Democrazia e federalismo
Democrazia
Il termine deriva dal linguaggio politico
degli antichi greci, presso i quali significava 'Il governo del
popolo' e cioè quell'organizzazione in cui la funzione legislativa era
svolta dall'assemblea dei cittadini e quella esecutiva e giudiziaria erano
svolte dai magistrati e i giudici eletti dai cittadini. Quindi la democrazia
delle città stato-greche era una democrazia in cui le leggi venivano stabilite
dall'assemblea dei cittadini, questo perché quelle società politiche erano di
piccole dimensioni. A Roma nel periodo repubblicano non si ebbe un vero governo
democratico, ma un governo misto, formato dai consoli, dal senato e dai comizi.
Il fatto più importante per comprendere la
nascita dell'ideologia democratica nella società contemporanea è la rivoluzione
industriale che iniziò nella seconda metà del XVIII secolo. Infatti prima della
rivoluzione i rapporti economici erano organizzati in piccoli mercati nei quali
si svolgeva quasi tutta la vita economica e sociale degli abitanti, ma
l'introduzione delle macchine e delle industrie moderne produsse una vera e
propria rivoluzione, infatti gli uomini si organizzarono in un unità produttiva
sempre più grande, gli artigiani divennero operai e si sviluppo l'urbanesimo.
Questa trasformazione mise in crisi il vecchio modo di produzione e quindi al
principio di legittimità del potere e si contrappose un nuovo principio: la
democrazia, dove gli stati non furono più concepiti come regni in cui il re ha
il potere sui sudditi ma come nazioni in cui sono i cittadini stessi a
costituire lo stato e a formare il governo. Quindi l'ideologia democratica è il
tentativo di raggiungere l'uguaglianza degli uomini.
Federalismo
La nascita dell'ideologia federalista risale
agli ultimi decenni del XVIII secolo da una parte con gli scritti di Kant,
dall'altra con la costituzione americana del 1787. Kant distinse la tregua come
situazione di assenza temporanea tra la guerra tra gli stati, dalla pace come
instaurazione dell'ordine del diritto nei rapporti tra gli stati, in questo
modo Kant enunciò il valore fondamentale del federalismo: la pace.
Lo stato federale rappresenta l'aspetto
strutturale del federalismo. Questo nuovo strumento di governo è caratterizzato
dalla divisione della sovranità e quindi dalla divisione dei poteri. Gli stati
membri della federazione, non possono commettere atti di guerra e quindi vivono
in un ordine pacifico, perché le competenze attinenti alla politica militare e
a quella estera sono assegnate al governo federale centrale. Il federalismo è
l'instaurazione dell'ordine della pace tra gli stati che può realizzarsi
soltanto quando si verifichino condizioni storico-sociali.