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Polmoniti
Le polmoniti sono caratterizzate, essenzialmente, dal consolidamento del parenchima polmonare.
Le polmoniti sono divise in due grosse famiglie:
Lobari: interessamento di un intero lobo.
Lobulari: interessamento di lobuli e bronchi, dette broncopolmoniti.
1.0 Polmonite lobare
La Polmonite lobare è determinata al 95% dallo Pneumococco, che è un batterio G- a bassa tossicità. Sono colpiti i soggetti defedati quali gli immunocompromessi, gli etilisti, i fumatori; fattori come il freddo intenso, gas corrosivi, stress, comuni infezioni virali, possono creare i presupposti per una polmonite, legati all'eliminazione delle difese dell'organismo.
La polmonite segue fasi ben precise:
Ingorgo: lo Pneumococco produce sostanze edemigene; il lobo colpito si presenta arrossato, ma ancora soffice; si repertano numerosi batteri.
Epatizzazione rossa: è caratterizzata da un essudato massivo ricco di emazie; il lobo colpito si presenta di colore rosso; li spazi alveolari sono riempiti.
Epatizzazione grigia: è caraterizzata dalla disintegrazione delle emazie, con la formazione di un essudato fibrino-purulento grigiastro, ricco di PMN neutrofili, segno di infiammazione sub-acuta.
Risoluzione: è caratterizzata dal ritorno alla normalità con espettorato cospicuo. Dal 3 al 26% dei casi, non si ottiene una risoluzione completa; si ha il fenomeno della carneificazione, legato alla mancata espettorazione; il lobo colpito tende ad essere sempre più denso e grigiastro e si formano dense aderenze pleuriche; nei casi gravi si può avere pleurite con esito fibrinoso.
La polmonite si presenta con malessere, febbre, tosse produttiva e dolore toracico puntorio in caso di pleurite.
2.0 Broncopolmonite
La polmonite lobulare o broncopolmonite è caratterizzata da focolai flogistici separati (che possono, però, confluire) con interessamento quasi certo dei bronchi. Gli agenti etiologici più importanti sono: Pneumococcetti (tipo VI), stafilococchi, streptococchi, pneumobacilli, H. influenzae, germi anaerobi, bacillo Proteus. Gli stadi della patologia e dell'evoluzione sono identici a quelli per la polmonite lobare.
L'aspetto istologico è polimorfo, legato alla presenza di fibrina, pus, essudato emorragico. I setti interalveolari sono quasi sempre edematosi e iperemici, con infiltrazione flogistica. I bronchioli sono quasi sempre colpiti e la loro parete è edematosa, infiammata e l'epitelio di rivestimento tende a sfaldarsi. La complicanza maggiore è la possibilità di formazione di un ascesso.
3.0 Polmonite virale (atipica primaria)
La polmonite virale è data da diversi agenti etiologici, tra cui i più importanti virus epiteliotrofi sono: virus dell'influenza (A, A2 e B2), del morbillo e della varicella, virus della febbre Q, adenovirus, virus respiratorio sinciziale (VRS) e Coxiella Brunetii.
Il carattere macroscopico della lesione è molto variabile. I polmoni sono sempre aumentati di volume ed hanno superficie compatta. Le zone marginali sono, in genere, risparmiate.
I focolai possono essere circoscritti, ma la lesione si può anche estendere all'intero lobo; la zona colpita si presenta sempre rosso-bluastra e congesta.
La polmonite virale è caratterizzata dal carattere interstiziale della flogosi, limitata agli alveoli. È presente sempre necrosi massiva delle cellule alveolari, con infiltrato infiammatorio mononucleato e plasmacellule; la distruzione dell'epitelio comporta sempre una certa emorragia.
La caratteristica principale è la formazione di membrane ialine, che sono stratificazioni di materiale amorfo omogeneo acidofilo; queste membrana contengono tutti gli elementi del danno (cellule necrotiche, infiltrato flogistico, essudato, emazie).
Le membrane ostacolano gli scambia gassosi con la possibilità di sindromi asfittiche (sindrome da distress respiratorio).
Le membrane si colorano diversamente in base al colorante:
Rosa con l'eosina.
Rosso con l'Arzan-Mallory.
Giallo con Van Gieson.
Sempre PAS+.
Le polmoniti batteriche non presentano mai le membrane ialine!
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