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Consiglio Superiore Magistratura (CSM)




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Consiglio Superiore Magistratura (CSM)


Svolge il ruolo di controllo della magistratura e ne garantisce l'autonomia dal potere esecutivo. La stessa costituzone riferisce di quest'organo indicandone le funzioni esercitate e la sua completa autonomia dagli altri organi dello stato. Il C.S.M. è presieduto dal presidente della repubblica e dal presidente della corte di cassazione e dal suo procuratore generale a cui vanno aggiunti 16 magistrati  e 8 parlamentari comuni, tutti nominati tramite elezione. La loro carica dura 4 anni e non sono immediatamente rieleggibili. Compito di quest'organo è determinare le funzioni, i trasferimenti, i provvedimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari dei magistrati. Inoltre il C.S.M puo presentare modifiche a qualsiasi norma riguardante la giustizia al relativo minstro. Le delibarazioni del C.S.M rappresentano provvedimenti ammiistrativi soggetti a cotrollo contabile e giurisdizionale per cui le deliberazioni di tale organo devono essere rese esecutive e ciò spetta o al presidente della repubblica o al ministro della gustizia. I provvedimeni sono impugnabili davanti ai giudici amministrativi e perseguibili dalla corte di cassazioe per violazione di legge.

E' un organo rappresentativo della magistratura ordinaria, introdotto con la Costituzione per garantire l'autonomia e l'indipendenza dei giudici.

Consiglio superiore della magistratura:

Il C.S.M. è l'organo di garanzia dell'indipendenza esterna dei giudici ordinari.2°quanto dice l'art.104 Cost.si compone di membri di diritto e membri elettivi:i primi sono il Pres.della Rep.e il procuratore generale della Corte di cassazione.Gli altri componenti del consiglio sono eletti x 2/3 da tutti i magistrati ordinari fra gli appartenenti alle varie categorie e x 1/3 dal Parlamento in seduta comune fra i professori ordinari in università di materie giuridiche e avvocati con almeno 15 anni di servizio.La legge stabilisce l'elettorato attivo di tutti i magistrati con l'esclusione dei magistrati sospesi dalle funzioni e l'elettorato passivo di tutti i magistrati con l'esclusione di quelli sospesi dalle funzione e quelli ai quali è stata inflitta una sanzione + grave dell'ammonimento.A tale determinazione che rende il C.S.M.organo pienamente rappresentativo si è giunti solo dopo molte riforme.Quanto al metodo elettorale i componenti magistrati vengono eletti:a)in un collegio nazionale x l'elezione di 2 magistrati della Corte di Cassazione con l'effettivo esercizio delle funzioni di legittimità;b)in 4 collegi territoriali mediante estrazione a sorte tra tutti i distretti della Corte d'Appello.Il C.S.M.ha competenza in tutte le materie attinenti allo stato giuridico dei magistrati e al governo dell'ordinamento giuridiziario cosicchè è stato definito come organo di autogoverno della magistratura capace di realizzare l'indipendenza organizzativa.Ai sensi della cost.spettano al C.S.M.:a)le assunzioni,i trasferimenti,le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati;b)la designazione dei professori ordinari e degli avvocati con almeno 15 anni di esercizio che vengono chiamati x meriti insigni all'ufficio di consigliere di cassazione.c)il potere di fare proposte al ministro di grazia e giustizia sulle modificazioni delle circoscrizioni giudiziarie e su tutte le materie riguardanti l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia.d)dare poteri al ministro di grazia e giustizia su disegni di legge concernenti l'ordinamento giuridico.X quanto riguarda il funzionamento,accanto al consiglio oxano alcune commissioni costituite all'inizio di ogni anno col compito di riferire al consiglio.Tra queste sono di grande rilevanza la commissione speciale di conferimento di incarichi direttivi e la sezione disciplinare competente a conoscere i procedimenti disciplinari a carico dei magistrati in quanto è a garanzia dell'indipendenza interna della magistratura.Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti;in particolare le deliberazioni sullo stato giuridico dei magistrati,in quanto debbono essere tradotte in decreti dal Pres.della Rep.,controfirmati dal ministro competente.Contro tali provvedimenti la legge ammette il ricorso al giudice amm.vo x motivi di legittimità,mentre contro i provvedimenti in materia disciplinare è ammesso il ricorso alla Corte di cassazione.Infine i componenti C.S.M.non sono punibili x le opinioni espresse nell'es.della loro funzione.Come ultimo punto bisogna accennare alle discussioni in riferimento alla posizione giuridica del C.S.M.in quanto parte della dottrina lo considera organo costituzionale e in rapporto all'organizzazione complessiva dell'ordine giuridico.


Forme di Stato

è il modo in cui lo stato risulta formato nel suo complesso e nella sua totalità rispetto alla concezione dominante che ne ha reso possibile la formazione e che in esso vige. In fatto di ciò si può dire che dalla forma di stato derivi la forma di governo presente al suo interno. La prima forma di stato e di tipo patrimoniale dove il padrone della terra rivendicava come suo patrimonio la terra e le persone che ivi vi lavoravano. Con la crisi economica, il terzo stato diventava sempre piu povero e vedeva diminuire la possibilita di sopravvivenza  e la nascente borghesia che rivendicava sempre piu potere non piu solo economico ma anche politico diedero vita attraversoltte e conquiste ad una nuova forma di stato riconscita come lo stato moderno. Essoera caratterizzato da tre fondamentali elementi: 1 costituzionalita 2 giuridicita 3 la rappresentativita 4 la democraticita. Costituzionalita una costituzione che riconsca i diritti e la divisione dei poteri. Rappresentativita elemento essenziale nello stato costituzionale espressione del cittadino alla volonta dello stato. Infine come ultima forma di stato c'e lo stato sociale dove la funzione dello stato e quella di assicurare il benessere di tutti

Forme di stato:

La nozione di forma di stato si basa su 3 elementi:il rapporto tra autorità e libertà;le finalità che lo stato intende raggiungere e i principi che stanno alla base della sua azione.2° un'altra definizione la forma di stato si riferisce alla reciproca posizione degli elementi costitutivi:popolo,territorio e potere sovrano.Si distinguono 6 forme di stato:Stato patrimoniale,stato assoluto,stato liberale,stato totalitario,stato socialista e stato sociale.Lo stato patrimoniale si afferma durante l'alto medioevo,su fonda su un accordo privatistico in base al quale il feudatario,titolare del potere,s'impegna a tutelare dalle insidie esterne il proprio patrimonio che è costituito dalle terre assogettate e dagli uomini che le coltivano;inoltre manca un apparato burocratico diretto a conseguire finalità comuni.Il consolidarsi di tale situazione,accompagnato da una maggiore axtura alle attività commerciali ha portato alla nascita dello Stato assoluto e con esso all'edificazione degli stati Nazionali.Questa forma di stato,che si evolve soprattutto nei secoli XVI e XVII,si caratterizza x una forte concentrazione del potere nelle mani del sovrano x il suxamento della concezione privatistica che viene intesa in senso + pubblicistico e x la ricerca di una giustificazione teorica dell'assolutismo.Questa concezione si modifica con l'emergere della borghesia che rivendica la libertà di partecipazione al potere politico in misura corrispondente al proprio peso economico.Ciò comporta una nuova concezione dello stato,lo stato di polizia,nel quale da una parte si ribadisce il potere del sovrano ma dall'altra si accentua il carattere pubblicistico del rapporto tra sovrano e stato(nel senso che il sovrano è sottoposto alla legge)e si modificano le finalità statali facendole consistere nel benessere dei sudditi(polizia=cura della comunità).Lo stato liberale si sviluppa a seguito di importanti modificazioni in campo sociale,economico e culturale;con esso si afferma il principio dello stato di diritto 2° il quale l'organizzazione e il funzionamento dello stato devono essere disciplinati dalla legge,alla quale anche gli atti della pubblica amm.ne devono essere conformi.Con lo stato moderno si afferma anche un altro principio fondamentale:la separazione dei 3 poteri,legislativo,esecutivo e giudiziario e dell'indipendenza delle strutture statali depositarie di tali poteri.Lo stato liberale mantiene il compito di xseguire l'interesse generale ma senza un intervento diretto sulla vita sociale ed economica dei cittadini,inoltre s'impegna a garantire la sicurezza sul piano esterno e il rispetto dei diritti di libertà.Il potere statuale è legittimato dalla collettività e disciplinato da norme di carattere generale,spesso contenute in una costituzione.Sul piano sostanziale l'interpretazione dei diritti di libertà,uguaglianza,voto e iniziativa economica è appannaggio delle classi + abbienti.Inoltre lo stato liberale presenta come punto di debolezza l'eccessiva dipendenza dall'andamento dell'economia del paese.Tutto questo determina la crisi dello stato liberale.In alcuni paesi(Italia,Germania e Spagna)le forti spinte nazionalistiche,unite alla grave crisi economica susseguente alla 1^guerra mondiale portava alla formazione degli stati totalitari,che si caratterizzano x il forte accentramento del potere attorno ad un 'capo'espressione dell'unica forza di politica ammessa e artefice degli interessi della collettività con un massiccio impegno in ogni settore della vita economica e sociale.Inoltre si arriva alla negazione dei diritti di libertà,delle libertà politiche e del principio di uguaglianza.Il contemporaneo stato socialista apporta una critica radicale alle diseguaglianze sociali del liberalismo e così sostituisce la proprietà privata con la proprietà socialista,le libertà individuali con quelle collettive.Inoltre pone il partito comunista come unico centro di potere tramite l'instaurare la 'dittatura del proletariato'.Anche lo stato sociale si pone come suxamento dello stato liberale,questo è caratterizzato da un interventismo moderatore dei conflitti sociali e dalla volontà di affermare un'uguaglianza sostanziale e di estendere la partecipazione politica a tutti i cittadini.Inoltre lo stato sociale registra un accrescimento degli apparati amm.vi,un consistente intervento nella vita economica e sociale e il rafforzamento di alcuni principi tipici dello stato liberale quali lo stato di diritto e la divisione dei poteri.Si può effettuare un'ulteriore distinzione tra le forme di stato in base al principio di autonomia territoriale;in tal modo si ha:lo stato regionale,lo stato unitario,federale e confederale.La distinzione tra stato regionale e federale risiede nel fatto che mentre nel 1°gli organi centrali dello stato hanno una competenza generale,fatto eccezione x quelle materie affidate alla regione,nello stato federale sono i membri della federazione ad avere una competenza generale lasciando determinate materie agli organi federali.Con l'istituzione delle autorità locali,dotate di un certo potere di intervento legislativo e sociale il principio di autonomia territoriale trova larga applicazione in molti paesi europei.

I sindacati:

L'associazione sindacale regolata dall'articolo 139cost.secondo il quale il sindacato a rilevanza sul terreno dei rapporti economici ed in particolare nella contrattazione collettiva del lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro. L'art.39 sancisce il proncipio della libertà dell'organizzazione sindacale che significa sia libertà di costituzione dei sindacati, sia libertà per ogni lavoratore di aderire o meno al sindacato. L'unico obbligo imposto dall'art 39 della cost è la registrazione presso gli uffici centrali che a sua volta presuppone un ordinamento interno a base democratica. Gli effetti di tale registrazione sono l'aquisizione di personalità giuridica e la possibilità per i sindacati di stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alla categoria si riferisce il contratto. Tuttavia l'art 39 è rimasto inattuato a causa della mancata registrazione delle associazioni sindacali che non volevano essere sottoposte ad alcune forme di controllo statale della loro organizzazione interna e della mancata promulgazione di una legge di attuazione del dettato costituzionale che rendesse l'iscrizione obbligatoria. In tal modo si realizza impossibile la stipulazione di contratti di lavoro di diritto pubblico, così, attualmente accanto ai contratti individuali sono possibili e contratti collettivi di diritto privato che hanno efficacia limitata alle sole parti contraenti. Di fatto la forte rappresentatività dei sindacati stipulanti e alcuni interventi giurisdizionali hanno fatto si che i sindacati siano riusciti a conseguire l'applicazione dei contratti collettivi anche al di là dei soggetti aderenti alle associazioni sindacali. Inoltre, per evitare disparità di trattamento economico e normativo per tutti gli appartenenti ad una stessa categoria sono stati fissati dei minimi salariali. Nel 1990 è stato approvato lo statuto dei lavoratori, che ha potenziato la libertà dei sindacati e dei lavoratori in quanto sancisce una serie di diritti che possono essere esercitati nell'ambiente di lavoro e la punizione del datore di lavoro che non rispetti l'attività sindacale. Di stretta attualità è il conflitto nato tra i sindacati in particolare la CISL e il governo in merito all'intento di quest'ultimo di abrogare l'art.18 dello statuto dei lavoratori. Tale art consente al lavoratore licenziato per ingiusta causa di essere reintregato nel posto di lavoro con sentenza del TAR.

L'obbligazione di tale articolo costituirebbe grande vantaggio per imprese che avrebbero pieni poteri di tagliare i costi dovuti al fattore produttivo lavoro a scapito delle tutele e dei diritti dei lavoratori. Tra i diritti fondamentali dei lavoratori c'è quello di sciopero sancito dall'art 40 cost. La corte costituzionale ha provveduto a stralciare dal codice le norme del periodo fascista e ha allargato la sfera dei titolari di questo diritto nonchè le finalità che possono essere perseguite con tale strumento. Nel 1990 l'esercizio del diritto di sciopero nel settore dei servizi pubblici ha ricevuto discipline legislative:è stata istituita una commissione di garanzia con il compito di assicurare la corretta applicazione della legge di definizione delle prestazioni minime che devono essere assicurate a tutela degli interessi costituzionalmente protetti dei cittadini-utenti nonchè di conciliazione del conflitto sindacale.


I Sindacati:

Lo strumento più efficace per la tutela dei lavoratori è il sindacato. La posizione del sindacato ha rilevanza sul terreno dei rapporti economici,nella contrattazione collettiva di lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro,spesso ai sindacati si è voluto riconoscere un ruolo politico e non ha dato pochi problemi.La disciplina dell'art.39 Cost. stabilisce il principio fondamentale della libertà della organizzazione sindacale.Significa  la libertà di costituzione di 1 o + sindacati( pluralismo sindacale ) e la libertà di aderire,oppure no,al sindacato.L'unico obbligo che può essere imposto ai sindacati è la loro registrazione presso uffici centrali e locali,alla sola condizione che i sindacati che chiedono la registrazione abbiano un ordinamento interno a base democratica.dopo la registrazione possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce

I sindacati:

L'associazione sindacale regolata dall'articolo 139cost.secondo il quale il sindacato a rilevanza sul terreno dei rapporti economici ed in particolare nella contrattazione collettiva del lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori nel rapporto di lavoro. L'art.39 sancisce il proncipio della libertà dell'organizzazione sindacale che significa sia libertà di costituzione dei sindacati, sia libertà per ogni lavoratore di aderire o meno al sindacato. L'unico obbligo imposto dall'art 39 della cost è la registrazione presso gli uffici centrali che a sua volta presuppone un ordinamento interno a base democratica. Gli effetti di tale registrazione sono l'aquisizione di personalità giuridica e la possibilità per i sindacati di stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alla categoria si riferisce il contratto. Tuttavia l'art 39 è rimasto inattuato a causa della mancata registrazione delle associazioni sindacali che non volevano essere sottoposte ad alcune forme di controllo statale della loro organizzazione interna e della mancata promulgazione di una legge di attuazione del dettato costituzionale che rendesse l'iscrizione obbligatoria. In tal modo si realizza impossibile la stipulazione di contratti di lavoro di diritto pubblico, così, attualmente accanto ai contratti individuali sono possibili e contratti collettivi di diritto privato che hanno efficacia limitata alle sole parti contraenti. Di fatto la forte rappresentatività dei sindacati stipulanti e alcuni interventi giurisdizionali hanno fatto si che i sindacati siano riusciti a conseguire l'applicazione dei contratti collettivi anche al di là dei soggetti aderenti alle associazioni sindacali. Inoltre, per evitare disparità di trattamento economico e normativo per tutti gli appartenenti ad una stessa categoria sono stati fissati dei minimi salariali. Nel 1990 è stato approvato lo statuto dei lavoratori, che ha potenziato la libertà dei sindacati e dei lavoratori in quanto sancisce una serie di diritti che possono essere esercitati nell'ambiente di lavoro e la punizione del datore di lavoro che non rispetti l'attività sindacale. Di stretta attualità è il conflitto nato tra i sindacati in particolare la CISL e il governo in merito all'intento di quest'ultimo di abrogare l'art.18 dello statuto dei lavoratori. Tale art consente al lavoratore licenziato per ingiusta causa di essere reintregato nel posto di lavoro con sentenza del TAR.

L'obbligazione di tale articolo costituirebbe grande vantaggio per imprese che avrebbero pieni poteri di tagliare i costi dovuti al fattore produttivo lavoro a scapito delle tutele e dei diritti dei lavoratori. Tra i diritti fondamentali dei lavoratori c'è quello di sciopero sancito dall'art 40 cost. La corte costituzionale ha provveduto a stralciare dal codice le norme del periodo fascista e ha allargato la sfera dei titolari di questo diritto nonchè le finalità che possono essere perseguite con tale strumento. Nel 1990 l'esercizio del diritto di sciopero nel settore dei servizi pubblici ha ricevuto discipline legislative:è stata istituita una commissione di garanzia con il compito di assicurare la corretta applicazione della legge di definizione delle prestazioni minime che devono essere assicurate a tutela degli interessi costituzionalmente protetti dei cittadini-utenti nonchè di conciliazione del conflitto sindacale.


Regolamenti governativi

Sono quelli che provengono dal governo e nella classificazione dele fonti si pongono al di sotto delle leggi. si presentano come atti di forma amministrativa ma con carattere normativo innovativi nella legge nei limiti dettati dalla legge. non possono modificare fonti di grado superiore non possono contenere sanzioni penali ne derogare ad altri tale incarico.i regolamenti governativi si distinguonin tre grosee categorie: 1 in generale si distinguon in esterni e interni; i prim sono rivolti ai terzi mentre i secondi sono interni all'amministrazione 2 in base all'organoda cui proengono: governativi, ministeriali, di autorità extra ministeriali 3 secondo il contenuto: di esecuzione servono a dettagliare  le leggi godono della riserva di legge, di attuazione hanno un'ampiezza maggiore dovendo svolgere principi fissati dalla legislazione, d'organizzazione disciplinano il funzionamento delle funzioni pubbliche, delegati sono quegli atti che superando il campo regolamentale devono essere delegati o autorizzati per potersi porre in atto. a questa categoria appartengono le autorizzazioni a fare leggi fatte dal parlamento al governo in materie non coperte da leggi.

Regolamento governativo:

I regolamenti governativi sono atti di normazione secondaria;sono emanati con decreto del Pres.della Rep.previa deliberazione del Consiglio dei ministri e sentito il parere del consiglio di stato.Si suddividono in regolamenti di esecuzione di leggi,di applicazione dei decreti legislativi,regolamenti comunitari,regolamenti di attuazione e integrazione di leggi e decreti legislativi,regolamenti indipendenti e delegati e di organizzazione.I regolamenti di attuazione sono atti a rendere possibile la concreta attuazione delle norme legislative,x definizione generali e astratte;si discute sull'ammissibilità di questo tipo di regolamento da una parte non indirizzato dal legislatore dall'altra rispondente alla + puntuale esigenza di applicazione delle norme di legge.I regolamenti indipendenti sono casi definiti xchè emanati in una materia nella quale non c'è una disciplina di grado primario e sempre che non sia materia riservata alla legge.I regolamenti delegati riguardano il processo di delegiferazione,definita abrogazione differita,di certe materie.In quest'ultima ipotesi si richiede che la legge ordinaria autorizzi la disciplina dell'autorità regolamentare del governo determinando le norme generali regolatrici della materia.All'entrata in vigore delle disposizioni regolamentari,diventerà effettiva l'abrogazione delle ulteriori normi legislative,disposte dalla legge che fissa le norme generali.I regolamenti di organizzazione sono usati x disciplinare l'organizzazione degli uffici dei ministri e delle amministrazioni statali.





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