NERONE
Nerone era
un imperatore romano (54-68), ultimo della gente Giulio-Claudia. Figlio di Gneo
Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, cambiò il suo nome (Lucio Domizio
Enobarbo) in Nerone Claudio Cesare dopo essere stato adottato dall'imperatore
Claudio, che sua madre aveva sposato in seconde nozze. Nel 53 sposò la figlia
di Claudio, Ottavia. Alla morte di Claudio, nel 54, i pretoriani, guidati dal
prefetto del pretorio Sesto Afranio Burro (fedele ad Agrippina) lo proclamarono
imperatore.Sotto la guida di Burro e del filosofo Seneca, suo tutore, Nerone si
mostrò inizialmente deferente nei confronti del senato, la cui autorità era
notevolmente diminuita durante i regni degli ultimi imperatori. Entrato in
contrasto con la madre, che si opponeva alla sua relazione con Poppea Sabina e
intendeva esercitare sempre maggiore influenza, Nerone fece uccidere
Britannico, figlio di Claudio e di Messalina, considerato un possibile
pretendente al trono e allontanò la madre da Roma, facendola uccidere nel
59.Con la morte di Burro e il ritiro di Seneca dalla vita pubblica, Nerone
modificò radicalmente la propria politica: divenuto ostile al senato, iniziò a
favorire i ceti popolari e militari e a esercitare un potere sempre più
dispotico. Quando, nel luglio del 64, Roma fu distrutta da un incendio,
l'imperatore ne fu ritenuto responsabile e cercò invano di incolpare
dell'incendio i cristiani. In seguito, fece costruire per sé la nuova residenza
imperiale (la domus aurea).Il
contrasto con il senato si acuì in seguito alla riforma monetaria introdotta da
Nerone (59-60), secondo cui veniva privilegiato il denarius (la moneta d'argento di cui si serviva soprattutto la
plebe urbana) all'aureus (moneta dei
ceti più agiati). Nel 65 Caio Calpurnio Pisone ordì una congiura ai danni di
Nerone, che tuttavia la represse e fece uccidere tra gli altri Seneca e il
poeta Lucano, accusati di aver preso parte alla cospirazione. Nel 66-67 Nerone
si recò in Grecia, alla quale rese la libertà, rendendo più difficili i
rapporti con le altre province dell'impero. Nel 68 le legioni stanziate in
Gallia e in Spagna, guidate rispettivamente da Vindice e da Galba, si
ribellarono all'imperatore, costringendolo a fuggire da Roma. Dichiarato nemico
pubblico dal senato, Nerone si suicidò.