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Ripasso di storia
La nascita della pòlis
Alla fine del <<Medioevo Ellenico>>
Queste nacquero con una rivoluzione agraria che portò ad un aumento demografico che spinsero molte persone a migrare a causa della mancanza di materie prime dovuta al sovraffollamento. Le circostanze resero necessaria una struttura sociale più efficiente. Chi comandava si rese conto di dover stabilire delle regole per assicurare ai più deboli un minimo di garanzia. Così nacque la pòlis greca che rispondeva a tutte queste necessità. In antichità la pòlis era la città alta sede dei templi e delle abitazioni più nobili mentre i più umili occupavano la asty la citta bassa. Con la nascita di questa nuova struttura politica il termine pòlis si allargò comprendendo la città nel suo complesso. Ma la vera rivoluzione della fu il nuovo concetto di cittadino, infatti veniva ritenuto tale colui che partecipava attivamente alla vita politica e che possedeva la libertà più grande: il diritto alla parola. Fra le diverse evoluzioni della pòlis si sviluppo quella monarchica che prevedeva il potere dei magistrati. Quella aristocratica in cui il potere era mantenuto nelle mani di pochi cittadini. E infine quella democratica il cui potere apparteneva al popolo,il démos.
La tirannide
Le pòlis di ordinamento aristocratico vennero sostituite da governi di natura timocratica che faceva partecipare alla vita politica solo gli strati più ricchi della città. Questa scelta era spinta dalla volontà di artigiani e commercianti,soggetti ad un rapido arricchimento, di ricoprire posti importanti nel governo. Gli aristocratici però non volevano cedere il loro potere e gli strati più umili si sentivano completamente esclusi così iniziarono a nascere tumultuose guerre civili che portarono alla nascita della <<tirannide>>. Il tiranno, infatti, era colui che si impossessava illegalmente della pòlis e che la comandava senza tenere conto della altre istituzioni politiche. I Tiranni però furono considerati uomini equilibrati e giusti Fra cui Cipselo, Policrate e Pittaco.
L'Espansione Coloniale
La tumultuosa lotta politica, il sovraffollamento e le disuguaglianze
sociali spinsero contadini e
importanti uomini di politica ad espandersi e colonizzare ed insediarsi in
territori come
Sparta
Le fonti su Sparta sono molto limitate e si perdono nel mito poiché gli spartani, gelosi della loro cultura, non provvederono a trasmettere alle generazioni future il patrimonio culturale.
Secondo la leggenda Sparta fu fondata dal mitici Re Menelao ma circondata da vicini ostili i suoi primi passi furono cauti e incerti. In breve tempo riuscì ad espandersi grazie al suo piccolo ma efficientissimo esercito. Nella società Greca arcaica la guerra era considerata da un punto di vista individuale ma gli spartani svilupparono una tecnica militare collettiva la cosiddetta tattica oplitica. Essa consisteva in una falange di uomini corazzati che combattevano a fianco a fianco in ranghi serrati.
Sparta cessò di espandersi dopo aver espugnato la rocca di Itome così la sua politica fu essenzialmente rivolta al mantenimento dei confini. In questo periodo, probabilmente, si sviluppo la figura di Licurgo che sviluppo l'aristocrazia a Sparta.
La popolazione degli Spartani era divisa in tre gruppi: spartiati, iloti e perieci.
Gli spartiati erano il ceto dominante ed erano gli unici cittadini di pieno diritto. Essi si dedicavano interamente alla guerra ed erano addestrati ad un regime di vita comunitario. Sin dalla tenera età venivano addestrati in caserma. Compiuto il trentesimo anno potevano partecipare all'assemblea e sposarsi, a patto di continuare gli addestramenti fino a settanta anni. Il mantenimento della famiglia era assicurato dall' appezzamento di terra ma una delle istituzioni più comune erano i sissìzi cioè i pasti comuni a cui si attesta l' introduzione a Licurgo.
Gli Iloti erano i discendenti degli indigeni ed erano tenuti a coltivare i lotti di terra degli Spartiati. La loro vita era molto dura e ogni anno gli spartiati dichiaravano formalmente guerra agli iloti praticando la krytéia, una prova di abilità che gli spartiati compivano prima di terminare il loro addestramento.
I perieci erano gli abitanti delle comunità indigene situate attorno alla città. Le loro condizioni erano migliori di quelle degli Iloti ma erano tenuti a combattere al fianco degli Spartani e vivevano indipendentemente nelle loro città.
Sparta era governata, inizialmente, da due re. In seguito accanto a questa figure si sviluppo la gherousia, il consiglio degli anziani formato da 28 membri che venivano eletti a vita attraverso l' intensità di ovazioni ricevuta da ciascuno e che giudicavano tradimento e i crimini di sangue e l'apélla l'assemblea popolare. Essa si riuniva all' aperto , aveva come partecipanti tutti gli spartiati e aveva l'autorità di eleggere i magistrati,di spedire le ambascerie e di conferire la cittadinanza.
Gli Efori invece controllavano l'integrità e proponevano le leggi e venivano eletti ogni anno in numero di cinque.
La donna a Sparta godeva di numerosi privilegi rispetto alle altre società che si svilupparono in Grecia. Era libera di praticare attività come l'atletica e il suo unico dovere verso la società era di generare figli sani all' esercito spartano. Infatti se sposate non provvedevano alla crescita dei fanciulli che era affidata alle schiave.
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