Febbre bottonosa
Eziologia ed epidemiologia. La
febbre bottonosa, o tifo da zecche del mediterraneo,
č una malattia infettiva abitualmente benigna causata da Rickettsia conorii e trasmessa all'uomo
soprattutto dalla zecca del cane. Ha diffusione nel bacino del Mediterraneo.
Gli artropodi,
infettatisi pungendo animali domestici o selvatici (cani, conigli, lepri),
rimangono tali per tutta la loro vita e possono trasmettere le rickettsie anche
alla generazione successiva; l'uomo viene
occasionalmente contagiato con la puntura che fa penetrare i microrganismi
attraverso la cute. R. conorii si localizza poi negli endoteli dei piccoli
vasi dove provoca lesioni trombotiche generalmente
non molto accentuate.
Sintomatologia. La malattia
inizia dopo un periodo d'incubazione di 5-7 giorni, con sintomi quali febbre
elevata, cefalea, astenia, artromialgie,
congiuntivite, talora obnubilamento del sensorio. Frequentemente si riscontra
una piccola lesione cutanea ricoperta da un'escara (tache
noire), che cade successivamente
dando esito a un'ulcera: la manifestazione, accompagnata da tumefazione linfoghiandolare satellite, corrisponde alla puntura
infettante. Verso il 3°-4° giorno compare un esantema maculopapuloso,
a volte con componente emorragica, che si manifesta
dapprima agli arti inferiori e si diffonde poi a tutto il corpo, compresa la
regione palmo-plantare. Nel giro di 2 settimane la temperatura si normalizza e
l'eruzione si risolve.
Diagnosi. La diagnosi clinica č facile quando si osserve il tache noire. L'accertamento si
basa sulla reazione di fissazione del complemento, di inibizione
dell'emoagglutinazione e di immunofluorescenza
indiretta.
Terapia. La risposta a doxiciclina o tetracicline č sempre rapida.