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L'ORGANIZZAZIONE SINDACALE
Generalità
a) Due componenti:
il substrato sociale: la solidarietà del gruppo professionale
la rilevanza giuridica: il gruppo professionale organizzato
b) La categoria: ambito di aggregazione degli interessi collettivi basato su:
- idea che la categoria esista in natura
- valutazione eteronoma e autoritativa (la categoria del periodo corporativo)
- valutazione autonoma degli stessi interessati: questa è la concezione adottata dal nostro ordinamento; no ad un concetto ontologico, libertà di scelta, pluralismo sindacale
Dal pluralismo: vantaggi (libertà); inconvenienti (possibilità di sovrapposizioni e conflitti; divisioni ideologiche); nei fatti: pluralismo ideologico ma sostanziale unità di azione (possibili strappi, contrattazione separata)
2. Modalità organizzative
a) Tipologie: sindacati per ramo d'industria o di mestiere (es., piloti)
b) Modelli organizzativi
b1 per i lavoratori
extraziendale: verticale per categorie produttive o orizzontale (Confederazioni o livello territoriale)
aziendale: canale unico (forma rappresentativa del sindacato e forma rappresentativa del personale) o canale doppio (forme separate)
b2 per i datori di lavoro: per lo più organizzazione per settori produttivi (confindustria, confcommercio, confagricoltura)
c) Varie forme: Commissioni interne, sezioni sindacali aziendali, delegati, consigli di fabbrica, assemblea, rappresentanze sindacali aziendali e unitarie
3. Forme giuridiche di organizzazione sindacale
a) Il modello dell'art. 39 Cost. dell'associazione sindacale registrata (libertà e ufficio pubblico); le ragioni della non attuazione (controlli, problemi per l'accertamento del numero, collegamento con art. 40, opposizione Cisl, difficoltà tecniche per combinare pluralismo e unità negoziale)
b) In concreto: sistema sindacale di fatto paritetico fra le grandi confederazioni
c) La scelta privatistica: modello associativo (art. 36 ss. c.c.), associazioni non riconosciute: la "vita vegetativa" del sindacato; ma per l'attività fondamentale e di rilevanza costituzionale non c'è alcuno "statuto"; problemi per la tutela dei membri interni (immunità per il sindacato?)
d) forme "istituzionali", nel senso che sono previste dalla legge (rappresentanze sindacali aziendali) o dalla contrattazione collettiva (rappresentanze sindacali unitarie
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