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FISIOLOGIA DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
IL CUORE COME POMPA
Ci si riferisce alla diastole e sistole ventricolare anche se atrio e ventricolo hanno ognuno una propria sistole e diastole
SISTOLE:camera atriale rilasciata;ventricolo contratto
DIASTOLE:camera atriale inizialmente rilasciata,poi contrazione dell'atrio;ventricolo rilassato
CICLO CARDIACO:0,8 secondi a riposo
FREQUENZA CARDIACA:70 pulsazioni al minuto a riposo;max 200 al minuto
Durata DIASTOLE:3/5 del ciclo cardiaco(0,5s)
Durata SISTOLE::2/5 del ciclo cardiaco(0,3s)
SISTOLE
Valvole mitrale e tricuspide chiuse
VENTRICOLO
Contrazione isovolumetrica:contrazione del ventricolo con relativo aumento della pressione ventricolare(120-130 a sx e 25-30 a dx)fino a quando non viene superata la pressione nell'aorta a sx(70-80 mmHg)o nella polmonare a dx(8-10 mmHg)
Contrazione isotonica:o eiezione ventricolare perché in questa fase si ha l'uscita di 70ml di sangue (65% della capacità max del ventricolo che è 120-130 ml)con relativa caduta della pressione ventricolare(0-5 mmHg)
ATRIO
Riceve il sangue refluo del circolo venoso con relativo aumento della pressione atriale(10-15 mmHg)
DIASTOLE
Valvole aortica e polmonare chiuse
VENTRICOLO
Fase di riempimento rapido ventricolare:la pressione ventricolare(0-5mmHg) è minore di quella atriale(10-15 mmHg)quindi il sangue fluisce dall'atrio al ventricolo secondo gradiente di pressione.
ATRIO
Dopo una fase in cui l'atrio continua a riempirsi del sangue venoso refluo,si ha contrazione atriale ed una ulteriore quantità di sangue passa da atrio a ventricolo.
Tra ventricolo sx e dx c'è differenza tra i valori delle pressioni:
GITTATA SISTOLICA O PULSATORIA:quantità di sangue pulsata in un singolo ciclo: 70ml
GITTATA CARDIACA:quantità di sangue pulsata in un minuto: GS x FC=70ml x 70 pulsazioni/min= circa 5 litri/min
Durante l'attività fisica la gittata cardiaca aumenta(aumentando la FC e la GS)anche fino a 4-5 volte per un totale di 20-30 litri/min
Con l'aumentare della frequenza cardiaca,diminuisce la durata del ciclo a spese della distole:se la diastole diventa troppo breve il ventricolo non ha il tempo di riempirsi a sufficienza quindi la gittata sistolica diminuisce:di conseguenza la gittata cardiaca non può aumentare oltre un certo limite.
Inoltre l'irrorazione cardiaca avviene principalmente durante la diastole quando i vasi coronarici non sono compressi dalla contrazione delle fibre muscolari.
REGOLAZIONE CRONOTROPISMO(frequenza cardiaca)
simpatico accelera(effetto cronotropo positivo)
parasimpatico rallenta(effetto cronotropo negativo)
INOTROPISMO(forza di contrazione del cuore)
Noradrenalina
Legge di Starling:la forza di contrazione delle camere cardiache è direttamente proporzionale al grado di riempimento ventricolare;quanto più le fibre muscolari si tendono per la quantità di sangue contenuta nel ventricolo tanto più sarà forte la loro contrazione(autoregolazione intrinseca della gittata cardiaca).
ATTIVITA' ELETTRICA DEL CUORE
Il miocardio specifico genera spontaneamente un potenziale d'azione che si propaga anche al miocardio di lavoro causandone contrazione.
Il SNA controlla solo la frequenza cardiaca.
FASI DELLA DEPOLARIZZAZIONE DEL MIOCARDIO SPECIFICO
POTENZIALE DI RIPOSO DEL MIOCARDIO SPECIFICO: -60 mV
PUNTO SOGLIA -40 Mv
POTENZIALE D'AZIONE: +10 mV
Raggiunto il valore soglia(-40 mV) si aprono i canali veloci per Ca2+(canali L=lunga durata) e i canali per Na+ causando una rapida depolarizzazione e quindi l'impulso.Il potenziale d'azione raggiunge il valore di +10 mV.
Al picco di ogni impulso si aprono i canali per il K+ e il loro efflusso causa ripolarizzazione riportando il valore del potenziale a riposo(-60mV)
REGOLAZIONE DELLA FREQUENZA CARDIACA
Agiscono modificando la durata del prepotenziale.
EFFETTO CRONOTROPO POSITIVO
Stimolo simpatico:la noradrenalina lega recettori b-adrenergici:
aumentando l'AMPc facilita l'apertura dei canali L Ca2+ e quindi il raggiungimento del valore soglia
EFFETTO CRONOTROPO NEGATIVO
Stimolo parasimpatico(fibre colinergiche dal vago):l'acetilcolina lega recettori muscarinici M2:
tramite G-protein apre un gruppo speciale di canali K+ iperpolarizzando la membrana a valori +negativi(tra-65 e -70 mV)
tramite riduzione dell'AMPc rallenta l'apertura dei canali L Ca2+ e quindi si impiega più tempo a raggiungere il valore soglia di -40 mV
FASI DELLA DEPOLARIZZAZIONE DEL MIOCARDIO DI LAVORO
POTENZIALE DI RIPOSO DEL MIOCARDIO DI LAVORO: tra -85 e -95 mV
POTENZIALE D'AZIONE:+20 mV
FASI DELLA DEPOLARIZZAZIONE DEL MIOCARDIO DI CONDUZIONE(Fascio comune,branche dei fasci e fibre del Purkinje,)
POTENZIALE DI RIPOSO DEL MIOCARDIO DI CONDUZIONE: tra -90 e -100 mV
POTENZIALE D'AZIONE:+20 mV
FASI:identiche a quelle del miocardio di lavoro
CONDUZIONE DELL'IMPULSO
Il nodo seno-atriale ha una frequenza di scarica più elevata del nodo atrio-ventricolare poiché ha un prepotenziale più rapido.Per questo motivo il nodo SA determina la frequenza cardiaca(pacemaker).Se il nodo SA non funziona il nodo AV o il fascio di Hys prendono funzioni vicarianti,ma la frequenza scende a 60 batt/min(x AV) o 50 batt/min(x fascio Hys)
CIRCOLAZIONE CARDIACA
A riposo il sangue che irrora il cuore cede il 70-80% del suo O2(valore elevato);quindi il consumo di O2 può aumentare solo se aumenta il flusso ematico.
Il flusso ematico è max durante la diastole ed è minimo durante la sistole specialmente nella contrazione isovolumetrica quando le coronarie vengono compresse ostacolando il flusso.
Invece il flusso venoso è max tra distole e sistole(la contrazione lo favorisce)
FABBISOGNO ENERGETICO BASALE DEL CUORE:
60% lipidi
35% glucidi
5% corpi che tonici
REGOLAZIONE DEL FLUSSO CORONARICO
Data da variazione del calibro delle coronarie
DETERMINANO VASODILATAZIONE E AUMENTO FLUSSO:
Stimolo simpatico:la noradrenalina lega recettori b-adrenergici che determinano effetto cronotropo e inotropo positivo:in effetti l'azione diretta del simpatico è una vasocostrizione,ma ciò porta a maggiore produzione di prodotti metabolici e a relativa vasodilatazione.
Stimolo parasimpatico(fibre colinergiche dal vago):l'acetilcolina determina effetto cronotropo negativo e vasodilatazione coronaria agendo su recettori a-adrenergici.
CIRCOLAZIONE GENERALE
La pressione in un vaso è la pressione esercitata dal liquido sulle pareti del vaso.
Le arteriole costituiscono il punto di massima resistenza in quanto a questo livello c'è una caduta di pressione dovuta al fatto che l'area totale del letto vascolare arteriolare è maggiore che quello dei grossi vasi e raggiunge il valore massimo a livello dei capillari.
Perciò la pressione dai valori di 80-120 delle grosse arterie cade a solo 37mmHg nei capillari e anche la velocità qui è molto bassa(favorendo così la scambio di metabolici tra sangue e cellule).
FLUSSO NEI VASI
Di tipo laminare:max velocità al centro,più lento quello a contatto con la parete del vaso a causa dell'attrito
FLUSSO: direttamente proporzionale alla differenza di pressione ai due estremi di un tratto di vaso e inversamente proporzionale alla resistenza offerta dal vaso.(F= deltaP/R)
RESISTENZA:dipende da lunghezza (l) del vaso,dalla quarta potenza del suo raggio e dalla viscosità del sangue.
DISTRIBUZIONE DEL SANGUE NEL LETTO VASCOLARE:
PRESSIONE ARTERIOSA IN AORTA E ARTERIE
PRESSIONE SISTOLICA:120 mmHg
PRESSIONE DIASTOLICA:70-80 mmHg
PRESSIONE ARTERIOSA:120/80 mmHg press.sistolica/press.diastolica
La pressione nell'aorta non cade a zero alla chiusura della valvola aortica grazie alla componente elastica della sua parete che durante la sistole si dilata(con pressione pari a 120 mmHg) e durante la distole l'energia elastica accumulata viene rilasciata fornendo una pressione di 70 mmHg che assicura un flusso continuo di sangue in avanti.
TUTTI I FATTORI CHE FANNO AUMENTARE GITTATA CARDIACA E RESISTENZA PERIFERICA FANNO AUMENTARE ANCHE LA PRESSIONE ARTERIOSA.
SIMPATICO:
PARASIMPATICO:
REGOLAZIONE NERVOSA(cambiamenti rapidi,ma temporanei)
Mediante archi riflessi
Barocettori dell'arco aortico con fibre afferenti del vago(X) e barocettori del seno carotideo con fibre afferenti del glossofaringeo (IX) nucleo del tratto solitario nel bulbo nucleo motore dorsale del vago(parasimpatico) diminuzione della gittata cardiaca e vasodilatazione periferica calo della pressione
REGOLAZIONE ORMONALE(cambiamenti lenti,ma a lungo termine)
Regola la quantità di liquido circolante(volemia) perché maggiore è il volume del liquido,maggiore sarà la pressione.
Questa regolazione è operata dal rene sotto lo stimolo di vasopressina,renina,angiotensina e aldosterone.
ORMONI CON AZIONE DIRETTA SUI VASI
VASOCOSTRITTORI:vasopressina,angiotensina,noradrenalina e adrenalina
VASODILATATORI:chinine,VIP e ANP(ormone natriuretico atriale)
CIRCOLAZIONE NEI CAPILLARI
PRESSIONE NEI CAPILLARI
i capillari sono corti,ma il flusso è lento perché la sezione traversa totale dei capillari è molto grande
PRESSIONE NEI CAPILLARI POLMONARI:
PRESSIONE IDROSTATICA:pressione del sangue sulle pareti del capillare
PRESSIONE COLLOIDOSMOTICA:pressione delle proteine del plasma
SCAMBI DA CAPILLARI e LIQUIDO INTERSTIZIALE
Per DIFFUSIONE secondo GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE:ioni,acqua e sost. a basso PM
Per FILTRAZIONE e TRASPORTO VESCICOLARE
l'endotelio non è permeabile alle proteina plasmatiche(membr.semipermeabile) percui si viene a instaurare una pressione colloidosmotica nel plasma(data dalla concentrazione di proteine del plasma)e nel LEC.
VELOCITA' DI FILTRAZIONE:in ogni dato punto del capillare dipende dall'equilibrio fra le FORZE di STARLING:
La Velocità di filtrazione è direttamente proporzionale alla differenza tra il gradiente di pressione idrostatica e il gradiente di pressione osmotica F=k(deltaP - delta greco)
K =coefficiente di filtrazione capillare che tiene conto della permeabilità della parete e dell'area disponibile per la filtrazione.
AD ESTREMITA' ARTERIOSA avremo:
PI 37-1=36 mmHg
PC 25-0=25 mmHg
Quindi la differenza sarà 36-25=11 mmHg con flusso diretto dal plasma al LEC perché la pressione idrostatica prevale sulla colloidosmotica.
AD ESTREMITA' VENOSA avremo:
PI 17-1=16 mmHg
PC 25-0=25 mmHg
Quindi la differenza sarà 16-25= -9 mmHg con flusso diretto dal LEC al plasma al perché la pressione colloidosmotica prevale sulla idrostatica e tende a mantenere acqua nel plasma.
CAPILLARI POLMONARI
La pressione idrostatica nei capillari polmonari non è mai maggiore di 25 mmHg perché si deve avere solo scambio di gas per diffusione e l'acqua non deve entrare negli alveoli.
Quindi si avrà sia ad estremità venosa che arteriosa:
E cioè 25-25=0 mmHg con flusso nullo
RITORNO VENOSO
PRESSIONE VENE CAVE:media 4,6 mmHg che oscilla con il ciclo cardiaco e la respirazione:
Il ritorno venoso è favorito inoltre
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