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Ri c er c h e C o m p l e m e n t a r i
P I C C O L O L E S S I C O
L U S I T A N I A
Nome di un transatlantico inglese, che durante un viaggio di ritorno dall'America fu silurato dal sottomarino tedesco U-20, al cui comando si trovava l'ufficiale Walter Schuregér. Il fatto avvenne il 7 maggio 1915 al largo della costa di Kinsale in Irlanda. La nave colò a picco, causando la morte di 1.300 dei circa 2.000 passeggeri presenti a bordo. Tra le vittime vi furono 140 americani, e questo suscitò lo sdegno della popolazione statunitense e causò l'avvicinamento degli Stati Uniti alle posizioni delle potenze dell'Intesa.
IL P O P O L O D'I T A L I A
Quotidiano politico fondato il 15 novembre 1914, a Milano, da Benito Mussolini, con l'appoggio economico dell'Edison, della Fiat, dell'Ansaldo e di altri grandi industriali interessati a un incremento delle forniture militari. Mussolini rimase alla sua direzione fino alla presa di potere del fascismo, nel 1922. Gli successe il fratello Arnaldo, e quindi il figlio di questi, Vito. Il quotidiano fu portatore delle idee e dell'ideologia del fascismo, che espresse fino alla caduta della Repubblica Sociale di Salò (1945). Negli anni centrali del ventennio fascista, «Il Popolo d'Italia» uscì anche con numerosi supplementi mensili, tra cui i più importanti per la diffusione dell'ideologia e della propaganda fascista furono la «Rivista illustrata del Popolo d'Italia» e «Gerarchia,» diretta da Margherita Serfetti. Cessò le sue pubblicazioni il 25 luglio 1943.
R A D I O S E G I O R N A T E
Con questo termine si definisce una serie di manifestazioni di piazza che ebbero luogo nelle principali città italiane nel maggio 1915. Esse furono il momento più acuto di una violenta campagna interventista, da una parte, e denigratoria, dall'altra. Gli strali dei manifestanti si concentrarono sui neutralisti, ingiustamente accusati di vigliaccheria e, cosa ancora più grave, di tradimento della Patria. Il governo sostenne, anche se non apertamente, le «radiose giornate,» servendosene per dare un'impronta popolare alla decisione dell'intervento in guerra, già presa, con il Patto di Londra, all'insaputa dell'assemblea parlamentare.
S T R A F E X P E D I T I O N
È un 'espressione tedesca composta dalle parole Strafen (punizione) e die Expedition (la spedizione). È il termine con cui venne definita, nella 1S guerra mondiale, l'offensiva austriaca del 1916 sul fronte italiano nella zona trentina degli altopiani. Lo scopo era quello di rompere il ritmo logorante della guerra di trincea, punendo, allo stesso tempo, l'Italia, colpevole di aver abbandonato la causa degli Imperi Centrali a favore delle potenze della Triplice Intesa. Gli altopiani interessati dagli scontri furono quelli di Folgaria, Lavarone, Luserna, Asiago e Tonezza, dove le postazioni italiane difendevano gli accessi alla Pianura Padana. L'azione era stata lungamente studiata dal capo di stato maggiore Conrad von Hötzendorf, che aveva concentrato nella zona quasi 200 battaglioni e 1.500 cannoni. Gli scontri furono sempre durissimi e le perdite notevoli da ambo le parti, ma quella che doveva essere una travolgente avanzata sino alla pianura si risolse, per l'esercito austriaco, in una leggera avanzata di posizioni destinata, con la controffensiva italiana dello stesso anno, a essere quasi completamente vanificata.
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