La vitiligine è una
dermatosi cronica che comporta una carenza (ipocromia) o una totale mancanza
(acromia) di pigmento che si manifesta sotto forma di chiazze a margini netti,
spesso iperpigmentati, che ne evidenziano il contrasto di colore con la cute normalmente
pigmentata circostante. Queste chiazze, di solito disposte simmetricamente,
possono comparire in qualsiasi parte del corpo e la loro insorgenza è
indipendente dal sesso e dal colore della pelle e dei capelli dei soggetti
colpiti. Per quanto riguarda l'età, la vitiligine sembra manifestarsi con
maggiore frequenza tra i 20 e i 40 anni; in pediatria, i casi di vitiligine
sembrano essere notevolmente in aumento rispetto al passato. L'incidenza della
vitiligine, calcolata su scala mondiale, sarebbe dell'1%, percentuale che
tuttavia si rivela assai superiore nei paesi industrializzati; in Italia, per
es., le persone affette da vitiligine sarebbero 1.000.000. La vitiligine è
progressiva e non guarisce spontaneamente se non in rarissimi casi; è però una
dermatosi indolore, non contagiosa e assolutamente benigna: non pregiudica lo
stato generale di salute, ma può risultare psichicamente e socialmente
invalidante essendo causa di inestetismi quasi sempre estesi e molto evidenti.