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Manuale per il Primo soccorso |
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1) PRIME MISURE D'INTERVENTO Tale
fase può esser divisa in tre parti: - PROTEZIONE DEL LUOGO DELL'INCIDENTE (e prevenzione di ulteriori incidenti). Cosa fare allora? Se sono presenti altre sostanze pericolose allertiamo
il servizio dei vigili del fuoco (115), magari chiedendo spiegazioni
sul come comportarsi comunicando eventualmente i numeri che leggiamo sul
cartello arancione presente sui veicoli che le trasportano (quello che vedete
raffigurato qui a fianco). In linea di principio in tale cartello le cifre
superiori indicano il tipo di pericolo (vedi tabella sotto*) mentre quelle
inferiori indicano il tipo di sostanza trasportata (ad esempio il 1203
del cartello significa "gasolio", la benzina ha il codice 1202, il metano
2043 e così via). 3 -> Combustibile; 4 -> Comburente; 6 -> Materia tossica; 8 -> Materia corrosiva. Le
altre invece indicano il tipo di pericolo complementare: 1 -> Esplosivo; 2 -> GAS; 3 -> Combustibile; 5 -> Comburente; 6 -> Materia tossica; 7 -> Radioattivo. La ripetizione delle prime due cifre indica un pericolo primario particolarmente presente: 33 ad esempio significa liquido molto infiammabile; la ripetizione delle cifre successive alla prima indica un pericolo gravissimo: 333 significa liquido che si infiamma spontaneamente, senza aiuti esterni. |
- CONTROLLO DELLO STATO DEI FERITI Una
suddivisione può esser fatta in tale modo: A) PRIORITA' ALTISSIMA -
Asfissia; B) URGENZA PRIMARIA -
Gravi ustioni; C) URGENZA SECONDARIA -Fratture
alla colonna vertebrale; D) BASSA PRIORITA' Ustioni superficiali; |
- SOCCORSI URGENTI
Ci sono delle situazioni che potrebbero apparirci molto simili quali l'arresto cardio-respiratorio rispetto ad un semplice svenimento: è evidente che mentre il primo caso è estremamente urgente il secondo lo è molto meno. Come fare allora a distinguerli? Occorre verificare immediatamente la presenza del respiro mettendo una mano sull'addome oppure mettendo un orecchio presso la bocca dell'infortunato. Altro metodo può esser quello di avvicinare una lente o uno specchietto alla bocca: in caso di appannamento è evidente come il respiro sia presente. Altrettanto immediatamente occorre verificare la presenza del battito cardiaco: può esser un buon metodo mettere un orecchio sul torace, oppure possiamo verificarlo mettendo medio ed indice o sul polso, dalla parte del pollice dell'infortunato o sul collo nei pressi della carotide. Stiamo però attenti a non utilizzare il nostro pollice nel controllare l'attività cardiaca: in esso infatti passa un arteria e può verificarsi il rischio di "scambiare" il nostro battito con quello del ferito. In caso di mancanza del battito cardiaco si rende necessario effettuare immediatamente il famoso massaggio cardiaco. Vediamo come effettuare vari metodi di soccorso |
- MASSAGGIO CARDIACO Esso consiste nel praticare delle contrazioni sul cuore. La
corretta procedura da adottare è: Contestualmente al massaggio cardiaco si rende SEMPRE necessaria la
respirazione artificiale: in tal caso occorre
praticare 15 contrazioni intervallate da un paio di insufflate. Inutile dire,
forse, che è meglio praticare queste tecniche in due persone, poiché
richiedono un certo sforzo fisico. Tale
tecnica consiste nel mandare aria dai nostri polmoni a quelli del ferito. Nella respirazione bocca a bocca occorre: 1) pulire la bocca da eventuali ostruzioni (terra, protesi); 2) chiudere il naso al ferito per evitare che l'aria invece di andare nei polmoni esca dal naso; 3) respirare a fondo, e facendo aderire le labbra insufflare aria guardando che il torace si sollevi; 4) controllare che il torace si riabbassi; 5) inspirare e ripetere l'operazione ad un ritmo di una fase ogni 3-4 secondi. Fermasi
solo quando l'infortunato tenda a respirare spontaneamente. La
respirazione bocca-naso è molto simile; essa viene praticata quando
l'infortunato presenta problemi alla mandibola o altri impedimenti che ci
negano la possibilità di praticare la respirazione bocca-bocca. Ricordiamoci
anche in questo caso di mantenere la bocca del ferito chiusa per evitare che
l'aria esca senza fluire nei polmoni. Un'emorragia di tipo interno si riconosce da vari parametri: pal Le emorragie esterne sono invece molto più visibili e sono distinte in emorragie venose (se interessano le vene; le
riconosciamo dal co Queste ultime raccomandazioni valgono ancor di più per le emorragie arteriose, che per loro natura sono più pericolose in quanto il sangue esce a pressioni più alte. In tali evenienze dobbiamo cercare di bloccare la fuoriuscita del sangue sfruttando due tecniche: - Compressione
locale: consiste nel tamponare la ferita con panno sterile; se non basta
occorre utilizzare la compressione a distanza. A
volte può esser utilizzato il laccio emostatico, cioè un laccio che va
legato su agli arti con un solo osso (sul braccio e sulla gamba). Esso
può esser di stoffa (preferibile) o un laccio di gomma. Mai utilizzare lacci
che possano ledere le carni (fili elettici, spaghi ad esempio). Nel
caso di incoscienza il trattamento da adottare consiste nel controllare la
presenza di battito e respiro: nel caso essi manchino bisogna provvedere
assolutamente in modo tempestivo. Se invece essi sono presenti, mentre è
assente la sensibilità (risposta agli stimoli) e qualsiasi danno alla colonna
bisogna mettere il paziente in posizione laterale di sicurezza (ferito
disteso per terra, appoggiato su un fianco, con la gamba superiore piegata
per evitare che il corpo si possa muovere, con la testa iperestesa
e messa dietro il braccio allungato inferiore); slacciare eventuali
indumenti stretti (cravatta, cintura, camicia) e fare in modo che sia
trasportato immediatamente in ospedale. |
2) CHIAMATA DEI SOCCORSI L'allerta degli mezzi di soccorso è un'operazione da fare il più presto possibile. Per quanto noi possiamo esser esperti l'aiuto di personale specialistico e di apparecchiature apposite può esser fondamentale. Per tale motivo la chiamata degli stessi deve esser immediata e soprattutto chiara. I numeri da chiamare sono 113 (Polizia), 112 (Carabinieri), 118 (emergenza sanitaria). Vi ricordo che tali numeri possono esser composti da qualsiasi telefono, anche i cellulari e anche se quest'ultimi sono "a credito zero". Cerchiamo di spiegare al personale che ci risponde il luogo e gli effetti dell'incidente.
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3) MISURE DI SOCCORSO NON URGENTISSIME - STATO DI SHOCK Tale
problematica è una delle più diffuse in caso di incidente in quanto
essa può esser dovuta a varie cause: paura, forte emozione, do Le
ustioni si distinguono in pericolosità in base a due fattori: il grado e
l'estensione. - un ustione di primo grado è una semplice scottatura; -
una di secondo grado è un ustione con comparsa di bolle d'acqua e
forte do -
una di terzo grado invece si nota dalla profondità della stessa, da
pelle necrotizzata e da assenza del do Nel caso ci imbattessimo in feriti ustionati, dobbiamo prima di tutto ovviamente spegnere eventuali fiamme ancora vive, utilizzando magari degl'indumenti per soffocare le fiamme. Nel caso di ustioni molto estese o comunque con grado superiore al secondo dobbiamo allertare immediatamente il pronto soccorso; nell'attesa NON dobbiamo assolutamente usare pomate o unguenti sulle ferite. La
cose migliori da fare sono: coprire le ustioni con panno quanto più
possibile pulito e sterile, non strappare panni di vestito eventualmente
rimasto attaccato alla pelle, in caso di ustioni agli arti possiamo farli
immergere in acqua per allievare un po' il
do Una frattura si riconosce dall'effetto che
provoca sulla persona: causa deformazione della parte interessata con
probabile rigonfiamento e do Se invece la frattura è a carico delle ossa del torace, cerchiamo di mantenere immobile l'infortunato. Stiamo attenti che una situazione del genere potrebbe comportare problemi respiratori (possiamo accorgercene dall'eventuale colorito delle unghia e delle labbra tendente al bluastro) o emorragie: se serve effettuiamo la respirazione artificiale, tamponiamo la ferita con materiale sterile e mettiamo il ferito in posizione semi-seduta: cioè con il corpo allungato e la testa sollevata per facilitare la respirazione. Ricordiamoci
inoltre di coprire eventuali ferite in corrispondenza di fratture esposte
(cioè con ossa che sporgono dalla pelle) con materiale quanto più possibile
sterile e non disinfettiamo assolutamente. La
frattura della colonna vertebrale è la frattura più grave possibile,
in quanto potrebbe portare a lesioni del midollo spinale con conseguenti
possibili rischi di paralisi della parte inferiore del corpo fino alla stessa
lesione. In tale evenienza il soccorritore deve evitare assolutamente di
muovere o far muovere l'infortunato, cercando comunque di mantenere la
linea testa-collo-tronco il più possibile diritta.
Nostro compito quindi è quello di tranquillizzare il ferito, di
bloccare qualsiasi tentativo di spostamento attendendo l'arrivo dei soccorsi
qualificati. Nel caso di infortunato incosciente nostra premura sarà quella
di controllare la sua respirazione e il suo battito ricordando sempre
di non spostarlo assolutamente e di non fargli fare movimenti della testa o
del busto. In caso di corpo estraneo presente nell'occhio (ad esempio un moscerino) potremmo estrarlo utilizzando un fazzoletto. Se invece il corpo si è addentrato nella cornea, non va assolutamente tolto, e la nostra premura sarà quella di portare il prima possibile l'infortunato al pronto soccorso. Quando l'occhio è investito da sostanze chimiche esso va lavato sotto abbondante acqua corrente, dopodiché dovremmo bendarlo e portare il ferito in ospedale. Una importante eccezione a tale problematica riguarda la calce, che dovrà essere tolta il primo possibile senza utilizzare acqua. |
4) TRASPORTO DELL'INFORTUNATO
Dobbiamo però di distinguere tra urgenza e gravità dell'incidente: una eventuale lesione alla colonna vertebrale è una situazione molto grave ma con urgenza abbastanza bassa: in tale situazione non dobbiamo assolutamente spostare l'infortunato attendendo l'arrivo di soccorritori più esperti. A volte il trasporto con mezzi propri si rende indispensabile: stiamo attenti alla guida e adeguiamola all'urgenza delle ferite. Non è assolutamente necessario guidare con imprudenza se non ci sono urgenze; anzi cerchiamo di adottare una guida fluida e regolare, soprattutto se trasportiamo persone con fratture cerchiamo di evitare scossoni dovuti ad una guida 'sportiva'. Accendiamo le luci e segnaliamo attraverso il clacson la necessità di dover passare, mi raccomando però di non abusare mai dello stesso. E'
importante comunque far notare che interventi maldestri o non necessari che
comportino danni a chi li ha subiti possono essere soggetti alle pene
previste dal codice penale (art. 589-590). Quindi ragionate sempre prima di
agire Questa fase, importantissima, esula dal nostro articolo. Vi ricordo comunque che sarà veramente efficace soprattutto se le fasi precedenti sono state espletate in modo corretto. |
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