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Le procedure di revisione nell'area disponibilità liquide
In relazione all'area delle disponibilità liquide i principi contabili nazionali di riferimento sono il n. 14 "Disponibilità liquide" e il n. 19 "I debiti". In base al principio 14 si ha che per disponibilità liquide si intendono sia i fondi liquidi[1] sia gli scoperti bancari (passività).
È importante sottolineare che non è consentita la compensazione tra conti attivi e passivi anche se questi sono tenuti presso la stesa banca. Inoltre, i saldi devono tenere conto di tutti i movimenti avvenuti entro la data di bilancio ed oltre a ciò, considerare tutti gli assegni emessi, i bonifici disposti entro la data di chiusura dell'esercizio e gli incassi effettuati dalle banche o da altre istituzioni creditizie ed accreditati nei conti prima della chiusura dell'esercizio, anche se le contabili bancarie sono pervenute nell'esercizio successivo.
Relativamente a quest'area la società sottoposta a revisione dovrebbe avere un sistema di controllo interno che preveda sia la separazione delle mansioni, sia un sistema di riconciliazione bancaria che abbia le seguenti caratteristiche:
periodicità nella predisposizione (di solito mensile);
approvazione e controfirma da parte di un responsabile diverso da colui che le predispone;
indagine sugli importi in riconciliazione (anzianità, anomalia, significatività).
Le procedure di revisione previste per le disponibilità liquide perseguono diversi obiettivi:
accertamento dell'esistenza (E);
competenza delle operazioni (A);
corretta valutazione (V);
accertamento della libera disponibilità (O);
corretta esposizione in bilancio (P);
uniformità dei principi contabili rispetto all'esercizio precedente.
In relazione ad ogni obiettivo da raggiungere sono previste determinate procedure di revisione di seguito riassunte:
accertamento dell'esistenza e della libera disponibilità; accertamento della completa esposizione in bilancio; |
conteggio fisico delle giacenze di cassa; richiesta di informazioni scritte alle banche; analisi dei prospetti di riconciliazione. |
verifica della competenza; |
richiesta di informazioni scritte alle banche; analisi dei prospetti di riconciliazione; verifica della registrazione in contabilità (cut off finanziario[2]). |
accertamento della corretta esposizione in bilancio; |
richiesta di informazioni scritte alle banche; analisi dei prospetti di riconciliazione; verifica delle registrazioni contabili. |
accertamento della valutazione. |
esame dei metodi di valutazione. |
In particolare, la richiesta d'informazioni scritte alle banche è una procedura di revisione prevista nel principio di revisione 505 "Le conferme esterne": consiste in una richiesta fatta dalla società a tutte le banche con cui la stessa ha avuto rapporti nel corso dell'esercizio oggetto di revisione.
Le lettere di richiesta di informazioni vengono predisposte dalla società soggetta a revisione su carta intestata in più copie, ma la spedizione diretta avviene da parte della società di revisione, che contemporaneamente predispone una lista di controllo delle circolarizzazioni in cui vengono inseriti i nomi delle banche e la data cui si riferisce l'invio delle lettere.
Nel caso in cui le risposte non pervengano al revisore entro la data di scadenza prevista, si provvederà ad effettuare un secondo invio (sollecito) che sarà registrato nella lista in questione.
Per quanto riguarda le risposte pervenute alla società di revisione occorre effettuare un'analisi di tutte le informazioni contenute nei moduli ABI inviati dalla banca; in questo modo sarà possibile verificare la correttezza delle riconciliazioni predisposte dalla società revisionata. È importante che ogni singola informazione/valore presente nel modulo venga controllata e verificata dal revisore, in quanto esse costituiscono l'unica nota esplicativa a sua disposizione per poter provare gli obiettivi della revisione.
Quanto detto deve essere riassunto in una carta di controllo del lavoro in cui deve essere indicato il nome della banca, il saldo riportato sul modulo ABI, il saldo che la società ha iscritto in bilancio e se la risposta è: in accordo, riconciliata con o senza eccezioni, non pervenuta. Infine, si dovrà predisporre un prospetto riepilogativo di tali dati in forma percentuale.
Concludendo, i principali tipi di controllo che devono essere svolti relativamente a quest'area sono sintetizzabili nel seguente elenco.
verificare che esista una separazione di funzioni tra chi gestisce l'aspetto finanziario e, chi ha il potere di firma, chi effettua le registrazioni, chi effettua le riconciliazioni e chi le controlla;
verificare l'esistenza di predisposizione di riconciliazioni periodiche ;
controllo periodico delle riconciliazioni e delle poste in riconciliazione, ponendo attenzione alla parte relativa a operazioni di vecchia data;
controllo relativo all'emissione di assegni in bianco;
controllo a campione e periodico sulle contabili bancarie (valuta, commissioni, importi, controparte);
analisi dei trasferimenti interbancari ponendo attenzione alla data delle operazioni e alla data della valuta;
richiesta di conferma scritta, alla data di bilancio, a tutte le banche con le quali la società ha avuto rapporti durante l'anno. Inviare la prima richiesta e tenere sotto controllo i solleciti al fine di garantire il pervenimento di tutte le risposte prima dell'emissione della relazione finale;
riscontrare la corrispondenza dei saldi confermati con le riconciliazioni preparate del cliente;
verificare che gli altri dati confermati (cambiali passive, garanzie prestate, ecc.) siano propriamente contabilizzati o adeguatamente evidenziati nella nota integrativa;
controllare l'aggiornamento dei poteri di firma;
fare il cut off finanziario ottenendo un elenco dei trasferimenti tra conti bancari (inclusi quelli con le consociate) effettuati diversi giorni prima e dopo la data di chiusura dell'esercizio, e accertarsi che ogni trasferimento sia stato registrato nel corretto periodo di competenza;
analisi dei supporti per la gestione finanziaria e di tesoreria.
compiere il conteggio fisico di cassa alla data di bilancio o ad una data prossima alla stessa;
controllare la corrispondenza delle risultanze del conteggio con la contabilità ed il bilancio; nel caso in cui il conteggio sia stato effettuato a data diversa da quella di bilancio, ottenere il libro cassa e verificare su base campionaria i movimenti di cassa contabilizzati nel periodo intercorrente tra la data del conteggio e quella del bilancio;
verifica dei limiti delle giacenze e dell'utilizzo dei fondi fissi (se presenti);
analisi della documentazione relativa agli esborsi;
verifica periodica delle firme per ricevuta partecipante e delle autorizzazioni interne;
tempestività dei versamenti;
conte fisiche a sorpresa.
depositi bancari e postali;
assegni;
denaro e valori in cassa;
giacenze in valuta estera;
casse funzionanti a fondo fisso;
fondi liquidi vincolati;
sospesi di cassa (nel caso esistano, sono da eliminare).
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