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Il sistema pubblico di connettività
L'interconnessione tra le pubbliche amministrazioni
E' convinzione largamente condivisa che l'interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni, centrali e locali, rappresenta una condizione abilitante per la realizzazione dell'e-government nel nostro paese, ed un fattore di promozione per le politiche di sviluppo della Società dell'informazione.
Tale condizione è oggi in fase di avanzata realizzazione sia a livello centrale, mediante la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione, sia a livello locale mediante la realizzazione delle reti regionali e territoriali. Particolarmente significative sono le attuali interazioni tra reti regionali e Rete unitaria della Pubblica Amministrazione e la cooperazione avviata tra le reti regionali.
Lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni e la necessità di fornire alle diverse reti oggi realizzate ed a quelle in via di realizzazione un'aggiornata visione comune di riferimento richiedono oggi di definire congiuntamente le caratteristiche di quello che definiamo il Sistema pubblico di connettività (SPC). La realizzazione del Sistema pubblico di connettività ha tra i suoi principali obiettivi quello di valorizzare le esperienze regionali avviate, di promuovere l'interazione tra le reti regionali e territoriali e le reti delle pubbliche amministrazioni centrali, di conseguire economie di scala nell'utilizzo dei servizi di rete, di promuovere il mercato dei servizi di telecomunicazione a livello nazionale e locale, di sostenere lo sviluppo delle reti territoriali nelle zone del paese ancora prive di tali infrastrutture, di garantire l'inclusione nel sistema di tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, di assicurare l'interoperabilità e standard comuni di funzionalità e di sicurezza.
L'assenza di tale sistema in grado di garantire l'interconnessione tra tutte le Pubbliche Amministrazioni, farebbe mancare allo sviluppo dell'e-government una risorsa indispensabile generando crescenti costi organizzativi e di realizzazione.
La struttura tecnica dell'SPC
L'architettura tecnica dell'SPC, a livello concettuale, prevede l'utilizzo di servizi di interconnessione qualificati forniti da diversi operatori del mercato (ISP); in particolare saranno abilitati a fornire servizi all'SPC i fornitori che si impegneranno a garantire nel tempo, servizio per servizio, i livelli di prestazione definiti da regole tecniche elaborate e condivise da tutte le amministrazioni.
Sull'effettiva idoneità del singolo ISP a fornire servizi all'SPC, saranno effettuate verifiche periodiche.
I servizi di connettività, per rispondere ai requisiti di sicurezza, utilizzeranno tecnologie consolidate quali ad esempio reti private virtuali (VPN) che consentono di realizzare infrastrutture dedicate e sicure utilizzando infrastrutture fisiche condivise. Gli accessi all'SPC saranno realizzati attraverso punti o porte rispondenti agli standard definiti dalle regole tecniche sulla sicurezza di rete.
Dovrà essere garantita la standardizzazione di queste porte di erogazione dei servizi e dovrà essere prevista una procedura di omologazione allo standard definito.
Il sistema di qualità e di sicurezza
Particolare attenzione verrà posta per garantire la qualità e la sicurezza delle comunicazioni all'interno del Sistema Pubblico di Connettività. La definizione, la realizzazione, il monitoraggio ed il governo di specifici requisiti di qualità e di sicurezza per i servizi erogati caratterizzano infatti l'SPC rispetto ad altre opportunità di interconnessione.
Gli aspetti di qualità e di sicurezza saranno quindi definiti da specifiche regole tecniche a livello nazionale elaborate in accordo con tutti gli attori coinvolti e che saranno per essi vincolanti. A titolo esemplificativo si elencano alcune caratteristiche del SPC che saranno oggetto di definizione nell'ambito delle regole tecniche.
1. La struttura organizzativa
2. L'architettura tecnica del sistema
3. I servizi di trasporto
4. I servizi di accesso e di rete
5. I servizi di sicurezza di rete
6. I servizi applicativi
7. Le regole di sicurezza
8. Le regole generali per la fornitura dei servizi
9. La metodologia di qualificazione delle imprese
10. Le modalità di apertura ai servizi commerciali
Il contesto di attuazione
La definizione e la realizzazione del Sistema Pubblico di Connettività si realizzerà in un contesto caratterizzato dall'esistenza di processi di interconnessione già avviati e operanti sia a livello di amministrazioni centrali, sia a livello di regioni e di amministrazioni locali.
Elementi di riferimento di tale contesto sono la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione (RUPA), che opera a livello di amministrazione centrale, e le Reti Unitarie della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR), che operano a livello di territorio regionale.
Sono inoltre presenti reti di interconnessione tra singoli enti o amministrazioni centrali ed enti locali: ciò avviene ad esempio nel caso dell'INPS, del Ministero delle Finanze, del Ministero dell'Agricoltura. Tali reti, nate nel tempo sulla base di specifiche esigenze applicative, dovranno essere dismesse, e convergere nell'ambito del Sistema Pubblico di Connettività.
Ciò consentirà rilevanti economie per gli enti e le amministrazioni centrali che le gestiscono, e permetterà alle Regioni ed agli enti locali una significativa semplificazione nell'interconnessione con gli enti e le amministrazioni centrali.
La Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
Allo scopo di rendere possibile un processo di integrazione tra i sistemi informativi delle singole amministrazioni pubbliche per migliorare l'efficienza interna ed i servizi per i cittadini, l'Autorità per l'informatica ha realizzato nel 1996 uno studio di fattibilità che indicò come primo passo essenziale la realizzazione di una rete che consentisse l'interscambio dei dati tra tutte le amministrazioni pubbliche, con adeguati requisiti di efficienza, economicità e sicurezza.
A partire da tale studio di fattibilità sono stati identificati dall'Autorità per l'informatica due insiemi di servizi, considerati necessari per avviare la realizzazione della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione (RUPA): i servizi per il trasporto dei dati, ed i servizi per l'interoperabilità dei sistemi delle pubbliche amministrazioni.
La selezione dei fornitori per tali insiemi di servizi è stata oggetto, nel 1999, di procedure di gara, a seguito delle quali sono stati stipulati i contratti quadro con le due società aggiudicatici.
Al Centro Tecnico della Presidenza del Consiglio dei Ministri spetta il compito, fra gli altri, di condurre attività di revisione dei costi dei servizi di trasporto dati; la contrattazione con il fornitore si svolge sulla base di dati obiettivi rilevati dai contratti reperiti sul mercato e stipulati alle migliori condizioni tecnico/economiche.
In ottemperanza alle vigenti leggi, attualmente a RUPA aderiscono la quasi totalità delle amministrazioni centrali dello Stato e, avendone la facoltà, anche alcune regioni ed amministrazioni locali.
Le reti regionali
Parallelamente alla RUPA sono state realizzate infrastrutture regionali (RUPAR) per la connessione di tutta la PA locale presente sul territorio. Tali reti hanno permesso l'interconnessione sia tra enti locali e regioni di riferimento, sia tra pubblica amministrazione locale, cittadini ed imprese, sia, in alcuni casi, l'interconnessione, tramite la RUPA, con le amministrazioni centrali.
Elemento di riferimento nella realizzazione delle RUPAR è stata la consapevolezza, da parte delle Regioni, del ruolo decisivo delle infrastrutture telematiche regionali come condizione abilitante per l'esercizio dei crescenti compiti di governo territoriale.
In particolare le reti regionali, per la diversa tipologia dei soggetti che ad esse fanno riferimento, e per la rilevanza degli aspetti organizzativi che le caratterizzano, possono essere definite come reti di comunità (community network), cioè comunità di soggetti che appartengono in modo dinamico ad una stessa rete organizzativa, ovvero, in termini informatici, ad uno stesso dominio applicativo.
In questo contesto alcune regioni hanno promosso tra loro ulteriori livelli di cooperazione per realizzare l'interconnessione di un numero significativo di reti regionali (RUPAR). E' possibile definire tale interconnessione come una "community network delle regioni".
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