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PATOLOGIA TRAUMATICA
Ci sono traumi da cause meccaniche che portano ad alterazioni della superficie corporea,localizzate nella sede di applicazione e proporzionali all' entità e violenza dell' agente traumatico ed i traumi da cause fisiche e chimiche che agiscono a livello cellulare,con effetti deostruenti diretti ed indiretti in stretta relazione con le proprietà chimico-fisiche dell' agente lesivo. In questi ultimi però il danno sistemico può non essere proporzionale a quello cutaneo.
FERITE
Per ferita si intende una soluzione di continuo recente della cute e eventualmente dei tessuti molli sottostanti. Le ferite possono essere superficiali profonde e penetranti. Le prime interessano cute e sottocute le seconde interessano i piani sottostanti e le ultime si approfondano in cavità dell' organismo e possono interessare gli organi in esse contenuti.
Eziopatogenesi: i principali meccanismi responsabili di queste lesioni sono tre: contusivo da taglio e da strappamento. Il primo contusivo) si realizza allorchè l' agente lesivo, di superficie piana o smussa,colpendo la cute non ne supera di norma l' elasticità e la resistenza. Il secondo da taglio) comporta l' azione di un agente lesivo tale da interrompere con facilità la continuità cutanea; in questo ambito possiamo includere le ferite da punta e da arma da fuoco che presentano peraltro caratteristiche particolari. Il terzo da strappamento) si verifica per l' agganciamento dei tessuti ad un oggetto in movimento o viceversa. Tutti e tre i meccanismi possono agire in modo isolato o sinergicamente provocando diversi quadri clinici:
contusioni
escoriazioni
ferite da taglio
ferite da punta
ferita da arma da fuoco
ferite lacere o lacero-contuse
ferite a lembo
ferite con perdita di sostanza
Terapia: il trattamento dipende dal quadro clinico e può essere così schematizzato: ispezione detersione e disinfezione della ferita,asportazione tessuti necrotici,rimozione di eventuali corpi estranei,accurato accostamento dei piani profondi e dei margini per favori una guarigione di prima intenzione,trattamento farmacologico.
1)CONTUSIONI
Sono lesioni che non comportano soluzioni di continuo della cute e non vanno pertanto considerate come vere e proprie ferite;sono determinate da meccanismo contusivo semplice. Nelle forme lievi si osserva solo una soffusione emorragica cutanea ecchimosi) che vanno incontro a risoluzione spontanea;la guarigione può essere accelerata con terapia medica locale a base di sostanze che agiscono sulla componente infiammatoria e ne favoriscono il riassorbimento. Nelle forme più gravi la lesione dei vasi dermici o profondi può comportare la formazione di una raccolta ematica in uno spazio neoformato,tale raccolta prende il nome di ematoma. Spesso se l' ematoma è localizzato al viso o agli arti, è una spia di sottostanti lesioni ossee. In alcuni casi può determinare la necrosi dei tessuti sovrastanti in seguito a disordini vascolari secondari. Tale necrosi non è immediata rispetto al trauma ed è evitabile purchè se ne prevengano le cause cioè rottura di arterie perforanti a destinazione cutanea e tensione cutanea dovuta all' ematoma ed all' edema.
2)ESCORIAZIONI
Sono lesioni caratterizzate dalla presenza di soluzioni di continuo degli strati più superficiali del tegumento. Sono dovute all' avulsione della cute per lo sfregamento con oggetti a superficie scabra. Tali lesioni necessitano di un' accurata detersione e disinfezione,da attuarsi al momento della prima osservazione. Esse normalmente guariscono senza esisti cicatriziali. Se però sono particolarmente esposte all' infezione che può disturbarne il decorso,esitano in cicatrici evidenti.
3)FERITE DA TAGLIO
Presentano margini netti e ben vitali. Possono facilmente interessare i piani profondi provocando lesioni di strutture funzionalmente importanti e penetrare in cavità. Nel caso siano solo superficiali il trattamento segue le regole generali esposte all' inizio. Se sono interessati i piani profondi è particolarmente importante una accurata esplorazione che può evidenziare lesioni da trattare in via prioritaria.
4)FERITE DA PUNTA
Presentano caratteristiche analoghe a quelle da taglio limiti netti margini regolari ma assumono uno sviluppo prevalente verso la profondità. La lesione di continuo cutanea è molto piccola e pertanto l' esplorazione può essere indaginosa e richiedere un' ampia incisione chirurgica.
5)FERITE DA ARMA FA FUOCO
Un tempo classificate tra le lacero-contuse sono attualmente più assimilabili a quelle a punta per la diffusione di proiettili a piccolo calibro ma di elevata velocità e penetrazione. Si riscontrano danni cutanei oltre che nella sede in cui determina la lesione foro di entrata) anche in quella in cui fuoriesce il proiettile dopo aver attraversato i tessuti(foro di uscita). Gli organi interni frequentemente sono lesi.
6)FERITE LACERO-CONTUSE
Vengono provocate dalla varie combinazioni dei meccanismi contusivo da taglio e da strappamento. Esse si presentano con margini molto irregolari ecchimotici o pallidi a causa dell' ischemia per lesioni invasali,poco sensibili e spesso sotto minati. In questi casi è necessaria una attenta detersione e disinfezione della lesione,seguita dall' identificazione ed asportazione dei tessuti non vitali. Si può quindi procedere ad un' accurata ricostruzione dei vari piani ed all' accostamento dei margini cutanei. Nei casi in cui queste lesioni siano localizzate alle mani al viso o zone importanti per motivi funzionali oppure estetici,si ricorre all' urgenza differita. Questo procedimento consiste nell' attuare immediatamente la profilassi antitetanica e la disinfezione della ferita.
7)FERITE A LEMBO
Tali lesioni si determinano con meccanismo o da strappamento o con un meccanismo da taglio quando l' agente traumatico entra in contatto con la cute lungo una linea tangenziale al piano cutaneo stesso. Queste ferite necessitano di un' accurata valutazione della situazione vascolare del lembo basata sull' osservazione di alcuni parametri: stato della cute,sede direzione e spessore del lembo, rapporto tra la sua lunghezza e la larghezza del peduncolo
Avranno maggiori probabilità di sopravvivenza i lembi il cui peduncolo sarà prossimale rispetto all' asse dell' irrorazione e le cui dimensioni in lunghezza non superano le 2 volte la larghezza. Se il lembo ha una buona vitalità potrà venire riposizionato e suturato in situ.
8)FERITE CON PERDITA DI SOSTANZA
Possono essere conseguenza diretta del trauma o risultare da una delle ferite precedentemente descritte a lembo o lacero-contuse). Per il loro trattamento trovano un vasto campo di applicazione tutte le tecniche della chirurgia plastica innesti cutanei,lembi,etc.).
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