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GENI RESPONSABILI E TEST SIEROLOGICI
I GENI RESPONSABILI DELLA CELIACHIA
IL GENE
Il gene è un tratto di DNA che codifica per una determinata proteina o carattere.
Ogni gene è presente su un cromosoma e sul cromosoma omologo.
É chiamato genoma l'insieme di tutti i geni di un organismo. Il genoma umano è costituito da circa 30000 geni, il genoma di un verme da circa 13000 geni, il genoma della drosophyla melanogaster da circa 13000 geni.
Quando un gene viene attivato, l'informazione in esso contenuta, viene decodificata in una proteina.
Questa può costituire un ormone, un recettore piuttosto che un enzima. L'azione combinata di più proteine origina caratteri visibile negli organismi, come altezza, colore dei capelli e degli occhi.
HLA:
La malattia celiaca è strettamente correlata all'azione del genotipo HLA (Human Leucocyte Antigens, ovvero antigeni umani leucocitari).
I geni responsabili della celiachia sono il DQ2 ed il DQ8, individualizzabili con esame emocromo citometrico completo.
Questi geni fanno parte delle glicoproteine MHC, ovvero del sistema maggiore di istocompatibilità che consente al sistema immunitario di riconoscere le cellule del corpo (self) da quelle estranee (non self).
I geni di questo complesso sono localizzati sul braccio corto del cromosoma 6 e sono stati suddivisi in due classi principali: la MHC di classe I e la MHC di classe II che comprende i geni DQ; dove gli alleli DQ2 e DQ8 sono coinvolti nell'insorgenza della malattia.
Questi geni, il DQ2 o il DQ8 legano i peptidi del glutine e li "presentano" ai linfociti TCD4+ presenti nell'intestino che svolgono un ruolo determinante nelle lesioni mucosali.
Il 95% di celiaci risulta portatore dei geni codificanti le molecole HLA DQ2 e il restante 5% delle molecole HLA DQ8.
I geni HLA, da soli, non sono sufficienti a indurre la malattia celiaca, se consideriamo che la percentuale dei soggetti portatori di questi geni è del 25%-30% della popolazione generale, mentre solo l'1% si ammala di celiachia. Ciò suggerisce che altri fattori genetici e ambientali contribuiscono all'insorgenza della malattia.
tTG:
Le transglutaminasi (TG) sono una famiglia di enzimi con numerose funzioni, tra le quali la deamidazione. La transglutaminasi tissutale riconosce come ottimo substrato per la sua azione enzimatica la gliadina.
I peptidi del glutine, ovvero di gliadina, per legarsi all' HLA devono essere "acidificati" e questo processo avviene grazie all'enzima transglutaminasi tissutale (tTG) che trasforma alcune glutammine in acido glutammico. Tale processo è noto anche come "DEAMIDAZIONE".
La deamidazione, in chimica organica, rappresenta la fuoriuscita da una molecola di un gruppo amminico, con conseguente produzione di una molecola di ammoniaca. La reazione necessità di una molecola di acqua per avvenire ed è detta anche deamidazione ossidativa, in quanto ossida il carbonio su cui era legato il gruppo amminico, sostituendovi un gruppo carbonilico.
I peptidi della gliadina si legano a loro volta all' HLA-DQ2 o DQ8 attivando i linfociti T.
Questi, una volta attivati, producono citochine (piccole proteine prodotte dalle cellule del sistema
immunitario) sia di tipo Th1, in grado di determinare atrofia dei villi intestinali, sia di tipo Th2, con
conseguente produzione di autoanticorpi specifici, gli antiendomisio (EmA di classe IgA) e
autoanticorpi diretti contro il citoscheletro (antiactina).
La tTG è un enzima molto abbondante sia sulle cellule epiteliali dei villi sia nella parte interna della mucosa intestinale. Un'importante funzione di questo enzima è quella di favorire la cicatrizzazione dei tessuti in caso di danneggiamento della mucosa intestinale formando reticoli di fibre di collagene.
TEST SIEROLOGICI E ANTICORPI
AGA (ANTICORPI ANTI-GLIADINA di classe IgA):
É questo il primo test sierologico effettuato a partire dagli inizi degli anni '80.
La gliadina rappresenta la frazione alcool-solubile del glutine in grado di attivare, a livello della mucosa intestinale, l'atrofia dei villi.
Quando la malattia raggiunge il suo apice, sono presenti anticorpi sierici diretti contro la gliadina che tendono a scomparire dopo l'avvio del trattamento dietetico.
Vi sono 2 classi di AGA: quelli più specifici, di classe A, e quelli più sensibili, di classe B.
Gli AGA vengono ricercati sia in IFL (immunofluorescenza) indiretta che in ELISA.
Quest'ultimo metodo è la sigla di Enzyme-linked Immuno-sorbent Assay (prova di
immunoassorbimento mediante anticorpi enzimadipendenti), esame di laboratorio effettuato
mediante un reagente immunologico, che si fissa alla sostanza da testare e che è marcato a sua volta con enzima.
Per la ricerca degli AGA in IFL vengono utilizzati substrati di ratto (fegato,rene, stomaco), trattati
precedentemente con una soluzione di gliadina cruda disciolta in acqua o etanolo o acido acetico.
EMA (ANTICORPI ANTI-ENDOMISIO)
Gli anticorpi antiendomisio sono autoanticorpi, cioè anticorpi caratteristici delle malattie autoimmuni prodotti dal sistema immunitario nei confronti della mucosa intestinale dello stesso organismo che è affetto dalla malattia. La ricerca degli anticorpi antiendomisio è un esame più attendibile rispetto alla ricerca degli anticorpi antigliadina (AGA).
E' infatti sensibile anche ai casi di celiachia potenziale, ancora prima che la biopsia intestinale (prelievo di una frazione di tessuto dell'intestino e successivo esame al microscopio) mostri le alterazioni tipiche della malattia.
I soggetti 'normali' non presentano anticorpi anti-endomisio nel sangue.
Il nuovo test rapido
Xeliac Test, può essere semplicemente acquistato in farmacia ed
effettuato a casa. E' sufficiente una goccia di sangue in una provetta, uno
speciale diluente e infine inserire una
piccola striscia reagente. Se il test è negativo comparirà sulla striscia
un'unica banda trasversale, nel caso invece di positività le bande saranno due
e sarà necessario effettuare l'accertamento definitivo della malattia con una
biopsia intestinale.
Xeliac test si basa sulla ricerca nel sangue degli anticorpi di classe IgA
anti-transglutaminasi che sono indice di celiachia.
Si può ottenere una risposta in 5 minuti.
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