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PICORNAVIRIDAE
ENTEROVIRUS
RHINOVIRUS -> agenti eziologici del raffreddore comune insieme ai Coronavirus
HEPATOVIRUS -> unico rappresentante è il virus dell'Epatite A.
Sono suddivisi in gruppi la cui denominazione è basata sulle patologie sostenute. I singoli virus sono a loro volta distinti in "tipi".
Gli Enterovirus sono resistenti all'azione inattivante di numerosi agenti fisico-chimici, in particolare resistono all'acidità del succo gastrico ed alla bile.
La > parte degli E cresce bene in numerosi tipi di cellule umane in colture in vitro e produce un effetto citopatico di tipo citolitico. Fanno eccezione Coxsackievirus di tipo A e Enterovirus 71 x i quali è necessaria l'inoculazione nel topino neonato.
Tutti gli E si trasmettono attraverso il circuito oro-fecale (eccezione Enterovirus 71), e hanno incidenza durante il periodo estivo-autunnale.
I virus attraversano passivamente la mucosa attraverso le cellule M presenti sulla superficie mucosa in corrispondenza degli aggregati di cellule linfoidi sottomucosi dove avviene una moltiplicazione primaria seguita dalla diffusione linfo-ematica alle cellule del reticolo-endotelio e successivamente (incubazione di 7-14 gg) si ha la trasmissione dell'infezione agli organi bersaglio (meningi, miocardio, cute.)
- Normalmente l'infezione si esaurisce a livello subclinico dove provoca, a carico della sede iniziale di moltiplicazione (orofaringe, intestino) manifestazioni morbose a breve periodo di incubazione, con una rapida guarigione.
- La possibilità che gli enterovirus diffondano nell'organismo, attraverso i linfonodi mesenterici e il circolo ematico e si localizzino in organi o tessuti particolarmente suscettibili, possono dare origine a una grande varietà di sintomi morbosi:
POLIOVIRUS ◄
possono nella localizzazione extraintestinale provocare una meningite asettica molto lieve con rapida e completa guarigione, oppure se riesce a raggiungere il nevrasse, danno luogo alla poliomielite. In questo caso, il virus si localizza di preferenza nei neuroni motori nei quali provoca lesioni che possono andare da lievi cromatosi fino alla neurofagia e alla completa distruzione. La distruzione dei neuroni motori provoca la paralisi flaccida dei muscoli da essi innervati.
La poliomielite può guarire spontaneamente ed in genere ne residuano menomazioni di diversa gravità della funzionalità muscolare.
Oggi è praticamente eradicata da tutti i paesi ad elevato livello sociale in seguito alla introduzione di vaccini di notevole efficacia.
COXSACKIEVIRUS ◄
Provocano una + vasta serie di manifestazioni morbose, le + frequenti manifestazioni cliniche:
Erpangia (o faringite vescicolare) → grave faringite febbrile, spesso accompagnata da vomito e dolori addominali. Nelle fauci sono presenti numerose vescicole grigiastre. La guarigione è spontanea.
Meningite asettica → è una meningite + grave di quella sostenuta dal poliovirus ma generalmente a guarigione spontanea.
Pleurodinia o mialgia epidemica → caratterizzata da febbre, cefalea e dolori muscolari violenti localizzati al torace e all'addome. La guarigione è spontanea.
Miocarditi e pericarditi → sono gravi affezioni che si osservano in soggetti di tutte le età e la guarigione si accompagna a permanenti alterazioni della funzionalità cardiaca.
Infezioni neonatali → hanno come esito una grave epatite progressiva e/o encefalite.
Manifestazioni esantematiche → esantemi vescicolari, come la sindrome "mano-piede e bocca"
Rinite → con sintomatologia simile al raffreddore comune
ECHOVIRUS ◄
Isolati quasi tutti dal materiale fecale di soggetti sani, si sono dimostrati dotati di un certo potere patogeno e le forme cliniche da essi sostenute sono:
La diagnosi eziologica si basa sull'isolamento del virus. Data la grande varietà di tipi antigeni non è possibile poter diagnosticare una malattia da enterovirus sulla base della sola ricerca degli anticorpi. Solo in caso di poliomielite paralitica , in cui il sospetto è indirizzato eziologicamente verso uno dei 3 tipi di poliovirus è possibile confermare o escludere la diagnosi eziologica sulla base della sola ricerca anticorpale.
In tutte le altre manifestazioni la diagnosi poggia sull'isolamento del virus che deve essere tentato contemporaneamente dall'oro-faringe e dal materiale fecale.
Una volta isolato il virus si procede alla sua identificazione atigenica mediate pool di sieri immuni.
L'unica affezione da enterovirus nei cui confronti è disponibile un vaccino è la poliomielite. Il primo vaccino antipoliomielitico è allestito con virus inattivati mediante formalina e somministrato mediante iniezione sottocutanea (vaccino di Salk). Negli ultimi decenni si è passati alla somministrazione orale del vaccino di Sabin, allestito con varianti del virus poliomielitico a potere patogeno attenuato che attecchiscono nella mucosa intestinale provocando una intensa risposta anticorpale con produzione di notevole quantità di IgA (coproanticorpi).
Il vaccino è ben tollerato e la sua applicazione ha eradicato la poliomielite da tutti i Paesi industrializzati.
In Italia la vaccinazione antipoliomielitica è obbligatoria x legge.
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