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I sistemi federati ed il riuso delle soluzioni
Le modalità per la piena realizzazione dei sistemi federati
La seconda fase di attuazione dell'e-government avrà come obiettivo principale la realizzazione, in tutto il territorio nazionale, dei più importanti "sistemi federati".
Definiamo "sistema federato" il sistema informativo di supporto ai processi di servizio relativi ad un settore profondamente coinvolto nella riorganizzazione amministrativa derivante dall'attuazione della riforma federalista. Sono ad esempio sistemi federati il sistema del lavoro, della sanità, del fisco, della cultura, dell'ambiente, della formazione.
La piena realizzazione di tali sistemi prevede il coinvolgimento di amministrazioni centrali, di regioni e di amministrazioni locali, ognuno coinvolto a diversi livelli di responsabilità di attuazione e di gestione.
Per piena realizzazione si intende:
Il completamento di tutti i servizi che ogni tipologia di amministrazione deve realizzare per rendere pienamente operativo il sistema sul suo territorio.
La diffusione in tutto il territorio nazionale delle soluzioni mediante il riuso di quanto già realizzato e l'adattamento ad ogni specifico contesto organizzativo.
Il trasferimento delle soluzioni
E' possibile affermare che i sistemi federati di settore, e, più in generale le soluzioni di e-government, hanno un alto grado di replicabilità nei diversi territori regionali, cioè che è possibile trasferire le soluzioni realizzate per una amministrazione, in un'altra amministrazione dello stesso tipo (ad esempio il sistema informativo di un centro per l'impiego, il sistema informativo per il monitoraggio della spesa sanitaria di una regione, il sistema informativo per l'erogazione di una tipologia di servizi comunali o provinciali).
Il trasferimento non riguarda prevalentemente il livello delle soluzioni applicative e degli strumenti tecnologici, ma soprattutto quello delle architetture di sistema, dei modelli di definizione e di utilizzo delle informazioni, delle competenze e delle esperienze necessarie alla realizzazione.
Il trasferimento delle soluzioni ha effetti significativi sia sulla possibilità di massimizzare il rapporto costi benefici, generando significative economie di realizzazione, sia sulla promozione della standardizzazione delle soluzioni che rende meno onerosi i costi della interoperabilità dei sistemi delle diverse amministrazioni.
Il trasferimento delle soluzioni è però necessariamente limitato, ovvero occorre tenere conto delle caratteristiche specifiche di ogni amministrazione, e quindi operare i necessari adattamenti alla soluzione trasferita.
Il costo del processo di adattamento non riguarda soltanto gli aspetti tecnologici del riuso delle soluzioni informatiche, ma coinvolge soprattutto gli aspetti organizzativi, cioè la necessità che la soluzione trasferita non implichi soluzioni organizzative predefinite, ma sia tale da potersi adattare con flessibilità al contesto organizzativo e professionale nel quale sarà utilizzata.
Un accordo quadro per il trasferimento delle soluzioni a livello nazionale
E' auspicabile che il trasferimento delle soluzioni, che rappresenterà una delle modalità di attuazione per l'utilizzo dei fondi di e-government destinati alle regioni ed agli enti locali, possa avvenire mediante un accordo quadro a livello nazionale con regioni, comuni, province e comunità montane.
Tale accordo quadro sarà articolato, a livello nazionale, secondo azioni di settore, che vedano, per ogni settore, la condivisione delle amministrazioni centrali di riferimento, delle regioni, dei comuni, delle province e delle comunità montane.
I settori coinvolti saranno quelli relativi ai principali sistemi federati, quali ad esempio il sistema del lavoro, della sanità, del fisco, della cultura, dell'ambiente, della formazione.
Tali azioni avranno come riferimento lo sviluppo ed il rafforzamento delle logiche di cooperazione già promosse ed attuate nei progetti avviati con il primo avviso di e-government e dovranno consentire:
Il coinvolgimento di tutte le amministrazioni pubbliche, mediante l'inclusione anche di quelle che non sono attualmente coinvolte nella realizzazione dei progetti di e-government. A tale proposito particolare attenzione verrà posta nel favorire la partecipazione, in forma associata, dei piccoli comuni.
La piena valorizzazione delle esperienze in corso di attuazione, con particolare riferimento a quelle che rappresentano già oggi esempi significativi di cooperazione tra regioni, comuni, province e comunità montane.
L'individuazione per ogni settore della o delle soluzioni di riferimento nell'ambito di quelle già in corso di realizzazione.
L'attuazione nei territori regionali
Nella cornice di tale accordo quadro si collocano gli accordi di programma con le regioni, relativi all'attuazione dell'e-government in ogni singolo territorio regionale, che è auspicabile avviare in tempi brevi.
Tali accordi dovranno avere, tra le altre, le seguenti caratteristiche:
Prevedere un insieme di azioni relative all'attuazione o al riuso dei principali "sistemi federati" di settore, secondo la logica di condivisione indicata precedentemente. Obiettivo di questo insieme di azioni sarà il completamento di processi innovativi avviati con i progetti di e-government, sia per ciò che riguarda la copertura dei servizi prioritari, sia per ciò che riguarda le amministrazioni coinvolte.
Prevedere la condivisione e la partecipazione attiva di tutte le tipologie di enti locali del territorio: comuni, province, comunità montane.
Prevedere forme di cofinanziamento e garantire adeguate strutture di attuazione e gestione delle azioni previste, anche mediante l'utilizzo dei centri regionali di competenza per l'e-government e la società dell'informazione.
Nei territori regionali nei quali non si verifichino le condizioni indicate, saranno previste modalità sussidiarie di intervento con l'obiettivo di garantire comunque il trasferimento delle soluzioni agli enti locali del territorio.
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