Appunti per Scuola e Università
humanisticheUmanistiche
Appunti e tesine di tutte le materie per gli studenti delle scuole medie riguardanti le materie umanistiche: dall'italiano alla storia riguardanti le materie umanistiche: dall'italiano alla storia 
sceintificheScientifiche
Appunti, analisi, compresione per le scuole medie suddivisi per materie scientifiche, per ognuna troverai appunti, dispense, esercitazioni, tesi e riassunti in download.
tecnicheTecniche
Gli appunti, le tesine e riassunti di tecnica amministrativa, ingegneria tecnico, costruzione. Tutti gli appunti di AppuntiMania.com gratis!
Appunti
universita
AmministratoriArcheologiaCommoditiesContabilitaDiritto
Finanza bancheGeologiaGestioneIdrologiaMarketing
MedicinaMeteorologiaMusicaRicercheScienze politiche
SilvicolturaTurismo
Appunti
universita
AmministratoriArcheologiaCommoditiesContabilitaDiritto
Finanza bancheGeologiaGestioneIdrologiaMarketing
MedicinaMeteorologiaMusicaRicercheScienze politiche
SilvicolturaTurismo


AppuntiMania.com » Universita » Appunti di Diritto » Interpretazione del diritto




Interpretazione del diritto




Visite: 205Gradito:apreciate 4-stela [ Picolo appunti ]
Leggi anche appunti:

I diritti costituzionali e la legge penitenziaria




Stato comunità




Appunti di diritto ecclesiastico




Scarica gratis Interpretazione del diritto

INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO

Nel dodicesimo capitolo viene trattato uno dei temi fondamentali della filosofia del diritto; l'interpretazione del diritto o, con un termine più usato dai filosofi si parla del pensiero ermeneutico. Il termine ermeneutica deriva da una scuola filosofica che si è sviluppata nella seconda metà del '900 e che ha come suo tema fondamentale il problema dell'interpretazione dei testi e è importante nella filosofia del diritto perché le leggi, le norme hanno bisogna di una interpretazione. Quindi il problema dell'interpretazione è un problema fondamentale. Secondo la dottrina tradizionale dell'interpretazione, le leggi hanno un significato univoco; cioè quando un legislatore emana una norma, ed ha un suo significato che deve essere capito da tutti. Quindi, secondo una dottrina tradizionale, le norme hanno un senso univoco che, non varia a seconda di chi va ad interpretarle. Questa impostazione è stata messa in crisi da questa nuova concezione filosofica detta: ermeneutica, la quale si è resa conto che non esiste questa univocità nell'interpretazione di una norma. Per gli ermeneuti, infatti, una stessa norma può avere diversi significati, a secondo di chi la interpreta, pertanto non è vero che una norma abbia un carattere univoco perché il suo significato non viene colto da tutti allo stesso modo. Pertanto per cogliere il significato delle norme giuridiche c'è bisogna di un'interpretazione, di un lavoro ermeneutica. La nuova coscienza ermeneutica ha, naturalmente, messo in crisi tutta una serie di credenze, in particolar modo quelle che fanno capo ad una tradizione interpretativa che prende il nome di " logicismo giuridico" , che si basa su alcune certezze:

1.      che possa esistere una sola interpretazione vera ed esatta;

2.      che ci sono interpretazioni che non mettono in gioco la personalità dell'interprete e quindi non è possibile attribuire ad una stessa norma più significati.

Queste certezze del logismo giuridico sono state messe in crisi da questa interpretazione ermeneutica che vede nell'attività del giurista-interprete, l'individuazione di più significati ricavabili da una stessa norma e che tale individuazione implica un atteggiamento di intervento attivo sul testo da interpretare, così come emerge da un epigramma goethiano, molto amato dai cultori di ermeneutica: " nell'interpretazione, siate inventivi e vivaci. Anche se non tirate nulla dal testo, attribuitegli un senso!".

Quindi, l'attività del giurista-interprete non può che essere creativa ed essa, a sua volta, andrà ritenuta normativa, perché il giurista non è chiamato a chiarificare il significato implicito delle norme, ma egli opera attribuendo loro un significato. Pertanto sarà impossibile non ammettere che il giurista-interprete produce norme valide a risolvere controversie. Il problema che sorge alla tesi ermeneutica è: se non vi è un unico significato che si possa attribuire ad una norma ma ve ne sono diversi, in base all'interpretazione delle norme stesse, come si può scegliere la più giusta?

Nasce a proposito il problema del nichilismo, cioè il problema che se si hanno più interpretazioni da una stessa norma, è che se non ne avessimo nessuna, perché non si sa quale sia la più giusta. D'Agostino dice che il problema non è tanto quello del nichilismo o relativismo: quello che l'ermeneutica ha messo in discussione non è tanto che non ci sia un'interpretazione attiva degli enunciati normativi, ma ha messo in evidenza che ci sono tante interpretazioni, cioè che il lavoro ermeneutico è, in qualche modo, inesauribile. Quindi ci troviamo di fronte a due situazioni, una di aspetto negativo che è di coloro che dicono che ci sono varie interpretazioni e quindi come se non ce ne fosse neanche una, perché non si sa quale sia quella giusta, e quindi, quella a cui far riferimento: concezione nichilista (negazione di tutto); l'altra di aspetto positivo, quella ermeneutica, ritiene che questa variabilità di significati, da attribuire ad una stessa norma, sia un bene, perché con ciò si vuole dimostrare che vi è un lavoro che non deve fossilizzarsi, stabilizzarsi, ma che deve continuamente andare avanti. Il lavoro ermeneutico si svolge su una base di criterio: il primo che è quello che D'Agostino definisce come criterio dell'orizzonte di attesa che sostiene che una norma debba essere interpretata tenendo conto dello sfondo culturale, sociale, filosofico e storico, che si viene a creare intorno al giudice; il secondo, fa riferimento al tema dell'implicazione, cioè il giudice darà un'interpretazione ad una norma adeguandosi il più possibile alla realtà che lo circonda; il terzo fa riferimento alla fedeltà. Il giurista non deve essere fedele né al legislatore, perché in questo modo implicherebbe un'inevitabile sudditanza politica nei confronti di chi detiene il potere; né alla legge, perché trattasi di principi astratti che solo grazie all'attività interpretativa dei giuristi, acquistano concretezza. Pertanto il giurista non può essere fedele all' "essere", al diritto,  quel diritto basato su convinzioni, certezze, che ognuno ha dentro di sé e che costituiscono dei valori innati universali.


Scarica gratis Interpretazione del diritto
Appunti su:



Scarica 100% gratis e , tesine, riassunti



Registrati ora

Password dimenticata?
  • Appunti superiori
  • In questa sezione troverai sunti esame, dispense, appunti universitari, esercitazioni e tesi, suddivisi per le principali facoltà.
  • Università
  • Appunti, dispense, esercitazioni, riassunti direttamente dalla tua aula Universitaria
  • all'Informatica
  • Introduzione all'Informatica, Information and Comunication Tecnology, componenti del computer, software, hardware ...

Appunti Ricerche Ricerche
Tesine Amministratori Amministratori