSTA AD ANTIGENI E COSTIMOLATORI
I segnali del TCR e la costimolazione inducono la trascrizione del geni delle citochine e dei relativi recettori ad alta affinità(le citochine hanno azione autocrina o paracrina).
IL-2:prodotta prevalentemente da linfT CD4;stimola la proliferazione dei linfT portandoli ad avviare la divisione mitotica con conseguente espansione numerica delle cellule antigene-specifiche.
I linf T Helper CD4 rispondono all'antigene producendo molecole di superficie,come CD40L, e citochine atte ad attivare i macrofagi e i linfociti B.
CD40L lega il suo recettore CD40, espresso su macrofagi,linfociti B e cell.dentritiche,attivandole.
DIFFERENZIAZIONE DEI T HELPER CD4
Si differenziano in sottopopolazioni di cellule effettrici che producono uno spettro di citochine diverse.
Sottopopolazione TH1
la differenziazione in Th1 è favorita da IL-12 prodotta dai macrofagi in risposta ad agenti patogeni.
Th1 produce citochine che stimolano una risposta mediata da fagociti.
produce IFN-y che stimola:
Sottopopolazione TH2
se l'agente infettivo non provoca produzione di IL-12 da parte dei macrofagi(come si verifica nel caso delle infezioni da elminti)le cell.T producono IL-4 che induce differenziazione in senso Th2.
Th2 producono citochine che stimolano una risposta immunitaria mediata da eosinofili efficace contro le infezioni da elminti.
Citochine prodotte:
L'efficacia delle risposte cellulo-mediate contro un microbo è quindi condizionata dal bilanciamento tra attivazione dei linf Th1 e dei linf Th2 in quanto ognuna delle due sottopopolazioni produce citochine che potenziano ulteriormente la differenziazione in quel senso,bloccando al tempo stesso lo sviluppo nell'altro senso.
DIFFERENZIAZIONE DEI T CTL CD8
Il linfT CD8 attivati dall'antigene e dai costimolatori si differenziano in CTL che effettuano l'uccisione della cellula infettata secernendo proteine dette perforine che creano dei pori su questa.Attraverso questi pori passano i granzimi prodotti dai CTL in granuli di secrezione che attivano le caspasi intracellulari che inducono la frammentazione del DNA e l'innesco di un processo di morte apoptotica.
I CTL attivati esprimono anche una proteina di membrana detta ligando Fas(FasL)che interagisce con un recettore(Fas) espresso sulle cellule bersaglio e capace di indurle a morte cellulare.
VIE BIOCHIMICHE DI ATTIVAZIONE DEI LINF T
A seguito dell'interazione delle TCR e dei corecettori con i complessi MHC-peptide si ha:
Le vie biochimiche di attivazione dei linf B sono sostanzialmente simili salvo il fatto che le sequenza tirosiniche ITAM si trovano nella porzione intracitoplasmatica delle catene Iga e Igb associate non covalentemente al recettore IgM o IgD e formanti con queste il BCR.
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