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Il contributo di internet




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IL CONTRIBUTO DI INTERNET


La globalizzazione è inseparabile dalla rivoluzione informa­tica che ha contrassegnato gli ultimi decenni del nove­cento, investendo le economie e le società sviluppate con mutamenti di tale portata da far parlare di una terza rivo­luzione industriale. Tutti i fenomeni caratteristici di questa fase storica, sono ricollegabili allo sviluppo di una tecnolo­gia e di un settore che non solo ha portato il personal computer in ogni ufficio ed in quasi ogni casa, ma ha creato con Internet una modalità di accesso all'informazione, di comunicazione e di scambio di dimensioni planetarie.


Internet (composto del latino inter, 'fra' e dell'inglese net, 'rete') ha rivoluzionato il mondo del computer e delle comunicazioni in un modo senza precedenti: ha caratteristiche di diffusore pla­netario, ma, allo stesso tempo è anche un'infrastruttura per creare collaborazione e interazione, senza limiti dovuti alle distanze geografiche; è percepita come la più grande rete telematica mon­diale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratori per suo mezzo interconnessi. Nell'arco di alcuni decenni è oggi divenuta la rete globale.


Nata negli anni sessanta come progetto del Dipartimento della difesa statunitense per lo sviluppo di una rete telematica decentrata, alla fine della guerra fredda, è stata messa a disposizione di impieghi civili all'inizio degli anni novanta, collegando dapprima i principali centri universitari e raggiungendo poi, in modo ampio, l'utenza casalinga.

Da qualche anno è ormai possibile collegarsi a questa grande rete da dispositivi mobili come un palmare o da un telefono cellulare.



Definizione ufficiale di Internet (1995, Federal Networking Council 'FNC').


'Internet' si riferisce al sistema di informazione globale che


è logicamente interconnesso da un address space unico e globale, basato sull'Internet Proto­col (IP) o le sue successive estensioni/sviluppi;

è in grado di supportare la comunicazione tramite la suite Transmission Control Proto­col/Internet Protocol (TCP/IP) o le sue successive estensioni/sviluppi, e/o altri protocolli compatibili con l'IP;


fornisce, utilizza o rende accessibili, sia pubblicamente che privatamente, servizi di comuni­cazione di alto livello stratificati e basati sulla correlata infrastruttura qui descritta.


Funzionamento


Un grande risultato della nascita e dell'affermazione di Internet è stato quello di creare uno stan­dard tra i protocolli di comunicazione tra le varie reti, consentendo ai più diversi enti e agenti di scambiare dati mediante un protocollo comune, il TCP/IP, relativamente indipendente da specifi­che hardware proprietarie, da sistemi operativi, dai formati dei linguaggi di comunicazione degli apparati di comunicazione.

Ciò che viaggia in Internet, infatti, sono i pacchetti, che costituiscono l'unità minima in questo si­stema di comunicazione. Tali pacchetti viaggiano usando una tecnica conosciuta come commutazione di pacchetto (packet switching) che consente di condividere un cammino piuttosto che fare uso di percorso dedicato. In pratica un pacchetto che parte da un host e giunge ad un altro host non segue un percorso predefinito, ma quello più congeniale in un preciso momento.

I collegamenti tra i vari nodi Internet sono appoggiati su criteri statistici di disponibilità. Molti nodi sono collegati tra loro in diversi modi e tramite diversi path. Questo tipo di collegamento può essere compreso alla luce delle motivazioni che negli anni sessanta dettarono la nascita di Internet (allora denominata ARPANET): creare una rete di elaboratori decentrata che potesse resi­stere ad un attacco nucleare da parte dell'Unione Sovietica. Una tale rete decentrata sarebbe sopravvissuta a molti attacchi visto che un attacco ad un singolo elaboratore non ne avrebbe im­pedito il funzionamento generale, ed i collegamenti ridondanti avrebbero sostituito quelli distrutti.

Per potersi collegare ad Internet, il solo requisito richiesto ad un qualsiasi agente o dispositivo elettronico è quello di poter 'dialogare' con i protocolli (TCP/IP) che controllano l'invio e la rice­zione dei pacchetti.

La struttura di comunicazione è a livelli per cui sopra e sotto questi due protocolli ne funzionano degli altri. In pratica un pacchetto che parte da un host attraversa i diversi strati protocollari che aggiungono informazioni al pacchetto, quando questo raggiunge la destinazione, avviene uno spacchettamento al contrario e ogni livello legge le sue informazioni.

Quindi, come si comprende, un pacchetto è composto da un'informazione base incapsulata in una struttura di informazioni di servizio.

Le tre virtù di internet


Ci sono tre regole elementari di comportamento che sono legate alla natura stessa di Internet.


Nessuno lo possiede - Internet non può essere posseduto, in quanto, non solo è di domi­nio pubblico, ma è il dominio pubblico. Per questo internet è una risorsa affidabile. Possiamo costruirci sopra del business senza doverci preoccupare che un domani la Internet S.p.A. possa costringerci ad un aggiornamento, ci possa raddoppiare i prezzi o possa essere comprata da un nostro concorrente. Non dobbiamo preoccuparci che certe funzioni siano compatibili solo con le piattaforme di Microsoft, Apple o AOL - perché il

funzionamento della rete è stabilito al di fuori di queste aziende, non alla portata del loro


controllo. La manutenzione della rete è delegata a tutti i suoi utilizzatori, non ad un qual­che provider centralizzato che un domani potrebbe fallire.


Chiunque lo può usare - Internet è stato costruito per includere tutti sul pianeta.

E' vero, solo un decimo della popolazione mondiale - un po' di più di 600.000.000 di abi­tanti - al momento accede ad Internet. Ma se siete abbastanza fortunati da possedere la ricchezza materiale per una connessione ed un apparecchio per connettervi, la rete non impone alcun ostacolo alla partecipazione.


Chiunque lo può migliorare - inserendo nella rete dei nuovi servizi.



Percentuale di allacci internet: blu scuro per i paesi con molte connessioni, fino ad arrivare al grigio dove le connessioni sono nulle.

 



Generalmente Internet è definita «la rete delle reti», infatti è costituita da tutta una serie di reti, private, pubbliche, aziendali, universitarie, commerciali, connesse tra di loro.

Queste sottoreti possono anche essere protette e, quindi, consentono l'accesso a Internet solo in maniera condizionata. Si tratta delle Intranet,dove la protezione è stabilita da un firewall.


Le reti Intranet ed Extranet


Le reti Intranet utilizzano la rete interna aziendale con le modalità ed i protocolli tipici di Internet. Possono essere utilizzate verso l'esterno e verso l'interno dell'azienda:


Verso l'esterno con il marketing, il commercio elettronico, l'erogazione elettronica di ser­vizi (presentazioni, cataloghi, supporto tecnico), l'espansione dei mercati a livello interna­zionale;


Verso l'interno, attuando un collegamento orizzontale e non solo verticale all'interno dell'azienda, permettendo quindi il collegamento e la trasmissione dei dati fra i diversi li­velli aziendali, ma anche fra le diverse sedi aziendali, indipendentemente dalle distanze geografiche.


Gli utenti di Intranet sono quindi i soli dipendenti e collaboratori dell'azienda, ma in alcuni casi può essere conveniente l'uso di Internet per collegare sedi aziendali distanti: si parla in questi casi di Extranet.





Le aziende possono usare Extranet per:


Scambiare grandi volumi di documenti elettronici;


Distribuire cataloghi di prodotti riservati ai rappresentanti o ad operatori commerciali;


Collaborare con altre aziende collegate per lo sviluppo di progetti;


Accedere alle applicazioni fornite da altre aziende;


Distribuire informazioni di interesse comune con aziende partner.


Questa integrazione fra rete aziendale e rete globale è molto importante e si basa sugli aspetti caratteristici di Internet:


Le aziende possono rendere visibili i propri prodotti e le proprie attività, catturando l'interesse de singoli utenti o diffondendo informazioni in proprio possesso;


Possono modificare le informazioni in tempi brevissimi, quasi istantanei, e risulta quindi semplice tenere aggiornate le pagine e gli archivi.


Perciò la rete Internet offre alle aziende l'opportunità di migliorare la propria produttività per­mettendo la vendita di prodotti e servizi all'interno di nuovi mercati in rapida espansione, comu­nicando su scala mondiale con una spesa molto ridotta e permettendo l'aggiornamento dei clienti sui nuovi prodotti e sulle loro caratteristiche tecniche.

In un mercato competitivo come quello attuale, infatti, le informazioni devono essere sempre aggiornate, altrimenti risultano inutili. Per questo le aziende che utilizzano Internet come base di diffusione delle proprie informazioni, possono garantirsi un rapporto con i clienti costante ed ag­giornato in tempo reale. Inoltre Internet fornisce servizi di posta elettronica, di gestioni di basi di dati con un'integrazione delle varie risorse di tipo informatico, mettendo di conseguenza a dispo­sizione degli utenti una grande quantità di informazioni, grazie all'enorme numero di host ad essa collegati. La rete Intranet apre all'utente della LAN la strada per Internet, ereditando i vantaggi relativi alla condivi­sione per quanto riguarda la propria rete lo­cale e consentendo contemporaneamente l'accesso ad Internet in modo trasparente. Le aziende possono espandere i confini dei propri sistemi di elaborazione, e quindi in­cludere persone e risorse esterne all'azienda.


Aziende e siti Web


Dopo aver osservato tutti i vantaggi che Internet offre, non è difficile capire perché ormai quasi tutte le aziende sono dotate di un sito web. I vantaggi della creazione di un sito sono infatti rile­vanti:


Un'attività commerciale può raggiungere un vasto pubblico e interagire con i clienti;


I sistemi informatici di comunicazione riducono i costi per promuovere un'attività commer­ciale rispetto ai mezzi tradizionali, come campagne pubblicitarie, spedizioni via posta e cataloghi;


Le informazioni relative all'azienda e ai prodotti vengono fornite in modo rapido e poco di­spendioso, con un aggiornamento continuo e a costi bassi;


Le aziende rimangono virtualmente aperte al pubblico 24 al giorno e 7 alla settimana, ren­dendo ininfluenti i problemi legati alla differenza di fuso orario;


Le informazioni sono accessibili sia ai clienti, che devono risolvere un problema tecnico o vo­gliono informazioni sui prodotti, sia agli operatori interni, che hanno gli accessi Intranet e devono operare sui dati aziendali;


Può essere attivato un sistema di commercio elettronico in rete, per condurre transazioni commerciali on line.


E-commerce


Attraverso Internet e le tecnologie Web è possibile quindi anche la vendita di beni.

Il significato del termine 'commercio elettronico' è mutato col passare del tempo. All'inizio indi­cava il supporto alle transazioni commerciali in forma elettronica, generalmente ricorrendo a una tecnologia denominata Electronic Data Interchange (EDI, introdotta alla fine degli anni settanta) per inviare documenti commerciali come ordini d'acquisto o fatture in formato elettronico.

In seguito vennero aggiunte delle funzioni che possono venire denominate in modo più accurato come 'e-commerce', l'acquisto di beni e servizi attraverso il World Wide Web ricorrendo a server si­curi, con servizi di pagamento on-line, come le autorizzazioni per il pagamento con carta di cre­dito.


Una delle problematiche più sentite nel mondo dell' e-commerce è indubbiamente la sicurezza nelle modalità di pagamento. Ad oggi, le modalità più diffuse sono il bonifico bancario, il contrassegno e il pagamento con la carta di credito, sicuramente più interessato da questo problema. Inizialmente, il trasferimento delle informa­zioni e dei dati personali tra venditore e cliente avveniva in chiaro. Questo costituiva un enorme problema per la sicurezza, in quanto i dati trasferiti erano suscettibili di essere intercettati e quindi uti­lizzati da terzi per operazioni al di fuori della pratica commerciale in atto. Oggi, questa pratica di trasferimento dei dati è stata ab­bandonata, a favore di pratiche più sicure che garantiscano una maggiore riservatezza delle informazioni personali e che quindi assicurino la bontà delle transazioni.


Bisogna però dire che i consumatori hanno accolto il modello economico dell'e-commerce meno prontamente di quello che i suoi proponenti si aspettavano. Anche in categorie di prodotti appro­priati all'e-commerce, lo shopping elettronico si è sviluppato solo lentamente. Diversi motivi po­trebbero giustificarne la lenta diffusione, includendo:


Dubbi riguardo la sicurezza. Molte persone non usano la carta di credito in Internet per ti­more di furti e frodi.


Mancanza di gratificazione immediata con la maggior parte degli acquisti con Internet. Molta dell'attrattiva nell'acquistare un prodotto sta nella gratificazione immediata di usare e mostrare l'acquisto. Tale attrattiva non c'è quando il prodotto ordinato non arriva per giorni o settimane.


Il problema dell'accesso al commercio in rete, specie per le famiglie povere e per le na­zioni in via di sviluppo. La scarsa diffusione di accessi ad Internet in tali settori riduce di molto il potenziale per il commercio elettronico.


L'aspetto sociale dello shopping. Molta gente ama parlare al personale di vendita, agli altri clienti, o ai loro amici: questo lato sociale dell'attrattiva della shopping-terapia non c'è con la stessa ampiezza nello shopping in internet.


Cina: Internet sotto censura


Il governo cinese sta in ogni modo tentando di arginare l'espansione di un mezzo che pubblica liberamente informazioni: non importa se siano vere o false, il fatto che spaventa il Partito Co­munista è che le cose scritte non siano controllate. Pensando che quasi la metà degli utenti na­viga nel web alla ricerca di informazioni, internet diventa il quotidiano più venduto, il settimanale più letto, il telegiornale più visto.


Così, i vertici della Repubblica Cinese stanno provando in tutti i modi a bloccare, o quanto meno a controllare, le informazioni che girano on-line. Attraverso parole chiave, da Pechino si cerca di censurare ogni notizia che riguardi l'indipendenza di Taiwan o del Tibet, la setta del Falun Gong, il Dalaï Lama, i movimenti studenteschi nati dopo Tienamnen, la pornografia i partiti politici d'op­posizione o diversi movimenti anticomunisti. Così i portali e i provider sono obbligati a schedare tutte le informazioni che ospitano, catalogare i link immessi, gli accessi avvenuti, per metterli a disposizione delle autorità cinesi. I siti commerciali devono avere una licenza governativa, rila­sciata solo se si comunica alla perfezione contenuti ed offerte delle proprie pagine web.


È stato introdotto un software che analizza e registra dati di accessi e pagine viste di ogni sito, elencando parole proibite e argomenti di informazione non permessi, contenuto delle frasi nelle chat e nelle e-mail spedite.

Negli Internet Caffé gli utenti devono registrarsi con la carta d'identità, e i siti visitati da ogni persona saranno inviati ad un centro di controllo, per registrare violazioni al divieto imposto alla visione di mezzo milione di siti stranieri. Esiste perfino un numero verde a cui è possibile segna­lare Internet Caffé non autorizzati, oppure quelli che non utilizzano il software-censura.


Ed è notizia di Settembre 2002 che Pechino ha ordinato la chiusura dei due più importanti motori di ricerca: Google e Altavista. La rea­zione dei giornalisti cinesi non si è fatta at­tendere, scrivendo alcune lettere aperte in difesa della libertà d'informazione chiedendo aiuto all'Occidente, ma la decisione non cam­bierà fino a che i rappresentanti dei due mo­tori non scenderanno a patti con il governo. Yahoo è già seduta al tavolo delle trattative per non rischiare di essere oscurato, e sem­bra che abbia già tolto dal catalogo la parola democrazia.


I numeri sembrano proprio non andare d'accordo con la linea politica cinese. Mentre il governo centrale blocca le vie d'accesso a Internet e leggi sempre più severe vengono approvate ad in­tervalli regolari, il popolo dei navigatori on-line cresce sempre più ogni giorno.

Al giugno 2002 la Cina si piazza al terzo posto come numero di utenti connessi alla rete, arri­vando a contarne quasi 46 milioni.

L'aumento in un anno è stato del 61 per cento, segno evidente del boom che sta avvenendo in questo periodo. Certo è che, se pensiamo che la popolazione cinese supera di gran lunga il mi­liardo di persone, ci accorgiamo che i navigatori della rete al di là della Grande Muraglia non sono poi tanti: solo il 3,6% dei cinesi si connette. Bisogna però considerare che i cinesi hanno potuto scoprire la Rete solo nel 1994  e che il trend di crescita mostra sempre con maggior forza la direzione che si è presa.



Questa ricerca individua le cause della crescita cinese, partendo dagli interventi statali, analizzando cause ed effetti dell'ingresso della Cina nel WTO, risolvendo un problema di combinazione ottima dei fattori di produzione, chiarendo il fenomeno della globalizzazione e osservando l'importanza di Internet e del commercio elettronico.

Il principale fattore all'origine della trasformazione dell'economia cinese negli ultimi tre decenni, può però dirsi di tipo istituzionale: le riforme strutturali messe in atto dal 1978 hanno modificato profondamente l'attività e l'economia in Cina.


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