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Indirizzo Tecnico servizi sociali
Svolgimento Tema di Tecnica amministrativa
Funzione informativa del bilancio
Il bilancio di esercizio è un documento che rappresenta un modello della gestione attuata
dall'azienda nel corso del periodo amministrativo.
Il bilancio di esercizio consente al management di controllare l'andamento della gestione. Può
essere inoltre definito come lo strumento più efficace per comunicare i risultati della gestione sia ai soggetti interni all'azienda (soci e dipendenti) sia ai soggetti esterni (finanziatori, banche, clienti, fornitori, Stato ecc.). Appare quindi fondamentale la funzione informativa del bilancio, che dovrebbe mirare a costituire una "fotografia" della gestione aziendale.
Tale funzione assume importanza anche nelle aziende non profit: per raggiungere i propri obiettivi, infatti, l'ente non profit deve informare e conquistare la fiducia della società civile, rendere evidente il proprio impegno sociale, affermare l'importanza delle attività compiute e renderne conto a tutti i suoi stakeholders (dipendenti, volontari, soci, fornitori, utenti, Pubblica Amministrazione, inanziatori ecc.).
La comunicazione agli stakeholders dell'attività svolta e dei risultati ottenuti è fondamentale in
particolare per tutte le aziende che operano nel settore dei servizi sociali. In questo caso infatti la comunità è particolarmente attenta a come e per quali obiettivi vengono utilizzate le risorse; ritiene primo dovere etico dell'ente non profit la trasparenza delle azioni e la comunicazione di ciò che è stato compiuto.
Uno strumento di fondamentale importanza per realizzare la trasparenza è costituito dal bilancio sociale, la cui redazione, pur non essendo obbligatoria per legge, permette all'azienda non profit di comunicare efficacemente con la comunità in cui opera. Il bilancio sociale può essere redatto disgiuntamente rispetto al bilancio di esercizio oppure può essere integrato in quest'ultimo.
Amministrazione operativa del personale
a) Adempimenti del datore di lavoro
Dalla nascita del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è soggetto a obblighi che nascono dalla
legislazione civilistica, fiscale e sociale.
All'atto dell'assunzione deve consegnare al dipendente:
la lettera di assunzione, dalla quale risultano le condizioni del rapporto di lavoro (data e luogo di inizio, durata, livello e qualifica del lavoratore, retribuzione, ferie, orario, termini di preavviso ecc.);
una dichiarazione firmate attestante la registrazione del rapporto nel libro matricola.
Nel corso del rapporto di lavoro il datore deve tenere i seguenti libri:
libro matricola, in cui per ogni lavoratore devono essere indicati i dati personali (generalità,
categoria professionale ecc.) e familiari (componenti e reddito del nucleo familiare) per la
corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare, le deduzioni fiscali ecc.;
libro paga, in cui per ogni lavoratore devono essere indicate le generalità, il numero di
matricola, la retribuzione e le sue componenti, le trattenute e l'eventuale assegno per nucleo
familiare;
il registro degli infortuni, in cui devono essere riportati in ordine cronologico gli infortuni
occorsi ai dipendenti.
Una serie di adempimenti del datore di lavoro riguarda i rapporti con gli istituti previdenziali, INPS e INAIL.
Nei confronti dell'INPS le imprese sono debitrici per i contributi sociali a loro carico e a carico dei dipendenti (questi ultimi vengono trattenuti in busta paga) e creditrici per le prestazioni erogate ai lavoratori per conto dell'INPS (indennità di malattia e maternità, assegno per il nucleo familiare, di congedo matrimoniale ecc.). Mensilmente il datore di lavoro deve versare all'INPS la differenza tra somme a debito e a credito. Per tale versamento viene utilizzato il modello unificato contributivo e fiscale (modello F24).
Entro il 15 marzo di ogni anno l'impresa deve consegnare a ogni dipendente il CUD, modello
contenente i dati fiscali relativi ai redditi, alle deduzioni e alle trattenute e i dati previdenziali
relativi agli imponibili contributivi e alle trattenute.
Nei confronti dell'INAIL l'impresa è tenuta all'autoliquidazione del premio da corrispondere
anticipatamente per anno solare. Il primo anno l'impresa deve presentare una denuncia di esercizio indicando l'ammontare presunto delle retribuzioni. Negli anni successivi entro il 16 febbraio deve presentare la dichiarazione delle retribuzioni contenente l'importo effettivo corrisposto ai dipendenti nell'anno precedente e versare il premio assicurativo anticipato per l'anno in corso.
Il datore di lavoro, infine, deve porre in essere un complesso di misure per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori, in particolare predisporre un documento (contenente una valutazione dei rischi e il programma di misure da predisporre) e nominare un responsabile e un gruppo di addetti alla
sicurezza.
b) La retribuzione e i suoi elementi
La retribuzione che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore è determinata in parte dalla contrattazione collettiva e in parte su base aziendale e a livello individuale. Gli elementi che compongono la retribuzione sono:
retribuzione base o minimo tabellare, è stabilita in misura fissa mensile e non può essere
inferiore a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali per le varie categorie e livelli;
scatti di anzianità, sono maggiorazioni periodiche che il lavoratore riceve nel corso del rapporto di lavoro;
premio di produzione, è una forma di incentivo determinato a livello aziendale per premiare il contributo dei lavoratori al miglioramento dei risultati aziendali;
superminimi, sono corrisposti in aggiunta ai minimi contrattuali a intere categorie di lavoratori (superminimi collettivi) o a singoli dipendenti meritevoli (assegni ad personam);
indennità: possono avere diversa natura, ad esempio indennità chilometrica, di trasferta, di
mancata mensa, sostitutiva del preavviso, di vacanza contrattuale ecc.
compenso per il lavoro straordinario, cioè per le ore eccedenti l'orario previsto dal contratto
collettivo; tali ore sono retribuite con un compenso superiore rispetto a quello delle ore normali;
tredicesima: è una mensilità aggiuntiva (alcuni contratti collettivi prevedono anche una
quattordicesima) ed è una forma di retribuzione differita.
c) Il trattamento di fine rapporto
Deve essere corrisposto al lavoratore nel momento in cui si scioglie il contratto di lavoro ed è
proporzionale agli anni di servizio prestato. Deve essere corrisposto sia nel caso in cui il contratto si sciolga consensualmente, sia in caso di atto unilaterale.
Il TFR si calcola sommando per ogni anno di servizio la retribuzione complessiva annuale percepita dal lavoratore divisa per 13,5 ed è soggetto a rivalutazione al termine di ogni anno.
Il lavoratore può chiedere al datore di lavoro un anticipo fino al 70% del TFR già maturato per
ragioni di salute sue o di un suo familiare o per l'acquisto della prima casa per sé o per i figli.
Il TFR percepito dal dipendente è soggetto a tassazione separata.
Recenti interventi legislativi hanno fornito al lavoratore la possibilità di destinare il TFR alla
previdenza complementare (fondi pensione).
Il sistema tributario e le principali imposte dirette che gravano su un'impresa
operante nel settore dei servizi sociali.
Il sistema tributario è costituito dalle imposte e dalle tasse che gravano sui cittadini e dalle norme
giuridiche che le regolano.
alle spese dello Stato in base alla sua capacità contributiva, che dipende dalla natura e
dall'ammontare dei redditi del cittadino e dalla sue condizioni personali e familiari. É previsto,
inoltre, un sistema tributario basato sulla progressività: il cittadino all'aumentare della capacità
contributiva subisce un aumento più che proporzionale dell'imposizione fiscale.
Le imprese, e in particolare quelle operanti nel settore dei servizi sociali, sono soggette a imposte
dirette, che gravano sul reddito e sul patrimonio, e indirette, che colpiscono gli atti di produzione,
scambio e consumo.
Le imposte dirette previste dal sistema tributario italiano per le imprese sono:
l'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) si applica sui redditi di impresa
dell'imprenditore individuale e sulle quote di utili percepite dai soci delle società di persone; è
una imposta progressiva, presenta cioè aliquote crescenti al crescere del reddito;
l'IRES (imposta sul reddito delle società) grava sul reddito complessivo delle imprese con
personalità giuridica residenti; è proporzionale con aliquota pari al 33%;
l'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) è proporzionale e il suo gettito è destinato
alle Regioni;
l'ICI (imposta comunale sugli immobili) è un'imposta patrimoniale che si calcola sui fabbricati
e sui terreni il cui gettito affluisce al Comune, che ne determina anche l'aliquota; se l'immobile
viene utilizzato da un ente no profit senza lucro non è soggetto ad ICI;
l'imposta sostitutiva, sostituisce in alcuni casi le imposte precedenti.
I titoli di credito utilizzati con maggiore frequenza nella gestione di un'impresa
operante nel settore dei servizi sociali.
Un'impresa del settore dei servizi sociali utilizza prevalentemente i titoli di credito che
costituiscono delle forme di pagamento ricevute o effettuate, quindi cambiali (per pagamenti
differiti) e assegni (per pagamenti immediati).
La cambiale è un titolo di credito dal quale risulta l'obbligazione incondizionata assunta da una
certa persona di pagare o di far pagare una determinata somma, nel luogo e alla scadenza indicati, a
favore del legittimo possessore. La legge prevede due tipi di cambiali: il pagherò cambiario e la
cambiale tratta.
Il pagherò contiene la promessa di una persona (emittente) a favore di un'altra (beneficiario) di
pagare una certa somma a una data scadenza.
La cambiale tratta contiene l'ordine incondizionato di una persona (traente) a un'altra (trattario) di
pagare una certa somma a una certa scadenza a una terza persona (beneficiario).
In entrambi i casi la cambiale si trasferisce tramite girata.
L'assegno è un titolo di credito utilizzato come mezzo di pagamento a vista. Può essere bancario o
circolare.
L'assegno bancario è un titolo di credito a vista mediante il quale un soggetto (traente), titolare di
un c/c bancario, ordina alla banca stessa (trattario) di pagare una data somma a una persona
(beneficiario).
L'assegno circolare è un titolo di credito a vista mediante il quale una banca (emittente) promette di
pagare una data somma all'ordine di una persona indicata (beneficiario). Per utilizzare un assegno
circolare come mezzo di pagamento, dunque, non è necessario essere titolari di un c/c bancario; è
sufficiente versare la somma prevista dall'assegno alla banca. Non presenta quindi il rischio di
essere scoperto.
Anche l'assegno, come la cambiale, si trasferisce tramite girata.
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