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Meningite tubercolare
E' quasi secondaria a diffusione linfoematogena da un focolaio polmonare o linfoghiandolare; meno spesso la meningite deriva dalla rottura di un tubercoloma cerebrale o spinale. Oggi la malattia non è molto frequente, in passato prediligeva l'età infantile.
Anatomia patologica. Il reperto è caratteristico: si osservano iperemia diffusa delle leptomeningi ed edema cerebrale con appiattimento delle circonvoluzioni; l'essudato, grigiastro o grigio-verdastro, è raccolto soprattutto nelle cisterne della base, tra chiasma e ponte, e spesso avvolge a manicotto i nervi cranici e i vasi che decorrono lungo le formazioni mediane. Piccoli tubercoli traslucidi sono disseminati lungo i vasi arteriosi meningei, soprattutto nella fossa silviana.
Sintomatologia. Nel bambino, particolarmente nel lattante, la meningite tubercolare ha inizio brusco e rapida evoluzione, caratterizzata da crisi convulsive subentranti, torpore psichico, paralisi dei nervi cranici (strabismo, anisocoria). I segni strettamente meningei sono poco evidenti: fontanella bregmatica tesa e pulsante, ma a volte è normale o avvallata.
Nell'adolescente e nell'adulto la malattia esordisce con prodromi poco significativi (astenia, sonnolenza oppure insonnia, cefalea); in alcuni giorni o qualche settimana la cefalea e le condizioni del sensorio si aggravano, compare vomuto e si instaura una sindrome meningea conclamata (rigor, contrattura dei muscoli addominali, segni di Kernig, Brudzinski, Binda). Abbastanza frequente e precoce la compromissione dei nervi oculomotori (anisocoria, ptosi palpebrale, strabismo), mentre rare sono le paralisi centrali del facciale e dell'ipoglosso. Il fondo oculare presenta spesso pallore o edema papillare e tubercoli coroidei patognomonici. Nei casi non trattati compaiono convulsioni, disturbi della deglutizione, fonazione e respirazione (di origine bulbare) e deficit motori transitori o irreversibili degli arti; contemporaneamente peggiorano le alterazioni psichiche, fino allo stato di coma profondo.
Il liquor si
presenta iperteso (a meno che non si siano stabiliti blocchi), limpido oppure
smerigliato, pulverulento. Lasciato a
Diagnosi. Il micobatterio
tubercolare può talora essere identificato al semplice esame batterioscopico del sedimento del liquor; in caso di
negatività comunque vanno sempre effettuate le
indagini colturali in adatti terreni. Una tecnica diagnostica più rapida è
Prognosi. La letalità è elevata nella prima infanzia e negli individui defedati e malnutriti.
Terapia. Va condotta per i primi mesi in ambiente ospedaliero. Il regime più consigliato è la somministrazione di isoniazide+rifampicina+etambutolo.
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