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MODELLI DI ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
L'amministrazione statale è quella di pertinenza dello Stato e può essere :
centrale (ha sede nella capitale)
decentrata (ha sede in periferia)
L'amministrazione pubblica non statale è di più tipi:
- amministrazione degli enti pubblici nazionali
- amministrazione di enti pubblici autonomi.
Nelle città capoluogo di provincia vi sono normalmente:
I diversi uffici appartengono a persone giuridiche pubbliche diverse e hanno dipendenze diverse.
AMMINISTRAZIONE STATALE CENTRALE
PCM : Al vertice dell'amministrazione statale c'è il presidente del consiglio col relativo apparato. Una delle caratteristiche del vertice dell'amministrazione statale è la compresenza di politica ed amministrazione; tale inserimento della politica nell'amministrazione è realizzato per assicurare che la seconda non diventi un potere arbitrario separato, bensì risponda alle esigenze della collettività. Il tutto è disciplinato dalla 400/88.
2. Ministeri : Le funzioni amministrative più importanti sono svolte dai ministeri; nel loro ambito esistono vari organi ed uffici:
- Ministro: è il capo del ministero, propone al consiglio dei ministri la nomina dei dirigenti con funzioni generali, dirige l'azione amministrativa, adotta le decisioni di maggior rilievo
- Sottosegretario: è un organo ausiliare, a cui spettano competenze che vengono delegate dal ministro, se gli vengono conferite deleghe relative all'intera area di competenza di una o più strutture dipartimentali, può essergli attribuito il titolo di vice ministro
- Gabinetto del ministro: ha funzioni d'ausilio del ministro e di coordinamento
- Consiglio di amministrazione: ha una struttura stabile e compiti che riguardano l'organizzazione del lavoro e del ministero
- Segretario generale: ha compiti di coordinamento
- Dipartimento, direzione generale, divisione: il dipartimento è la struttura di primo livello costituita per l'esercizio organico e integrato delle funzioni del ministero, le divisioni sono la struttura di base.
Con il D.lgs. 300/1999 è stata operata una riduzione degli apparati ministeriali: i ministri da 18 sono divenuti 12, sono state limitate le singole unità di comando, il personale è stato raggruppato in un ruolo unico, si è sancito il principio della flessibilità nell'organizzazione.
I ministeri sono uffici complessi, dotati di personale e mezzi propri, che operano in settori
di intervento omogenei; si differenziano in ordine ai tipi di funzioni, alle soluzioni strutturali, interne e periferiche, alle dimensioni ed alla disciplina. Tendenzialmente in tutti
i ministeri ricorrono 3 caratteri:
- Il vertice è mutuato dal governo
- I poteri del ministro e del ministero sono identici perché il primo opera nei limiti delle attribuzioni del secondo
- L'organizzazione interna è divisionale, in altre parole le unità elementari vengono progressivamente aggregate in uffici intermedi e questi in uffici generali a fianco dei quali spesso si trovano altri variamente composti quali i consigli superiori e gli altri organi collegiali.
3. Agenzie : deve perseguire gli obiettivi stabiliti in apposite convenzioni stipulate con le amministrazione interessate, disponendo a tal fine di un particolare regime d'autonomia in ordine all'organizzazione interna, al personale, alla finanza ed alla contabilità. Sono state istituite agenzie con funzioni tecnico-operative che richiedono professionalità e conoscenze specialistiche e specifiche modalità di organizzazione del lavoro. Nella realtà, il nuovo assetto organizzativo non ha trovato attuazione.
AMMINISTRAZIONE STATALE DECENTRATA
L'amministrazione decentrata si è evoluta lungo 4 tappe:
1.
l'organismo periferico principale era
2. si sono moltiplicati i ministeri che hanno istituito in periferia i propri uffici decentrati,
gli uffici decentrati dei ministeri si sono resi sempre più autonomi rispetto al controllo e al coordinamento del prefetto
3. il settorialismo dell'amministrazione decentrata è ancora aumentato perché si sono costituiti anche più uffici decentrati
4. si è avuto un mutamento di tendenza: gli uffici decentrati di alcuni ministeri sono stati trasferiti alle regioni e non sono più uffici statali, ciò ha portato ad una certa semplificazione degli apparati decentrati.
La maggior parte dei ministeri ha un'articolazione periferica estesa su tutto il territorio nazionale. Ciò perché vi è la tendenza dell'amministrazione centrale a controllare l'esecuzione delle decisioni da parte delle amministrazioni periferiche; le motivazioni si vanno arricchendo con la sfiducia della classe dirigente nazionale nei confronti della classe locale, con l'aumento di soggetti che operino vicino ai destinatari per meglio soddisfarne le esigenze. In periferia, accanto ad amministrazioni specializzate ( Difesa, Sicurezza, Finanza.) vengono istituiti uffici territoriali del governo ( frutto della trasformazione delle prefetture ).
Sono stati, inoltre, introdotti uffici di coordinamento e di raccordo dell'azione delle amministrazioni periferiche, quali
prefetti
comitati provinciali della pubblica amministrazione
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA NON STATALE
Lo stato aveva troppi controlli e troppi impiegati e per questo agiva troppo lentamente. Per
sopperire a tale lentezza si procedette con la creazione di nuovi enti pubblici, perché si pensava che la soluzione alla lentezza burocratica non stesse nell'assumere altri impiegati ma nell'istituire altri enti pubblici.
Ente pubblico è una persona giuridica pubblica con fini rilevanti per l'ordinamento giuridico statale. Gli enti pubblici hanno potestà diverse:
- possono essere enti con capacità generale o con legittimazione limitata. Nel primo caso non hanno limiti di materia nel secondo possono agire solo nei campi loro indicati dalla legge
- possono essere enti autonomi ossia possono darsi un indirizzo politico - amministrativo
proprio
- possono essere enti autarchici, ossia hanno la potestà di emanare atti
amministrativi dotati di imperatività.
TIPOLOGIE DI ENTI PUBBLICI
- enti pubblici di disciplina di settore: che hanno compiti di controllo di operatori privati - enti pubblici di erogazione: erogano servizi alla collettività ( INPS )
- enti pubblici economici: svolgono attività imprenditoriale e agiscono con regole di diritto privato ( BNL, IRI, ENI, ENEL .).
AMMINISTRAZIONI INDIPENDENTI
L'indipendenza di determinate funzioni pubblicistiche si concretizza attraverso il riconoscimento di poteri di autonomia, di gestione e d'organizzazione. Le autorità indipendenti hanno 3 caratteristiche:
1. si pongono al di fuori dell'apparato esecutivo e quindi sfuggono al controllo del governo
2. esercitano funzioni normative e si sostituiscono al parlamento
3. agiscono attraverso forme di natura contenziosa tipiche dei processi.
Esempi di amministrazione indipendente sono:
STRUTTURE DI COORDINAMENTO TRA AMMINISTRAZIONI
Le strutture di coordinamento tra amministrazioni sono numerose:
A valenza nazionale :
> Presidenza del consiglio dei ministri
> Conferenza permanente STATO - REGIONI
a valenza periferica:
> Prefetti
> I comitati provinciali della pubblica amministrazione
> I commissari straordinari del governo.
Tutti questi organi hanno funzioni di coordinamento tra più amministrazioni. Si sono andate sviluppando interdipendenze ed interrelazioni tra soggetti che operano a diversi livelli territoriali, così da creare il modello strutturale dell' amministrazione composta.
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE IN FORMA PRIVATA
Le amministrazioni pubbliche in forma privata sono 4:
I PRIVATI IN FUNZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE
Spesso
Questo fenomeno si può realizzare con:
Appunti su: modelli di organizzazione amministrativa, modelli di organizzazioni amministrative, |
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