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I CONTRATTI
Il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale [art. 1321 codice civile]. Il contratto quindi si distingue dagli altri negozi giuridici perché in primo luogo non può mai essere unilaterale, e poi deve avere contenuto patrimoniale.
Elementi essenziali del contratto [art. 1325 codice civile] :
l'accordo delle parti
la causa
l'oggetto che deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile;
la forma che è richiesta ab substantiam
CLASSIFICAZIONE DEI CONTRATTI :
Contratti tipici: contratti che per la loro frequenza o importanza vengono espressamente disciplinati dal legislatore. |
Contratti atipici: le parti sono comunque libere di concludere contratti che non sono previsti dal legislatore (atipici) purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico [art. 1322 codice civile]. |
Contratti con due parti |
Contratti plurilaterali; in questo tipo di contratti il vizio derivante da una parte non coinvolge necessariamente la sorte dell'intero contratto (ciò avviene solo se la partecipazione viziata è da considerarsi essenziale per le altre parti coinvolte). |
Contratti a prestazioni corrispettive o sinallagmatici; viene detto sinallagma il nesso di reciprocità che lega le due prestazioni. Se è invalida o impossibile la prestazione a carico di una parte risulta invalidi l'intero contratto (sinallagma genetico); se non viene adempiuta o diviene impossibile una prestazione la controprestazione non è più dovuta (sinallagma funzionale). |
Contratti con prestazioni a carico di una parte sola: ne sono esempi la fideiussione, il deposito gratuito, il comodato. |
Contratti a titolo oneroso. |
Contratti a titolo gratuito. |
Contratti di scambio in cui la prestazione di ciascuna parte è a vantaggio della controparte. |
Contratti associativi in cui la prestazione di ciascuno è diretta al conseguimento di uno scopo comune. |
Contratti commutativi in cui i reciproci sacrifici sono certi. |
Contratti aleatori in cui elemento essenziale è l'esistenza di un'incertezza sull'entità dei reciproci sacrifici e proprio per questo non si può applicare la risoluzione per eccessiva onerosità. |
Contratti ad esecuzione istantanea in cui la prestazione delle parti è concentrata in un dato momento, immediato o differito |
Contratti di durata in cui la prestazione continua nel tempo o si ripete periodicamente. |
Contratti a forma libera |
Contratti a forma vincolata o solenne |
Contratti consensuali che si perfezionano con l'accordo tra le parti. |
Contratti reali in cui è necessario oltre all'accordo anche la consegna del bene (mutuo, comodato, deposito e pegno). |
Contratti ad efficacia reale se realizzano automaticamente, per effetto del solo consenso, il risultato perseguito (compravendita). |
Contratti ad efficacia obbligatoria che fanno nascere l'obbligo a carico delle parti di realizzare il risultato. |
Il contratto preliminare è il contratto con cui le parti si obbligano a stipulare un successivo contratto definitivo; nel preliminare deve essere determinato il contenuto essenziale del contratto definitivo e le eventuali aggiunte devono essere consensuali.
Il contratto preliminare può vincolare ambedue le parti o una sola (promessa unilaterale).
L'inadempimento del contratto preliminare da luogo ad una responsabilità contrattuale; oltre al risarcimento danni, se taluno non adempie al preliminare all'altra parte è concessa la facoltà di ottenere, qualora sia possibile, una sentenza costitutiva che realizzi gli effetti che avrebbe dovuto produrre il contratto.
Il contratto preliminare deve avere gli stessi requisiti di forma richiesti per il contratto definitivo [art. 1351 codice civile].
Il preliminare è ammesso per qualsiasi tipo di contratto fatta eccezione per la donazione.
Attualmente è permessa la trascivibilità dei contratti preliminari, in particolare sugli immobili, al fine di evitare in caso di fallimento dei costruttori la perdita delle caparre versate dai futuri acquirenti; questa trascrizione ha priorità sulle successive e in caso di fallimento del costruttore il promissario acquirente ha diritto alla restituzione del prezzo pagato.
Cessione del contratto è una figura che si realizza nei contratti a prestazioni corrispettive purché queste non siano state ancora eseguite, e consiste in un contratto (di cessione) stipulato da una parte (cedente) con un terzo estraneo al contratto originario (cessionario) per trasferire in capo a quest'ultimo tutti i rapporti attivi e passivi derivanti dal contratto originario [art. 1406 codice civile]. Ai fini della cessione de contratto è indispensabile il consenso dell'altro contraente originario (ceduto).
Il cedente è tenuto a garantire la validità del contratto, il nomen verum, e non il suo adempimento.
Il cedente viene di norma liberato dalle sue obbligazioni verso il ceduto; ma il ceduto si può cautelare dichiarando espressamente che con la cessione non intende liberare il cedente, in questo caso il cedente risponderà in caso di inadempimento del cessionario.
Il cedente può anche garantire al cessionario l'adempimento del ceduto, rispondendo in solido con quest'ultimo (come fideiussore) in caso di inadempimento.
La differenza con il subcontratto è che i rapporti contrattuali tra le due parti originarie rimangono gli stessi; nasce completamente un nuovo rapporto tra una parte e il terzo e questo rapporto è completamente separato dal primo.
La conclusione del contratto:
Durante il periodo di trattative si ha negoziazione per ciò che riguarda il contenuto degli accordi che si stanno formando; le parti sono libere di concludere o meno il contratto, ma hanno comunque l'obbligo di comportarsi secondo buona fede [art. 1337 codice civile]. L'obbligo di comportarsi secondo buona fede si concretizza in due aspetti fondamentali :
qualora le trattative siano giunte a buon punto una delle parti non le può interrompere senza un giustificato motivo.
ciascuna delle parti ha il dovere di informare l'altra di eventuali cause in invalidità del contratto, qualora queste siano conosciute o avrebbero potuto esserlo con la normale diligenza.
Responsabilità precontrattuale o colpa in contrahendo è un tipo di responsabilità extracontrattuale che viene a realizzarsi qualora una delle parti, nel corso delle trattative, venga meno all'obbligo di comportarsi secondo buona fede. Il risarcimento dovuto viene limitato alle spese ed alle perdite che siano strettamente dovute alle trattative ed al vantaggio che sarebbe potuto ottenersi impiegando il tempo speso nella trattativa fallita in altre contrattazioni.
Il momento perfezionativo del contratto è il momento in cui proposta ed accettazione (che costituiscono entrambe dichiarazioni di volontà unilaterali) si fondono in un'unica volontà. Il contratto si considera concluso nel momento e nel luogo in cui il proponente ha conoscenza dell'accettazione della sua proposta comunicatagli dalla controparte [art. 1326 codice civile].
Si presume che l'accettazione sia venuta a conoscenza del proponente nel momento in cui questa sia giunta presso la sua casa o la sua azienda. Per alcuni contratti si ha una esecuzione di un ordine: tali contratti si considerano accettati quando la parte inizia ad eseguire , comunicando però l'esecuzione all'altra parte.
Se si tratta di un contratto con obbligazioni a carico del proponente (fideiussione)per la perfezione del contratto basta anche un comportamento omissivo del destinatario che quindi non rifiuta la proposta. Una deroga al principio generale è stabilita per la donazione, che si perfeziona solo in seguito a notifica al donante.
La revoca è l'atto unilaterale con cui si intende far perdere la validità della propria proposta o della propria accettazione [art. 1328 codice civile].
La proposta può essere revocata prima della conclusione del contratto; tuttavia nel caso in cui accettante, in buona fede, avesse data esecuzione alla sua prestazione, questo ha diritto ad essere indennizzato di spese e perdite dal proponente.
La revoca dell'accettazione per essere efficace deve giungere a conoscenza del proponente prima che gli pervenga l'accettazione.
La proposta (o l'accettazione) perde automaticamente efficacia se prima del perfezionamento del contratto il proponente (o l'accettante) muore o diviene incapace a meno che non si tatti di offerte proposte da imprenditori o società non piccoli. La proposta irrevocabile si realizza nel caso in cui il proponente decide di rinunziare alla facoltà di revoca. La sua proposta conserva l'efficacia anche nel caso di morte o di sopravvenuta incapacità [art. 1329 codice civile].
L'offerta al pubblico è la proposta indirizzata a destinatari indeterminati [art. 1336 codice civile]; per la sua validità deve contenere gli estremi essenziali del contratto che mira a concludere. L'offerta al pubblico è revocabile, la revoca deve essere fatta nella stessa forma con cui è stata fatta l'offerta ed è efficace anche nei confronti di chi essendo venuto a conoscenza della proposta, non ha avuto notizia della revoca.
L'opzione rende irrevocabile la proposta in seguito ad un accordo tra le parti [art. 1331 codice civile]; l'irrevocabilità presenta come unica differenza quella di derivare da accordo e non solo dalla volontà del proponente. L'opzione ha un termine di validità, ed entro detto termine l'accettante può perfezionare il contratto mediante dichiarazione unilaterale di volontà. L'opzione può avere un corrispettivo.
La prelazione consiste nel diritto di essere preferito ad ogni altro, a parità di condizioni, nella stipula di un determinato contratto. La prelazione può essere :
volontaria: quando è conseguenza di un accordo tra le parti : ha efficacia obbligatoria e non è opponibile ai terzi;
legale: accordata dalla legge ai coeredi ed è opponibile ai terzi.
Contratti per adesione: consistono in moduli standard contrattuali che le imprese fanno sottoscrivere alle parti; il cliente non può discutere il contratto e le sue clausole, può accettarlo in blocco o rifiutarlo. Le clausole più gravi o che determinano uno squilibrio a carico del consumatore interne a questo tipo di contratti vengono dette vessatorie e necessitano una specifica approvazione scritta da parte del cliente; in genere riguardano le responsabilità, le deroghe alla competenza dell'autorità giudiziaria, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni; esiste una black list di clausole vessatorie. Le clausole aggiunte prevalgono su quelle prestampate anche se non cancellate; le clausole dubbie si considerano a favore del contraente debole. Le clausole nulle non toccano la restante parte del contratto che rimane valido e a vantaggio del consumatore.
Un contratto ha forza di legge tra le parti [art. 1372 codice civile] e può essere sciolto solo da uno specifico accordo delle parti o per cause ammesse dalla legge. Può altresì essere concordato uno specifico diritto di recesso, in favore di una o di entrambe le parti, ma in tale caso il diritto dovrà essere fatto valere prima che l'altra parte abbia dato inizio all'esecuzione del contratto [art. 1373 codice civile]. Nei contratti di durata indeterminata è dato diritto di recesso in ogni momento salvo l'obbligo di dare un congruo preavviso.
Interpretazione del contratto - disposizioni del codice civile :
nell'interpretare un contratto si deve risalite alla comune intenzione delle parti, alla luce del loro comportamento complessivo [art. 1362];
il contratto deve essere interpretato secondo buona fede [art. 1366];
là dove le parti non abbiano disposto si ricorrerà all'integrazione del contratto applicando le eventuali norme dispositive, gli usi o l'equità [art. 1374] - funzione integratrice della legge;
si dovrà intendere come nulla ogni pattuizione dei privati contraria alle norme imperative - funzione imperative della legge.
Contratti ad effetti reali - momento del passaggio della proprietà :
se si tratta di cosa determinata la proprietà passa per effetto del consenso manifestato nelle forme previste dalla legge [art. 1376 codice civile]; la consegna del bene non è necessaria;
se si tratta di cose generiche la proprietà si trasmette con la specificazione, ovvero l'individuazione delle cose mediante pesatura o misurazione [art. 1378 codice civile].
Conflitto tra più acquirenti dello stesso bene :
se si tratta di beni mobili non registrati vale la regola del possesso vale titolo, e quindi prevale colui che per primo ha acquistato il possesso o il godimento in buona fede;
se il conflitto riguarda diritti reali ed alcuni diritti personali su beni immobili o mobili registrati vengono applicate le regole della trascrizione;
per i diritti personali di godimento (locazione) viene preferito chi per primo ha conseguito il godimento della cosa [art. 1380 codice civile]. Se nessuno ha conseguito il godimento della cosa vale la data del titolo.
La clausola penale è la clausola inserita dalle parti nel contratto che individua quanto dovrà essere pagato da una parte a titolo di penale, in seguito ad eventuale inadempimento. Tramite la clausola penale il creditore viene sgravato dell'onere di provare l'entità del danno subito e sarà pure esonerato dalla stima che viene determinata dalla liquidazione convenzionale[art. 1382 codice civile]. La clausola penale può essere prevista sia nel caso di inadempimento assoluto che in caso di inadempimento relativo.
La caparra può essere di due tipi :
confirmatoria: si verifica quando al momento della conclusione del contratto una parte consegna all'altra una somma di danaro o una quantità di cose fungibili come conferma della serietà del vincolo assunto ed a titolo di acconto sul prezzo dovuto [art. 1385 codice civile]. Se la parte che ha dato la caparra si rende inadempiente l'altra parte ha la facoltà di recedere dal contratto trattenendo la caparra a titolo di risarcimento ovvero preferire l'esecuzione del contratto o la risoluzione e trattenere la caparra come anticipo e garanzia dell'adempimento. Se si rende inadempiente la parte che ha ricevuto la caparra l'altra parte ha la facoltà di recedere dal contratto pretendendo il doppio della caparra.
penitenziale costituisce il corrispettivo del diritto di recesso [art.1386 codice civile]; la parte che ha dato la caparra può recedere perdendola e la parte che l'ha ricevuta può recedere pagando il doppio della caparra; la caparra è tutto quello che può essere preteso.. Il contratto viene sciolto da una dichiarazione unilaterale recettizia e non è configurabile un'ipotesi di inadempimento.
Effetti del contratto di fronte ai terzi: gli effetti del contratto sono limitati alle parti; se io prendo impegni per un terzo, questi è libero di adempiere o meno; nei confronti del contraente sono però vincolato io e dovrò risarcire per danni il primo se non riesco a convincere il terzo.
Il contratto a favore del terzo è il contratto in cui le parti (promittente e stipulante) attribuiscono ad un terzo il diritto di pretendere l'adempimento di una promessa[art. 1411 codice civile]. La validità del contratto è subordinata alla condizione che lo stipulante abbia un interesse, anche solo morale, all'attribuzione del vantaggio al terzo. Al terzo potrà essere attribuita la titolarità di un diritto, a cui egli stesso discrezionalmente deciderà se ricorrere o meno, e non un vantaggio meramente economico.
Tipici esempi sono l'accollo, il contratto di trasporto, la rendita a favore di terzi, l'assicurazione sulla vita a favore di terzi.
Le caratteristiche del contratto a favore del terzo sono :
il terzo acquista il diritto verso chi ha fatto la promessa fin dal momento della stipula del contratto a suo favore;
il terzo ha facoltà di rinunzia al diritto attribuitogli;
lo stipulante può revocare o modificare la stipulazione fino al momento in cui il terzo dichiari espressamente di volere utilizzare il diritto;
la causa dell'acquisto del diritto è il contratto a favore del terzo; perciò il promittente può opporre al terzo tutte le eccezioni fondate sul contratto ma non quelle fondate sui rapporti tra promittente e stipulante.
La rescissione del contratto è l'azione che rende inefficace il contratto; può essere chiesta nel caso in cui il contratto presenti anomalie genetiche, ovvero risalenti al momento della sua stipula. Si può chiedere la rescissione del contratto se concluso in stato di pericolo e per lesione.
Per esperire un'azione di rescissione del contratto concluso in stato di pericolo occorrono due presupposti [art. 1447 codice civile] :
lo stato di pericolo in cui si trovava uno dei due contraenti o un'altra persona che ha spinto il contraente alla stipula;
l'iniquità delle condizioni.
Per esperire un'azione di rescissione di un contratto (sinallagmatico) per lesione si richiedono [art. 1448 codice civile] :
una lesione ovvero una sproporzione tra le due prestazioni (la prestazione dovuta deve avere un valore più che doppio rispetto alla controprestazione) che deve valere fino al momento in cui la domanda è proposta;
lo stato di bisogno della parte danneggiata, ovvero uno stato di disagio economico tale da incidere sulla corretta valutazione del contratto;
che l'altra parte abbia approfittato dello stato di bisogno.
L'azione di rescissione per lesione non è ammissibile riguardo ai contratto aleatori.
Il contraente contro cui è proposta un'azione rescissione può evitarla eliminando la sproporzione tra le due prestazioni.
La rescissione non ha efficacia retroattiva, e quindi non può pregiudicare i diritti acquisiti da terzi.
L'azione si prescrive in un anno dalla conclusione del contratto.
L'azione di risoluzione serve a sciogliere il rapporto contrattuale e fare come se non sia mai esistito; si hanno tre cause principali di risoluzione: per inadempimento, per impossibilità sopravvenuta, per eccessiva onerosità.
L'azione di risoluzione per inadempimento; in un contratto a prestazioni corrispettive qualora una delle parti risulti inadempiente, all'altra è concesso il diritto potestativo di agire per la risoluzione del contratto : il contratto verrà considerato come mai stipulato e la parte non inadempiente avrà il diritto di chiedere il rimborso delle spese dovute all'assoluto inadempimento [art. 1453 codice civile]. La parte non inadempiente potrà ovviamente ottenere la ripetizione della propria prestazione qualora questa sia stata già eseguita; è anche in suo potere chiedere al posto della risoluzione una condanna all'adempimento in tal caso potrà chiedere una condanna per ritardato adempimento.
Per ottenere la risoluzione del contratto è necessario presentare una domanda giudiziale; spetterà quindi al giudice accertare se vi è stato effettivamente inadempimento del contratto e se la responsabilità di questo deve attribuirsi al convenuto. Il giudice dovrà anche dichiarare che l'inadempimento non abbia scarsa importanza. Una volta accolta la domanda dal giudice, l'altra parte non potrà più operare per l'adempimento, salvo il consenso della parte che si è rivolta al giudice; allo stesso modo la parte che ha fatto domanda di risoluzione non potrà pretendere l'adempimento. La risoluzione non ha effetto retroattivo e le cose date devono essere restituite.
La risoluzione di diritto è la risoluzione di un contratto che può avvenire solo nei tre casi espressamente previsti dall'ordinamento :
Clausola risolutiva espressa, clausola contrattuale con cui le parti si accordano, al momento della stipula, per considerare risolto il contratto qualora una determinata obbligazione non venga adempiuta o venga adempiuta con ritardo [art. 1456 codice civile]. In seguito all'inadempimento della specifica obbligazione il contratto non viene considerato automaticamente risolto, viene attribuito alla parte non inadempiente il diritto potestativo di chiedere la risoluzione semplicemente comunicandolo all'altra parte. Dalla ricezione della comunicazione il contratto si intende sciolto. Tale clausola stimola le parti a non ritardare.
Diffida ad adempiere, qualora nel contratto manchi una clausola risolutiva espressa, in caso di inadempimento, la parte non inadempiente può intimare l'altro contraente ad adempiere entro un termine congruo, dichiarando che, qualora non si verifichi l'adempimento entro detto termine, il contratto sarà da considerare risolto [art. 1454 codice civile]. La risoluzione del contratto opera di diritto e non vi sarà necessità di alcuna iniziativa giudiziale.
Termine essenziale, termine oltre il quale la prestazione diviene inutile [art. 1457 codice civile]. L'essenzialità del termine può essere oggettiva, qualora derivi dalla natura stessa della prestazione, oppure può essere soggettiva, quando deriva da accordi contrattuali. Il contratto si considera risolto allo scadere del termine, a meno che la parte interessata non comunichi che ha interesse ad accettare un adempimento tardivo con una raccomandata entro tre giorni dalla data fissata.
Eccezione di inadempimento: eccezione che una parte può opporre all'altra per adempiere al proprio obbligo successivo all'adempimento dell'altra qualora l'altra parte risulti inadempiente. L'inadempimento a cui si fa ricorso deve essere di importanza sufficiente da giustificare l'eccezione a cui si fa ricorso.
Mutamento delle condizioni patrimoniali dei contraenti qualora il patrimonio di una delle parti sia divenuto tale da mettere in pericolo la sua prestazione, è concesso all'altra parte di sospendere l'esecuzione della prestazione a questa dovuta [art. 1561 codice civile], unica eccezione si ha se il credito è garantito.
La clausola solve et repete è la clausola con cui si dispone che una parte, prima di opporre le proprie eccezioni, è tenuta all'adempimento [art. 1462 codice civile]. Tale clausola non ha effetto per le eccezioni di nullità, di annullabilità e di rescissione del contratto e può essere derogata dal giudice qualora ricorrano gravi motivi.
La risoluzione per impossibilità sopravvenuta nei contratti a prestazioni corrispettive l'impossibilità sopravvenuta libera la parte dalla prestazione dovuta, e libera quindi l'altra parte dalla controprestazione, dando luogo alla risoluzione (di diritto) del contratto [art. 1463 codice civile].
Se la prestazione diviene solo parzialmente impossibile dovrà essere proporzionalmente ridotta la controprestazione; la risoluzione sarà parziale, ma se la parte residua non interessa la parte può recedere dal contratto.
Nel caso di perimento di merci durante il trasporto il destinatario è obbligato a pagare lo stesso il corrispettivo in quanto il contratto si è perfezionato al momento del consenso e non della consegna.
La risoluzione per eccessiva onerosità ha luogo quando si verificano le tre condizioni [art. 1467 codice civile] :
che il contratto prevede il decorso di un certo lasso di tempo tra la stipula e l'esecuzione della prestazione;
che sopravvenga un'eccessiva onerosità a carico di una della parti : tale onerosità dovrà comportare un grave squilibrio tra le due prestazioni;
l'eccessiva onerosità dovrà essere dipesa da eventi straordinari ed imprevedibili.
La risoluzione per eccessiva onerosità non si applica ai contratti aleatori. La risoluzione per eccessiva onerosità può essere evitata eliminando lo squilibrio tra le due prestazioni.
Nei contratti con obbligazioni a carico di una sola parte l'eccessiva onerosità non da luogo alla risoluzione del contratto ma solo alla sua rivedibilità.
I CONTRATTI TIPICI
Sono contenuti nel titolo terzo del libro quarto un elenco di contratti regolati dal legislatore
A. la compravendita
B. contratti di scambio che realizzano un do ut des (permuta, contratti di borsa, riporto, contratto estimatorio, somministrazione)
C. contratti di scambio che realizzano un do ut facies (locazione, leasing, appalto, trasporto)
D. contratti di cooperazione nell'altrui attività giuridica (mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione)
E. contratti reali (deposito, comodato, mutuo)
F. contratti bancari (deposito, apertura di credito, sconto, cassette di sicurezza)
G. contratti aleatori (rendita, assicurazioni, gioco e scommessa)
H. contratti diretti a costituire una garanzia (fideiussione, anticresi)
I. contratti diretti a derimere una controversia (transazione, cessione dei beni ai creditori)
Nella vendita porta a porta il contraente debole viene tutelato con un diritto di recesso esercitabile fino a dieci giorni dopo la stipula del contratto e che non comporta nessuna spesa per questi; la clausola è irrinunciabile, le cose devono essere restituite e il giudice competente è quello del distretto del consumatore.
A) La compravendita.
La compravendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo determinato o determinabile. [art. 1470 codice civile]. È il prezzo che contraddistingue la compravendita dalla permuta.
Nel preliminare di vendita le parti si impegnano a stipulare successivamente un contratto; la parte inadempiente può essere obbligata con sentenza del giudice ad adempiere. Nell'opzione una parte si impegna ad effettuare una alienazione se l'altra parte vuole e quando vuole. Nella prelazione non si ha obbligo a vendere ma in caso di vendita si ha l'obbligo di fare una proposta a chi gode del diritto.
E' un contratto consensuale, cioè per il suo perfezionamento non occorre la consegna della cosa, ed inoltre è un contratto ad effetti reali nel senso che il diritto si trasmette automaticamente per effetto del consenso delle parti; quindi si può vendere anche una cosa di cui non si dispone ma si ha l'obbligo di procurarne il possesso all'acquirente.
Non sempre la vendita è ad effetti reali, in questo caso si ha efficacia obbligatoria; le più importanti figure di vendita obbligatoria sono :
la vendita alternativa, perfezionata con la scelta di una tra più cose
la vendita di cosa futura, perfezionata con l'esistenza o creazione della cosa
la vendita di cose generiche perfezionata con la specificazione
la vendita di cosa altrui
Per quanto riguarda la vendita di beni immobili e di mobili registrati, questa deve essere fatta per iscritto ed è soggetta a trascrizione.
Le obbligazioni principali del venditore sono [art. 1476 codice civile] :
fare acquistare al compratore la proprietà della cosa o la titolarità del diritto oggetto dello scambio
consegnare la cosa al compratore o metterlo in grado di poterla utilizzare
garantire il compratore dall'evizione e dai vizi della cosa
Il compratore può essere disturbato nel godimento del bene per effetto di pretese che terzi facciano valere nei sui confronti; in questo caso si parla di evizione; tre sono i momenti dell'evizione :
pericolo di evizione
pendenza del giudizio
compimento del giudizio
Esistono inoltre varie ipotesi :
a) evizione totale, quando il compratore soccombente in giudizio è costretto a consegnare il bene ad un terzo oppure, l'espropriazione per fini di pubblica utilità. Il compratore che subisce l'evizione, se ha chiamato nel giudizio invocato da terzo anche l'alienate, ha diritto alla restituzione del rezzo dall'alienante.
b) evizione parziale, in questo caso il compratore ha diritto alla risoluzione qualora non avrebbe acquistato la cosa senza la parte per cui ha subito l'evizione; egli può pretendere la restituzione parziale del prezzo pagato e un risarcimento danni;
c) cosa gravata da oneri o da diritti di godimento di terzi, le stesse conseguenze di sopra
Secondo l'art.1490 del codice civile al compratore spetta ex lege una speciale tutela denominata garanzia per i vizi. In base a tale articolo il venditore è tenuto alla garanzia quando i vizi siano tali a rendere il bene inidoneo all'uso o da diminuirne in modo apprezzabile il valore; il difetto deve essere denunciato entro otto giorni se apparente, entro otto giorni dalla scoperta se occulto. La garanzia non è dovuta nel caso in cui il compratore conosceva i vizi. Il compratore può inoltre ricorrere alla risoluzione del contratto (actio redhibitoria) restituendo il bene e facendosi restituire il prezzo pagato, oppure la riduzione del prezzo (actio aestimatoria), salvo l'azione di risarcimento danni a meno che il compratore non dimostri di aver ignorato i vizi della cosa; analoga garanzia vale se la cosa venduta non abbia le qualità promesse o sia inidonea all'uso. L'azione del compratore è soggetta ad un termine di prescrizione di un anno.
Nella compravendita l'obbligazione principale del compratore consiste nel pagare il prezzo [art. 1498 codice civile] mentre è nulla la vendita senza prezzo identificabile o in cui il prezzo è simbolico.
Nella vendita con patto di riscatto il venditore si riserva il diritto di riavere la cosa venduta mediante restituzione del prezzo e i rimborsi stabiliti dalla legge [art.1500 codice civile] e senza un nuovo contratto.
Diverso dal patto di riscatto è il patto di retrovendita che ha effetti obbligatori, cioè obbliga il compratore ad un nuovo contratto di vendita.
La vendita in diem addictio riserva al venditore il diritto di non far valere la vendita se entro un certo tempo questi riesce a trovare un acquirente che offra migliori condizioni.
Le figure particolari di vendita mobiliare sono :
I. vendita con riserva di gradimento, in cui il perfezionamento si ha con la comunicazione di gradimento al venditore
II. vendita a prova, condizione sospensiva che permette all'acquirente di provare le qualità del bene
III. vendita su campione, perfetta ma può essere risoluta se la merce differisce dal campione
altre figure di vendita mobiliare sono :
vendita su documenti che attribuiscono a chi li possiede il diritto ad ottenere la consegna delle cose stesse dal detentore ed il potere di disposizione su di esse
vendita cif, costo, insurance, freight compresi
vendita fob free on bord, franco stazione
vendita a termine di titoli di credito
Nella vendita a rate il prezzo è pagato frazionatamente entro un certo tempo. L'effetto reale della vendita è sottoposto alla condizione sospensiva del pagamento integrale. I rischi di perimento nascono però col possesso; i beni in corso di pagamento non sono pignorabili; il bene ritorna nelle mani del venditore ne caso di mancato pagamento di una rata per un importo maggiore di un ottavo, e questi ha diritto al risarcimento per l'uso e danni
Il credito al consumo è una forma di credito concesso sotto forma di finanziamento o di dilazione di pagamento a favore di un consumatore che agisce per scopi estranei alla sua attività svolta.
La vendita immobiliare può essere fatta su misura ( a m quadro) o a corpo (immobile). Non sono validi gli atti di cessione per cui manca la licenza edilizia.
B) Contratti che realizzano un do ut des
La permuta è il contratto avente per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose; viene regolamentata come la compravendita.
I contratti di borsa sono vendite di cose generiche; possono essere per contanti, a premio a termine . La materia di borsa è regolata dalla Legge 20 marzo 1913 n°272 e dal regolamento approvato con R.D. 4 agosto 1913 n°1068 .
Tali contratti sono di compravendita di valori o di merci che vengono generalmente conclusi per mezzo di speciali mediatori (agenti di cambio) i quali nelle contrattazioni non spendono il nome dell'effettivo contraente .
La qualificazione dipende dalla peculiarità delle contrattazioni, dal loro oggetto, dal fine perseguito, dalla natura degli operatori .
Si distinguono per contratti :
a pronti, per l'acquisto immediato
a termine quando l'esecuzione del rapporto è differita
nelle operazioni a termine il termine è essenziale.
Il riporto è un contratto in base al quale una persona (riportato) trasferisce ad un altro (riportatore) la proprietà di titoli di credito contro consensuale pagamento di un prezzo; allo stesso tempo il riportatore si obbliga a ritrasferire al riportato alla scadenza del termine fissato nell'accordo iniziale, la proprietà di altrettanti titoli della stessa specie. Non è una doppia vendita, ma deve essere considerato come un contratto unitario; può essere visto come mezzo di finanziamento, di possibilità di voto nelle assemblee e per sfruttare movimenti dei prezzi borsistici.
Il contratto estimatorio è un obbligazione facoltativa; in base a tale contratto una parte consegna ad una o più cose mobili all'altra, che si obbliga a pagare il prezzo, con la facoltà però di liberarsi prima del pagamento da tale obbligazione restituendo la cosa nel termine stabilito; si perfeziona col pagamento.
La somministrazione è un contratto con il quale una parte si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, ad eseguire a favore dell'altra prestazioni periodiche o continuative di cose. È concesso il diritto di recesso e si può risolvere il contratto per inadempimento della prestazione
C) Contratti che realizzano un do ut facias
La locazione è il contratto con il quale una parte si obbliga a far utilizzare ad un altro soggetto una cosa per un dato periodo di tempo, in cambio di un determinato corrispettivo [art. 1571 codice civile]. Si possono avere diverse tipi di locazioni :
locazione di beni mobili
locazione di beni immobili urbani
locazione di immobili non urbani
locazione di beni produttivi in tal caso si parla di affitto
Può essere a tempo determinato o indeterminato; in tal caso si può recedere dando un preavviso
È un contratto consensuale, sinallagmatico, non c'è locazione se non vi è un prezzo detto fitto, inoltre è previsto un limite max e un limite minimo.
L'alienazione del bene non ne determina lo scioglimento del contratto, inoltre il locatore ha l'obbligo di consegnare e mantenere la cosa in stato da servire all'uso convenuto; il conduttore ha l'obbligo di servirsi della cosa secondo l'uso pattuito e con la diligenza del buon padre di famigli e salvo patto contrario è ammessa la sublocazione ma non la cessione del contratto senza autorizzazione del locatore
Locazione di immobili adibiti ad uso di abitazione, la durata della locazione non può essere inferiore a quattro anni, il conduttore può recedere dal contratto in caso di gravi motivi, il conduttore non può sublocare ed il canone è libero mentre se il canone di locazione è stabilito dalla legge (equo canone), il periodo minimo è di tre anni. La forma scritta è richiesta ab substantiam
Locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, la durata non può essere inferiore a sei o nove anni per gli alberghi, il canone è liberamente determinato dalle parti per il primo anno e entro il 75% IPC per i successivi; è ammessa al sublocazione, il conduttore ha diritto di prelazione; nel caso di cessazione del rapporto per colpa non del conduttore questi ha diritto ad un indennizzo per l'avviamento.
Il leasing è una locazione con facoltà di compra; il bene affittato viene acquistato da una società di leasing su richiesta del conduttore e rimane nella proprietà del locatore fino al riscatto. Tipo particolare di leasing è il leaseback in cui un proprietario aliena un suo bene ad una società di leasing e lo riaffitta.
L'appalto è un contratto con cui si assume a proprio rischio l'esecuzione di un'opera o di un servizio contro un corrispettivo in denaro; l'appaltatore è un imprenditore; è un obbligazione di fare; in genere il committente fornisce un progetto e l'appaltatore si carica di tutti i rischi connessi alla costruzione della cosa, egli ha però diritto di chiedere modifiche del progetto affinché l'opera risulti a regola d'arte. Il committente ha quindi diritto a verificare l'opera prima della consegna che risulta garantita anche senza una espressa clausola. L'appalto non può essere ceduto ma si può subappaltare con l'autorizzazione del committente; si differenzia dalla vendita perché questa è una obbligazione di dare e non fare.
La subfornitura può consistere in una vendita, in un appalto, in una somministrazione o in una locazione finanziaria; si ha l'obbligo di una forma scritta.
Il contratto di trasporto è un contratto con cui una parte si assume l'obbligo verso corrispettivo a trasferire persone o cose da un luogo ad un altro.
Il trasporto pubblico viene gestito tramite concessione governativa e devono essere rispettati due obblighi:
quello di contrarre con chiunque ne faccia richiesta
quello d osservare la parità di trattamento
Nel trasporto di cose queste vengono affidate al vettore, nel trasporto di persone manca invece questo affidamento. Nel trasporto di persone il vettore garantisce dell'incolumità dei viaggiatori, e in caso di sinistro la colpa del vettore è presunta e in più egli ha l'onere di provare che erano state poste in essere tutte le misure idonee a garantire l'incolumità. Il viaggiatore ha l'onere di provare l'esistenza del contratto di viaggio e che il danno si è avuto nel corso della prestazione; sono nulle le clausole che limitano la responsabilità del vettore. Nel trasporto amichevole l'unica responsabilità e quella aquilana di non provocare danni a terzi.
D) Contratti di cooperazione nell'altrui attività giuridica
Il mandato è il contratto che ha per oggetto il compimento di atti giuridici da parte del mandatario per conto del mandante. Il mandatario può avere un procura che è l'atto con cui il mandante attribuisce potere di rappresentanza giuridica al mandatario; il mandato è invece il contratto con cui mandante e mandatario regolano i rapporti interni. Il mandatario, se ha ricevuto la procura, dichiara ai terzi di agire in nome del mandante, che è il reale interessato, se invece è senza procura si parla di mandato senza rappresentanza. Gli effetti giuridici ricadono sul mandatario che poi deve trasferirli con successivo atto al mandante; in caso il mandatario rifiuti questo trasferimento il mandante può richiedere il trasferimento forzoso dal giudice. Siccome nel mandato senza rappresentanza i beni entrano temporaneamente nel patrimoni del mandatario, la legge tutela il mandante precludendo l'escussione da parte dei creditori del mandatario dei beni acquisiti nel mandato Il mandante è tenuto a fornire al mandatario i mezzi per eseguire il mandato, a rimborsagli le spese e a pagargli il compenso e risarcirgli i danni procuratisi nell'ambito del mandato; il mandatario deve agire con la diligenza del buon padre di famiglia. Il mandatario non può farsi sostituire da altri, se ciò non è necessario o il mandante non vi acconsente; inoltre il mandato può essere sempre revocato dal mandante e si estingue per la morte, oltre che del mandante, del mandatario, per il suo fallimento. [art. 1703 codice civile] o per dichiarazione unilaterale di uno dei due.
Le gestioni patrimoniali si presentano come:
gestione in monte tipiche dei fondi comuni di investimento
gestione di patrimoni individuali riservata alle SIM, alle banche ed alle imprese di investimento.
Il contratto di gestione ha forma scritta, e la gestione segue i criteri della sana e prudente gestione. I soggetti abilitati sono soggetti ai controlli della CONSOB e della Banca d'Italia; I partecipanti possono in ogni momento uscire dalle gestioni e riacquistare il possesso del loro denaro.
Il contratto di commissione è un particolare mandato con il quale una persona (commissionario) compra o vende beni in nome proprio ma per conto di altri (committente). Il commissionario è retribuito con una provvigione. [art. 1731 codice civile].
Il contratto di spedizione è il contratto con cui una parte (spedizioniere) si obbliga a stipulare un contratto di trasporto in nome proprio, ma per conto dell'altra parte (mandante) e di compiere le operazioni accessorie quali imballaggio, assicurazione sdoganamento [art. 1737 codice civile].
Il contratto di agenzia è il contratto con cui un'impresa affida ad un agente l'incarico con carattere di stabilità, di promuovere, nella zona assegnatagli, la stipulazione di contratti con i terzi relativi ai prodotti del preponente. L'agente non provvede di regola a stipulare gli ordini ma solo a trasmetterli all'azienda. Se all'agente viene data anche una capacità di rappresentanza allora si parla di agente di commercio. L'agente è un imprenditore infatti egli supporta da solo tutte le spese relative all'attività, in cambio egli gode di una esclusiva sul prodotto e sulla zona assegnata. All'uscita dal contratto è previsto un indennizzo. La differenza cl mandatario è che questi stipula ordini mentre l'agente si limita a trasmetterli.
Il franchising è un contratto a prestazioni corrispettive, con cui un imprenditore, detto franchisor, attribuisce ad un altro imprenditore, detto franchisee, il diritto di vendere i suoi prodotti o servizi, usando il suo marchio, il suo know-how e i suoi segni distintivi, e gli fornisce un'assistenza commerciale sia per avviare l'unità di vendita che per tutta la successiva durata del contratto. In cambio la controparte deve pagare un corrispettivo all'atto della stipulazione del contratto con il quale entra nella catena ed un canone periodico.
La mediazione è l'intervento di una persona estranea alle parti che pur non essendo legato a nessuna di esse da rapporti di collaborazione o di dipendenza, le mette in relazione tra loro per provocare o agevolare la conclusione del contratto. I mediatori sono iscritti in apposito ruolo; hanno diritto ad una provvigione da entrambe le parti anche se ha agito per una di esse ma basta che l'affare si è concluso per il suo intervento. È tenuto a comportarsi con buona fede con entrambe le parti. Ha diritto ad un rimborso anche se l'affare non è stato concluso solo quando abbia agito per ordine di una parte e nei confronti di questa.
si concludono con la consegna della cosa
Il deposito regolare è il contratto col quale una parte riceve dall'altra una cosa mobile con l'obbligo di custodirla e di restituirla in natura [art. 1766 codice civile]. E' un contratto unilaterale che si presume gratuito e la causa sottostante è la custodia del bene. Il depositario non ha ne proprietà ne possesso della cosa e la deve restituire al depositante su sua richiesta. Non importa quale sia il titolo del depositante sulla cosa, e quindi il depositario non può pretendere che il depositante dimostri la proprietà
Il deposito può essere regolare o irregolare a seconda che si lasci in deposito cose infungibili o fungibili. Nel deposito irregolare (denaro) il depositario può servirsene ed acquista quindi la proprietà della cosa con l'obbligo di restituirne altrettante dello stesso genere.
Il deposito nei magazzini generali sono contratti a titolo oneroso; ai depositanti vengono rilasciati titoli (fedi di deposito) equivalenti alle merci depositate. La merce può essere venduta con il trasferimento delle fedi di deposito. I depositi possono essere alla rinfusa e in tal caso ognuno riceverà una quantità di bene fungibile, ma la differenza col deposito irregolare è che il bene non passa nella disposizione di nessuno.
Il comodato è un contratto reale, unilaterale e gratuito. Consiste nella consegna gratuita di una cosa da una persona ad un altra affinché se ne serva per un certo termine ed infine la restituisca. Può essere fatto solo su cose inconsumabili; a differenza del deposito il comodatario può servirsi della cosa. Il comodato non può essere oneroso altrimenti si ricade nella figura d locazione, tuttavia il comodatario è tenuto alle spese per la normale manutenzione o utilizzazione. Il comodato precario non è di durata determinata e quindi è soggetto alla restituzione del bene non appena richiesto.
Il mutuo è il contratto con cui una parte consegna all'altra una quantità di denaro o una quantità di cose fungibili e l'altra si impegna a restituirle; mutuo perché da mio diventa tuo. Il mutuo è del tutto simile al quasi usufrutto, solo che mentre quest'ultimo si perfeziona col consenso, il mutuo si perfeziona con la consegna. Il mutuo si presume oneroso e dove non siano stabiliti interessi si presuppongono quelli legali.
Il codice regola a parte i principali contratti bancari [art.1834 e seguenti codice civile], tutto il diritto bancario è tipicamente un diritto speciale.
L'impresa bancaria è essenzialmente commerciale [art.2195 codice civile] e può essere esercitata soltanto da determinate persone giuridiche sottoposte al continuo controllo dello Stato.
L'attività bancaria è sottoposta al controllo degli organi di vigilanza delle Banca d'Italia e l'intera materia è regolata da leggi speciali sull'esercizio del credito e la difesa del risparmio e specialmente dalla Legge 7 marzo 1938 n°141 .
Le operazioni si distinguono in passive, per mezzo delle quali la banca raccoglie capitali, e in attive, per mezzo delle quali la banca li impiega .
Depositi bancari in denaro costituiscono le principali operazioni passive [art.1834 codice civile] .
Il deposito si configura come un contratto di deposito irregolare e fa sorgere alla banca l'obbligo di restituzione alla scadenza del termine; in generale la banca concede un interesse e la gestione avviene tramite conto corrente.
Art.1782 dove non ci siano norme speciali per il deposito e manchino disposizioni del contratto o usi si applicano le norme sul mutuo .
Al deposito viene affiancato un libretto che è il documento esclusivo per la prova dei versamenti e prelievi; se emesso al portatore chi lo possiede di regola può disporre delle somme depositate, se nominativo, il solo soggetto a cui è intestato può compiere operazioni di esazione del credito.
L'apertura di credito costituisce una fondamentale operazione attiva, è il contratto mediante il quale la banca si obbliga di mettere a disposizione del cliente una somma per un dato periodo o a tempo indeterminato . Caratteristica del contratto è la disponibilità della somma che può anche essere utilizzata parzialmente.
L'apertura del credito viene concessa generalmente dietro garanzia; questa si estingue alla fine del rapporto e permane anche nei momenti in cui l'affidamento non viene sfruttato. È un contratto consensuale (differente quindi dal mutuo);
Anticipazione bancaria è una sottospecie dell'apertura del credito, sua caratteristica è che l'anticipato fornisce alla banca finanziatrice una garanzia reale con pegno su merci o su titoli .
Sconto è certamente utilissimo strumento per la prosperità del commercio .
Il titolare di un credito non ancora scaduto può realizzare subito il valore che gli è necessario rivolgendosi a una banca, la quale anticipa l'importo al cliente, ricevendo in cessione il credito e detraendo gli interessi sulla somma dovuta. La cessione di intende pro solvendo e questo fa rientrare lo sconto nella categoria dei prestiti garantiti.
Custodia sia ha quando il cliente deposita in banca cose di pregio, la proprietà degli oggetti depositati resta al depositante, il quale rifondere alla banca le spese e pagare un compenso per il servizio [art.1767 codice civile] .
In qualunque evenienza il depositante ha il diritto di riavere per intero i valori depositati.
E' chiuso quando si consegue un involto che deve essere restituito nella sua integrità .
E' aperto quando si consegnano cose o titoli individuali da restituire nella loro identità .
Con il servizio cassette di sicurezza la banca mette a disposizione del cliente una cassetta dove egli può deporre tutto ciò che intende preservare . Questa non può essere aperta senza il consenso di due persone e precisamente di chi rappresenta la banca e del cliente. La banca si libera della sua responsabilità per l'integrità della cassetta quando riesca a dimostrare l'esistenza di un caso fortuito [art.1839 codice civile].
Operazioni di credito agrario sono caratterizzate dalle facilitazioni che lo Stato vi collega in favore dell'agricoltura .
La legislazione in materia distingue due specie di operazioni :
c.a. di esercizio ha lo scopo di fornire all'agricoltura i capitali necessari per la normale gestione dell'az.
c.a. di miglioramento ha lo scopo di finanziare l'imprenditore agricolo che voglia attuare perfezionamenti colturali .
Tali operazioni si attuano mediante concessione di prestiti con speciali tassi di favore .
I prestiti e l'anticipazione del credito agrario d'esercizio sono fatti in natura e in denaro .
La cambiale agraria è un titolo equiparato in tutto il resto alla cambiale ordinaria, contiene in più l'indicazione del rapporto di valuta, il fondo per cui il prestito è concesso e la garanzia da cui è assistito .
Contratto di conto corrente;
Mediante tale contratto le parti si obbligano a ammontare in un conto i crediti derivanti dalle reciproche rimesse [art.1823 codice civile]. Tutte le partite risultano sistemate con il pagamento del solo saldo. In genere il CC è un contratto accessorio ad uno principale di prestito o di deposito, e la banca è obbligata ad inviare una serie di estratti conto periodici al cliente; tali estratti sono soggetti all'approvazione del cliente, ma si considerano approvati con la regola del silenzio assenso in tre giorni dal ricevimento. Appartiene alla categoria dei contratti normativi.
Ci sono tre punti fondamentali :
obbligatorietà in sezione del conto delle rimesse ricevute
inesigibilità dei singoli crediti per la durata stabilità
esigibilità del saldo a chiusura di ciascun periodo
Crediti e debiti che non siano suscettibili di compensazione sono esclusi dal rapporto [art.1824 codice civile].
Le somme riscosse o pagate dalla banca in esecuzione degli incarichi vengono accreditate o addebitate al cliente riconosciute mediante scambio di corrispondenza .
Contratti di rendita il codice regola sia il contratto di rendita vitalizia, che è tipicamente aleatorio, sia il contratto di rendita perpetua, che non dipende dalla incerta durata di una vita.
Nella costituzione di rendita viene corrisposto un bene fungibile ad intervalli di tempo regolari; la rendita è perpetua quando le prestazioni da farsi sono senza limite di tempo, vitalizia quando l'obbligo di pagare le annualità cessa con la morte di una persona.
La rendita perpetua può essere sciolta con atto unilaterale del obbligato pagando la somma capitalizzata della rendita perpetua.
La rendita vitalizia ha invece carattere puramente aleatorio e non può essere quindi capitalizzata; può essere costituita sia per contratto oneroso sia per donazione o testamento.
Essendo il contratto aleatorio, il promittente non ha mezzo per rimediare alla gravosità della prestazione [art.1879 codice civile].
Assicurazione vuol dire ripartizione dei rischi, oppure assunzione di rischi da parte di un terzo, che spesso è un impresa con lo scopo di lucro; con ciò si intende che il rischio viene trasferito dall'assicurato all'assicuratore. Con essa si da valore alla soddisfazione del danneggiato rispetto alla ricerca di una responsabilità dell'autore del danno.
Il contratto di assicurazione è consensuale, aleatorio, a prestazioni corrispettive, il che significa che la mancanza della casualità conosciuta da una delle parti rende nullo l'atto o i può chiedere la risoluzione o la rettifica.
L'impresa di assicurazione non può essere esercitata da una persona singola o da un'impresa personale ma solo da un istituto di diritto pubblico da una società per azioni e da una mutua assicuratrice (art.1883).
Abbiamo due tipi di assicurazione :
assicurazione contro i danni, si considera essenziale l'indennizzo del danno che si potrà verificare; l'indennizzo non potrà mai essere superiore al valore della cosa; siccome la funzione dell'assicurazione è quella di allentare il peso di una perdita patrimoniale dell'assicurato, è vietato assicurare beni altrui in quanto cade il precedente principio. quando vi è stato dolo il contratto non è valido.
L'assicurato deve dare avviso del sinistro di regola entro tre giorni dall'accadimento all'assicuratore e deve fare quanto è possibile per il salvataggio delle cose per ridurre il danno.
Assicurazioni sulla vita si perseguono scopi di previdenza, stabilendosi il pagamento di somme determinate all'avverarsi di talune vicende della vita; il contraente è talora diverso dall'assicurato, alla cui vita si riferisce l'alea e diverso può essere il beneficiario (assicurazione a favore di terzo). E' vietato concludere assicurazioni caso morte su di un terzo senza il consenso da provarsi per iscritto .
Tipi di assicurazione sono: caso morte in cui il momento della morte costituisce l'alea del contratto; caso vita in cui la sopravvivenza all'anno x determina l'alea; miste.
La legge stabilisce che salvo patto contrario l'assicuratore non è tenuto al pagamento della somma assicurata nell'ipotesi di suicidio nei primi due anni dal contratto [art.1927 codice civile].
Il contratto si forma sulla base di una proposta sottoscritta da chi chiede l'assicurazione, è un contratto basato sulla buona fede. L'obbligo dell'assicurato è di dichiarare esattamente e senza reticenza, tutto ciò che è richiesto.
Il contratto richiede a probationem lo scritto.
Il contratto, che generalmente presenta la forma per adesione, si ritiene concluso quando il cliente proponente riceve notizia della accettazione dell'assicuratore, la conclusione non necessariamente coincide con il perfezionamento.
Giuoco e scommessa:
Sono i contratti aleatori per eccellenza, ma a differenza delle assicurazioni non hanno scopo previdenziale. Se il gioco è proibito nessun diritto nasce a favore del vincitore che è obbligato a restituire le somme vinte, mentre se è legale il perdente non può ripetere quanto abbia spontaneamente pagato. Il credito di gioco non è assistito da nessuna norma.
La fideiussione è un contratto di natura accessoria in cui il fideiussore si obbliga personalmente verso il creditore garantendo l'adempimento del debitore [art. 1936 codice civile]. Il fideiussore garantisce l'adempimento con tutto il suo patrimonio quindi questa è sicuramente una forma di garanzia più impegnativa dell'ipoteca su bene di terzi o il pegno di terzi; proprio per questo la volontà di prestare fideiussione deve essere espressa. La fideiussione ha natura accessoria, il che la fa esistere finquando esiste l'obbligazione principale. Generalmente il fideiussore è obbligato in solido col debitore principale, è comunque possibile convenire l'obbligo della previa esecuzione del debitore principale. Il fideiussore che ha pagato il debito al creditore è surrogato nei diritti di quest'ultimo nei confronti del debitore.
Al fideiussore è inoltre consentita un'azione specifica (di regresso) attraverso cui farsi rimborsare tutto ciò che ha pagato al debitore principale [art. 1950 codice civile].
La fideiussione omnibus è quella in cui non è stabilito l'importo della garanzia ma solo un tetto massimo. Per la validità dell'obbligazione nella garanzia deve essere indicato l'importo massimo per cui si presta la fideiussione
L'anticresi è un contratto in cui il debitore o un terzo si obbliga a consegnare al creditore un immobile a garanzia del credito [art. 1960 codice civile]. Il creditore può utilizzare l'immobile e percepirà i frutti a titolo di interessi. L'anticresi è soggetta a trascrizione ma in ogni caso non prevede un diritto di prelazione nel soddisfacimento del credito.
Transazione è il contratto con il quale le parti pongono fine a una lite già cominciata o prevengono una lite che sta per sorgere tra loro, facendosi reciproche concessioni .
Essenziale è un incertezza subiettiva che è data dal solo fatto dell'esistenza di un conflitto attuale o potenziale tra le parti .
Può avere oggetto diritti patrimoniali di qualsiasi natura, che devono essere disponibili .
La legge dichiara invalide le rinunce e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge o dai contratti e accordi collettivi .
L'impugnativa dev'essere proposta a pena di decadenza entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto e richiede la prova scritta mentre la forma scritta ab substantiam è richiesta nel caso di controversie su diritti immobiliari; può essere impugnata se è stata concessa per motivi che si sono rilevati non veri.
Compromesso è un contratto eccedente l'ordinaria amministrazione e richiede la forma scritta [art.806 e seguenti. Codice civile].
L'accordo delle parti ha per oggetto l'attribuzione di un potere, contiene la rinunzia reciproca a ricorrere all'autorità giudiziaria per le decisioni di una causa .
Deve determinare l'oggetto della controversia e deve contenere la nomina degli arbitri oppure stabilire il numero e il modo per nominarli [art 807-809 codice civile].
Con l'accettazione gli arbitri si obbligano a decidere la controversia secondo le norme di diritto .
Clausola compromissoria consiste in un patto aggiunto a un contratto, con detta clausola si stabilisce che tutte le eventuali controversie nascenti nell'applicazione del contratto dovranno essere decise da arbitri .
La cessione di beni ai creditori viene fatta per evitare la procedura esecutiva che è laboriosa e dispendiosa. Richiede la forma scritta e si intende fatta pro solvendo.
Le obbligazioni nascenti da atti unilaterali:
Perché una promessa sia vincolante deve essere inserita in un contratto avente giusta causa oppure diretto a realizzare una liberalità, ma in tal caso deve avere la forma solenne della donazione. Le promesse unilaterali sono quindi tipiche; un credito può essere fatto valere in giudizio solo se si riesce a dimostrarne la causa.
La promessa al pubblico acquista la sua efficacia vincolante non appena è resa pubblica. La promessa è vincolante di per se senza che ci sia bisogno di accettazione (si noti la differenza con l'offerta al pubblico che è valida non appena l'accettazione giunge all'offerente).
I titoli di credito sono caratterizzati dal contenere una promessa di pagamento o un ordine di pagamento. La forma di documento scritto è uno strumento di prova ma è anche necessaria (ab substantiam); il possessore è legittimato a ricevere la prestazione contenuta in esso, anche se non ne ha diritto e il debitore adempiente è in ogni caso liberato. I titoli di credito sono strumenti autonomi dal rapporto fondamentale ciò determina l'inopponibilità al terzo acquirente delle eccezioni che l'emittente può opporre al prenditore. Siccome servono a favorire la circolazione della ricchezza sono considerati come i beni mobili: il loro possesso vale titolo e non si può opporre al terzo acquirente in buona fede il difetto di titolarità del suo dante causa.
Si dividono in :
titoli al portatore: per essere legittimato alla prestazione basta esibire il titolo
titoli all'ordine che si trasferiscono mediante consegna e girata; è legittimato alla prestazione colui che ha il possesso del titolo e che può indicare a suo favore una serie continua di girate. (sono girate piene quelle che contengono tutti i dati del giratario, e girate in bianco quelle che contengono solo la firma)
titolo nominativi in cui il titolo è intestato ad una persona determinata , e questa intestazione è tenuta anche in un registro presso l'emittente. Per il trasferimento occorre l'annotazione nel registro dell'emittente e il rilascio di un nuovo titolo (transfert). Il trasferimento può avvenire anche per girata piena autenticata da un notaio o da un agente di cambio ma ha efficacia solo inter partes e deve essere fatta sempre l'annotazione presso l'emittente.
I titoli di credito possono essere pecuniari quando sono cambiali, assegni, titoli di stato e obbligazioni; possono contenere altri diritti quando sono titoli rappresentativi di merci come fede di deposito, nota di pegno lettera di vettura ecc..; possono anche essere rappresentativi di partecipazioni come nelle azioni.
Caratteristiche del titolo di credito sono:
la letteralità, infatti il titolare può pretendere solo ciò che è scritto; ha forma cartolare
l'autonomia che serve a tutelare il terzo a cui il titolo viene trasferito, come abbiamo visto
l'astrattezza non comune a tutti i titoli: l'astrattezza si riferisce ad una mancanza di causa; sicuramente non sono astratti l'azione e la nota di pegno..
Le eccezioni opponibili dal debitore sono di due tipi:
reali o assolute che possono essere fatte valere contro tutti; abbiamo quelle di forma , di falsità della firma o di incapacità di rappresentanza del sottoscrittore e quelle di mancanza delle condizioni necessarie per l'esercizio dell'azione come nel caso che sia intervenuta prescrizione o che il titolo non sia stato esibito
personali o extracartolari come il caso di compensazione di credito o emissione con vizio di volontà nei confronti del terzo in mala fede
Nel caso di smarrimento o distruzione del titolo di credito si procede con l'ammortamento che serve a bloccarne l'affidamento sulla sua validità che possono farne terzi. Si deve presentare un ricorso al presidente del tribunale locale che ne pronunzia con decreto l'ammortamento e ne autorizza il pagamento dopo che sono trascorsi trenta giorni dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e che sia stato notificato al debitore. Il pagamento effettuato prima di tale periodo e liberatorio per il debitore ma è fata salva la possibilità di ripetere a favore del beneficiario vero a cura del finto creditore. Altro soluzione è quella in cui entro i trenta giorni qualcuno proponga opposizione al decreto di ammortamento, chiedendone l'annullamento. L'ammortamento non è applicabile ai titoli al portatore. Questi possono essere pagati solo al termine del periodo di prescrizione se nessuno ne ha fatto richiesta e dando prova dello smarrimento.
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