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Interoperabilità dei servizi on-line
Il processo di decentramento territoriale dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione
Lo stato attuale
Il processo di federalismo trasferisce competenze e poteri alle Regioni ed alle amministrazioni locali.
In molti settori questo implica la riorganizzazione dei preesistenti sistemi informativi centrali e lo sviluppo di nuovi sistemi informativi a livello locale.
Lo sviluppo verso un modello di stato federale implica quindi, in molti casi, il decentramento di sistemi informativi in precedenza centralizzati, per realizzare il quale le amministrazioni devono riorientare in maniera significativa i propri sistemi:
le amministrazioni centrali devono riorientare i propri sistemi dalla gestione operativa al supporto alle decisioni;
le amministrazioni regionali devono sviluppare sistemi per la decisione e l'indirizzo;
le amministrazioni provinciali e locali devono rendere operativi sistemi di supporto all'erogazione dei servizi.
La necessità di un modello comune
E' necessario fornire all'insieme di questi processi un quadro di riferimento comune che garantisca informazioni affidabili per la decisione e l'indirizzo ai diversi livelli di governo e, soprattutto, che garantisca l'estensione dei servizi su tutto il territorio nazionale.
Il processo di decentramento dei sistemi deve consentire:
la distribuzione a livello territoriale e sulla base delle specifiche competenze di una notevole mole di dati e di servizi prima mantenuti centralmente;
il colloquio fra i diversi sistemi decentrati e lo scambio e la condivisione delle risorse informative;
la gestione di un ampio numero di utenti del sistema, anche di tipologie diverse ed appartenenti a livelli istituzionali diversi (centrale, regionale, locale);
la disponibilità di servizi che fanno riferimento all'intero territorio nazionale e che vengono erogati con la partecipazione di un ampio numero di utenti del sistema.
Gli elementi su cui costruire la Visione Condivisa
Stabilire una visione condivisa sugli aspetti chiave è l'elemento indispensabile per garantire con successo la realizzazione di sistemi di servizi interoperabili sul territorio nazionale.
Il livello di autonomia dei diversi livelli territoriali deve essere scelto sulla base della specifica tipologia di sistemi e di servizi erogati.
In molti casi il livello territoriale più idoneo a costituirsi quale punto di governo dei sistemi è il livello regionale.
Possono comunque esistere situazioni in cui i livelli territoriali sub-regionali (provinciali, locali) possano diventare parte del sistema in parallelo o in assenza del livello regionale.
Gli elementi su cui costruire la visione condivisa sono quindi:
I livelli di governo coinvolti e le responsabilità nella definizione degli aspetti essenziali dei sistemi;
La titolarità dei dati disponibili e dei servizi erogati;
La localizzazione dei dati, delle informazioni, dei servizi disponibili;
Le modalità di accesso ai dati, alle informazioni, ai servizi locali, riguardo a:
a) l'identificazione del sistema locale che gestisce specifici dati o che mette a disposizione specifici servizi;
b) le primitive di accesso e scambio dei dati e dei servizi: una volta identificati i dati ed i servizi di interesse, devono essere definite in modo standard le modalità di accesso a questi.
Le politiche di adesione al sistema, anche da parte di enti "terzi" e di soggetti privati.
Le modalità di accesso ai dati e ai servizi
Per consentire lo scambio di dati, è necessario che vengano stabilite le modalità attraverso cui i dati di interesse possano essere individuati e le modalità attraverso cui possano essere acceduti.
Essenzialmente si tratta di definire l'interfaccia con cui i diversi sistemi/organizzazioni "presentano" i propri dati e servizi. La definizione di queste interfacce (il cui elemento tecnologico è la porta di dominio) consente di organizzare un Canale di Interscambio e di Cooperazione per i dati ed i servizi delle diverse amministrazioni. Questo approccio garantisce il minimo impatto economico ed organizzativo sulle scelte tecnologiche già effettuate dai diversi enti coinvolti.
La realizzazione ed il funzionamento del Canale di Interscambio implicano la realizzazione di un sistema di Gestione che garantisca l'interfaccia con i diversi sistemi interoperanti.
Le modalità organizzative per la realizzazione e gestione di questo sistema saranno oggetto di specifici approfondimenti nell'ambito della definizione delle architetture di sistema.
Le politiche di adesione al sistema da parte di soggetti terzi
Il progressivo affermarsi della possibilità che i servizi (o alcuni di essi) vengano erogati da soggetti privati, rende necessario stabilire le politiche di adesione e di partecipazione degli enti privati al sistema.
Tali politiche hanno lo scopo di salvaguardare la specificità del ruolo di tali enti privati nel sistema di erogazione dei servizi, ed in particolare delle informazioni che essi possono/devono fornire al sistema stesso. In questo contesto è molto importante anche il rapporto con enti privati che detengono informazioni importanti per il sistema e che assumono nei confronti del sistema stesso il ruolo di fornitori di informazioni.
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