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Il rapporto giuridico è la relazione tra due soggetti regolata dal diritto oggettivo. Si ha rapporto giuridico nel momento in cui nasce un diritto; il diritto nasce a titolo originario quando sorge a favore di una persona senza che venga trasmesso da altri, a titolo derivativo quando passa da una persona ad un'altra (sono di questo genere la compravendita ma anche la successione o la donazione)
Soggetto attivo è colui che esercita un diritto, passivo colui su cui ricade il corrispettivo dovere; nel contratto i soggetti si chiamano parti.
Nella successione, il diritto può essere sia nel lato attivo che passivo come nel caso in cui il successore , l'erede, succede nell'obbligo di pagare i debiti del defunto. Nel diritto italiano si ha successione a titolo universale quando il successore si pone come nuovo soggetto che subentra in tutti i diritti attivi e passivi del suo dante causa, e ciò avviene nella fusione societaria o nella costituzione di erede. Si ha invece successione a carattere particolare nella figura del legato.
Terzo è colui che in genere è estraneo al rapporto ovvero per il quale il rapporto non produce effetti.
Il diritto soggettivo è il potere di agire ( se uno vuole) per il soddisfacimento del proprio interesse, protetto dall'ordinamento. L'esercizio del diritto consta nell'esplicazione dei poteri che il diritto attribuisce e quindi nella realizzazione di un interesse; la realizzazione può essere spontanea o coattiva , quando bisogna far ricorso ai mezzi che l'ordinamento mette a disposizione per la tutela dei diritto(es.: espropriazione per soddisfare un credito).
Situazioni giuridiche soggettive
Favorevoli ovvero dal lato del soggetto attivo |
Sfavorevoli ovvero dal lato del soggetto passivo |
Diritto relativo o pretesa Il diritto viene soddisfatto non dal titolare ma dalla condotta del titolare dell'obbligo. Caratteristiche: relatività e mediatezza |
Obbligo effetto giuridico soggettivo svantaggioso in si è obbligati verso un soggetto attivo per un fare , non fare o dare. Il titolare è nella condizione di decidere se adempiere o meno. |
Diritto assoluto può essere fatto valere nei confronti di tutti erga omnes; non esiste un unico soggetto che può deludere l'interesse del titolare [art. 832]. La realizzazione del diritto non avviene per l'adempimento degli altri ma avviene a prescindere dagli altri, che sono potenziali violatori del diritto. Caratteristiche: immediatezza ed assolutezza. L'esempio classico è il diritto reale di proprietà. |
Dovere dovere di non infrangere il diritto. Gli altri devono astenersi dal turbare il godimento del diritto del soggetto attivo. |
Diritto potestativo possibilità di determinare una modificazione nella sfera giuridica altrui senza l'altrui cooperazione [art. 1500]. I diritti potestativi sono una categoria a parte nell'ambito dei diritti soggettivi. Caratteristiche: immediatezza e relatività |
Soggezione situazione giuridica svantaggiosa caratterizzata dalla passività. |
Se al diritto soggettivo è legato anche un dovere (doveri-poteri) si parla di potestà.
Le facoltà o diritti facoltativi sono manifestazioni del diritto soggettivo che non hanno carattere autonomo; esse si estinguono se si estingue il diritto soggettivo di cui sono accessorie.
L'aspettativa è un interesse preliminare di un soggetto; è preliminare in quanto se si verificherà un evento allora sorgerà un diritto a suo favore.
Nei casi in cui si applicano norme di diritto amministrativo e una persona ha interesse che non si compiano atti illegittimi, si ha la figura dell'interesse legittimo, che è il diritto a che tutto si svolga con regolarità affinché non vengano lesi i propri interessi.
Si ha la figura dell'onere quando ad un soggetto è attribuito un potere , ma l'esercizio di tale potere è condizionato ad un adempimento. L'adempimento non è obbligatorio e quindi non sanzionabile, ma senza di esso non si beneficia del potere conferito.
La violazione del diritto assoluto è una responsabilità extracontrattuale, al contrario della violazione di un diritto relativo.
Lo Status è una qualità giuridica che si ricollega ad una posizione dell'individuo nella società, e può essere di diritto pubblico(cittadino) o privato(figlio, coniuge)
In generale non si può alienare (alienum facere = fare di un altro) un diritto maggiore di quello di cui si dispone
La persona può distinguersi in:
fisica [art. 1 codice civile capacità giuridica];
giuridica.
La persona fisica
Capacità giuridica speciale (dottrina) in relazione a determinati atti solo alcune persone possono godere di determinati benefici [Art 350 codice civile]
L'idoneità alla capacità giuridica è riconosciuta dal momento del concepimento, ma la sua acquisizione è subordinata alla nascita (di bambino vivo) [art. 462codice civile]. La capacità giuridica secondo l'art 3 della Cost. non può essere limitata per sesso religione, razza, opinioni politiche o condizioni sociali. Allo straniero è permesso di godere di tutti i diritti civili a condizione di reciprocità.
La capacità di agire ovvero di usufruire dei diritti e di assumere ed adempiere obblighi derivanti dalla capacità giuridica si acquista con la maggiore età: 18 anni; gli atti posti in essere da un minore sono annullabili per incapacità legale di una delle parti. Ci sono eccezioni per il matrimonio e per i contratti di lavoro che possono essere stipulati a 15 anni.
Minore emancipato è il minore di almeno sedici anni di età che abbia ottenuto dal giudice l'autorizzazione a sposarsi; questo può effettuare atti che non pregiudichino il suo patrimonio (atti di ordinaria amministrazione) ed inoltre può effettuare atti di straordinaria amministrazione attraverso un curatore. Il curatore deve fare una dichiarazione di volontà che accompagni quella del minore.
Incapacità di agire
interdizione incapacità assoluta. Il maggiore di età ed il minore emancipato che si trovano in stato di infermità mentale abituale possono essere interdetti su richiesta di un parente entro il IV° grado o dal curatore o dal tutore. L'interdizione giudiziale avviene tramite sentenza dal momento della pubblicazione obbligatoria. [art. 414 codice civile]. L'interdetto viene legalmente equiparato al minore non emancipato. Viene nominato un tutore che deve sostituire con la propria volontà la volontà dell'interdetto; L'interdetto viene riabilitato con sentenza del giudice.
inabilitazione stato di infermità mentale non sufficientemente grave da giustificare l'interdizione [art. 415 codice civile]. Viene nominato un curatore il quale integra la dichiarazione di volontà dell'inabilitato per ciò che riguarda gli atti di amministrazione straordinaria.. Il curatore affianca l'inabilitato mentre il tutore sostituisce l'interdetto.
Il codice penale prevede un altro caso per l'incapacità di agire ed è una pena accessoria ad una condanna per reclusione per un periodo non inferiore ai cinque anni. Si parla di interdizione legale che dura fino all'esaurimento della pena e concerne la disponibilità e l'amministrazione dei beni dell'interdetto..
Gli atti posti in essere da persone interdette sono annullabili, anche se al momento dell'atto avevano piena capacità di intendere e di volere.
Può capitare che una persona non sia interdetta ma non abbia capacità di intendere e di volere ovvero affetto da incapacità naturale; non importa se lo stato sia transitorio o permanete, quello che conta è la condizione nel momento dell'atto: ebbene gli atti di testamento, donazione e matrimonio sono direttamente impugnabili e quindi resi invalidi. Per gli atti unilaterali (accettazione di un eredità o rinuncia di credito ) occorre che ci sia anche un grave pregiudizio a carico dell'incapace. Per i contratti serve invece la mala fede da parte dell'altro contraente.
Il rappresentante legale viene nominato quando un soggetto è legalmente incapace di agire; per i minorenni sono i genitori che se assenti sono sostituiti da un tutore, nominato dal giudice tutelare. Sia i genitori che il tutore non possono compiere atti di straordinaria amministrazione senza l'intervento del giudice.
Il curatore è invece colui che fornisce assistenza; egli non si sostituisce all'emancipato o all'inabilitato ma integra la loro volontà. Il curatore è nominato dal giudice tutelare.
Il legittimato è colui che ha il potere di disposizione rispetto ad un particolare diritto.
Per le persone fisiche abbiamo:
domicilio: luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi interessi e affari.
Residenza luogo in cui la persona attualmente si trova e può essere provata con qualsiasi mezzo.
Cittadinanza è la situazione d appartenenza di un individuo ad un determinato Stato; nessuno può esserne privato. La cittadinanza si acquista per:
nascita, se uno dei genitori è cittadino, a prescindere dal luogo
adozione
nascita nel Territorio, per genitori apolidi o per rinuncia alla cittadinanza dei genitori
il coniuge dopo almeno sei mesi di permanenza nel territorio
al cittadino CEE dopo 4 anni a qualsiasi straniero che risieda almeno 10 anni
è ammessa la doppia cittadinanza
La parentela si misura in linnee e gradi. Linee rette per discendenti, collaterali per stipite comune ma non discendenti. Sono affini i parenti di uguale grado del coniuge. I coniugi non sono parenti ne affini ma la relazione tra loro si chiama coniugio.
La personalità giuridica della persona fisica si estingue con la morte, dove questa è accertata per cessazione di ogni attività celebrale. Si considera persona scomparsa il soggetti che si è allontanato dal suo domicilio o residenza, e di cui non si hanno notizie. Il tribunale della persona scomparsa può nominare un curatore quale rappresentante per amministrare il patrimonio del soggetto. L'assenza si ha quando la scomparsa dura per almeno due anni; il tribunale ordina l'apertura dei testamenti e si procede con l'assegnazione dell'eredità ma i beni non entrano nel patrimonio disponibile dell'erede. L'assenza non scioglie il matrimonio. La morte presunta viene dichiarata dopo 10 anni di assenza o un termine più breve nel caso di guerre, calamità. Gli eredi possono disporre dei beni il coniuge può risposarsi, tuttavia se il soggetto si ripresenta ha diritto a riavere il prezzo dei beni alienati e il nuovo matrimonio del coniuge è invalido.
I registri in cui vengono annotate le vicende delle persone giuridiche sono quattro: nascita, cittadinanza, matrimonio e morte; sono pubblici e svolgono proprio una funzione pubblicitaria.
Le persone giuridiche si dividono in :
persone giuridiche pubbliche (stato, regioni, province, comuni ed enti pubblici), che ricavano la loro personalità giuridica dalla legge; non sono disciplinate da una normativa specifica ma sono distinte in numerose norme. [art. 11 codice civile]; Vi troviamo:
enti registrati
enti a struttura associativa su base contrattuale, costituiti dallo stato o da privati ma con fini pubblici(fondazioni)
enti con finalità d lucro o ideali
enti con scopi egoistici e non profit
le figure tipiche sono: le società, le associazioni, le fondazioni e le organizzazioni di volontariato.
persone giuridiche private (fondazioni, associazioni ed altre istituzioni di carattere privato) che acquistano la personalità giuridica mediante riconoscimento con decreto del Presidente della Repubblica; nonostante ciò esistono persone giuridiche di fatto ovvero non riconosciute ma alle qual si applica quasi tutta la disciplina delle prime. [art. 12 codice civile].
Le persone giuridiche perdurano anche dopo la morte dei membri originari.
Elemento caratteristico è l'autonomia patrimoniale con la quale il patrimonio dell'ente viene distinto da quello sei suoi associati e dei suoi organi, i creditori dei soci non possono rivalersi sul patrimonio associativo e viceversa. Altri elementi sono una pluralità di persone (tranne che per le fondazioni) e uno scopo comune .
La personalità giuridica si acquista con il riconoscimento da parte dello Stato. Per le società, una vota effettuato l'atto costitutivo, basta l'iscrizione nel registro delle imprese. La vita e l'attività di una persona giuridica è regolata dallo statuto; poiché questa non può agire la sua volontà è espressa da organi che sono persone fisiche. L'organo decisorio è l'assemblea che deve essere in numero legale in prima convocazione, in numero qualunque in seconda e nel quale si procede per votazione a maggioranza.
La nazionalità è l'equivalente della cittadinanza per le persone fisiche, e viene data tramite il riconoscimento. Allo stesso modo la residenza si chiama sede.
L'estinzione della persona giuridica si ha per motivi previsti nello statuto (obiettivo raggiunto, scadenza del termine ..) oppure per insufficienza del patrimonio o scopo esaurito (in questi casi lo stato può disporre la fusione di più fondazioni). L'estinzione si ha per atto pubblico nel quale viene nominato un liquidatore che definisce i rapporti giuridici pendenti; nel periodo di liquidazione possono essere posti in essere solo atti che sono mirati alla stessa. Il patrimonio residuo viene disposto come per statuto.
La registrazione delle imprese riconosciute è promossa anche attraverso sanzioni penali e gli amministratori che la omettono rispondono in solido con l'impresa; lo scopo è quello di rendere pubbliche tutte le notizie della persona giuridica.
Per le associazioni non riconosciute cioè gli enti che non abbiano chiesto il riconoscimento o a cui tale riconoscimento sia stato negato si ha che: viene riconosciuta efficacia per quel che riguarda i rapporti interni.; i soci sono comproprietari di un fondo comune senza la possibilità di riscatto della propria quota; tali associazioni godono di un'autonomia patrimoniale imperfetta, ovvero i creditori possono fare valere i propri diritti sul fondo comune, e, qualora questo non fosse sufficiente, risponderanno personalmente ed in solido coloro i quali hanno agito in nome e per conto della società. Il presidente o il direttore sono rappresentanti nel diritto processuale; Le associazioni non riconosciute non possono beneficiare di donazioni o lasciti: per poterne godere devono richiedere il riconoscimento.
Il comitato è una figura particolare di persona giuridica; il suo scopo è quello di raccogliere fondi per un determinato scopo. I costituenti sono responsabili personalmente della custodia e verso i destinatari dei fondi
Secondo l'articolo 39 della Costituzione i sindacati rientrerebbero nella categoria delle associazioni riconosciute, ma essendo il loro riconoscimento subordinato alla verifica del loro ordinamento interno, e mancando un organo statale preposto alla verifica di tale ordinamento, i sindacati restano associazioni non riconosciute.
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