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Le caratteristiche generali della frode aziendale[1]
Il concetto di frode non è definito esplicitamente dalla legge, ma nel linguaggio comune sta ad indicare un atto compiuto per ledere un altrui diritto attraverso l'inganno.
Il significato che assume nella prassi aziendale è quello di un qualsiasi comportamento non violento che procura guadagno o beneficio, in modo illecito, causando un danno ingiusto, anche indiretto, ad altri.
Il legislatore, come già detto, non disciplina la frode, ma configura ipotesi di:
contratto in frode alla legge (art. 1344 Codice Civile),
truffa (art. 640 Codice penale),
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis Codice Penale),
frode informatica (art. 640 ter Codice Penale).
Tutte queste norme indicano i requisiti fondamentali che possono essere attribuiti al concetto di frode.
Per poter parlare di frode occorrono:
elementi soggettivi: attore (soggetto attivo) e vittima (soggetto passivo);
elementi oggettivi: inganno (artificio, raggiro, silenzio malizioso) e ingiusto guadagno e/o danno patrimoniale.
La frode pertanto si ha quando l'attore, attraverso artifici e raggiri induce in errore la vittima e procura a sé stesso o ad altri un vantaggio ingiusto provocando, di conseguenza, un danno ingiusto per la vittima o per altri.
L'inganno può tradursi in:
artificio: consiste in una violazione della realtà esterna o della sua percezione volta a
simulare circostanze inesistenti,
a dissimulare o a nascondere circostanze esistenti,
a falsare la realtà fornendone una rappresentazione diversa o non vera.
raggiro: consiste in ogni avvolgimento ingegnoso di parole ed argomentazioni destinato ad ingannare.
silenzio malizioso: l'attore per indurre la vittima in errore approfitta di una situazione di errore persistente "serbando maliziosamente silenzio".
Perciò, sono i concetti di buona fede, correttezza e lealtà nei rapporti di lavoro e nelle dinamiche contrattuali di tipo commerciale che delineano i confini del comportamento fraudolento. Inoltre, nel determinare la condotta fraudolenta non si prende in considerazione la valutazione del grado di ingenuità del soggetto truffato e non rileva neppure il grado di sofisticazione raggiunta per mettere in atto l'intento.
L'ingiusto danno patrimoniale subito dalla vittima assume una connotazione sempre più ampia volta a ricomprendervi anche il lucro cessante[2] e il danno indiretto. Si ha, infatti, che il danno patrimoniale causato dall'attore va ad innescare circuiti viziosi di natura culturale che colpiscono in senso negativo le potenzialità economiche delle diverse combinazioni produttive. In questo modo il danno diretto è minore rispetto ai danni indiretti effettivamente provocati all'azienda.
Diventa importante, in considerazione delle esigenze gestionali, estendere la considerazione ed i meccanismi di controllo e prevenzione a tutti i comportamenti non etici o illeciti che finiscono per creare potenzialità dannose.
Dato che il patrimonio aziendale è costituito dalla potenzialità economica unitariamente intesa, e non dalla somma dei beni analiticamente considerati, si ha che una riduzione di tale potenzialità costituisce già di per sé diminuzione del patrimonio e quindi un danno patrimoniale.
La frode societaria indica comportamenti fraudolenti compiuti a favore o a danno di aziende organizzate giuridicamente, individuabili come società.
La distinzione tra frodi compiute a favore o a danno della società non è molto netta; in entrambi i casi, infatti, la società ne esce colpita negativamente.
In particolare, la frode può essere commessa dalla società per ottenere un ingiusto vantaggio societario a danno di terzi soggetti o di dipendenti interni. Essa può essere compiuta anche da amministratori e dipendenti per ottenere vantaggi personali a danno dell'azienda di appartenenza o di terzi.
Infine, possono essere soggetti terzi che pongono in essere comportamenti fraudolenti a danno della società, dei suoi amministratori o dei suoi dipendenti. In pochi casi, inoltre, si assiste a situazioni di complicità tra diversi soggetti agenti.
Si possono individuare alcune categorie di frodi, che si distinguono per modalità di sviluppo, di prevenzione e di fronteggiamento:
frodi interne ed esterne;
corporate fraud e white collar crime;
frodi off the book e frodi on the book.
Le frodi interne sono compiute a danno della società dai suoi amministratori e dai suoi dipendenti; essi nel tentativo di soddisfare interessi di tipo personale e convinti di non provocare danno all'azienda nel suo sistema, compiono atti volti a creare per sé o per altri vantaggi ingiusti attraverso comportamenti illegali. Al contrario, le frodi esterne sono messe in atto da soggetti esterni alla società.
All'interno delle frodi societarie interne è possibile distinguere tra:
a) corporate fraud.
Si fa riferimento a frodi compiute dai vertici aziendali. In questi casi la capacità di azione è massima, in quanto sono possibili modifiche radicali della struttura aziendale e dei meccanismi formalizzati di governo e di controllo al fine di assecondare l'intento fraudolento.
b) White collar crime.
Riguarda frodi commesse dai dipendenti e vanno ad incidere sulla struttura aziendale e sul sistema di governo e controllo sfruttandone le imperfezioni e modificandone aspetti di natura secondaria. Questo tipo di reato non è da ritenersi inferiore, anzi la sua pericolosità è gravissima proprio perché annidato all'interno di meccanismi e procedure consolidate, e perché se scoperto difficilmente finisce nei tribunali e scatena pubblici processi. Le aziende nel tentativo di tutelare la propria immagine esterna sono costrette a limitarne il risalto e questo riduce fortemente le capacità deterrenti della stessa società.
Infine le frodi societarie possono o meno lasciare traccia nel sistema delle rilevazioni contabili, a tale scopo si distingue tra:
frodi on the book.
Sono quelle frodi cui è possibile risalire perché dalle rilevazioni contabili è possibile rinvenire le tracce dell'atto fraudolento attraverso un attento sistema di controllo interno ed adeguate procedure di contabilizzazione delle operazioni e separazione delle mansioni.
Frodi off the book.
Sono quelle frodi la cui rilevazione contabile risulta corretta, mentre scorretto è il comportamento sovrastante. Pertanto, ciò che serve è risalire agli atti di gestione che sono alla base delle rilevazioni contabili e verificare anche la loro correttezza.
I comportamenti fraudolenti hanno luogo in tutte le organizzazioni indipendentemente dalla loro dimensione e dal settore di appartenenza.
È necessario tenere presente l'impossibilità di determinare l'esatta dimensione del fenomeno, poiché una percentuale non qualificabile dei reati subiti dalle aziende, non viene mai scoperto. In più, il timore di danneggiare l'immagine aziendale induce le organizzazioni a non rendere di pubblico dominio i crimini individuati per non palesare l'inadeguatezza dei loro meccanismi di controllo. Pertanto i danni che effettivamente subiscono le aziende a causa delle frodi sonno superiori rispetto a quelli dichiarati.
La frode prolifera nei momenti di maggiore debolezza del sistema di controllo interno di un'organizzazione, quando cioè si è in fase di espansione, di crisi, di trasformazione, più in generale quando l'azienda sta affrontando nuove realtà, nuovi mercati o produzioni, quando si devono fondere culture diverse a seguito di partnership, alleanze, acquisizioni o quando determinati valori vengono demoliti, nel caso ad esempio di ristrutturazioni, dimissioni, outsourcing
A fronte di tale panorama, spesso il management non ha la consapevolezza della vulnerabilità della sua organizzazione e non ha una chiara percezione delle proprie responsabilità e del funzionamento del sistema di controllo. Di solito, la direzione percepisce il controllo come burocrazia, non rendendosi conto che un controllo agile ed efficace si può trasformare in un vantaggioso business.
Infine, bisogna ricordare che il crimine amministrativo in genere ha una riprovazione sociale di molto inferiore rispetto ad altri crimini, spesso è molto più facile in virtù di sistemi di controllo assolutamente deficitari e il rischio è modesto perché la vittima frequentemente non se ne accorge; la scoperta spesso è accidentale e non è detto che chi compie la frode sia punito, in quanto l'organizzazione può preferire incentivare le dimissioni del dipendente infedele, piuttosto che perseguirlo penalmente e, soprattutto se la frode effettuata in un'organizzazione non viene scoperta subito, diventa una questione che si ritiene non valga più la pena perseguire.
Quindi, spesso, il danno economico diretto della frode è meno rilevante del danno indiretto da essa causato.
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