FORME DI PRODUZIONE GIURIDICA
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
- nozione di fonte del diritto
- fonti atti o fatti dai quali in
virtù delle norme sulla produzione giuridica, deriva la creazione,
modificazione o abrogazione di disposizioni o norme suscettibili di
valere come tali nell'ordinamento
- possono creare disposizioni o
modelli di comportamento
- le norme sulle fonti sono strumentali rispetto alle altre
perché sono anche soggette, al pari di tutte le altre norme, alla
disciplina da esse stesse stabilita determinando gli effetti anche nei
loro confronti
- possono essere considerate
come gerarchicamente superiori
alle altre, ma questo non va confuso col principio di gerarchia
- 1° classificazione delle fonti del diritto
o
di produzione
norme giuridiche
fonti
legali sono
previste dall'ordinamento giuridico, principio di validità del diritto.
Ufficialmente contemplate come fonti
fonti atto (atti giur) volontarietà: nascono mediante
l'attribuzione a certi organi del potere di creare, integrare e modificare il
diritto
costituzione
leggi
regolamenti
fonti fatto (fatti giur involontarietà:
nascono mediante il riconoscimento di valore giuridico a regole che nascono da
certi fatti o comportamenti umani
consuetudine
precedente
giudiziario
di diritto scritto
corrispondono tendenzialmente alle fonti
atto. Negli stati democratici vi è un'assimilazione completa tra fonti atto
e diritto scritto.
di diritto non scritto
corrispondono alle fonti fatto. Un
unico esempio di fonte fatto di diritto scritto sono le sentenze dei giudici
nei paesi anglosassoni, le consuetudini lo sono apparentemente, ma in realtà
non sono state preventivamente pubblicate su gazzetta ufficiale e quindi non lo
sono
fonti
extra ordinem sono
in contrasto con le norme sulla produzione giuridica, sono valide fino a che
vengono riconosciute e derivano sempre da fatti (principio di effettività). Alcune provocano un
mutamento nell'ordinamento, altre no
sostitutive trattato di pace o secessione
non sostitutive
decreti legge o decreti legislativi
o
sulla produzione
disciplinano le fonti di produzione, sono fonti strumentali e di 2° grado ma
hanno come caratteristica la sovraordinazione logica (diversa da quella
gerarchica)
o
di cognizione sono
quelle che ci fanno venire a conoscenza di altre fonti
ufficiali
Gazzetta ufficiale, Bollettini ufficiali
private case
editrici, riviste
- 2° classificazione delle fonti del
diritto
- fonti politiche introducono
nell'ordinamento precetti corrispondenti al programma di cui si è fatto
portatore un movimento politico o un gruppo sociale rendendo accetti
all'intera collettività le proprie opinioni e i propri progetti
- risultato di 1 dibattito tra
forze contrapposte per influire sulla legge
- fonti culturali assicurano l'osservanza di
regole dedotte dall'esperienza del passato o dall'analisi teorica dei
fenomeni sociali
- operano sul presupposto che il
diritto risponda anche a un bisogno di giustizia razionalmente
determinata
- 3° classificazione delle fonti del diritto
- produttrici di disposizioni complete sono suscettibili di tradursi
in norme effettivamente applicabili a fattispecie concrete
indipendentemente dal ricorso ad altri materiali
- produttrici di frammenti di disposizioni testi suscettibili di essere
impiegati solo in combinazione di altri che li integrano
- produttrici di modelli di comportamento sono
le fonti fatto. Esistono fonti monovalenti e polivalenti
- si distinguono principi e
regole: quest'ultime sono disposizioni complete che attivano principi
generali
- 4° classificazione delle fonti del diritto
- costituzionali, primarie, secondarie, terziarie
- principio di gerarchia,
competenza e specialità
- possibilità di riserva per una
certa fonte
- rigidità costituzionale
- 5° classificazione delle fonti del diritto
- fonti innovative o interpretative
- a seconda di come sono le
disposizioni o i modelli di comportamento creati per mezzo di esse
- le fonti impiegate nell'epoca contemporanea
- diritto consuetudinario per il principio per cui ci si deve
uniformare alla condotta tenuta in precedenza
- diritto giurisprudenziale per il principio per cui le norme
devono assumere carattere eminentemente nazionale
- di origine dottrinale studiosi del diritto e giuristi
- di origine giudiziaria precedenti giudiziari
- di origine transnazionale diritto comune di
applicazione generale
- diritto convenzionale per il principio del "pacta sunt servanda"
- diritto divino per il principio per cui si deve
obbedire all'autorità divina
- diritto politico per il principio per cui si deve
obbedire all'autorità politica
DIRITTO CONSUETUDINARIO
- nozione
- la consuetudine è composta da 2 elementi:
- materiale usus:
ripetizione generale, uniforme, costante, frequente e pubblica di un
certo comportamento
generalità
dipende dall'area entro la quale si assume che la norma consuetudinaria è
operante come tale consuetudine locale/consuetudine
operante in più ordinamenti
uniformità
realizzazione ad opera di persone diverse di comportamenti che anche se non
identici in ogni aspetto, siano comunque ispirati da una stessa motivazione
costanza
ripetizione dei comportamenti uniformi continua, ininterrotta. Non perdono
efficacia se violate in casi singoli, occorre la desuetudine
frequenza i
singoli comportamenti devono essere abbastanza vicini. Talora sono prescritte
specifiche condizioni di tempo
pubblicità i
comportamenti devono essere teoricamente conoscibili per tutti coloro che si
troveranno ad applicare la consuet.
- spirituale opinio
iuris ac necessitatis: consapevolezza che gli autori dei
comportamenti generatori della consuetudine devono avere giuridicità
nella condotta. Va distinta dalle "regole sociali" o "norme di
correttezza"
precedenti il
vincolo deriva non da ripetizione di un comportamento ma dall'autorevolezza del
ragionamento che sta alla base della soluzione adottata in relazione a una o
più situazioni simili prodottesi anteriormente
convenzioni il
consenso non è espresso da una generalità di persone indeterminate appartenenti
a una comunità a da tutti i destinatari della norma o comunque da chi ha il
potere rappresentat
fatti
costitutivi di situazioni giuridiche soggettive non hanno carattere normativo
- ruolo negli ordinamenti primitivi
- gran parte del diritto
utilizzato nelle società primitive è diritto consuetudinario poiché si
fonda sulla convinzione che non si debbano modificare le abitudini degli
anziani, antenati ecc.
- società primitive società antiche formatesi
prima dello sviluppo culturale tradottosi nella creazione di strumenti
giuridici che implicano la scrittura + società pervenute fino ai giorni
nostri in situazioni di arretratezza
- in queste società il termine
consuetudine è usato in modo meno rigoroso: realtà nelle quali si
confondono forme di diritto non perfettamente identificate (diritto
divino, diritto derivante da deliberazioni di assemblee o ordini di capi,
norme che si fondano su valutazioni di opportunità)
- molti testi base del diritto
moderno (Bibbia, XII tavole.) sono codificazioni o compilazioni
di preesistenti consuetudini
- recenti simili opere di
codificazioni del diritto primitivo a base consuetudinaria
- ruolo nel diritto internazionale
- è la fonte principale:
la produzione del diritto internazionale avviene esclusivamente in virtù
di comportamenti realizzati dallo stato
- i trattati sono più rivelatori
di norme che creatori
- nozione allargata a tutte
quelle regole di carattere non scritto ritenute accettate dai soggetti dell'ordinamento interno, comprese
quelle che, pur con poche occasioni di applicazione, sono considerate valide da studiosi e operatori giuridici
- nel suo ambito è ravvisabile un
complesso di principi generali che costituiscono la Costituzione
della comunità internazionale
- ruolo negli ordinamenti statali moderni
- fin dal diritto romano e
medievale, contrasto tra legge, sovrano e consuetudine oggi: le norme che risultano
da atti legislativi prevalgono su quelle derivanti da consuetudini
anteriori e impediscono la formazione di consuetudini contra legem
- sono ammesse solo le
consuetudini secundum legem casi in cui la legge rinvia
esplicitamente a essa
- soluzioni divergenti per quelle
praeter legem cioè
riguardanti materie non regolate dalla legge
- Italia esclusa nel cc del 1965, ora ammessa
- Svizzera, Spagna, Giappone
ammessa
- Inghilterra esclusa perché per la sua vigenza è
necessaria l'inosservanza ininterrotta da prima del 1189, cosa
impossibile
- USA era ammessa solo se richiamata dal
diritto legislativo
- riconosciutogli più ampio
spazio dal diritto pubblico anche se vi operano maggiormente le
convenzioni
- oggi il problema riguarda
soprattutto la sua efficienza tecnica le tendenze democratiche dispongono di
ben altri strumenti
- nelle aree di maggior sviluppo
economico e culturale, l'impiego della consuetudine è molto ridotto e
limitato a quella secundum legem
DIRITTO GIURISPRUDENZIALE
- nozione
- si fonda sull'autorità
derivante dalla ragione
- già nell'antichità vi era il
diritto naturale diritto nazionale evolutosi
fino ad oggi
- si distinguono 3 tipi
- diritto di origine dottrinale compendio di dottrine dei
giureconsulti romani: codificazione giustinianea diritto comune fino all'età delle
codificazioni. Elaborazioni dottrinali nel diritto canonico, ebraico,
islamico
- diritto di origine giudiziaria si fonda sulle concrete esperienze, è
il precedente della common law
- diritto transnazionale la soluzione di un caso viene trovata
col ricorso a esperienze compiute nell'ambito di ordinamenti diversi,
per effetto del prestigio della cultura giuridica di cui essa ne è
espressione
- in comune scopo: trovare con procedure razionali
le norme da applicare ai casi che si prestano ai giudici e agli altri
operatori e i principi sistematici in cui inquadrare i vari problemi
- la distinzione tra reperimento norme e loro imposizione non è mai perfetta:
casi in cui la norma reperita in via giurisprudenziale viene dotata anche
di un'efficacia determinata in via autoritativi e viceversa
- è al principale alternativa al
diritto politico, anche se non assolutamente
- oggi esercita un ruolo
importante in tutti gli ordinamenti statali, o come fonte o come
strumento di interpretazione
- precedente giudiziario
- common law fonte
- civil law strumento di interpretazione.
Recentemente si è a favore di un riconoscimento come fonte grazie
all'introduzione del controllo di costituz.
- diritto di origine dottrinale o dei giuristii
- in occidente
- in passato la dottrina
giuridica ha avuto un ruolo fondamentale
opinioni dei giuristi nel
diritto romano e nel diritto comune
ius respondendi le soluzioni date dai giuristi a
controversie concrete avevano carattere vincolante per le parti e per il
giudice
tavola
delle preferenze per risolvere i contrasti fra le varie opinioni
- oggi è uno strumento di
interpretazione, soprattutto nei paesi del civil law
Inghilterra
insegnamento del diritto solo recentemente
- si realizza con la redazione
di diversi generi letterari, tutti con stesso scopo
elaborare
un sistema di nozioni per stabilire una volta per tutte i criteri per
l'interpretazione dei singoli precetti, semplificando il linguaggio ed evitando
di ripetere i passaggi non specifici al probl.
identificare
un nucleo di principi generali espressi dalla legislazione o impliciti, con
valore normativo
- classificazione generi letterari
trattato
esposizione generale e sistematica di 1determ. disciplina
saggio/monografia
esposizione critica e approfondita di 1 istituto
commentario a un
codice o costituzione o legge
nota a
una sentenza o altro documento giuridico riviste giurid.
pareri/argomentazioni/relazioni
dei giuristi/giudici/ministri
- in oriente
- antico diritto indu ancora oggi vigente come statuto
personale applicabile agli appartenenti ala corrispondente confessione
religiosa
serie
di doveri (Dharma) illustrati in epoca antichissima in una serie di opere in
prosa e versi, i "Veda" (+ importante il "codice di Manu"). Dal XII al XVII sec
furono oggetto di commentatori che costruirono diritto giurisprudenziale
applicato fino alla conquista britannica
introduzione di un sistema giudiziario di tipo anglosassone, ma venne mantenuto
per indu e mussulmani il rispettivo diritto: i giudici inglesi venivano assistiti
da consiglieri indu e mussulmani
diritto giudiziario stratificato sulle precedenti elaborazioni: codificazione e
mescolanza del diritto indu con quello anglosassone
- antichi diritti cinesi e giapponesi
in gran parte elaborati dai giuristi e nonostante l'opera di
modernizzazione la loroinfluenza è tutt'ora avvertibile
- diritto di origine giudiziaria o dei giudici
- il precedente come fonte del diritto
- si forma con riferimento a
fattispecie concretamente realizzabili e non in base ala previsione di
fattispecie astratte come la dottrina distinzione:
common law importanza del precedente
metodo deduttivo: dal fatto si individua la soluzione giuridica più appropriata
civil law dottrina come principale strumento
interpretativo metodo induttivo: dalla regola nella
cui previsione astratta sembra rientrare alla norma specifica
- Inghilterra
il ruolo del precedente deriva dal principio dello stare decisis: il giudice ha il dovere di conformarsi alla
regola che in relazione a fatti analoghi a quello da esaminare è stata
applicata in passato da lui stesso o da altri giudici si riferisce alla ratio
decidendi che si contrappone a:
abiter dicta affermazioni del giudice che
esercita un ruolo di contorno rispetto al nucleo essenziale della sua decisione
accertamenti di fatto necessari per
la decisione
efficacia di giudicato
- il precedente anglosassone si
contrappone all'editto del pretore romano enunciazione preventiva della regola
eventuale da applicare
- distinguishing attività per cui la regola usata come
ratio decidendi rimane legata alle particolarità dei fatti del caso per
la quale è stata elaborata e in riferimento ad esse ogni caso successivo
cui la regola appaia applicabile può essere distinto
- reports raccolte di decisioni che, pur non
avendo carattere ufficiale agevolano l'opera del giurista permettendo la
conoscenza delle decisioni anteriori:Year Books, English reports,
National Reporter System ecc..
- sistem shepard sistema con cui viene segnalato il
collegamento tra i precedenti per rendere noto il grado di autorità di
ciascuno di essi indicando con varie sigle se una decisione è stata o no
confermata da altre
- il carattere vincolante del
precedente inglese impone ai giudici più elevati l'obbligo di
uniformarsi alle proprie pronunce. Si distinguono:
precedente
verticale il
giudice è vincolato a precedenti derivanti da decisioni di altri giudici in
posizione più elevata
precedente
orizzontale il
giudice è vincolato a precedenti derivanti da decisioni di altri giudici di
pari livello o sue
- in Inghilterra hanno carattere vincolante nei confronti dei
giudici inferiori le decisioni della House
of Lords, Corte d'Appello e Corte Suprema
- vincolo ai propri precedenti
con 3 eccezioni per la corte d'appelloaltri giudici -->ato
se
vi sono più pronunce inconciliabili tra loro può scegliere quale seguire
può
non seguirlo se incompatibile con una decisione della H. of L.
può
non seguirlo se la decisone da cui deriva è resa per incuriam
- alla common law si
contrappone la statute law che la deroga con
atti normativi adottati dal Parlamento o altre attività autorizzate che
prevalgono sui precedenti anteriori. Si parla di:
lawyers
law per le materie
generalmente lasciate alla common
politicians
law per le materie
generalmente lasciate alla statute
- Stati Uniti
il precedente non ha carattere assolutamente vincolante per il giudice
che ha pronunciato la decisione da cui esso deriva: carattere più
attenuato rispetto allo "stare decisis"
case method
possibilità di scartare un pronunciato sulla base di una critica fondata su
aspetti che lo rendono coerente razionalmente o perché incompatibile con altri
precedenti
opera a livello statale il
diritto federale di impone solo negli spazi assegnatigli
- minore aderenza del diritto
americano alla common law
restatements of the law: opere
per realizzare una sistemazione del diritto giurisprudenziale con una
tecnica simile alla codificazione
- civil law
in passato ruolo simile a quello
attuale del common law: con la rivoluzione francese abbiamo una
subordinazione dei giudici alla legge. Oggi ruolo simile agli stati
uniti cioè efficacia persuasiva più o meno intensa a seconda dell'organo
giudicante
- problema la determinazione della
regola avviene a opera del giudice con riferimento a fatti anteriori:
inconvenienti delle leggi retroattive rimedio americano: prospective
overriling che conferisce alle decisioni che comportano un
mutamento di giurisprudenza efficacia solo per il futuro
diritto
austriaco la Costituzione abilita la Corte Costituzionale
a limitare l'efficacia nel tempo delle proprie pronunce
- le decisioni di annullamento di atti normativi
- decisioni dei giudici
costituzionali che hanno come loro oggetto diretto e immediato la
caducazione con effetto erga omnes
di norme vigenti
- è diritto giurisprudenziale
perché gli organi che le pronunciano sono composti da giuristi e devono
giustificare le ragioni delle loro scelte con le normali tecniche di
redazione delle sentenze
- possono assumere efficacia di
giudicato perché hanno come oggetto la questione di costituzionalità
di una legge e quindi la modifica dell'ordinamento positivo
- differenze con l'attività
legislativa
non consente il ripristino della legge incostituzionale
determina la disapplicazione della legge anche nei confronti di
fatti anteriori
- nella gerarchia assumono il
grado proprio della norma incostituzionale
- problema per eventuale
limitazione della dichiarazione a una parte soltanto del contenuto
dell'atto
non contano le riserve di legge
- quanto detto vale anche per le
decisioni dei giudici amministrativi che annullano atti
amministrativi e nell'ambito
della UE
- le decisioni secondo equità
- si presuppone che non esiste
un diritto applicabile alla fattispecie o comunque se esiste non debba
essere usato ma si debba ricorrere direttamente al sentimento di
giustizia del giudice
- l'equità si contrappone a ciò che è giusto secondo la legge forma di rivolta contro il diritto
scritto
- uso legale dell'equità:
arbitri
designati dalle parti per risolvere una controversia
il
giudice, se autorizzato a pronunciarsi secondo equità
cc svizzero del 1907 usi:
regole che il giudici dovrebbe adottare se dovesse agire in qualità di
legislatore
- l'equità è definita come "la giustizia del singolo caso"
è qualificabile come fonte
perché ha efficacia persuasiva di precedente
- non va confusa con l'equity inglese parte di common law elaborata dalla
corte della cancelleria e ora riassorbita nella common law
- decisioni sulle controversie collettive
di lavoro
- 2
ipotesi ormai abrogate:
ordinamento
fascista le
sentenze della "magistratura del lavoro" sulle controversie collettive erano
parte delle norme corporative delle fonti, sotto leggi e regolamenti
Gran
Bretagna National Industrial Relation Court : su
ricorso delle parti interessate determinava i reciproci diritti e doveri di
lavoratori e datori di lavoro
- avevano efficacia erga omnes
- norme regolamentari adottate da organi giudiziari
- organi giudiziari disciplinano
le loro attività interne e talvolta anche lo svolgimento delle procedure
giudiziarie in virtù di una esplicita autorizzazione legislativa o
nell'esercizio di poteri a esse riconosciuti implicitamente
- precedente storico negli arrets de reglement emanati dai parlements
- oggi rules of court emanate da una
commissione di magistrati e avvocati su abilitazione legislativa
- Corte costituzionale italiana disciplina la propria organizzazione
interna e il processo costituzionale:
poiché
il suo potere regolamentare è previsto da una legge ordinaria e non dalla
costituzione è considerato fonte primaria prevista implicitamente dalla
costituzione
- CSM problema analogo alla Corte:
è considerato fonte secondaria produttiva soprattutto di norme
interpretative di disposizioni stabilite con L.
la
sua potestà normativa sembra fondarsi sull'attribuzione al CSM di funzioni
amministrative se fosse attribuita ad altri
soggetti, verrebbe meno l'indipendenza della magistratura
- diritto transnazionale
- insieme di quei principi
giuridici fondamentali che appaiono suscettibili di essere accettati nei
diversi ordinamenti anche indipendentemente dal fatto di essere introdotti
con espliciti atti normativi perché corrispondenti a una concezione del
diritto fondata sulla ragione e comune a tutti gli uomini
- adozione di regole giuridiche
comuni nell'ambito di ordinamenti diversi per espliciti atti di ricezioni
o per lo spontaneo riconoscimento dell'idoneità della regola a valere
come norma giuridica anche fuori dall'ordinamento in cui è stata adottata
- si è parlato di un nuovo
diritto comune come una sorta di tessuto
connettivo che lega insieme gli ordinamenti giuridici moderni e che
trova espressione in patti internazionali o in via giurisprudenziale
- 2 tecniche
- lex alii loci
- trapianti di complessi di
norme da un ordinamento all'altro
- esempi:
- art 38 statuto corte
permanente di giustizia internazionale uso di principi generali di diritto
riconosciuto dalle nazioni civili
- corte europea dei diritti
dell'uomo e corte di giustizia CE enucleati dai diritti degli stati
membri principi generali integrativi o interpretativi delle disposizioni
dei trattati costitutivi di esse
- le tradizioni costituzionali
comuni agli stati membri sono qualificate come "principi
generali del diritto comune"
- si colloca ne diritto
giurisprudenziale perché i modelli stranieri sono seguiti in virtù della
loro capacità di persuadere soggetti ad essi non vincolati dalla loro
idoneità a regolare certe materie o fattispecie
- attività di razionalizzazione inserite nel diritto politico
- oltre a queste 3 forme di
diritto giurisprudenziale vi sono casi in cui attività giuridiche fondate
sull'interpretazione sono impiegate nell'ambito del procedimento di
formazione di fonti politiche come costituzione, leggi, regolamenti. Sono
dette attività di
razionalizzazione e influiscono sul contenuto degli atti conclusivi
nel procedimento rendendoli tecnicamente più perfezionati:
- controllo di costituzionalità
delle leggi in via preventiva
consiglio
costituzionale francese su leggi organiche e regolamenti
corte
italiana su leggi regionali
- commissione di studio per
preparare codici o testi legislativi o per studiare possibili riforme di
determinati settori
Francia Conseil d'Etat + Commissione
superiore di codificazione
Inghilterra Law Commission
già
nell'ancien regim gli atti del
sovrano venivano registrati oggi la Corte dei Conti italiana
registra gli atti amministrativi
DIRITTO CONVENZIONALE
- nozione
- si contrappone agli altri
diritti perché composto da norme autonome: per la loro adozione i
destinatari hanno prestato preventivamente il loro consenso
- significato rigoroso diritto adottato sulla base di uno
specifico patto e approvato quindi in applicazione del principio di
unanimità fa riferimento al contratto di
diritto privato, ma solo con efficacia erga omnes
- significato in senso lato norme adottate da un'assemblea degli
interessati tenuta in base alle regole procedurali che disciplinano la
formazione del diritto politico
- non vi rientrano le attività
normative prodotte mediante gli istituti di democrazia diretta perché
sono deliberazioni prese in base
al principio di maggioranza e i partecipanti non sono la totalità
degli interessati
- società moderna atteggiamento generale di favore verso
le soluzioni che implicano un governo fondato sul consenso invece che
sull'autorità
- convenzioni costituzionali
- accordi, anche taciti, in virtù
dei quali i titolari degli organi costituzionali uniformano i
comportamenti da essi tenuti a regole non scritte ma accettata da tutti
sulla base di un tacito consenso e osservate quindi finché esso viene
meno
- definite dai giuristi inglesi
come regole non legali e non vincolanti
- implicano una sorta di
autolimitazione nell'esercizio dei poteri discrezionali dei quali sono
titolari coloro che le applicano
- manca un'esplicita norma sulla
produzione ma svolgono un ruolo
fondamentale operano come fonti extra ordinem
- contratti collettivi di lavoro
- convenzioni stipulate fra le
associazioni sindacali dei lavoratori e datori di lavoro per disciplinare
i rapporti inerenti alla prestazione del lavoro subordinato sia per la
retribuzione (parte economica) che per le condizioni ambientali (parte
normativa)
- problema è efficace nei confronti di
tutti gli appartenenti alla categoria cui si riferiscono? In base a quale
norma?
Attribuzione ad essi del ruolo di presupposto di un atto normativo
tradizionale con cui vengono "recepiti" all'interno dell'ordinamento
conferendogli efficacia erga omnes
- nei regimi con un unico
sindacato ciò avviene con una norma sulla produz.
- in altri casi operano al di
fuori del normale sistema legislativo e trovano la loro tutela
nell'azione sindacale
- atti costitutivi di associazioni o enti
- sono recepiti nell'ordinamento
in virtù del generale riconoscimento dell'autonomia privata oppure mediante speciali norme sulla
produzione
- forme di contrattazione inserite nei procedimenti di formazione
del diritto politico
- convenzioni di vario genere
vengono trasformate in diritto per la loro ricezione mediante atti
legislativi o regolamentari che sono manifestazioni di diritto politico e
contengono un rinvio ai testi elaborati in via convenzionale
- trattati interni concordati,
accordi con le confezioni religiose
DIRITTO DIVINO
- nozione
- insieme al diritto politico si contrappone agli altri diritti
perché è manifestazione della volontà di una autorità
(sovrannaturale/soggetto previsto dall'ordinamento) che si impone ai
destinatari delle norme per la minaccia di una soluzione ultraterrena o
terrena
- per molti secoli in europa ha
avuto un ruolo sovraordinato al diritto umano ultimi 2 secoli attenuazione
per principio di libertà religiosa e convinzione che riguardi l'animo
umano e non possa essere quindi coercibile
- rivelazione divina fonte del diritto negli
ordinamenti delle confessioni religiose e nella ricezione del diritto
negli ordinamenti statali a base confessionale
- oggi vi sono poche ipotesi di
stati che professano una sola religione: paesi islamici e stati
africani e asiatici (religione ebraica, cristiana, mussulmana e indu)
- è diritto eterno ed immutabile
difficoltà di adattamento ai
nuovi problemi del progressi scientifico ed all'evoluzione della società:
interpretazione ce ricava sempre nuovi precetti
- al suo interno vi sono forme di
diritto consuetudinario, giurisprudenziale, convenzionale
e politico
- diritto divino e canonico
- all'interno delle religioni
cristiane
- confessioni protestanti considerano i comandamenti divini
come fonti di doveri morali operanti nell'animo umano e le cui regole si
adattano quindi senza difficoltà al principio di laicità dello stato
possibilità di conflitti di coscienza
se un singolo deve scegliere tra l'osservanza di un dovere morale o giuridico
chiesa cattolica ha
creato un proprio ordinamento, il diritto canonico che regola anche
problemi di rilievo temporale
non tutto il diritto canonico è
diritto divino: alcune norme sono state create dagli organi della Chiesa e
costituiscono diritto politico o consuetudinario o giurisprudenziale
o
la
parte che costituisce il diritto divino si compone di
ius divinum positivum si fonda sulla rivelazione contenuta nelle
sacre scritture e sugli atti di Gesù e degli apostoli: problema di
interpretazione della volontà
ius divinum naturae si fonda sull'identità che si ritiene
esistere fra volontà divina e razionalità: problemi di interpretazione + complessi
perché riferibili all'intera realtà e non solo a determinati testi
o
oggi
oltre a costituire parte integrante dell'ordinamento della città del Vaticano,
è anche applicato in alcuni paesi come l'Italia per i matrimoni celebrati davanti ai ministri del culto cattolico
possibile conflitto con il diritto
statale atti
di disconoscimento dei 2 ordinamenti
o
è
applicabile a tutti i battezzati che non possono rinunciare alla loro qualità
si soggetti dell'ordinamento della Chiesa
o
per
la sua applicazione tribunali
ecclesiastici alle dipendenze del sommo pontefice che è eletto a vita dal
consiglio dei cardinali
- diritto divino ed ebraico
- è il diritto del popolo ebraico deriva da un complesso di
testi sacri contenenti la rivelazione divina e dall'opera di interpretazione
di essi
- oggi nello stato di Israele è
applicato direttamente come statuto personale degli ebrei per un certo
ambito di rapporti e recentemente di è restrinto (ad es. per la legge
sulla parità dei sessi)
- è applicato anche dagli ebrei
che vivono fuori dallo stato di Israele possibilità di contrasto e
quindi concessioni o disconoscimento a seconda dell'ordinamento
- "ebreo" non in relazione all'adesione
alla religione ma al rapporto di filiazione con una donna ebrea
- applicato da giudici speciali che
operano nei tribunali rabbinici
- non esiste un'organizzazione centralizzata come la Santa Sede
- diritto divino e mussulmano
- la religione islamica ha
prodotto un suo diritto, la
Shari'a che risulta da:
- rivelazione divina espressa
nel Corano
- regole desunte dalle parole
- atti e valutazioni del profeta
Maometto
- successiva opera di
interpretazione compiuta da 4 scuole ortodosse
- non esclude divergenze
interpretative prescrive come assolute solo
la fede nell'unicità della divinità e nella validità della parola del
profeta come messaggera della volontà divina
- nell'Islam l'immedesimazione
fra religione e diritto è teoricamente assoluta molti stati si proclamano
confessionali: difficoltà di applicare alla realtà moderna un diritto di
circa dieci secoli fa e quindi è necessario un processo di
modernizzazione
- tentativi di laicizzazione
(Turchia)
- coesistenza dei due diritti
- riforma legislativa
- deriva da 4 fonti
- corano parola di dio rivelata da Maometto
- sunna complesso di regole che gli
interpreti hanno desunto dalle parole del profeta, dalle sue azioni e
dalle sue approvazioni a certe azioni
- idjmà complesso di regole intorno alle
quali si è formato il generale consenso dei giuristi che si presumono
conformi a verità divina
- qiyas complesso di regole dedotte analogicamente
da quelle delle altre tre fonti
- oggi vi si è aggiunto un diritto giurisprudenziale
immutabile, elaborazione dottrinale delle fonti derivanti dalla
rivelazione divina
- non vi è un organo
ecclesiastico come la
Chiesa cattolica e nemmeno un organo di vertice del
sistema
DIRITTO POLITICO
- nozione
- si contrappone a tutte le altre
forme di diritto perché emana da autorità che agiscono sulla base di
valutazioni di opportunità
- fine non realizzare principi
precostituiti, ma favorire la realizzazione di programmi elaborati per
modificare la realtà sociale esistente
- la struttura delle sue fonti differisce
a seconda della forma di stato o di governo e per questo vengono
raggruppate a seconda del regime autoritativi o democratico o del potere
esecutivo
- capo dello stato nei regimi autoritari
- il monarca o il dittatore
esercita il poteri normativi in forme talora differenziate (per oggetto e
procedimento di formazione) ma riconducibili comunque all'esercizio di un
unico potere e dotate quindi della stessa efficacia giuridica
- ancien regime il sovrano poteva modificare
le norme da lui prima stabilite o derogarle, oppure derogare e abrogare
anche un atto del parlamento
- tentativi non riusciti di
individuare dei principi fondamentali da far rispettare anche al sovrano
- tutte le costituzioni delle
monarchie assolute erano infatti flessibili!
- regime parlamentare al capo dello stato residua un potere
di sanzionare o promulgare la legge con un mero atto dovuto (GB) e dove
previsto di autorizzare la presentazione dei disegni di legge governativi
- regime presidenziale al capo spettano i poteri
normativi del potere esecutivo
- istituti di democrazia diretta
- deliberazioni prese con
referendum o adottate da un'assemblea popolare quando hanno efficacia
normativa per una esplicita norma
- in alcuni casi sono solo una
fase del procedimento di formazione di atti normativi: referendum
consultivi, confermativi, petizioni ecc.
- referendum 2 ipotesi
- per decisioni straordinarie trasferimenti territoriali,
approvazioni cost.
- per approvare o abrogare atti normativi ordinamento svizzeri, art 75 Cost:
referendum abrogativo pur con effetti normativi per l'interpretazione
del vuoto
- assemblea popolare ha un'antica tradizione ("comizi"
romani) che mal si adatta a essere impiegata oggi
- unico esempio "landesgemeinde" usato in alcuni
cantoni svizzeri e qualche caso in aree extraeuropee
- potestà normativa delle assemblee elettive
- varietà dipendenti dalla forma di governo adottata
- poteri normativi ad assemblee
elettive per la prima volta nel Parlamento britannico divulgata e teorizzata da
Montesquieu: realizzazione in Francia con trasformazione "stati
generali" in "assemblee costituenti"
- oggi sono rari i casi in
cui gli ordinamenti non prevedono un Parlamento composto da una o
più camere, anche nelol'ambito dell'organizzazione di enti pubblici
territoriali, associazioni ecc.
- compito produzione di atti normativi di
solito chiamati "legge" destinati a costituire il nucleo de, principio
dell'attività normativa di un ordinamento statale
talvolta
deliberare o modificare la costituzione, adottare altri atti
diversi dalla legge come le leggi organiche francesi o
spagnole, leggi di delegificazione, approvazione, conversione
- a ciascuna assemblea spetta il
compito di formare il proprio regolamento
- common law
statutes civil
law
legge : gli statutes però hanno solo funzione derogatoria nei confronti
del sistema dei precedenti
- ordinamento a costituzione
rigida costituzione sopra la legge
(USA, Europa, Canada)
- ordinamento a costituzione
flessibile il Parlamento è sovrano e la
sua volontà non può subire limitazioni
- regime parlamentare monista il potere legislativo spetta
unicamente alle camere se non con delega parlamentare
- regime parlamentare dualista +
presidenziale parità fra legislativo ed esecutivo.
Determinazione di materie di prerogativa dell'esecutivo e attribuzione
della generalità delle altre ale del parlamento
regola
opposta adottata dalla V rep. francese
- la legge è comunque la fonte con il ruolo più importante perché è il
termine di riferimento essenziale della gerarchia delle altre fonti che
fondamentalmente si distinguono a seconda che siano equiordinate,
sovraordinate o subordinate ad essa
- queste assemblee possono avere
anche altri poteri normativi: revisione costituzione con procedure
aggravate e limiti; approvazione dei propri regolamenti con forza
normativa uguale alla legge
- varietà dipendenti dal carattere unitario o pluralistico dei
poteri pubblici
- varietà per organizzazione
pluralistica o centralizzata
- organizzazioni pluralistica stato federale o regionale: i vari
membri o regioni hanno proprie assemblee legislative problema ripartizione delle
competenze: si adotta il criterio delle materie per il quale vi è una
attribuzione al potere centrale della competerne nelle materie elencate
e all'altro in tutte le materie
è
anche possibile un doppio elenco
- funzione costituente e di revisione
costituzionale
- si differenzia dagli altri atti normativi per 2 profili:
ha un regime particolare di limitata
emendabilità
sostanziale contiene principi generali con contenuti
diversi dalla legge e distinti in:
complesso di regole di organizzazione
dello stato
diritti e doveri dei cittadini per
molto tempo contenuti in "carte dei
diritti" distinte
- oggi è prevalente la concezione
della costituzione come fonte con ruolo maggiore rispetto alla
legge
- si distingue:
- attività di revisione
prevista e regolamentata da precise norme che la affidano a organi
parlamentari con aggravamenti o al corpo elettorale
individuati
principi in suscettibili di revisione
- attività costituente
instaurazione di un nuovo ordinamento statale e ricostruzione di esso
dopo una vicenda rivoluzionaria che ha fatto cadere un preesistente
regime
- potestà normativa del potere esecutivo
- il principio della separazione dei poteri è in crisi
- un motivo è la difficoltà a
distinguere le attività normative da quelle che non lo sono perché
esistono attività di creazione di regole compenetrate nelle attività non
normative
- decisioni giudiziarie
- attività amministrative avendo potere discrezionale
potrebbero anche autolimitarsi e decidere preventivamente i criteri per
i provvedimenti futuri. Inoltre col compito di accertare quale sia il
diritto da applicare e interpretare, vincola anche i cittadini che
vengono in rapporto con l'ammin.
- regolamenti di esecuzione
- oggi è sempre più frequente
l'attività di delegificazione
che abilita i soggetti titolari di poteri normativi subordinati alla
legge a disciplinare materie prima regolate dalla legge, quindi abilita
l'esecutivo ad esercitare potere normativo
- regime presidenziale,
semi-presidenziale e parlamento dualista esiste un ambito di poteri,
prerogativa dell'esecutivo, sindacati dall'attività del Parlamento come:
- costituzione di Weimar e V repubblica francese
- art 77 potere di emanare provvedimenti
normativi in casi di necessità e urgenza anche se provvisoriamente e con
un controllo del parlamento
- regime parlamentare monista la legge del parlamento è la volontà
generale del popolo: divieto di delegificazione come anche nella
costituzione degli USA e in quella francese del 1946
- in realtà comunque il
parlamento non ha mai avuto il ruolo più importante e il potere
normativo dell'esecutivo ha avuto un grande sviluppo
- crescita dei partiti politici il parlamento diviene sempre più
camera di registrazione delle decisioni dell'esecutivo (GB) e delle forze
politiche (Italia)
- progressivo ridimensionamento
del ruolo del parlamento sempre più frequente
delegazione di poteri legislativi al governo
- in Italia la delega legislativa
si distingue perché comporta l'attribuzione all'esecutivo di un potere limitato ma non soggetti ad
ulteriori ratifiche e capace di produrre atti normativi a cui applicare
il regime delle fonti primarie
- scienza della legislazione e fattibilità delle leggi
- 2 problemi comuni a tutte le forme di produzione che si realizzano con testi normativi:
- tecnica da impiegare per
rendere i testi il più possibile funzionali allo scopo per cui sono
redatti
scienza della legislazione:
studi e ricerche per identificare i criteri che è opportuno seguire per
redigere dei testi agevolmente utilizzabili senza inconvenienti di
linguaggio, contraddittorietà
soprattutto
per i problemi del "drafting": tecniche di scrittura per assicurare la
massima coerenza tra testi diversi
- fattibilità delle leggi idoneità delle regole che ci si
propone di adottare per conseguire gli obiettivi pratici per cui sono
state proposte
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
I SISTEMI GIURIDICI CONTEMPORANEI
- discussione dei risultati acquisiti alla luce delle tendenze
evolutive recenti
- dopo il libro di David,
l''individuazione dei sistemi li tracciati era ancora valida, ma la fase
storica allora in corso ci induce a fare 3 osservazioni:
- consolidamento e approfondimento del
solco che separava gli ordinamenti dei paesi socialisti da quelli occidentali
- attenuazione delle differenze
tra common law e civil law
- il compimento del processo di decolonizzazione non ha
comportato l'abbandono di forme di produzione importate dall'europa, né
il recupero delle preesistenti istituzioni locali
- rispetto a quel periodo la più
importante novità è stato il crollo dell'Unione Sovietica fine del tentativo di
realizzare un sistema fondato su marxismo-leninis.
- la soviet law perde ogni forza espansiva e viene riformata
- rimangono comunque tracce
importanti in alcuni paesi
- viene meno la precedente
contrapposizione tra sistemi socialisti e occidentali avvicinamento di tutti i sistemi
operanti nel mondo
- il graduale avvicinamento di common
law e civil law
- la distinzione era causata da
un diverso modo di concepire, produrre e applicare il diritto, ma non per una contrapposizione di
principi
- avvicinamento grazie a una
maggiore conoscenza reciproca per opera dei comparatisti, ma soprattutto
- controllo costituzionale delle
leggi nel civil law
recupero del diritto giurisprudenziale e assunzione dell'importanza
della statute law per nuove esigenze di efficienza a causa dello
sviluppo tecnologico
- adesione della GB al consiglio
d'Europa e all'UE
enorme passo anche per i paesi extraeuropei
GB
condannata per l'uso di un istituto tipico della common law dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo,
composta soprattutto da giuristi della civil law
- maggiori contatti tra studiosi
e pratici del diritto che operano sui 2 lati dell'atlantico questa tendenza si intensificherà
sempre di più anche per la pressione del progresso tecnologico
- concezioni europee ed extraeuropee del diritto
- decolonizzazione permanenza della massima parte
degli ordinamenti extraeuropei nell'area di 1 dei sistemi europei no sottovalutazione di alcune
forme giuridiche autoctone (consuetudine africa subsahariana, diritti
religiosi..)
- non hanno caratteri rilevanti
e per questo saranno dei sottosistemi all'interno dei 2 maggiori: europei
ed extraeuropei
- esistono poi ordinamenti che si
discostano dai sistemi in cui possono essere inquadrati (residui regimi
comunisti, dittature militari) o che considerano il diritto in modo assai
diverso (Estremo Oriente strumento che l'uomo giusto non dovrebbe usare) non devono necessariamente essere
presi in considerazione per la classificazione
- l'assetto dei sistemi
giuridici, la cui divaricazione si presenta in via di sempre più rapido ridimensionamento, è oggi
caratterizzato in primo luogo dalla divisione fra sistemi di common law e civil law:
- consente di tener conto di
tutti gli ordinamenti statali e ammette sottosistemi e ibridi che non si
sa come classificare
- sistematica del diritto privato fondata sulla tradizione
romanistica
- vari nomi meritano di essere ricordati
- Quinto Mucio Scevola inizia lo studio metodico e
l'elaborazione sistematica del diritto
- distinzioni come acquisti "inter vivos" e "mortis
causa"
- rinascimento, pandettistica,
codificazioni moderne fino ad arrivare alle contemporanee partizioni
fondamentali del diritto privato
persone
e famiglia
diritto
successorio
diritti
reali e obbligazioni
diritto
civile e processuale
diritto
pubblico
diritto
commerciale, del lavoro, industriale
diritto
della navigazione
- contributo della sistematica del diritto privato nozione di negozio giuridico
- l'attività giuridica dei privati
è una forma di osservanza delle norme, sia per quelle che prevedono una
sanzione (penali) che non: funzione del diritto è porre limiti
all'attività dei privati e non stabilire obiettivi corrispondenti
all'interesse generale
- se l'attività privata si inserisce
in un più ampio piano dell'ente pubblico, è funzionale al conseguimento
di obiettivi pubblici
- classificazione atti priva della dottrina tedesca tra XIX e XX sec negozio giuridico come atto
umano per la cui giuridicità è rilevante non solo la volontarietà ma
anche il contenuto di volontà
- dagli atti negoziali si
distinguono così gli atti giuridici dell'uomo per i quali è
rilevante solo la volontarietà perché parte dei fatti giuridici
- classificazione usata anche in
Italia, paesi iberici e iberico-americani
- la produzione degli effetti
della manifestazione di volontà può essere pregiudizievole per
i terzi che, non essendone destinatari, non possono contestare gli
effetti prodottisi tra le parti anche se per essi pregiudizievoli
- possono verificarsi casi in cui
la volontà espressa da un atto privato è in consonanza o in contrasto
con quella espressa con un atto normativo che si propone di incidere sui
rapporti dell'atto privato in questione
- consonanza l'atto privato può essere considerato
come forma di attuazione dell'indirizzo dell'atto normativo
- contrasto bisogna valutare se si realizza la
previsione di qualche norma sanzionatoria
- questa sistematica della
tradizione romanistica è rimasta sostanzialmente estranea alla common law seppur con
sviluppi analoghi compito della comparazione:
- raffronto tra le due culture
giuridiche complessivamente considerate
- raffronto delle singole
situazioni praticamente adottate
- lo sviluppo del diritto amministrativo nei paesi di common law
- la concezione del diritto amministrativo
come diretto al perseguimento di obiettivi
fissati dalla legge è recente, perché prima era difficile distinguere
amministrazione da legislazione poiché nell'ancien regime i poteri erano tutti riuniti nel monarca
- si è poi distinto il ruolo
dell'amministrazione da
- funzione legislativa perché opera con atti concreti
riferibili a fattisp. deter
- funzione giurisdizionale perché opera sulla base di indirizzi
generali destinati ad essere attuati in una generalità di ipotesi
- nonostante il diritto amministrativo
operi in osservanza del principio di legalità l'impulso non proviene dalla legge formazione del diritto amministrativo
come insieme delle regole che disciplinano l'organizzazione dei pubblici
poteri, cioè dei soggetti titolari della funzione amministrativa e di quelle sulla base delle quali si
svolge l'attività amministrativa
- differenza importante tra Francia e Inghilterra
- Francia
- diffidenza contro l'opera dei giudici divieto a essi di intervenire in
alcun modo con l'esercizio delle funzioni amministrative
- assegnazione del compito di giudicare sui
ricorsi per l'illegittimità degli atti amministrativi al consiglio di
Stato
- incompetenza dei tribunali ordinari a giudicare della responsabilità dello
stato per danni cagionati ai privati dai suoi funzionari separazione diritto
amministrativo/diritto privato
- Inghilterra
- controversie cittadini-funzioni pubbliche risolte dai giudici solo recentemente speciali
autorità
- per Albert Dicey l'ordinamento inglese per questo non
comprendeva un settore qualificabile come "diritto amministrativo" ma ormai è fuori dubbio che
esista, anche se con regole diverse dalla civil law
- l'affermazione del principio democratico
- ultimi 2 secoli forte ravvicinamento delle modalità
organizzative dei diversi popoli: ruolo preminente alle regole della
democrazia
- resistenze vinte o conciliate dal II dopoguerra il principio
democratico è stato accettato in ogni parte del mondo come il modello
ideale per realizzare le forme concrete di organizzazione della vita di
relazione nelle diverse società nazionali
- mai come in questo periodo vi
sono stati accordi così diffusi
- nei casi in cui ancora
sussistono regimi che seguono prassi o ideologie incompatibili con la
democrazia ostracismo dell'opinione
pubblica mondiale
- le applicazioni di esso sono comunque diverse varie critiche perché spesso è
usato come facciata per allontanare le critiche dell'opinione pubblica
- nella realtà poi l'attuazione
del principio democratico deve ancora avvenire, sia per l'inadeguatezza delle strutture esistenti
(ONU) che per le difficoltà ad affermarsi concretamente
- es
aggravarsi di squilibri economici culturali nei rapporti nord-sud
- comunque sia, un certo cammino
è stato compiuto e degli sviluppi sono stati realizzati